Consiglio del Giorno: Esistenze proibite, di Paolo Bertulessi
Titolo: Esistenze proibite
Autore: Paolo Bertulessi
Editore: Le Mezzelane Casa Editrice
Data Pubblicazione: 3 aprile 2018
Pagine: 288
Cartaceo: 15,90€
Digitale: 5,49€
Trama:
Il tormentato, torbido e viscerale rapporto di Adam con il sesso femminile: l’indole di questo ragazzo borderline della Milano bene, in bilico tra il bene e il male sin dalla sua infanzia, innesca una serie di eventi che marchieranno a fuoco lo scorrere della sua vita.
Una narrazione di esperienze spudoratamente uniche, intrise di una deviata e algida ginofilia legata a doppio filo all’egocentrismo e alla venalità del protagonista; sesso, perversione, mistero, soprannaturale, denaro, motori, avventura, arte, poesia e morte: tutto si fonde in una perfetta miscela che avvince e rapisce.
Si può sicuramente affermare che in questo libro esistono due protagonisti, profondamente diversi a livello caratteriale, le cui vite si fondono assieme per creare una unica esistenza ricca di forti emozioni, obiettivi ambiziosi e traguardi raggiunti.
I dialoghi tra i due protagonisti dell’opera, Adam e Traxebru, stigmatizzano al meglio la loro comune spietata visione della vita e della società, dosando al meglio lessico aulico ed espressioni taglienti.
A loro si affianca una meravigliosa piccola Dea, autistica e sensitiva: Aneta, con la sua sconcertante purezza e la sua eterea presenza, sovralimenterà quel motore emozionale che li farà viaggiare sempre più velocemente verso facili successi economici, ma anche inquietanti e sconvolgenti vicende, per poi volgere a un drammatico e sconcertante epilogo.
Estratto:
“Uscì dalla clinica verso sera, stordito e a pezzi; si lanciò in autostrada per far sbollire la sua rabbia portando a ebollizione lo scontroso propulsore della Fiat 131 Abarth, domando con determinazione la coinvolgente rudezza di quel mezzo.
Dopo una cinquantina di chilometri, con lo sguardo fisso sul nastro d’asfalto che sembrava venire fagocitato dalla sua auto, si fermò a un autogrill. Andò nella toilette a pisciare, uscì e si accese una bionda cancerosa.
Mille pensieri si inseguivano nella sua mente, mentre l’acre puzzo di quell’orinatoio dove approdava mezzo mondo gli infestava ancora l’anima acuendo il suo tormento. Quel momento di introspezione gli ispirò le più rabide considerazioni...”
Autore:
Paolo Bertulessi
Cresciuto in una famiglia eterogenea con madre novarese, padre e nonni paterni bergamaschi, nonna materna torinese, nonno materno barese, poi viceprefetto a Padova, e una prozia austriaca, nasce a Bergamo, ma la sua famiglia dopo un anno si trasferisce a Padova, città nella quale poi vive fino all’età di quarant’anni.
Viene educato sin da bambino al culto della lingua italiana e all’amore per la letteratura, spaziando dai grandi classici alle opere contemporanee anche di nicchia: il suo primo libro, "Ventimila leghe sotto i mari" di Jules Verne, lo legge a cinque anni.
Consegue la maturità classica appassionandosi in modo viscerale alla lettura e, conseguentemente, alla scrittura, che coltiverà con sempre più crescente passione. All’età di 25 anni perderà prematuramente e traumaticamente il padre, docente liceale di matematica e fisica, e la madre, pittrice.
Lavora per diversi anni nella grande distribuzione alimentare ricoprendo il ruolo di gerente e direttore di filiale.
Ex pugile dilettante e successivamente istruttore sportivo per molti anni, dal 2005 è titolare di una enoteca a Piazzola sul Brenta, in provincia di Padova.
Oltre alla lettura e alla scrittura è un cinefilo e un amante dei videogames.
Ha già operato nel settore letterario nella veste di ghostwriter, scrivendo per diversi autori locali in crisi d’ispirazione e fornendo loro trame interessanti: il suo talento nel creare storie da raccontare e pubblicare è stato da sempre molto spiccato.
Solo negli ultimi anni decide di dare spazio a se stesso come autore e di avere il proprio nome stampato in una copertina.
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