Già sapevo che mi sarebbe piaciuto. Sul quanto, ero in dubbio... Ma ha superato le mie aspettative 😍 La storia non la voglio approfondire. Qualcosa già viene già detto nella trama legata al romanzo, non voglio ripeterla e non voglio rischiare di dire qualcosa in più che merita di esser scoperta durante la lettura. È davvero bella, interessante, scorrevole. Follett ha uno stile fantastico che riesce a far centro anche questa volta, portandoci in queste vite di cui inizieremo a saper qualcosa e, piano piano, ci affezioneremo a loro. Ovviamente, se avete già letto altro della trilogia di Kingsbridge, sapete già che ci saranno tante sofferenze, miste a piccole gioie per tutto il romanzo. È crudele in ciò, ma è anche quello che rende i suoi romanzi affascinanti, realistici... E comunque imprevedibili. I giochi di intelligenza non mancano mai, e la scaltrezza dei personaggi spesso la fa da padrona. Anche se, a volte, c'è banale forza bruta che decide per tutti. Abbiamo piccoli collegamenti con la trilogia ed uno in particolare arriva verso la fine, facendo sorridere come idioti perché si sente nostalgia "di casa". Io purtroppo me li sono spoilerati leggendo un parere che li urlava ai 4 venti in meno di 2 righe. Un nervoso!!!😑 Mi saprebbe piaciuto avere la sorpresa di botto, senza saper nulla. Per questo vado cauta. Voglio lasciarvi quello che mi è stato tolto. Nel complesso, ripeto, bello bello bello!❤️ Sento già la mancanza di tutti loro e vorrei aver il tempo per rileggere "I Pilastri della Terra" e "Mondo Senza Fine", perché è passato davvero troppo tempo. ❓Ma ditemi, se verso novembre le novità interessanti dovessero calare, un GdL #IPilastriDellaTerra potrebbe incuriosirvi? (per ora solo un idea, poi si vedrà) ➡️Trovate l'opinione completa sul blog 😊 #FuSeraEFuMattina #KenFollett #Mondadori #giftedby #booksofinstagram #bookblogger #booknerd #bookstagrammer #booklovers #book #bookish #leggere #leggerechepassione #reading #leggeresempre #booknow #leggerefabene #bookblog #booklover #read #booklove #bookshelf #amoleggere #libridaleggere #freepik #viaggiatricepigra


Opinione: Fu Sera E Fu Mattina (Kingsbridge 0), di Ken Follett





Ken Follett conduce il lettore in un viaggio epico pieno di sorprese, avventura, coraggio, amore, odio e ambizione che termina dove I pilastri della terra hanno inizio.

 «Lo scrittore britannico aggiunge un altro pilastro ai Pilastri della Terra. Trent'anni dopo quel capolavoro, l'autore torna nell'immaginaria cittadina inglese di Kingsbridge, prima di Kingsbridge, al'alba dell'anno Mille e alle radici di quella narrazione epica e della sua stessa fama di romanziere storico con un prequel di 800 pagine» - la Lettura

 17 giugno 997.
Non è ancora l'alba quando a Combe, sulla costa sudoccidentale dell'Inghilterra, il giovane costruttore di barche Edgar si prepara con trepidazione a fuggire di nascosto con la donna che ama. Ma i suoi piani vengono spazzati via in un attimo da una feroce incursione dei vichinghi, che mettono a ferro e fuoco la sua cittadina, distruggendo ogni cosa e uccidendo chiunque capiti loro a tiro. Edgar sarà costretto a partire con la sua famiglia per ricominciare tutto da capo nel piccolo e desolato villaggio di Dreng's Ferry. Dall'altra parte della Manica, in terra normanna, la giovane contessa Ragna, indipendente e fiera, si innamora perdutamente del nobile inglese Wilwulf e decide impulsivamente di sposarlo e seguirlo nella sua terra, contro il parere di suo padre, il conte Hubert di Cherbourg. Si accorgerà presto che lo stile di vita al quale era abituata in Normandia è ben diverso da quello degli inglesi, la cui società arretrata vive sotto continue minacce di violenza e dove Ragna si ritroverà al centro di una brutale lotta per il potere. In questo contesto, il sogno di Aldred, un monaco colto e idealista, di trasformare la sua umile abbazia in un centro di erudizione e insegnamento entra in aperto conflitto con le mire di Wynstan, un vescovo abile e spietato pronto a tutto pur di aumentare le sue ricchezze e il suo potere. Le vite di questi quattro indimenticabili personaggi si intersecano, in un succedersi di continui colpi di scena, negli anni più bui e turbolenti del Medioevo. Questo formidabile romanzo è il prequel della magnifica saga di Kingsbridge amata da milioni di lettori nel mondo. Ken Follett conduce il lettore in un viaggio epico pieno di sorprese, avventura, coraggio, amore, odio e ambizione che termina dove I pilastri della terra hanno inizio.




Già sapevo che mi sarebbe piaciuto. Sul quanto, ero in dubbio.
"La Colonna Di Fuoco" mi era piaciuto molto, ma non si avvicinava minimamente ai precedenti. Giusto per dire.
Questo... Boh, forse lo ha superato. Siamo tornati ad un atmosfera molto medievale, "statica" diciamo (infatti sono pochi i territori coinvolti). Una cosa che mi piace, ma non saprei spiegare come mai.
È così e basta.

Abbiamo vari personaggi molto interessanti che ci affiancheranno in questi viaggio, a partire da Edgar. Un giovane che vive con la famiglia (madre, padre e due fratelli maggiori) a Combe. Dal padre sta imparando l'arte del costruttore di barche, ed è molto portato per questo genere di cose. Non sa leggere ne scrivere, ma è estremamente abile coi numeri. È una persona molto intelligente, sveglia, senza troppa paura nel dire la cosa giusta per la correttezza; infatti è molto ligio nelle leggi e cerca sempre di comportarsi al meglio.
Ahimè, il destino però è crudele, poiché si innamora di Sunni, una donna già sposata. Ma, essendo ricambiato, decidono di scappare una notte e rifarsi una vita insieme. Non era proprio così insolito per l'epoca aver più mogli per un uomo oppure divorziare con estrema facilità (anche solo la fuga, lo avrebbe "dichiarato" pubblicamente).
I loro piani vanno in fumo quando Edgar durante la traversata in barca per andar da Sunni, vede arrivare dei nemici. I vikinghi. La cui reputazione è estremamente temuta, per la loro crudeltà durante gli assalti.
Infatti sono già praticamente a Combe e la città verrà attaccata.

Dopo tutto questo, conosceremo altre tre figure molto importanti, ricche e potenti, ovvero tre fratelli: Wilwulf il maggiore e l'aldermanno dell'Inghilterra occidentale (dove risiede anche Combe); Wynstan
 il vescovo di Shiring e Wigelm il signore di Combe. Devono intervenire dopo la razzia per rassicurare la gente che non sono riusciti a proteggere e aiutarla in qualche modo. 

Vediamo poi a conoscenza di Ragna, una giovane contessa, figlia del conte Hubert, in età da marito che vive a Cherbourg, una località normanna che fa da porto ai vichinghi per mantenere la pace.
Una donna estremamente bella, ma anche molto scaltra ed intelligente. Il padre fin da piccola le ha fornito molti strumenti per accrescere la sua cultura: sa leggere e scrivere in più lingue, ha affiancato il padre nel governare e spesso ne prende le veci, è molto amata dalla gente sia per il suo comportamento gentile (parla molto con chiunque, impara nomi e mestieri,...) ma anche per la sua correttezza nel prender decisioni. Una donna molto ambita, ma che riesce con il suo carattere deciso a scoraggiare i pretendenti che la vorrebbero solo come trofeo da sfoggiare.
Lei infatti non vuole esser solo una moglie, ma di più.

Ultimo personaggio molto importante è Aldred, un monaco che ha come vocazione personale la cultura. Ovvero sogna di creare un grande scriptorum e di gestirlo, magari a Shiring, se riuscirà nel suo intento. Viaggia molto per imparare e farsi donare libri da portare con sé in patria. Anche lui estremamente intelligente, furbo e scaltro. Gentile e buono d'animo, anche se con un passato che lo ha messo a rischio.

Questi i nostri protagonisti principali e voci narranti le cui vite, ovviamente, si intrecceranno durante la narrazione. Ci saranno moltissimi altri personaggi che comunque entreranno nella storia e ci faranno compagnia a lungo, ma non avremo mai il loro punto di vista.
Ma non importa. Follett riesce comunque a caratterizzare molto bene anche loro.
  

Inizialmente sembra complesso (perché sono davvero tanti), ma in pochissimo si è nella storia e si inizia a conoscerli,ad aver già memorizzato chi sono, quando poi tornano "in scena".
Una cosa che mi fa adorare Follett, poiché io ed i nomi fatichiamo ad andare d'accordo. Qui non ho nemmeno prestato troppa attenzione e, ripensandoci, me li rivedo chiari nella mente.

La storia non la voglio approfondire. 
Qualcosa già viene già detto nella trama legata al romanzo, non voglio ripeterla e non voglio rischiare di dire qualcosa in più che merita di esser scoperta durante la lettura. 
È davvero bella, interessante, scorrevole.
Follett ha uno stile fantastico che riesce a far centro anche questa volta, portandoci in queste vite di cui inizieremo a saper qualcosa e, piano piano, ci affezioneremo a loro.
Ovviamente, se avete già letto altro della trilogia di Kingsbridge, sapete già che ci saranno tante sofferenze, miste a piccole gioie per tutto il romanzo. È crudele in ciò, ma è anche quello che rende i suoi romanzi affascinanti, realistici... E comunque imprevedibili. I giochi di intelligenza non mancano mai, e la scaltrezza dei personaggi spesso la fa da padrona. Anche se, a volte, c'è banale forza bruta che decide per tutti.

Abbiamo piccoli collegamenti con la trilogia ed uno in particolare arriva verso la fine, facendo sorridere come idioti perché si sente nostalgia "di casa".
Io purtroppo me li sono spoilerati leggendo un parere che li urlava ai 4 venti in meno di 2 righe.
Un nervoso!!!
Mi saprebbe piaciuto avere la sorpresa di botto, senza saper nulla.
Per questo vado cauta. Voglio lasciarvi quello che mi è stato tolto.

Nel complesso, ripeto, bello bello bello!
Ci ho messo tanto a leggerlo perché dovevo svegliarmi presto al mattino e quindi mi obbligavo a metterlo via. Ma resta una cosa rarissima, di solito il sonno vince. Qui no, mi trascinava di pagina in pagina, sempre più curiosa di scoprire come sarebbero andate avanti le cose.
Insomma: Adoro!

Sento già la mancanza di tutti loro e vorrei aver il tempo per rileggere "I Pilastri della Terra" e "Mondo Senza Fine", perché è passato davvero troppo tempo.

Vorrei anche altri romanzi del genere, ma mi m rendo conto che sarà impossibile.
Già questo era inaspettato ed è stato un regalo enorme ai fan della serie.

Ve lo consiglio molto.
Mi rendo conto che il prezzo è un po' alto, ma parliamo di Follett e di un romanzo di 800 pagine con una traduzione non facile alle spalle. Bilanciando il tutto, il prezzo è accettabile. Ho visto di peggio, come rapporto qualita/prezzo.

Ringrazio davvero di cuore la Mondadori per avermi mandato una copia digitale per poterlo leggere. 

Siamo finalmente giunti al capitolo conclusivo della trilogia d'esordio di Nicole Teso: dopo #LovingTheDemon e #LovingTheAngel la storia si chiude ed i lettori secondo me saranno estremamente soddisfatti di come andranno le cose, nonostante ci possano essere degli elementi che, a gusto personale, possono non piacere totalmente . La trama è intensa e molto forte. Ci sono scene in cui Nicole non si è risparmiata per nulla e le ho adorate! Una serie di colpi di scena incredibili ed imprevedibili, che portano alla chiusura di una storia molto forte e coraggiosa, che apprezzo ancora di più (nel complesso) se penso che è stato il primo lancio in questo mondo da parte di una giovanissima autrice. Oltre la straordinaria fantasia e le idee stupende che usa per i suoi romanzi, la stiamo vedendo crescere ed imparare sempre meglio a scrivere (cosa da non dare assolutamente per scontata). Trovate l'opinione completa sul blog 😎 (link in bio) Vi piacciono i Dark Romance? Avete mai provato a leggerne uno?! 😉 #LovingTheDarkness #NicoleTeso #giftedby #booksofinstagram #bookblogger #booknerd #bookstagrammer #booklovers #book #bookish #leggere #leggerechepassione #reading #leggeresempre #booknow #leggerefabene #bookblog #booklover #read #booklove #bookshelf #amoleggere #libridaleggere #freepik #viaggiatricepigra


Review Party: Loving The Darkness (Loving The Demon 3), di Nicole Teso



AVVERTENZE: Il romanzo contiene scene esplicite destinate a un pubblico adulto. 


"È finita. Sto scappando... Finalmente, il mio rapitore non mi farà più del male". È questo che penso mentre corro tra le vie di Las Vegas. Sono libera, ma voglio vendetta. Non riesco a smettere di pensare a Jake, all'uomo che mi ha tolto tutto, al carnefice che ha tormentato le mie notti. La libertà ha un prezzo. Il mio è essermi innamorata dell'uomo sbagliato.

 "Ti troverò, Angelo. Anche a costo di impazzire". È questo ciò che penso mentre sfreccio tra le vie di Las Vegas, ossessionato dalla donna che mi ha rubato il cuore. Ho lottato contro i miei sentimenti, li ho calpestati nella speranza che morissero, li ho ignorati come se fossero insignificanti. Ma ora voglio te, Brittany. Ti voglio come l'aria che respiro. E che la mia anima sia dannata, farò di tutto per raggiungerti.


Siamo finalmente giunti al capitolo conclusivo della trilogia d'esordio di Nicole Teso; dopo Loving The Demon e Loving The Angel (i link portano alle mie opinioni in merito) la storia di chiude ed i lettori secondo me saranno estremamente soddisfatti di come andranno le cose, nonostante ci possano essere degli elementi che, a gusto personale, possono non piacere totalmente. 

Ma veniamo alla storia.

Lo dico ugualmente, anche se dovrebbe essere intuitivo: 
se non avete letto i precedenti romanzi, NON CONTINUATE perchè vi fareste spoiler.

Nella magnifica lotta per la sopravvivenza, noi esseri umani ci trasformiamo in animali. Non c'è niente che non faremmo pur di avere salva la vita. A un passo dalla libertà, è un ticchettio sciagurato a candire gli attimi nella nostra testa. Momenti in cui corriamo a perdifiato lungo le vie di a Las Vegas. Istanti in cui coordiniamo le gambe e braccia, ignoriamo i dolori alle articolazioni e annaspiamo in cerca d'aria. Siamo disposti a fare qualunque cosa, a trascinarci esausti, lungo un tragitto di cui ignoriamo la destinazione, a ingannare i nostri simili, a tradire i nostri cari. E' vero che quando sei in bilico tra la vita e la morte, tutta la tua esistenza ti scorre davanti agli occhi. Il tempo rallenta. Dieci secondi diventano quindici minuti. E quindci minuti diventano due ore. E due ore, a loro volta, diventano come un déjà-vu che riviviamo all'infinito.
MI chiamo Brittany Moore e sono evasa da un ospedale psichiatrico la notte del ventisette aprile duemiladiciotto, mano nella mano con Abbie, una paziente del St. Jamie. 

Brittany è riuscita a scappare dall'ospedale psichiatrico insieme ad Abbie, ma la loro corsa per la salvezza è appena cominciata. Abbie è determinata, forte, pronta a tutto pur di allontanarsi da quell'inferno in cui è rimasta rinchiusa per troppo tempo. Brittany la troviamo spaccata a metà: da una parte forte, una guerriera che non molla per riuscire a scappare ed ottenere giustizia che pretende per tutto ciò che le è stato fatto; dall'altra stremata e stanca, il suo corpo e la sua mente barcollano al limite della resistenza. 
Le due giovani dovranno farsi forza a vicenda per riuscire ad allontanarsi e riprendere in mano le loro vite.

Nel frattempo Jake, saputa la notizia, corre immediatamente a braccare Brittany. La rivuole, lei è sua, il suo Angelo. Fra possesso e qualcosa che sta nascendo di molto profondo, non vuole permetterle di allontanarsi da lui. "Deve" capire quanto lui la ami ed accettare tutto questo, anche perchè davanti a questi nuovi sentimenti, la sua vita si stravolge completamente ed è disposto a qualunque cosa, a qualunque sacrificio per poterla avere al suo fianco.

Questo è solo un piccolissimo assaggio di quello che si andrà a leggere fra le pagine.
Giusto come iniziano i primi capitoli, ma senza nemmeno andare nei dettagli.
Questo capitolo conclusivo mi è piaciuto e non mi è piaciuto (per gusti personali). 

Partiamo dai personaggi.
Brittany è caratterizzata davvero molto bene. In questo romanzo verrà "approfondita" meglio la sua divisione interiore, ovvero: l'amore che prova per Jake (sia fisicamente, che emotivamente), contrapposto all'odio che prova per lui per quello che le ha fatto e la voglia di vendicarsi, portando giustizia e liberando le donne che ha rinchiuso. È mostrata molto bene questa doppia "facciata" perchè, nonostante qui sia una storia estrema, chiunque si è trovato almeno una volta nella vita spaccato fra mente e cuore. 

Jake ci viene mostrato ancora meglio durante questo suo cambiamento in atto, poichè questa fuga (e varie cose che succederanno nei capitoli successivi) gli faranno prender sempre più coscienza di quanto voglia Brittany e, sorprendentemente, quanto forte stia crescendo il sentimento che prova verso di lei. Scopriremo meglio il suo passato, capendo cosa lo porterà a diventare quello che è. O meglio, quello che era prima di Brittany. 

Avremo anche altre voci narranti, che però non saranno "importanti" nè resteranno per tutto il romanzo, come Jake e Brittany, però ci permetteranno di ampliare la nostra visione delle cose e capir meglio alcuni comportamenti che leggeremo. No, non voglio anticiparvi chi. 

La trama è intensa e molto forte. Ci sono scene
 in cui Nicole non si è risparmiata per nulla e le ho adorate! Questo per avvertirvi di esser caut*, perchè sicuramente non saranno per tutt* (nonostante sappiate che è un Dark Romance e certa violenza sapete già che farà parte della storia). 

Una serie di colpi di scena incredibili ed imprevedibili, che portano alla chiusura di una storia molto forte e coraggiosa, che apprezzo ancora di più (nel complesso) se penso che è stato il primo lancio in questo mondo da parte di una giovanissima autrice. 
Oltre la straordinaria fantasia e le idee stupende che usa per i suoi romanzi, la stiamo vedendo crescere ed imparare sempre meglio a scrivere (cosa da non dare assolutamente per scontata). 

Poche note stonate che mi hanno lasciato l'amaro in bocca, ma parlandone con l'autrice (che è stata, come sempre, molto aperta alle opinioni personali) mi è stato più chiaro il suo intento e, nonostante in alcune parti sarebbe stato più apprezzato un capitolo in più, il senso generale si può intuire. Anzi, sono curiosa di scoprire altri pareri e veder se sono solo io ad aver avuto queste sensazioni! 
Il finale...eh, sapete che è difficilissimo accontentarmi! Infatti non è nelle mie corde.
Nicole lo sapeva e quindi era "preparata" a questa mia critica, ma (alla fin fine) la storia è sua, chi sono io per pretendere una strada invece che un'altra?! 
Gusto personale a parte, che comunque influisce nel giudizio ma spero di avervi chiarito che è personale e non qualcosa di peggiore (oh, si, ce ne sono parecchi che vanno oltre!): una lettura che consiglierei sicuramente. 
A parte tutto, se siete arrivat* fino qui, non potete fermarvi proprio ora! 

Nonostante i romance non siano proprio il mio genere, sono sicura che leggerò altro di suo per scoprire in quale altra storia ci porterà. Sperando che ci siano tinte molto Dark, che a me non dispiacciono per nulla.
Grazie per questo viaggio e per avermi permesso di leggere tutta la trilogia in anteprima negli anni! 

"Winter Is Coming" 🥶 Non so da voi, ma qui le temperature sono crollate di botto e, nonostante ci si aspettasse l'autunno, si sente già aria di inverno... Un tempo perfetto se si vuole stare in casa, sul divano, sotto una bella coperta a leggere per tante ore ☺️ Un romanzo adattissimo a ciò credo sia proprio il nuovo libro di Follett: Fu Sera e Fu Mattina. Un bel mattone di quasi 800 pagine, che scorre estremamente veloce ed è molto molto piacevole da leggere. Nelle stories trovate un mio esperimento con i sottotitoli: visto che IG non mi permette di registrare più di una storia alla volta, ho dovuto farle a parte; così ho sperimentato un App che sottotitola in automatico. Il tutto non è perfetto, ma lascio a voi l'ultima parola. In queste Stories vi parlo dei personaggi del romanzo. Una cosa estremamente veloce e senza entrare nella storia, così da non rivelare nulla. Le ho registrate ieri nel primo pomeriggio, a metà del romanzo. (le ho editate e pubblicate poi la sera verso mezzanotte. È lungo e noioso da fare, ma se piace potrei migliorarmi e magari con la pratica ridurre i tempi). Appena lo finirò ne scriverò un opinione e (credo che) ne parlerò anche nelle Stories. In ogni caso: Bello bello bello! ❤️ Non vedevo l'ora di leggerlo e mi sta piacendo tantissimo. Dopo mi ci butto ancora per finirlo, perché mi manca "poco". Ma ditemi voi: Ci sono fan di Follett? Qualcuno che lo ha letto/lo vuole leggere?!? Fatemi sapere che mi sento sola 😬 #FuSeraEFuMattina #KenFollett #Mondadori #giftedby #booksofinstagram #bookblogger #booknerd #bookstagrammer #booklovers #book #bookish #leggere #leggerechepassione #reading #leggeresempre #booknow #leggerefabene #bookblog #booklover #read #booklove #bookshelf #amoleggere #libridaleggere #freepik #viaggiatricepigra


Un romanzo capitato in un pessimo momento. Nonostante la grande curiosità nel finire questa duologia, aver altre novità in arrivo quasi in contemporanea, ed altri pensieri per la testa, non mi hanno permesso di apprezzarlo come avrebbe dovuto. E preciso che mi è piaciuto! La storia riparte poco dopo la chiusura del primo romanzo. Non ho avuto il tempo di rileggerlo, come era mia intenzione, ma questo mi ha permesso di fare una riflessione: può esser letto anche senza il precedente. Certo, è ovvio che ci saranno varie lacune e alcuni frammenti non si capiranno, ma nel complesso c'è questa "scappatoia". Originale e molto ben scritto, riesce a portarci in questo mondo sempre più oscuro e dai risvolti inaspettati. Come già dicevo, potete rischiare e leggere prima questo, mancheranno alcuni dettagli, ma è fattibile. Ma perderete Marty Red e vi garantisco che è una grande perdita! Un grande ringraziamento alla Dunwich che mi ha permesso di leggerlo appena pubblicato. Aspettavo da tre anni questa chiusura e ne sono estremamente soddisfatta, anche se mi mancheranno i suoi protagonisti Ve ne parlo per bene sul blog 😉 #LUltimoConcertoDiFreddyKing #AlessioLinder #Dunwich #DunwichEdizioni #giftedby #booksofinstagram #bookblogger #booknerd #bookstagrammer #booklovers #book #bookish #leggere #leggerechepassione #reading #leggeresempre #booknow #leggerefabene #bookblog #booklover #read #booklove #bookshelf #amoleggere #libridaleggere #freepik #viaggiatricepigra


Opinione: L'Ultimo Concerto di Freddy King, di Alessio Linder


La carriera dei Blood Red Sun sta arrivando al capolinea e il loro cantante - Freddy King - sarà presto costretto a onorare la sua parte dell'accordo... a meno che non trovi una via di fuga dal labirinto in cui è rimasto intrappolato. Qualcun altro è però interessato alla band e potrebbe essere la scappatoia che sta cercando. Thea Gauthier ha un conto in sospeso vecchio di decenni con qualcuno vicino a Freddy ed è determinata a esigere la sua vendetta, persino a costo della sua anima. E anche se la fine dei Blood Red Sun è ormai prossima, un nuovo progetto sta vedendo luce, guidato dalle dita esperte di Owen Murphy... e il giovane Valerio, smarrito dopo la perdita dell'amico e mentore Marty Red, rischia di lasciarsi convincere dalle subdole parole del manager. Mentre il mondo intero crolla intorno a Freddy e gli spettri del passato tornano a tormentarlo, i demoni del presente non restano a guardare, e il suo futuro resta appeso a un filo sempre più esile.

                                     


Un romanzo capitato in un pessimo momento. Nonostante la grande curiosità nel finire questa duologia, aver altre novità in arrivo quasi in contemporanea, ed altri pensieri per la testa, non mi hanno permesso di apprezzarlo come avrebbe dovuto. E preciso che mi è piaciuto!

La storia riparte poco dopo la chiusura del primo romanzo. Non ho avuto il tempo di rileggerlo, come era mia intenzione, ma questo mi ha permesso di fare una riflessione: può esser letto anche senza il precedente. Certo, è ovvio che ci saranno varie lacune e alcuni frammenti non si capiranno, ma nel complesso c'è questa "scappatoia". 

In questo secondo romanzo la storia si sposta sul lato sovrannaturale decisamente molto di più e ci saranno svariati momenti molto più dark rispetto al primo volume. Scopriremo com'è nato il contratto fra Freddy King ed Owen Murphy, e cosa sta portando nella vita di Freddy; poichè per farlo portare a termine, niente e nessuno sarà risparmiato ed una spada di Damocle pende sopra la testa del cantante: ci saranno conseguenze estremamente pericolose per chi è vicino a lui se "osa" troppo. E ce ne renderemo conto anche noi molto presto, insieme a Freddy che aveva sottovalutato la freddezza del manager. 

Come protagonisti e voci principali abbiamo, appunto, Freddy King. Il fulcro della storia, attorno al quale girano diverse vite. Imprigionato da un contratto per cui solo in seguito ha davvero realizzato l'entità, si trova a dover contare i giorni alla scadenza e cercare una via di fuga a tutti i costi. 
Abbiamo Valerio, un ragazzo molto giovane e con una passione enorme per la musica; ex apprendista di Marty Red, ne ha preso il posto (da fonico) quando è scomparso improvvisamente. Un mentore ed un carissimo amico che (da quando non c'è più) hanno portato Valerio a sentirsi perso e solo, in un mondo ancora troppo grande per lui appena diciottenne, e facile vittima per gente pericolosa e disposta a tutto, come Owen. 
Oltre loro, avremo Thea. Ragazza molto giovane e disposta a tutto pur di ottenere vendetta per sua nonna, ovviamente contro Owen. Scopriremo leggendo il suo passato e cosa l'ha portata fino al rischiare la sua anima pur di veder compiuto questo suo desiderio così forte. 

Un romanzo imprevedibile e molto ricco.
Seguiremo l'ultima tournée degli Blood Red Sun che scandirà il tempo a ritroso verso la fine.
Mano a mano che gli eventi si susseguono, tutto diventa sempre più veloce ed adrenalinico, fino alle ultime pagine che regalano un sorriso, ma non proprio di felicità. Un frammento di qualcosa che l'autore ci regala e ci strappa un ghigno, se vogliamo dirla così. Scelta molto apprezzata che ci sta a fagiolo con tutta la chiusura del romanzo. 

Alcune scene horror risultano grottesche e fanno sorridere, più che metter terrore nel lettore. 
Al 99% sono io il problema, lo so. Le ho trovate ben scritte e mi sono piaciute molto, nonostante mi sia scappata una risatina rispetto ad un momento di shock. 

Una scrittura che in alcuni punti ho trovato lenta (ma, ribadisco, probabilmente era per questo periodo in cui l'ho letto), mentre verso il finale l'ho divorato di gusto.
L'autore fa una scelta rischiosa
, poiché non ci rivela ogni dettaglio di chi o cosa è Owen, uno dei fulcri del romanzo. Lo intuiamo fra le pagine, ma il meccanismo che regola questo personaggio ed il suo mondo è così ampio che viene lasciato immaginare. Ci sono altre cose lasciate in sospeso, poichè chi ce le racconta non sa nemmeno lui/lei cosa sta passando e quindi resta molto confuso.
Qui va a gusto: ci sarà chi voleva sapere qualcosa in più e chi si accontenterà. 
Io avrei preferito qualcosa in più, anche se ammetto che così ha comunque una sua logica che riesce a reggere bene nella storia.

In generale, ha punti forti e deboli, ma lascia una bella sensazione al lettore quando lo termina. Originale e molto ben scritto, riesce a portarci in questo mondo sempre più oscuro e dai risvolti inaspettati. Come già dicevo, potete rischiare e leggere prima questo, mancheranno alcuni dettagli, ma è fattibile. Ma perderete Marty Red e vi garantisco che è una grande perdita! 

Un grande ringraziamento alla Dunwich che mi ha permesso di leggerlo appena pubblicato.
Aspettavo da tre anni questa chiusura e ne sono estremamente soddisfatta, anche se mi mancheranno i suoi protagonisti

BlogTour: Ambientazione - L'Ascesa di Senlin, di Josiah Bancroft


Benvenuti in questo evento in cui vi parleremo di una novità Oscar Vault che non potete lasciarvi scappare. Sto parlando del primo volume della serie "The Books Of Babel": L'Ascesa Di Senlin
Oggi vi parlerò dell'ambientazione del primo romanzo, ma prima vi lascio la trama


La Torre di Babele è la più grande meraviglia del mondo conosciuto. Grande come una montagna, l'immensa Torre ospita innumerevoli Regni Circolari, alcuni pacifici, altri bellicosi, appoggiati l'uno sull'altro come gli strati di una torta. È un mondo popolato di geni e tiranni, aeronavi e motori a vapore, animali insoliti e macchine misteriose. Attirato dalla curiosità scientifica e dalle mirabolanti promesse di una guida turistica, Thomas Senlin, mite preside di una scuola di provincia, decide di visitarla. Anzi, gli sembra che, con i suoi lussuosi Bagni, sia proprio la meta ideale per la sua luna di miele con Marya. Solo che, appena arrivati, i due sposi si perdono tra la folla di abitanti, turisti e furfanti. Determinato a ritrovare la moglie, Senlin inizia una lunga ricerca tra bassifondi, sale da ballo e teatri di burlesque. Dovrà sopravvivere a tradimenti, assassini, e ai lunghi cannoni di una fortezza volante. Ma se vuole riavere Marya, sopravvivere non basterà: dovrà sapersi trasformare da uomo di lettere in uomo d'azione.


Già all'apertura del romanzo ci viene data una prima piccola mappa riguardo la Torre di Babele ed una sua descrizione, ma sarà solo durante la lettura e grazie agli occhi di Thomas Senlin che scopriremo davvero questa struttura incredibile e dai confini non ben definiti, poichè è così vasta che viene difficile anche solo immaginarla. 
Dalla costa fino al deserto, dove la Torre di Babele si ergeva come una zanna dalle fauci della terra, era un viaggio di quattro giorni in treno. Per prima cosa attraversarono dei pascoli punteggiati di bestiame all’ingrasso e villaggi anonimi, poi il convoglio si inerpicò su per una catena di montagne venate di neve, dove i condor stavano appollaiati in nidi grossi come covoni. Erano già più lontani da casa di quanto fossero mai stati. Discesero attraverso colline di scisto che, osservò Senlin, gli ricordavano un campo di lavagne frantumate, poi tra cipressi, che, disse, somigliavano a ombrelli aperti, e infine raggiunsero il bacino arido. Il terreno era del colore delle catene arrugginite e la polvere si attaccava implacabile a ogni cosa. Il deserto era tale solo di nome. Il treno seguiva la medesima direzione di una moltitudine di carovane, ognuna una serpeggiante linea di ruote, zoccoli e piedi. Nel corso della mattinata i flussi di traffico si erano addensati fino a convergere in una grande massa, così compatta che il treno fu costretto a rallentare fino quasi a fermarsi. [...]

Thomas Senlin e sua moglie Marya arrivano da Isaugh, un villaggio di pescatori con due pub, un club del whist, un municipio ed una scuola di cui Senlin è il preside e l'insegnante. Hanno affrontato un viaggio di centinaia di chilometri fino ad arrivare a questa costruzione che definire imponente è riduttivo: 
Da quando avevano svoltato verso la Torre, non erano più riusciti a scorgerne l’imponente guglia, ma non per questo Senlin aveva smesso di descriverla. «Si discute molto su quanti livelli ci siano. Alcuni studiosi dicono cinquantadue, altri addirittura sessanta. Da terra è impossibile fare una stima» disse, continuando con la litania di informazioni che aveva portato all’attenzione della giovane moglie nel corso del viaggio. «Parecchie persone, perlopiù aeronauti e mistici, giurano di averne visto la sommità. Ovviamente nessuno ha alcuna prova a sostegno della propria vanteria. Alcuni di questi esploratori affermano persino che la Torre è ancora in costruzione, ed è difficile crederlo.»
Alla base esterna della Torre c'è il Mercato, il primo luogo in cui i due si ritrovano, lasciati dal treno che non può proseguire fino alla stazione per colpa della moltitudine di gente che lo affolla: 
Nessuno dei due, però, era pronto per la scena che si parò loro davanti mentre scendevano dal treno. La calca era come una gelatina rappresa tutt’intorno. Sulle prime riuscirono a stento a muoversi. [...]
Era tutto davvero opprimente. Senlin si irrigidì come un cadavere. Il latrato dei venditori, lo schioccare delle tele cerate, il tintinnare delle bardature e il tergiversare di decine di migliaia di voci straniere creavano un sottofondo rumoroso che poteva essere sovrastato solo gridando. Marya afferrò la cintura di suo marito all’altezza della spina dorsale, scuotendolo dal suo sbigottimento e spingendolo ad avanzare. Lui sapeva che non potevano certo restarsene lì impalati. Prese fiato e fece il primo passo. Vennero trascinati in un labirinto di tende di mercanti, chioschi e tavoli malfermi. Le viuzze tra le bancarelle erano contorte come la grafia di un bambino. In alto, travi provvisorie di bambù sporgevano ovunque, curve sotto il peso di tappeti di iuta, trecce di cipolle, lanterne di latta forata e cinture di pelle intrecciata. Tende parasole a strisce dai colori sgargianti nascondevano gran parte del cielo, ma anche all’ombra la presenza del sole non era mai in dubbio. L’aria era calda come cenere fresca. Senlin avanzò, sperando di trovare una strada o un’indicazione. Non apparve nessuna delle due. Lasciò che fosse la moltitudine a offrire un passaggio anziché crearne uno da sé. Quando un varco si apriva, ci si infilava. Dopo essere andato avanti in quel modo forse per un centinaio di passi, non sapeva più in che direzione fossero i binari. Si pentì di essersene allontanato, avrebbero potuto seguirli fino alla Stazione Centrale. La velocità con cui aveva perso l’orientamento era inquietante. Tuttavia, era attento a voltarsi di tanto in tanto e abbozzare un sorriso tirato per Marya. Il sorriso raggiante di lei, invece, non vacillava mai. Non c’era motivo di preoccuparsi per un inconveniente di poco conto.

Bancroft già dalle prime pagine ci fa entrare in questo mondo grazie alla sapiente unione di molte sensazioni che ci fanno sentire dentro questa enorme calca di gente che preme da ogni direzione ed imprigiona i due personaggi e ci fa sentire sperduti insieme a loro. Possiamo quasi sentire il caldo e la sensazione di fastidio e di oppressione che crea la folla, i rumori dei venditori ed il caos che regna tutt'intorno. E siamo solo alle prime pagine! 

[...] Alla base, il muro della Torre di Babele è spesso quattrocento metri» aveva detto Senlin. «Significa che gli ingressi, e ce ne sono otto, conducono i visitatori attraverso quattrocento metri di pietra massiccia. [...] Notevole, come ingresso! E anche a quel punto avete raggiunto solo il primo Regno della Torre.»[...]
I livelli della Torre sono chiamati Regni Circolari perché sono come piccoli regni dalla forma rotonda»
«Sono come i trentasei stati di Ur, ognuno unico a modo suo, ma, invece che essere distribuiti su una mappa, sono impilati uno sull’altro, come in una torta di compleanno.» La classe aveva ridacchiato, divertita dall’analogia fra la Torre di Babele e una torta a strati. «Proprio così. E la Torre ha un re?» Senlin aveva battuto le mani per ripulirle dal gesso. «Ha molte monarchie e democrazie e anche burocrazie. È come una torta farcita. Piena di ingredienti esotici di ogni tipo.» [...]
Tornando serio, Senlin aveva marciato lungo la lavagna, coperta di equazioni e righe di versi mediocri corretti, fino allo schizzo della sezione dei livelli inferiori della Torre: il Basamento, il Salotto e i Bagni. «Naturalmente, non sappiamo quanti Regni ci siano in totale, perché non sono stati documentati in maniera attendibile. Le nubi permanenti che ne avvolgono la sommità rendono impossibile l’osservazione dal terreno.»

In questo primo romanzo avremo a che fare con questi primi tre piani, oltre il Mercato, quelli che Senlin e sua moglie Marya vogliono(/volevano) esplorare (insieme) per la loro luna di miele. Quando i piani saltano, per la scomparsa di Marya, Senlin ci porta insieme a sè lungo una scalata della Torre, determinato ad arrivare ai Bagni, dove è più probabile ritrovarla. 
Niente però è come si aspettava. Si ritrova obbligato a salire, ritrovandosi in luoghi e con persone imprevedibili, in situazioni folli e pericolose, in posti così vasti che ci sentiremo davvero come in vaste città, senza riuscire nemmeno ad immaginarle completamente, date le dimensioni. 

So che dovrei parlarvi anche del Basamento, del Salotto e dei Bagni più nel dettaglio, ma credo che lasciarvi il mistero dietro questi luoghi renda ancor più affascinante scoprirli, insieme a Senlin, e restarne scioccati insieme, poichè nemmeno lui sa davvero a cosa sta andando incontro. 
Specialmente il Salotto è quello che credo...anzi, sono sicura vi lascerà senza parole per ciò che contiene. 

Spero di avervi incuriosito e avervi dato almeno un'idea di cosa vi aspetta in questo romanzo, anche se (credetemi) è davvero un piccolo frammento rispetto a ciò che scoprirete durante la lettura.





Review Party - L'Ascesa di Senlin, di Josiah Bancroft




La Torre di Babele è la più grande meraviglia del mondo conosciuto. Grande come una montagna, l'immensa Torre ospita innumerevoli Regni Circolari, alcuni pacifici, altri bellicosi, appoggiati l'uno sull'altro come gli strati di una torta. È un mondo popolato di geni e tiranni, aeronavi e motori a vapore, animali insoliti e macchine misteriose. Attirato dalla curiosità scientifica e dalle mirabolanti promesse di una guida turistica, Thomas Senlin, mite preside di una scuola di provincia, decide di visitarla. Anzi, gli sembra che, con i suoi lussuosi Bagni, sia proprio la meta ideale per la sua luna di miele con Marya. Solo che, appena arrivati, i due sposi si perdono tra la folla di abitanti, turisti e furfanti. Determinato a ritrovare la moglie, Senlin inizia una lunga ricerca tra bassifondi, sale da ballo e teatri di burlesque. Dovrà sopravvivere a tradimenti, assassini, e ai lunghi cannoni di una fortezza volante. Ma se vuole riavere Marya, sopravvivere non basterà: dovrà sapersi trasformare da uomo di lettere in uomo d'azione.


Una lettura magnetica.
Questo titolo mi stuzzicava dall'annuncio della Oscar Vault, dalla copertina che è semplice eppur straordinaria, alla trama che promette un qualcosa di incredibile. Ma mai mi sarei aspettata così tanto.
Non mi sono lasciata scappare l'opportunità di far parte di questo evento, anche se ho aspettato un attimo prima di iniziarlo. Infatti arrivavo dalla chiusura de "Il Mare Senza Stelle" che se avete letto e amato come me capirete il vuoto che lascia al lettore e che incubo si presenti dopo, ovvero: cosa leggere, perchè è davvero molto difficile trovare un libro vagamente alla sua altezza; infatti non mi sono lanciata subito in questa lettura (per timore di un confronto che me lo avrebbe potuto far odiare dalla prima pagina), ma ho cercato altro ed ho faticato ad iniziare nuovi libri (o riprenderne in mano alcuni già iniziati).
Ma dopo una settimana, stanca e curiosa, finalmente mi sono decisa ad iniziarlo e ne sono stata completamente risucchiata.
L'ho finito in meno di due giorni, anche se avrei potuto fare una tirata unica un pomeriggio. 

Una storia incredibile, resa davvero interessante dallo stile dell'autore che riesce a far scorrere i capitoli in maniera sconvolgente.
Un libro che se ti prende, si divora.
Ovviamente, oltre la bravura nella scrittura, Bancroft ci porta in una storia estremamente originale e terribilmente intricata, in cui ci troveremo ad aver a che fare con Thomas Senlin, un eroe davvero improbabile, pieno di difetti, che si ritrova al centro di un'avventura assurda, ma che non smette mai di lottare. E noi finiremo con l'amarlo per tutto questo. 


Inizia tutto su un treno, che sta portando Senlin e sua moglie Marya in viaggio di nozze alla Torre di Babele. Una destinazione insolita per due neo sposi, ma è sempre stato il sogno di Thomas visitarla ed i due approfittano di quell'occasione per farlo. Già da subito capiamo che sono due anime molto diverse fra di loro: lui sui 35 anni, il preside ed insegnante della cittadina da cui entrambi provengono, una persona estremamente seria, timida e che sta per conto suo; lei l'opposto, gioviale, allegra, vivace, e dieci anni più giovane di lui. Eppure si amano moltissimo. 

«Mi hai reso impossibile leggere un libro in pace. Quando non ci sei, fisso le parole e basta, finché non rotolano giù dalla pagina in una pozza sul mio grembo. Anziché leggere me ne sto lì seduto e rivivo le ore trascorse con te, e sono più affascinato da quella storia che da qualunque cosa possa aver scribacchiato l’autore. Non sono mai stato solo in vita mia, ma ora, per la prima volta, lo sono. Quando non ci sei, mi sento una specie di relitto depresso. Pensavo di capire il mondo abbastanza bene. Ma tu l’hai trasformato di nuovo in un mistero. E fa paura, è spaventoso ed è meraviglioso e voglio che vada avanti così. Voglio tutti i tuoi misteri. E, se potessi, ti darei cento pianoforti. Farei…»

Purtroppo però i loro piani vanno in fumo quando i due si separano alla base della Torre, durante una svista nell'enorme mercato che la circonda. Senlin per un po' la cerca in quei dintorni, finché non capisce che potrebbe esser tutto inutile e che deve iniziare la salita, sperando che Marya si sia attenuta al loro piano e i due possano rincontrarsi alla loro meta finale al terzo piano della Torre, ovvero i Bagni.

«Non dire a nessuno che stai cercando tua moglie». «E allora come la trovo?» Il tono del preside era incredulo, quasi condiscendente. Sempre pedalando con vigore, si attaccò alla sua cannuccia. «Con i tuoi occhi, la tua intelligenza e sempre per conto tuo. Con tutta probabilità non ci riuscirai mai. Le donne vengono aspirate dalla Torre come le ceneri da una canna fumaria.»

Tutto ciò che Senlin credeva di sapere sulla Torre di Babele viene messo presto in discussione e si ritrova ad aver a che fare con una realtà totalmente diversa da qualsiasi cosa avesse mai immaginato ed a scontrarsi con un mondo verso il quale non era assolutamente preparato. Dovrà rimettere tutto in discussione, a partire da se stesso e ciò che è disposto a fare pur di trovare sua moglie. Cambiando sempre di più mano a mano che sale di livello e si scontra con nuovi piani, trovandosi in situazioni assurde che lo obbligheranno a farsi ancora più arguto ed intelligente, oltre che scaltro, per salvarsi la vita, ritrovare Marya e tornare insieme a casa. 

«Qui non c’è una sola persona che ti aiuterà. La brava gente non ha né i mezzi né l’intenzione, e la gente cattiva ti prosciugherà e basta. Ti venderanno indiscrezioni, mappe, guide, cose più utili per avvolgere il pesce che a trovare una moglie! Riceverai tanto aiuto che non ti resterà più uno shekel. Ipotizzando che tu non sia già povero come uno Sparviero…»

Senlin è il punto centrale (unico) intorno a cui leggiamo la storia, un personaggio magnetico nelle sue imperfezioni, mediante il quale l'autore ci terrà col fiato sospeso molto spesso. Impreparati anche noi a ciò che la Torre ha in serbo, seppur riesce abilmente a mescolare frammenti di azione al passato di Senlin, per farcelo conoscere meglio e capire la storia e l'amore fra lui e Marya.

Un uomo che si trova obbligato ad adattarsi ad una realtà ricca di violenza ed imprevedibilità; a dubitare di chiunque, nonostante sia di animo estremamente gentile e buono, e voglia conservare queste parti di sé ed aver fiducia nel prossimo; una persona qualunque che si trova davanti sfide e scelte difficili e pericolose, il tutto per ritrovare sua moglie. 

Non permettere mai a un itinerario rigido di scoraggiarti dall’intraprendere un’avventura inattesa.
- Guida per tutti alla Torre di Babele

Un romanzo davvero molto bello, che è solo il primo di questa serie composta da quattro volumi (l'ultimo in pubblicazione l'anno prossimo) che si spera arrivino presto per soddisfare la curiosità di noi lettori.
Credo sia difficile non restarne ammaliati e se vi conquista vorrete leggerne ancora, "dovrete" sapere come continuerà questa storia, che è solo al principio nonostante queste pagine siano davvero dense di avvenimenti. 
Non potete assolutamente lasciarvelo scappare.