Una lettura perfetta per questa notte 🎃 . Un viaggio nella follia Ma se avete già letto altro di Fabbrizzi, lo sapevate già. Ed è questa una delle ragioni che mi ha incuriosito (molto) alla notizia di questa pubblicazione, e ringrazio la Dunwich per avermelo fatto leggere. . Non sono nemmeno 150 paginette. Si divorano in qualche ora. Eppure lasciano molto al lettore, sopratutto un senso di disagio profondo che si muove fra "karma" e la natura umana più profonda. I protagonisti di questa vicenda sono dei veterani del Vietnam. Vecchi, Texani, senza filtri né vergogna. Protagonisti atipici e quindi perfetti per una storia così particolare. . . Un viaggio spietato in un mondo oscuro, capovolto, con i protagonisti meno probabili... eppure funziona alla grande. La scrittura di Fabbrizzi lo rende vivido, come guardare uno splatter alla televisione. Ti immagini ogni scena, in modo quasi cristallino. Una lettura bella e forte, anche se davvero breve. . . Ve ne parlo per bene sul blog (trovate il link in Bio) . . #OldBoys #SamueleFabbrizzi #DunwichEdizioni #Dunwich #booksofinstagram #bookblogger #booknerd #bookstagrammer #booklovers #book #bookish #leggere #leggerechepassione #reading #leggeresempre #booknow #leggerefabene #bookblog #booklover #read #booklove #bookshelf #amoleggere #bookaholic #libridaleggere #freepik #viaggiatricepigra


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Opinione: Old Boys, di Samuele Fabbrizzi


Red Lick, Texas. Boe è un veterano del Vietnam che, a ridosso dei settant'anni, passa le giornate a ricordare con nostalgia i tempi andati, autocommiserandosi e maledicendo i dolori della vecchiaia. Vedovo e ormai in pensione, combatte la depressione a colpi di bourbon in compagnia di Larry, Nelson, Mal e Yang, ex compagni di reggimento con più acciacchi che medaglie al valore. Certi di aver appeso l'uniforme al chiodo, gli Old Boys si trovano tuttavia costretti a fare di nuovo squadra quando la nipote di Larry sparisce nel nulla. Le indagini approssimative condotte dallo sceriffo li portano al bosco di Red Lick. Saranno gli ultimi momenti di umanità prima di essere retrocessi a carne da macello. Ciò che li attende nel sottosuolo della cittadina è infatti un mattatoio gestito da esseri antropomorfi dove l'animale è padrone e l'uomo schiavo. Un posto oscuro in cui predominano torture e gemiti di dolore. Un Inferno che metterà a dura prova la forza interiore degli Old Boys fino a dividerli.

Un viaggio nella follia. 
Ma se avete già letto altro di Fabbrizzi, lo sapevate già. Ed è questa una delle ragioni che mi ha incuriosito (molto) alla notizia di questa pubblicazione, e ringrazio la Dunwich per avermelo fatto leggere.
Non sono nemmeno 150 paginette. Si divorano in qualche ora. Eppure lasciano molto al lettore, sopratutto un senso di disagio profondo che si muove fra "karma" e la natura umana più profonda.
I protagonisti di questa vicenda sono dei veterani del Vietnam
Vecchi, Texani, senza filtri né vergogna. 
Protagonisti atipici e quindi perfetti per una storia così particolare.

"soldati una volta, soldati per sempre" 


Ahimè, questo tormentone di Boe, che ci farà da voce principale, non può essere più vero. Attraverso i suoi occhi conosceremo gli Old Boys e andremo lungo quest'avventura fino ai cancelli dell'Inferno ed oltre. Larry, proprietario del bar in cui passano le giornate. Nelson, a cui la guerra ha portato via gambe e voce, ma che non si da per vinto. Mal, un malato di armi e l'elemento più instabile del gruppo, che ha perso un braccio ma qualcosa di peggiore gli è rimasto dentro. E Yang, un cuoco che finisce nella combriccola, nonostante non sia mai stato sotto le armi.

Perché quando inizieranno a scomparire delle persone, nella tranquilla cittadina di Red Lick, soprattutto la giovane nipote di Larry, saranno loro a muoversi per indagare e capire cosa stia succedendo. Alla faccia dello sceriffo incompetente, a cui Boe ha dovuto lasciare il testimone alla pensione.
Nessuno di loro però è preparato a ciò con cui si dovranno scontrare.

Parlavo di "karma" e lo fa anche Fabbrizzi, poiché uno dei temi principali è lo scambio dei ruoli. Ovvero, cosa accadrebbe se noi e gli animali fossimo scambiati di posto? Non solo nella catena alimentare, ma in tutto quello che la brama umana porta tante creature innocenti a soffrire e morire per qualcosa di decisamente superfluo.

Se uno ha anche solo una vaga idea di cosa fanno agli animali, si rende immediatamente conto dei paragoni che fa Fabbrizzi durante il romanzo. Sono lampanti. Sono angoscianti. Sono terribili. E in tutto questo, fanno da specchio alla realtà attuale.

Ma non c'è solo questo. Non è una "lezioncina" Veg per far cambiare idea alla gente. È semplicemente ciò che accade, mostrato senza velo, senza censura, senza niente che nasconda la realtà dei fatti raccontati, certo, in modo grottesco in questo romanzo (e capirete cosa intendo leggendo il romanzo, non voglio rivelare troppo).

Ma c'è anche la natura umana. Ciò che si nasconde dentro di noi, troppi di noi. Un lato oscuro, distruttivo, primitivo, più che animalesco, che quando viene a galla mostra tutto l'orrore a cui potremmo dar vita.
Alcuni frammenti avrebbero dovuto shockarmi eppure quasi me lo aspettavo. "Si sente" che l'uomo reagirebbe così. E comunque fa male.

Un viaggio spietato in un mondo oscuro, capovolto, con i protagonisti meno probabili... eppure funziona alla grande.
La scrittura di Fabbrizzi lo rende vivido, come guardare uno splatter alla televisione. Ti immagini ogni scena, in modo quasi cristallino. Una lettura bella e forte, anche se davvero breve.
Un peccato enorme la chiusura che tronca il tutto di botto, mettendo la parola fine in poche righe.

Resta comunque un romanzo molto interessante, che vale la pena leggere. 
Non solo horror fine a sé stesso (che ci può anche stare eh!), ma con un sottotesto che porta a riflettere.
L'autore mi sorprende sempre in positivo e sono curiosa di leggere altro di suo.
Nel frattempo, se vi ispira, fatevi tentare e leggetelo. 
Non credo proprio che ve ne pentirete.

Altra novità di cui vi posso parlare, finalmente 😎 . . Due paroline sulla trama. Abbiamo una voce narrante principale, anche se non sarà l'unica, ed è Matt Barker. Un ragazzo nella media, non particolarmente socievole, sta per i fatti suoi e vive bene così. Da qualche tempo ha incubi ricorrenti e la psicologa che lo ha in cura lo obbliga a scrivere un diario ed è tramite questo che lui ci parlerà, dandoci inizialmente una panoramica sulla sua vita e quotidianità, accennandoci di Lauren, la sua migliore amica. Per cui per Matt crolla un po' il mondo attorno quando Lauren scompare nel nulla dopo esser uscita di casa nel pieno della notte. A complicare le cose, gli incubi assumono connotati sempre più angoscianti e sembrano puntare ad un unico soggetto, che non vuole lasciarlo in pace, nonostante non esista...oppure si? . . Questa un'infarinatura molto veloce di cosa si sta per andare a leggere. A spezzare la narrazione in prima persona tramite questo diario di Matt ci sono tante trovate interessanti. Ci sono screen di messaggini. Articoli di giornale. Chat online. Registrazioni vocali. Indagini di polizia. Insomma, davvero tante cose diverse che insieme stanno alla perfezione e regalano una storia davvero molto interessante. . . Alcuni frammenti di descrizione ti tenevano incollato alle pagine, trasmettendo immagini nitide di quello che stava succedendo insieme alle sensazioni del protagonista. Una cosa davvero molto rara quando si deve far paura al lettore e/o fargli venire la pelle d'oca. . . Un libro all'apparenza banale, ma che nasconde molte sfaccettature diverse che lo rendono qualcosa di unico, interessante e davvero ben fatto. . . Trovate l'opinione completa sul blog (link in Bio) . . Conoscevate già questa figura? Vi ispira il romanzo? 😉 . . #SlenderMan #HarperCollins #booksofinstagram #bookblogger #booknerd #bookstagrammer #booklovers #book #bookish #leggere #leggerechepassione #reading #leggeresempre #booknow #leggerefabene #bookblog #booklover #read #booklove #bookshelf #amoleggere #bookaholic #libridaleggere #viaggiatricepigra


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Review Tour: Slender Man


La leggenda urbana di Slender Man, nata dai sussurri della rete, ha ispirato questa storia inquietante e piena di suspense, che in un crescendo di tensione porterà il lettore a trovarsi a faccia a faccia con la figura mostruosa che fa scomparire le persone dopo aver funestato i loro sogni.

Mentre i suoi amici si disperano e la polizia la cerca freneticamente, Matt Barker, suo compagno nella scuola più esclusiva della città, comincia a sognare alberi minacciosi, cieli in tempesta e qualcosa di oscuro che si avvicina sempre di più. Una figura terrificante, alta, con lunghe braccia, si fa largo nel confine fra realtà e incubo. Un confine che giorno dopo giorno si fa sempre più sottile, fino a scomparire… La leggenda urbana di Slender Man, nata dai sussurri della rete, ha ispirato questa storia inquietante e piena di suspense, che in un crescendo di tensione porterà il lettore a trovarsi a faccia a faccia con la figura mostruosa, senza faccia e dalle braccia e gambe lunghissime, che fa scomparire le persone dopo aver funestato i loro sogni.

Benvenuti in questa tappa di un Review Tour dedicato a questo particolare ed originale romanzo.
Per tre giorni vi daremo le nostre impressioni su questo libro e ve ne parleremo un po', sperando di incuriosirvi abbastanza. Trovate tutti i link alla fine della mia opinione. 

Questo personaggio non lo conoscevo quasi per niente. So che è nato dalla rete e ha creato molto scompiglio, ma non mi ero mai presa la briga di andare ad indagare ulteriormente. Occasione ghiotta per non buttarmi a partecipare a questo evento, così da finalmente capire chi è davvero. 
Ammetto che sono rimasta leggermente delusa, ma andando ad informarmi poi meglio online ho capito che la scelta fatta dall'autore/ice è ottima. 
Perché questa precisazione? Semplicemente perché è anonimo, non si sa chi ci sia dietro. 

Due paroline sulla trama
Abbiamo una voce narrante principale, anche se non sarà l'unica, ed è Matt Barker. Un ragazzo nella media, non particolarmente socievole, sta per i fatti suoi e vive bene così. Da qualche tempo ha incubi ricorrenti e la psicologa che lo ha in cura lo obbliga a scrivere un diario ed è tramite questo che lui ci parlerà, dandoci inizialmente una panoramica sulla sua vita e quotidianità, accennandoci di Lauren, la sua migliore amica. Hanno un rapporto molto particolare: non si frequentano assolutamente a scuola, ma per messaggio si dicono ogni cosa. Per cui per Matt crolla un po' il mondo attorno quando Lauren scompare nel nulla dopo esser uscita di casa nel pieno della notte. 
A complicare le cose, gli incubi assumono connotati sempre più angoscianti e sembrano puntare ad un unico soggetto, che non vuole lasciarlo in pace, nonostante non esista...oppure si?

Questa un'infarinatura molto veloce di cosa si sta per andare a leggere. 
A spezzare la narrazione in prima persona tramite questo diario di Matt ci sono tante trovate interessanti. Ci sono screen di messaggini. Articoli di giornale. Chat online. Registrazioni vocali. Indagini di polizia.
Insomma, davvero tante cose diverse che insieme stanno alla perfezione e regalano una storia davvero molto interessante. 

Una nota strapositiva: alcuni frammenti di descrizione ti tenevano incollato alle pagine, trasmettendo immagini nitide di quello che stava succedendo insieme alle sensazioni del protagonista. Una cosa davvero molto rara quando si deve far paura al lettore e/o fargli venire la pelle d'oca. 
Non ho avuto paura, ma ammetto che riuscivo ad immaginare tutto come se fossi stata lì, e qualche brivido me lo ha strappato. Narratore/ice strepitos@! 

Un libro all'apparenza banale, ma che nasconde molte sfaccettature diverse che lo rendono qualcosa di unico, interessante e davvero ben fatto. Si, mi sto ripetendo, ma non ho altre parole se non WOW.
Una pecca è stato un po' il finale, che lascia l'amaro in bocca. 
E come dicevo inizialmente, questo personaggio che resta sempre nell'ombra. Non c'è una vera e propria spiegazione... Ma, appunto, fa parte del mistero che lo circonda.

Una lettura non per deboli di cuore, assolutamente. Può apparire dalla copertina (e dal tema trattato) che punti ad un pubblico giovane, ma non è così scontato. Anzi, viste alcune scene abbastanza inquietanti, forse almeno 15 anni si dovrebbero avere per leggerlo. 
Dipende sempre dalla sensibilità personale, in ogni caso.
Se vi incuriosisce la figura dello Slender Man e siete appassionati di horror, con tracce di thriller e fantasy, potrebbe piacervi molto. 



Passate anche dagli altri blogger, per saperne di più e scoprire la loro opinione:

29 Ottobre
Cronache di Lettrici Accanite
La Ragazza Della Metropolitana 
Books To Read
Leggere Per Sognare


30 Ottobre
Le Recensioni Della Libraia
Sogno Tra I Libri
Libri e Frasi Italia
La Soffitta Dei Libri Dimenticati
OrientaLove
The Reading's Love

31 Ottobre
Il Confine Dei Libri
Sabrina Nel Paese Delle Meraviglie
Sunflakes
Io Resto Qui A Leggere
Red Kedi
I Libri: Il Mio Passato, Il Mio Presente e Il Mio Futuro

Dopo tanto silenzio, finalmente vi posso parlare di alcune letture davvero molto belle. La prima è "Il Regno Corrotto", il secondo volume di una duologia che fa parte del GrishaVerse. . . Ve ne parliamo durante un doppio evento: BlogTour e Review Tour! Seguiteci e non perdetevi le varie tappe 😎 . . Io inauguro questa prima giornata con la mia opinione (la trovate sul blog, tramite il link in Bio) e, che dire.... Che bello tornare a Ketterdam! ❤️ Dopo aver chiuso il primo volume ero in astinenza. Sentivo molto la mancanza dei vari personaggi e, sopratutto, ero estremamente curiosa di scoprire come sarebbe continuata (e conclusa) questa duologia. . . Ancora una volta la Bardugo si dimostra incredibile. Una storia scritta davvero bene, che risulta scorrevole e più che piacevole da leggere, oltre alla trama ricca di colpi di scena che non fa prender fiato al lettore, che si ritrova impossibilitato a metter giù questo volume . . Una duologia che mi ha rubato il cuore. Per il mio gusto è alla pari con Nevernight come serie fantasy più bella di questo 2019. Non me lo sarei mai aspettato, ma è così. . . Curiosi di leggerlo? 😉 . . #IlRegnoCorrotto #LeighBardugo #Mondadori #GrishaVerse #booksofinstagram #bookblogger #booknerd #bookstagrammer #booklovers #book #bookish #leggere #leggerechepassione #reading #leggeresempre #booknow #leggerefabene #bookblog #booklover #read #booklove #bookshelf #amoleggere #bookaholic #libridaleggere #freepik #viaggiatricepigra


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Review Tour: Il Regno Corrotto (Sei di Corvi 2), di Leigh Bardugo



Benvenuti in questa prima giornata di questo Review Tour dedicato al secondo romanzo della duologia Sei di Corvi ambientata nel GrishaVerse: Il Regno Corrotto
Prima di tutto, la trama: 


Jesper non smetteva un attimo di tamburellare le dita sulle cosce. 
«Qualcuno ha per caso notato che l'intera città ci cerca, ce l'ha con noi o vuole farci fuori?» 
«E allora?» disse Kaz. 
«Be', di solito è solo metà della città.» 

Kaz Brekker e la sua banda di disperati hanno appena portato a termine una missione dalla quale sembrava impossibile tornare sani e salvi. Ne avevano dubitato persino loro, a dirla proprio tutta. Ma rientrati a Ketterdam, non hanno il tempo di annoiarsi nemmeno un istante perché sono costretti a rimettere di nuovo tutto in discussione, e a giocarsi ogni cosa, vita compresa. Questa volta, però, traditi e indeboliti, dovranno prendere parte a una vera e propria guerra per le buie e tortuose strade della città contro un nemico potente, insidioso e dalle tante facce. A Ketterdam, infatti, si sono radunate vecchie e nuove conoscenze di Kaz e dei suoi, pronte a sfidare l'abilità di Manisporche e la lealtà dei compagni. Ma se i sei fuorilegge hanno una certezza è questa: dopo tutte le fughe rocambolesche, gli scampati pericoli, le sofferenze e le inevitabili batoste che hanno dovuto affrontare insieme, troveranno comunque il modo di rimanere in piedi. E forse di vincerla, in qualche modo, questa guerra, grazie alle rivoltelle di Jesper, al cervellone di Kaz, alla verve di Nina, all'abilità di Inej, al genio di Wylan e alla forza di Matthias. Una guerra che per loro significa una possibilità di vendetta e redenzione e che sarà decisiva per il destino del mondo Grisha.

Che bello tornare a Ketterdam! 
Dopo aver chiuso il primo volume ero in astinenza. Sentivo molto la mancanza dei vari personaggi e, sopratutto, ero estremamente curiosa di scoprire come sarebbe continuata (e conclusa) questa duologia.
La mia opinione sul primo capitolo, ovvero Sei Di Corvi la trovate qui.
Spero abbiate seguito l'evento e che seguiate anche questo (sia Review Tour che BlogTour, le cui tappe sono tutte segnate alla fine della mia opinione). 
Inutile dire che se non avete letto quello non dovreste continuare a leggere...


Parte da dove si era chiusa la storia precedentemente, ma con una novità. Abbiamo come voce narrante anche Wylan, cosa che permette di capire meglio questo personaggio lasciato un po' quasi in disparte nel precedente capitolo (nonostante fosse fra i protagonisti).
Se ricordate bene, Inej è stata rapita. Ciò ci porta a vedere (e non solo a noi lettori) quanto Kaz tenga a lei e sia pronto a fare qualunque cosa per riaverla al sicuro. Ed ovviamente anche tutti gli altri membri della banda non si tirano affatto indietro, volendole molto bene anche loro. 
Però ci sono problemi che si fanno largo e potrebbero mettere a repentaglio il tutto. 
Tornati al punto di partenza e con un nemico così potente, dalla facciata pubblica immacolata, è difficile studiare un piano. Ma sappiamo che Kaz non si arrende davanti a niente e nessuno. Abbiamo già visto in azione il suo diabolico cervello e sappiamo che per ogni piano che elabora, ha almeno 10 alternative pronte in caso di bisogno. Eppure Inej tocca un nervo scoperto, che dovrà tenere ben nascosto. 
Nina è riuscita a sopravvivere, ma quella droga l'ha cambiata più profondamente di quanto chiunque si aspettasse. Matthias è sempre combattuto fra l'amore per Nina e i suoi preconcetti. Jesper lotta con i suoi demoni del gioco, ed una visita a sorpresa potrebbe metterlo a tappeto. Wylan ha rischiato tutto per scoprire la verità ed affrontare il padre, ora deve prendere atto di tutto ciò ed andare avanti. 
Ed Inej, sola e piena di dubbi riguardo Kaz. Sa che verrà salvata, ma perché è solo il suo Spettro o qualcosa di più?

Tante domande che vengono a galla ed inchiodano il lettore, pagina dopo pagina, mentre la storia si fa strada dentro di noi e ci cattura totalmente. 
Ancora una volta la Bardugo si dimostra incredibile. Una storia scritta davvero bene, che risulta scorrevole e più che piacevole da leggere, oltre alla trama ricca di colpi di scena che non fa prender fiato al lettore, che si ritrova impossibilitato a metter giù questo volume. 

Oltre la trama in sè, come nel precedente romanzo, abbiamo anche in questo caso tanti flashback che ci permettono di capire ancor meglio ogni personaggio e di scoprire cosa l'ha portato fino a quel punto, e come sia diventato ciò che è. Anche la suddivisione dei vari capitoli mettendo sempre un narratore diverso rende il tutto più interessante, mostrando tante prospettive che danno al tutto un quadro più completo e vasto. 

Non si resta indifferenti. Non si può. 
TI stregano e ne resti affascinata. Ognuno a modo suo ti rimane e ti manca, quando chiudi l'ultima pagina. Anche se ammetto che Kaz avrà sempre un posto speciale. Non ci posso fare niente, rimane il mio preferito anche in questo romanzo. Ma la gara è ardua, sono caratterizzati così bene che...beh, semplicemente non si può rimanere freddi.

Una duologia che mi ha rubato il cuore. 
Per il mio gusto è alla pari con Nevernight come serie fantasy più bella di questo 2019. Non me lo sarei mai aspettato, ma è così. 
Non potete farvi scappare questa seconda parte. 
Davvero grazie alla Mondadori per averla portata in Italia, averla pubblicata con una distanza davvero breve e averci permesso di leggere entrambi i volumi in anteprima per parlarvene (e di questo ringrazio anche moltissimo Martina, blogger di Diario di Martina, che ha riunito tutti noi, ci ha dato fiducia per creare questi eventi).

Ma fermi! 
Non finisce mica così, seguite il Review Tour e il BlogTour dedicati al romanzo: 




Finalmente qualche ora di pace e silenzio sul divano di casa, con la mia bestia adorata che mi scalda 🖤 . . È sempre una sfida riuscire a farle una foto e sistemarla perché il gatto nero non sembri un'ombra sfuocata (quando si ha tempo, ovvio)... . . Oggi inizio "Follia Per Sette Clan", per la sfida #fantadistochallenge di Ottobre 😎 . . Sono riuscita a finire tutte le letture in programma per questa settimana e tento di portare avanti la challenge e di smaltire un libro in attesa, fra i mille che mi fissano dalle mensole. Spero di farcela 🤞 Ho qualche giorno e poi altre letture da terminare, ma ancora non posso dirvi niente 🤐 . Però sono felice che già domani e dopo vi posso parlare di due libri che mi hanno fatto compagnia per un po'. Mercoledì invece una novità Dunwich che è perfetta per Halloween! (ve l'avevo mostrata nelle Stories qualche giorno fa, e stamattina l'ho finita 😍) . Spero, una volta tolto questo alone di mistero, vi interessino 😉 . . Detto questo, tornando al romanzo che inizierò adesso: quanti fan di Dick?! Cosa avete letto di suo? . . #FolliaPerSetteClan #PhilipKDick #Fanucci #booksofinstagram #bookblogger #booknerd #bookstagrammer #booklovers #book #bookish #leggere #leggerechepassione #reading #leggeresempre #booknow #leggerefabene #bookblog #booklover #read #booklove #bookshelf #amoleggere #bookaholic #libridaleggere #viaggiatricepigra


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BlogTour: Storie da Brividi


Vi piace quel brivido di terrore che vi corre lungo la schiena quando leggete un libro? 
Quella tensione che irrigidisce ogni singolo muscolo del vostro corpo e vi toglie il respiro? 
Allora siete nel posto giusto.

Benvenuti in questa tappa dedicata a questa novità piuttosto interessante.
C'è sicuramente chi dirà che è una lettura per ragazzi...e non avrebbe tutti i torti!
Ma, come si può rimanere indifferenti davanti al nome di R. L. Stine? Quando è grazie a lui che in un mondo di letture che non facevano per te, hai trovato un porto sicuro e hai iniziato a coltivare quella che è diventata la tua più grande passione: la lettura.
Erano gli anni '90 ed i Piccoli Brividi hanno lasciato un segno indelebile.
Piccole storie di paura (beh, si fa per dire! Mai provato angoscia o terrore, eppure erano la cosa più vicina a quello, che era ciò che cercavo).
Ed ora, nonostante sia passato così tanto tempo, quel nome evoca così tanti bei ricordi che non potevo lasciarmi scappare l'occasione di scoprire questo volume.

Sono contenuti 20 racconti di 20 autori diversi, in ogni tappa di questo BlogTour uno di noi vi parlerà di uno fra questi, capitato a caso. Vediamo quello che il fato mi ha assegnato.

La Regola Numero Sette

In questo breve racconto ci troviamo in compagnia di Mikey, Josh e suo padre.
I due ragazzini si trovano nella vecchia casa dei Wagner che il padre sta trasformando per Halloween in una casa del terrore. Lavorando per Hollywood nel campo degli effetti speciali per i film horror è davvero bravo in queste cose e non si spaventa mai, quindi il figlio coglie l'occasione per cercare di spaventarlo. Sfruttando le sette regole che suo padre ha ideato per creare la formula perfetta per spaventare la gente.
Però qualcosa non va per il verso giusto...

Questo, in poche righe, la base del racconto.
Sono poche paginette (12) che però mi hanno lasciato davvero delusa. Non tanto per la brevità, ma per il contenuto. Ho messo le mani avanti, trattandosi di un racconto per ragazzini e visto che horror li adoro e non mi spaventano. Ma si sente che manca...qualcosa.
Inizia piuttosto bene, ma più ci si avvicina al finale, più diventa grottesco e "sciocco", chiudendosi di botto lasciando il lettore confuso e disorientato per gli eventi svolti in così poche righe, che andavano approfonditi un pochino in più.
C'è qualche elemento che punta sullo "splatter" (diciamo) ma tolte quelle 2 righe al lettore non resta niente di particolare che lo tenga incuriosito fino alla fine.
Un vero peccato, c'era molto potenziale e la storia poteva evolversi in modi decisamente imprevedibili, per tantissime direzioni diverse.





So di avervi potuto deludere, ma spero che questa mia critica possa non riguardarvi durante la lettura e che ci troviate qualcosa di interessante. Nel frattempo, vi invito a non fermarvi qui.
Continuate a scoprire tutti questi racconti seguendo ogni tappa di questo evento.





Ma aspettate! Non è mica finita quì. 
Per chiudere in bellezza la tappa, ho deciso di mostrarvi alcune delle decorazioni più interessanti (e divertenti) trovate in rete per Halloween.
Potete prenderne spunto per agghindare la vostra casa per il 31.
"Ovviamente" non ci troviamo in Italia, da noi non è ancora tradizione così consolidata e non si sente così tanto questa festa, che io personalmente trovo stupenda.

 

 


 
 
    

Bello bello bello bello bello 😍 . . Non vi basta come opinione?! 😅 . L'ho divorato sabato e mi ha conquistato. La Schwab si dimostra ancora una volta un'autrice davvero sorprendente! Sono curiosissima di leggere come andrà avanti questa storia, oltre allo scoprire come finirà la trilogia "Magic"... Per non parlare degli altri suoi libri ❤️ . . L'ho letto alla cieca. Non ho nemmeno guardato la trama e devo ammettere che anche questa volta mi è andata davvero bene. Senza sapere niente mi sono immersa totalmente in questo romanzo, scoprendone i tasselli un pezzetto alla volta. . Protagonisti, trama, uniti allo stile scorrevole ne fanno un libro davvero bello e piacevole da leggere, che crea molta dipendenza. È difficilissimo staccarsi dalle pagine! . . Se questo non vi basta ancora, in Bio c'è il link della mia opinione sul blog, scritta a caldo e cercando, al solito, di dire il meno possibile sulla trama. Dovete scoprirla leggendo per sentire tutti i colpi di scena che la Schwab ha preparato per noi. . . Lo so, mi ripeto un sacco, ma sono ancora in fibrillazione. Avevo proprio bisogno di un romanzo del genere. Non fatevelo scappare. . . #Evil #VESchwab #Victor #newtoncomptoneditori #booksofinstagram #bookblogger #booknerd #bookstagrammer #booklovers #book #bookish #leggere #leggerechepassione #reading #leggeresempre #booknow #leggerefabene #bookblog #booklover #read #booklove #bookshelf #amoleggere #bookaholic #libridaleggere #freepik #viaggiatricepigra


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Opinione: Evil, di V. E. Schwab


Il destino di Victor è intrecciato a quello di Eli sin dai tempi dell'università, quando la loro comune sete di conoscenza, unita a una sfrenata ambizione, si rivelò fatale. Gettandosi a capofitto in una ricerca sull'adrenalina e le esperienze ai confini della morte, fecero una straordinaria scoperta: a determinate condizioni, è possibile sviluppare poteri soprannaturali. Ma le cose precipitarono... Sono passati dieci anni da allora e Victor è evaso di prigione, determinato a trovare il suo vecchio amico. Eli ha dedicato la sua vita a cercare di rimediare al loro errore, dando la caccia a chiunque abbia sviluppato dei poteri soprannaturali. Il sodalizio di un tempo si è tramutato in rivalità e i due arcinemici sono pronti a fronteggiarsi una volta per tutte, mentre all'orizzonte si prospetta uno scontro di forze terribili. Una battaglia che cambierà per sempre il destino del mondo.

Adoro sempre di più la Schwab! 
Già con la serie Magic mi ha rubato il cuore (ed attendo trepidante il terzo capitolo) e con questo primo capitolo di una serie tutta nuova si conferma un'autrice davvero da leggere.
Non ho nemmeno letto la trama prima di chiedere di poterlo leggere, e ho fatto bene. 
Mi piace immergermi senza conoscere niente in alcuni tipi di storie. E' un rischio, seppur calcolato, poiché tendo a farlo con autori di cui so già che la storia potrebbe piacermi molto. 
Ad occhi chiusi, un tuffo nel buio profondo, o la va o la spacca. Ed anche in questo caso, ha vinto totalmente. 

Purtroppo non sono riuscita a farne un'opinione per la sua data di pubblicazione, ovvero giovedì scorso, per il lavoro che mi portava ad essere stanchissima la sera. L'ho iniziato nel week, sabato pomeriggio per esser precisi, e...niente, non mi sono staccata se non per cenare. Dovevo finirlo. 
Davvero davvero bello!

La trama è semplice, seppur geniale. Abbiamo il protagonista di questa vicenda, Victor, che inseme al suo migliore amico Eli portano avanti un rapporto piuttosto strano. Si sfidano a vicenda, portandosi sempre oltre con l'intelletto, cercando di capirsi l'un l'altro e far cadere la maschera a vicenda, per vedersi davvero nel profondo. Un rapporto intenso, che collimerà durante un esperimento che porterà quest'amicizia a rompersi in maniera  piuttosto inaspettata. 

Oltre alla tematica interessante ed originale, la Schwab alterna magistralmente i vari momenti che conducono ad un countdown conclusivo della storia molto adrenalinico. Passiamo a dieci anni prima, quando ci viene raccontata quest'amicizia ed il progetto che porterà i due giovani ad entrare in competizione, fino a spaccare il loro rapporto. Qualche ora giorno prima della data fatidica, quando inizieremo a scoprire il piano di Victor. Insieme a qualche piccolo intramezzo di altri personaggi, che ci permetteranno di capire meglio tutta la storia ed avere un quadro completo quando finirà il tempo ed il tutto...accadrà. 

Della Schwab mi piace moltissimo la sua fantasia. Ha creato, anche in questo caso, un'opera che ti tiene incollato alle pagine. Unito al suo stile di scrittura estremamente scorrevole, questo libro si divora. Personaggi molto ben caratterizzati, senza approfondimenti superflui che annoierebbero la storia: vengono descritti quel che basta e le loro azioni fanno il resto, portandoci spesso a chiederci chi siano davvero e a faticare in alcuni punti a capire chi sia il buono e chi il cattivo nella storia.
Anche se, ai posteri, non c'è proprio questa divisione così netta ed è quello che ho adorato forse di più. Sono resi più reali da queste "macchie", permettendoci di entrare ancora più in empatia. 


Lo consiglio assolutamente a chi ama il fantasy! 
Se poi vi piace anche la Schwab, non potete non leggerlo. 
Vi conquisterà sicuramente. Ed ora attendo come andrà avanti, impaziente...

Finalmente ve ne parlo un po' 😉 . . NO. IT non c'entra niente. L'unica cosa che hanno in comune è che i protagonisti sono ragazzini in entrambi i romanzi. Stop. Lo dice chiaramente anche la frase scelta dall'ufficio stampa per farne pubblicità, ma vedo spesso fraintendimenti e mi girano le scatole 😅 IT è irraggiungibile. Se pensate possa essere qualcosa di simile...Non leggetelo che fate prima. Niente può essere alla sua altezza. . . . Un libro che ho aspettato fremente di curiosità e che ho divorato non appena mi è arrivato a casa. Anche se ammetto che la prima metà mi ha rallentato un po'. King espone tutte le sue carte (e sono parecchie), ma così ci rende più facile immedesimarci nella storia e capire tutto come andrà a finire, quando iniziano a diventare frenetici i vari capitoli ed il tutto entra nel vivo. . . Va ne parlucchio sul blog, anche se ho faticato parecchio a trovare le parole giuste per farlo. . King è King. Lo stile è sempre stupendo. La trama originale e meno si dice, meglio è per il lettore, che scoprirà tutto l'intreccio durante la lettura. Che altro dire?! . Se lo avete letto, fatemi sapere la vostra opinione 😊 . . #lIstituto #StephenKing #sperlingkupfer #booksofinstagram #bookblogger #booknerd #bookstagrammer #booklovers #book #bookish #leggere #leggerechepassione #reading #leggeresempre #booknow #leggerefabene #bookblog #booklover #read #booklove #bookshelf #amoleggere #bookaholic #libridaleggere #freepik #viaggiatricepigra


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Opinione: L'Istituto, di Stephen King



Dopo classici come L'incendiaria e It, Stephen King si mette di nuovo alla prova con una storia di ragazzini travolti dalle forze del male, in un romanzo come sempre trascinante, che ha anche molto a che fare con i nostri tempi.
«King travolge il lettore con una storia di bambini che trionfano sul male come non ne scriveva dai tempi di "It". Entrando nella mente dei suoi giovani personaggi, crea un senso di minaccia e di intimità magici… Non c'è una parola di troppo in questo romanzo perfetto, che dimostra ancora una volta perché King è il Re.» – Publishers Weekly
«Con L'Istituto il re del brivido torna al suo massimo splendore» – Robinson
È notte fonda a Minneapolis, quando un misterioso gruppo di persone si introduce in casa di Luke Ellis, uccide i suoi genitori e lo porta via in un SUV nero. Bastano due minuti, sprofondati nel silenzio irreale di una tranquilla strada di periferia, per sconvolgere la vita di Luke, per sempre. Quando si sveglia, il ragazzo si trova in una camera del tutto simile alla sua, ma senza finestre, nel famigerato Istituto dove sono rinchiusi altri bambini come lui. Dietro porte tutte uguali, lungo corridoi illuminati da luci spettrali, si trovano piccoli geni con poteri speciali – telepatia, telecinesi. Appena arrivati, sono destinati alla Prima Casa, dove Luke trova infatti i compagni Kalisha, Nick, George, Iris e Avery Dixon, che ha solo dieci anni. Poi, qualcuno finisce nella Seconda Casa. «È come il motel di un film dell'orrore», dice Kalisha. «Chi prende una stanza non ne esce più.» Sono le regole della feroce signora Sigsby, direttrice dell'Istituto, convinta di poter estrarre i loro doni: con qualunque mezzo, a qualunque costo. Chi non si adegua subisce punizioni implacabili. E così, uno alla volta, i compagni di Luke spariscono, mentre lui cerca disperatamente una via d'uscita. Solo che nessuno, finora, è mai riuscito a evadere dall'Istituto.

Una delle cose che più mi ha dato fastidio è il paragone con "IT" (e l' "Incendiaria", che però non ho ancora letto): a priori tantissimi credono che si sia qualcosa fra loro (anche se la descrizione mi sembrava abbastanza chiara).
NO! 
E' solo un modo per dire che i ragazzi tornano protagonisti delle storie del Re. Stop. 
"IT" è irraggiungibile. Un capolavoro. Qualcosa che, temo, mai potrà essere eguagliata nemmeno dallo stesso King. Se partite dal presupposto che questo libro possa darvi qualcosa di simile, rimarrete tremendamente fregati. Se, invece, cercate una storia interessante, originale, ricca di spunti di riflessione, fatevi sotto che avete trovato il libro giusto.

Dopo questa piccola premessa, vi dico due cose sul romanzo. 
Per me è stato molto faticoso arrivare a metà del libro. Non so bene come mai, ma la prima metà l'ho trovata come un'enorme spiegazione dei fatti, così che poi quando ci sarà azione saremo pronti e capiremo il tutto. Alla fine di tutto, ho adorato la storia, dalla prima riga all'ultima, nonostante quel "problemino" che mi ha un po' rallentato. 

Parla di ragazzini particolari, che vengono rapiti e portati in un Istituto, nascosto al mondo (ovviamente), dove viene chiesto loro di ubbidire alle regole per aiutarli a salvare il mondo. Chi disobbedisce o si ribella, dovrà affrontarne le conseguenze. E capiremo subito cosa si intende. 
Il protagonista è Luke, ma non sarà l'unico a cui ci affezioneremo e a cui King darà voce: Kalisha, Nick, George, Iris e Avery. Ragazzi come lui che sono stati portati lì con la forza e con ancora più brutalità vengono sottoposti a test, da cui gli adulti sperano di poter sfruttare i loro poteri. 
C'è questa distinzione abissale fra ragazzi ed adulti, che li mette gli uni contro gli altri, non solo per l'età ma per il rapporto che hanno reciprocamente. Ed ammetto che King, rispetto al passato, si è un po' addolcito. Avrei pensato di leggere cose peggiori, conoscendolo. 

Luke fa amicizia con questi ragazzini e con altri, ma capisce molto in fretta che se non scappa da lì e distrugge quel luogo, finirà dalla Prima alla Seconda Casa, da dove non si hanno più notizie di nessuno ed è molto difficile credere alle parole degli adulti in merito. 

Una lettura che (nel complesso) scorre veloce e ti cattura, trascinandoti insieme a questi piccoli protagonisti in una storia dalle varie sfumature. Come ben sappiamo, King è incredibilmente bravo a creare un mondo con le sue parole, anche in questo caso, pagina dopo pagina, tutto appare limpido nella mente del lettore, che ne resta conquistato. La trama è sfaccettata ma davvero ricca. Rimettendo dei ragazzi al centro di tutto, contrapposti agli adulti, porta a galla tante domande a cui è difficile dare una risposta. 
Ho trovato perfetto il capitolo conclusivo, che riesce in pochissimo a fare chiarezza ad alcune di questi interrogativi, portandoci anche a capire effettivamente ciò che c'era dietro a tutto quanto. 

Una storia molto "reale", dove i mostri sono le persone, come ci ha abituato fin troppo bene King. Decisamente un bel romanzo. 
L'avevo preordinato a luglio e già la mattina della sua pubblicazione avrei voluto vedere il corriere al cancello. Ahimè, ho dovuto attendere qualche giorno in più, ma la pazienza è stata ampiamente ripagata, e non vedo l'ora di scoprire quale altra storia ha in serbo per noi il Re. 
Ci ho messo parecchio ad elaborare una specie di opinione e buttarla giù nero su bianco. E nemmeno ora che l'ho fatto mi sento soddisfatta. Non è all'altezza. Ma o questo, o rimanderei fino al mai. 

Esce oggi... e ve ne parlo un po' 😉 . . Scusate l'ora, avevo programmato il post sul blog stamattina alle 6, ma poi fra lavoro ed altro, non mi è venuto in mente di repostare sui vari social. . Una novità @oscarvault che aveva annunciato tempo fa, regalando ai lettori alcune fra le prime pagine per iniziare ad incuriosirci nella lettura... E che ha dato la possibilità ad alcuni di poterlo leggere in anteprima. E, si, sono stata fra questi 😁 . . Non è propriamente un romanzo, ma quattro racconti lunghi uniti insieme. Sono stata molto combattuta riguardo come parlarvene perché ho ancora alcuni dubbi in merito, ma sul blog trovate la mia opinione a caldo (link in bio😉) . . Una storia che si muove in un mondo futuristico, mescolando fantascienza a situazioni che si vivono nel quotidiano, dando modo al lettore di immedesimarsi in molte occasioni, ma anche di immaginare cosa si può provare in certe situazioni, alcune davvero particolari, altre più "familiari" (come sensazione). . . Si trattano temi davvero spinosi, avendo una giovane donna nera come protagonista, nonostante siamo in un futuro. Dalle pressioni e tradizioni che impongono alcune famiglie, ai pregiudizi, toccando anche il razzismo,... Insomma, fra queste pagine c'è di tutto che porta a riflettere il lettore, portando queste tematiche anche fra le stelle. . . Una storia piacevole che però non mi ha conquistato del tutto, in particolare per il modo in cui l'autrice ha scelto di scrivere. Passando da descrizioni estremamente lente e ripetizioni spesso fastidiose, a pezzi di storia velocissimi, che si fa fatica ad afferrare. Un vero peccato! . Nel complesso però non me la sento di sconsigliato, perche resta una lettura interessante. Anzi, sarei molto curiosa di sapere la vostra opinione a riguardo, così da confrontarci e, magari, fare chiarezza su alcuni punti. Che dite? 😉 . #Binti #NnediOkorafor #booksofinstagram #bookblogger #booknerd #bookstagrammer #booklovers #book #bookish #leggere #leggerechepassione #reading #leggeresempre #booknow #leggerefabene #bookblog #booklover #read #booklove #bookshelf #amoleggere #bookaholic #libridaleggere #freepik #viaggiatricepigra


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Opinone: Binti, di Nnedi Okorafor


BINTI EKEOPARA ZUZU DAMBU KAIPKA di Namib è una ragazza di etnia Himba, talmente brava in matematica e nella tecnica dell’astrolabio da venire selezionata per frequentare la prestigiosa Oomza University. È l’occasione della vita e così, nonostante la contrarietà della sua famiglia, e le radicate tradizioni della sua terra, Binti fugge dal villaggio in cui vive e si imbarca sulla Terzo Pesce per intraprendere il viaggio interstellare verso Oomza. Ma tutto cambia quando le Meduse, feroci creature belligeranti, attaccano il veicolo che la ospita, uccidendo l’equipaggio, i passeggeri, gli altri studenti che Binti ha appena conosciuto. La giovane si trova così a doversela cavare da sola, intrappolata su un’astronave piena di esseri assassini, per cinque lunghi giorni prima di raggiungere la meta. Ma chi sono le Meduse? Binti scopre che dietro la loro storia, e la guerra che hanno scatenato contro i Khoush, si nasconde molto più di quanto non appaia. E ora una serie di compiti piuttosto gravosi le si para davanti: sopravvivere alla trasferta, proteggere gli abitanti del pianeta su cui ha sede l’ateneo; e provare a usare i propri ineguagliabili talenti per porre fine a un conflitto sanguinoso.
Questo non è propriamente un romanzo, ma l'insieme di tanti racconti che alla fine formano una storia:
- Binti.
- Binti: Il Fuoco Sacro
- Binti: Ritorno a Casa
- Binti: La Maschera della Notte
Ed esce OGGI!

Sono abbastanza combattuta riguardo come parlarvene, ancora sotto l'influenza della fine lettura e le opinioni a caldo che mi ronzano in testa.
Andiamo per gradi.
Già dalle prime pagine ci viene descritta la protagonista, Binti. 
Una giovane sedicenne Himba, che si distingue immediatamente in questo mondo di Khoush (i bianchi). Lei è molto diversa, anche solo ad una prima occhiata attira immediatamente l'attenzione.
Ha la pelle nera che tiene nascosta sotto uno spesso strato di otjize, una mistura preparata con argilla che le donne Himba "indossano" per non apparire "nude" (per la sua cultura, la pelle deve esserne ricoperta o è come se lo fosse).
Ha i capelli spessi e neri, anch'essi avvolti da questo materiale, stretti in trecce con un significato ben profondo. Veste in modo molto colorato, sui toni rossi e arancioni.
Insomma, si fa notare.

Ma il nostro mondo non la vuole vedere. 
Gli stereotipi abbondano. Il suo popolo viene ritenuto grezzo, sporco, sudicio,...
E lei si vergogna di esistere vicino ad altre persone, si stringe nelle spalle, cerca di farsi piccola piccola mentre parte verso la sua nuova vita.
Perchè Binti ha deciso di lasciare la sua casa per andare all'università. La Oomza University. Una delle più prestigiose. La sua famiglia ne è contraria e, attraverso i suoi ricordi, capiremo le tradizioni che sta infrangendo con quel viaggio, che la dovrebbero tener legata alla casa.
Dal portare avanti il negozio di famiglia (con il conseguente senso  di colpa per l'egoismo a voler seguire la propria strada). Alla vergogna che arrecherebbe loro andando via. Al fatto che nessun uomo la vorrebbe più come moglie.
Già dalle prime pagine mette davanti a noi questioni, ahimè, quotidiane che possono distruggere una giovane donna nera, ma che possono essere ben comprese (e non solo da altre donne). Sia esternamente che internamente alla famiglia di origine.

Questa realtà poi viene messa a confronto con la vita in università dove si trovano creature da tutto l'universo, per cui Binti è solo una fra i tanti. Già solo salendo sull'astronave che l'avrebbe portata all'università tutto sembra scivolarle addosso e, con persone intelligenti accanto, riesce ad essere se stessa ed essere vista per com'è davvero. 
O almeno, avrebbe potuto esserlo se il destino non avesse deciso in altro modo.

Queste che vi ho accennato sono solamente alcune delle tematiche più ricorrenti e che ho scelto per iniziare a parlarvi di questo libro, senza incappare in Spoiler involontari. Si trovano quasi tutte già nel primo racconto e nelle prime pagine, che sono state regalate ai lettori dalla Oscar Vault come anteprima, per stuzzicare la curiosità (le trovate sul loro profilo Facebook e Instagram).
Giusto per darvi qualcosa e farvi capire a cosa punta questa raccolta di racconti. 

Una storia particolare e piacevole, che porta a riflettere su alcune tematiche che ci troviamo a "combattere" nel quotidiano molti di noi (dalle pressioni delle famiglie, alle tradizioni più o meno sensate, al razzismo senza motivazione, pregiudizi sciocchi, ecc ecc), ma grazie ad un tocco di fantascienza le regala qualcosa di più, parlandone in modo differente seppur comprensibile.

Però poteva essere migliore.
Ho trovato alcuni capitoli scorrevoli ed interessanti, altri lenti e pesanti, alcuni troppo veloci. 
Questo continuo passare da una narrazione molto descrittiva ad una velocissima e quasi superficiale è fastidioso: nel primo caso spesso ripete cose già lette più e più volte, mentre nel secondo caso si sente la mancanza di qualcosa....purtroppo mi ha rallentato molto in alcuni capitoli. Ed alla fine di tutto, ho ancora domande senza risposta.

Sembra che l'autrice voglia dire tanto, ma si accenni solo ad alcune cose, lasciando un frammento che il lettore dovrà interpretare, senza farne un analisi sua. Spesso sembra manchi il perché l'autrice ha scelto di dirci quella determinata cosa e a che riflessione avrebbe dovuto condurci.
Il che è strano, perché alcune cose sono rimarcate davvero tanto.
Forse troppa carne al fuoco tutta insieme. 
Un peccato perché partiva proprio bene.

Parte da un racconto piuttosto semplice che poi ci conduce ad altro, sempre più in grande.
Una storia in cui Binti non solo dovrà crescere, ma si troverà a fare i conti con cosa voglia dire e a tirare fuori il coraggio, per scoprire chi è e difendere le proprie idee.

Nel complesso, una lettura non male. 
Non mi sento assolutamente di bocciarla o sconsigliarla, poiché è davvero particolare.
Sarà quel pizzico di fantascienza che dà pepe alla storia oppure la scelta di far parlare una giovane donna nera che, nonostante non viva la nostra epoca, si trova in situazioni in cui possiamo immedesimarci.
Fateci un pensiero, se vi ispira fatevi trascinare dal vostro istinto. 
Può darsi che vi conquisti, e se vi va, sono sempre pronta per un confronto.