Nel Famiglio, Leigh Bardugo tesse una narrazione dove al racconto storico si intrecciano con maestria il realismo magico e una storia d'amore emozionante, una lettura che, una volta iniziata, difficilmente si può abbandonare.
In una Madrid diventata da poco capitale del Regno e pervasa dalla furia controriformistica dell'Inquisizione, la giovane Luzia Cotado, conversa orfana di entrambi i genitori, cerca di sopravvivere come meglio può, nascondendo a tutti le sue origini e, soprattutto, la sua capacità di compiere milagritos, piccole magie. Un giorno, però, la signora della casa presso la quale presta servizio si accorge del suo dono e di lì in poi la obbliga a farne sfoggio davanti ai suoi ospiti, nel patetico e disperato tentativo di migliorare la posizione sociale della sua famiglia ormai decaduta. Ma quello che inizia come un semplice divertimento per nobili fiacchi e annoiati prende ben presto una piega pericolosa perché Luzia attira l'attenzione di Antonio Pérez, ex segretario ora in disgrazia di Filippo II. Per riconquistare il favore del re, ancora provato dalla sconfitta della sua armada , Pérez decide di indire un torneo per trovare un campione che diventi l'arma decisiva nella guerra estenuante contro la regina eretica d'Inghilterra. Determinata a cogliere l'unica possibilità che la vita sembra volerle offrire per migliorare la sua condizione, Luzia si immerge in un mondo popolato da veggenti e alchimisti, bambine sante e imbroglioni, dove i confini tra magia, scienza e inganno sono tanto labili quanto incerti. Con il crescere della sua notorietà, però, aumenta di pari passo il rischio che i suoi segreti vengano scoperti. Per non finire nella morsa dell'Inquisizione, la giovane conversa dovrà quindi agire d'astuzia, accettando persino l'aiuto di un uomo misterioso temuto da tutti, Guillén Santángel, a sua volta custode di verità che potrebbero rivelarsi letali per entrambi.
In una Madrid diventata da poco capitale del Regno e pervasa dalla furia controriformistica dell'Inquisizione, la giovane Luzia Cotado, conversa orfana di entrambi i genitori, cerca di sopravvivere come meglio può, nascondendo a tutti le sue origini e, soprattutto, la sua capacità di compiere milagritos, piccole magie. Un giorno, però, la signora della casa presso la quale presta servizio si accorge del suo dono e di lì in poi la obbliga a farne sfoggio davanti ai suoi ospiti, nel patetico e disperato tentativo di migliorare la posizione sociale della sua famiglia ormai decaduta. Ma quello che inizia come un semplice divertimento per nobili fiacchi e annoiati prende ben presto una piega pericolosa perché Luzia attira l'attenzione di Antonio Pérez, ex segretario ora in disgrazia di Filippo II. Per riconquistare il favore del re, ancora provato dalla sconfitta della sua armada , Pérez decide di indire un torneo per trovare un campione che diventi l'arma decisiva nella guerra estenuante contro la regina eretica d'Inghilterra. Determinata a cogliere l'unica possibilità che la vita sembra volerle offrire per migliorare la sua condizione, Luzia si immerge in un mondo popolato da veggenti e alchimisti, bambine sante e imbroglioni, dove i confini tra magia, scienza e inganno sono tanto labili quanto incerti. Con il crescere della sua notorietà, però, aumenta di pari passo il rischio che i suoi segreti vengano scoperti. Per non finire nella morsa dell'Inquisizione, la giovane conversa dovrà quindi agire d'astuzia, accettando persino l'aiuto di un uomo misterioso temuto da tutti, Guillén Santángel, a sua volta custode di verità che potrebbero rivelarsi letali per entrambi.
Dopo secoli arrivo pure io alla conclusione di quest'ultimo romanzo della Bardugo.
Altissime aspettative, viste le opere precedenti (la dilogia dei Corvi, prima fra tutti).
Purtroppo tanti sono riamasti molto delusi.
Infatti su questa lettura l'opinione si spacca quasi a metà: amore o odio. Ci sono alcune scale di grigio, ma alla fin fine il succo delle varie conclusioni porta da una parte o l'altra.
Personalmente ho faticato ad iniziarlo.
Ho provato più volte con l'audiolibro, fino a trovare il periodo giusto che mi ha fatto superare lo scoglio delle prime ore, dopo di ché non riuscivo a staccarmi.
Eh sì, mi è piaciuto moltissimo. Non da 5 stelle, però ci si avvicina.
Mi ha saputo regalare una storia molto piacevole e scorrevole. Un modo di raccontare molto dinamico che salta da personaggio a personaggio, dando elementi al lettore che lo incuriosiscono per proseguire la lettura.
Ho anche trovato un paio di volte un espediente che King usa tantissimo (non ho idea se abbia un nome e/o se altr3 ne facciano uso, quindi perdonate l'ignoranza): lo svelare quando qualcosa accadrà più avanti al lettore, ma senza dargli tutti i dettagli.
Per spiegarmi meglio prendo un esempio da King. Capita di imbattersi in frasi del tipo "...e non lo rivide mai più", che fa pensare che questo personaggio morirà. A volte succede, altre sono altri a morire (e quindi non rivederlo, oppure succede qualcosa per cui non si incroceranno mai più).
Per spiegarmi meglio prendo un esempio da King. Capita di imbattersi in frasi del tipo "...e non lo rivide mai più", che fa pensare che questo personaggio morirà. A volte succede, altre sono altri a morire (e quindi non rivederlo, oppure succede qualcosa per cui non si incroceranno mai più).
Questo giochino può sconvolgere il lettore, poiché se la trama saprà sorprendere ti coglie del tutto impreparato.
La Bardugo un po' prevedibile in questo, ma siamo al suo sesto romanzo. Anzi, se saltiamo la prima trilogia, dove era ancora molto acerba, sta davvero iniziando a crescere e sperimentare.
Con questo romanzo lo fa sicuramente. Un ambientazione realistica e storica, anche se quanto sia attendibile non saprei, ma non credo sia tutto frutto di immaginazione. Dello studio c'è dietro.
Con questo romanzo lo fa sicuramente. Un ambientazione realistica e storica, anche se quanto sia attendibile non saprei, ma non credo sia tutto frutto di immaginazione. Dello studio c'è dietro.
Personaggi particolari, ben caratterizzati e ne compaiono parecchi fra le pagine. Un narratore onnisciente che da spazio a tutti per avere il loro momento per esprimersi, per manifestare pensieri, ricordi, o altro. Ovvio, i principali non sono così tanti e hanno molto più spazio, ma lungo tutto il romanzo viene ritagliato qualcosa per loro, approfondendo quel che si può restando nella storia. Altrimenti sarebbe diventato un mattone ricco di elementi superficiali ed inutili.
Strano, per ora non ho nemmeno citato la storia né i vari protagonisti. Non è da me. E quasi quasi potrei continuare restando molto vaga, anche perché si intuisce già dalla trama di copertina qualcosa.
Spagna, inquisizione, magia, mescolati a religioni, maledizioni, classi sociali, aspettative e pregiudizi.
Un elemento ci tengo a citarlo. La crescita personale.
Molto personaggi li vediamo maturare, in modi diversi poiché hanno vite e obiettivi differenti, cosa che però non implica cambiamenti "totali" e così improvvisi o assurdi da snaturare quella figura. Vedremo convinzioni cambiare, idee ben radicate spiazzate via dagli eventi in evoluzione,...prendere consapevolezza di sé stessi, oltre che di chi sta intorno.
Nel bene e nel male.
No, non è esente da critiche. Ci sono spesso ripetizioni, alcune situazioni sono prevedibili, ma nel complesso non mi sono messa ad analizzare il tutto. Mi sono goduta il viaggio, facendo supposizioni giusto per lasciare la mente libera di fantasticare.
Lo ammetto, un finale leggermente diverso mi avrebbe conquistato di più.
No, non è esente da critiche. Ci sono spesso ripetizioni, alcune situazioni sono prevedibili, ma nel complesso non mi sono messa ad analizzare il tutto. Mi sono goduta il viaggio, facendo supposizioni giusto per lasciare la mente libera di fantasticare.
Lo ammetto, un finale leggermente diverso mi avrebbe conquistato di più.
Ma non mi ha dato così fastidio.
Quindi, che altro dire se non raccontare ciò che potreste andare a leggere (se ancora non lo avete fatto)?
Direi nulla, poiché se vi incuriosisce vi incoraggio ad intraprendere questo viaggio. Anche in formato audio, estremamente gradevole, ottimo come sottofondo ma senza esagerare.
Quindi, che altro dire se non raccontare ciò che potreste andare a leggere (se ancora non lo avete fatto)?
Direi nulla, poiché se vi incuriosisce vi incoraggio ad intraprendere questo viaggio. Anche in formato audio, estremamente gradevole, ottimo come sottofondo ma senza esagerare.
La Bardugo inserisce molto a cui fare attenzione.
Sono davvero molto curiosa di quale sarà la sua prossima opera.