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Opinione: Una Famiglia Quasi Perfetta, di Jane Shemilt

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Jenny è un medico, sposata con un famoso neurochirurgo e madre di tre adolescenti. Ma quando la figlia quindicenne, Naomi, non fa ritorno a casa dopo scuola, la vita perfetta che Jenny credeva di essersi costruita va in pezzi. Le autorità lanciano l'allarme e parte una campagna nazionale per cercare la ragazza, ma senza successo: Naomi è scomparsa nel nulla e la famiglia è distrutta. I mesi passano e le ipotesi peggiori, rapimento, omicidio, diventano sempre più plausibili, ma in mancanza di indizi significativi l'attenzione sul caso si affievolisce. Jenny però non si arrende. A un anno dalla sparizione della figlia, sta ancora cercando la verità, anche se ogni rivelazione, ogni tassello sembra allontanarla dalle certezze che aveva. Presto capisce che le persone di cui si fidava nascondono terribili segreti, Naomi per prima. Seguendo le flebili tracce che la ragazza ha lasciato dietro di sé, Jenny si accorgerà che sua figlia è molto diversa dalla ragazza che pensava di aver cresciuto...

° °   ° ° °   ° °   ° °   ° ° °   ° °   
 
Un libro difficile da classificare. Non propriamente un thriller, più romanzato, ma carino perchè mostra cosa c'è dietro quello che spesso non vediamo. 
Diviso anche questo in diversi filoni narrativi: quando Naomi scompare, prima della scomparsa e un anno dopo.
Seguiremo la vicenda attraverso questi punti di vista che ci faranno capire molto in fretta quanto è diverso ciò che si crede 'vero': a volte vediamo solo quello che vogliamo vedere. 
Non può esserci titolo più giusto per questo libro, poichè all'inizio Jenny crede che la sua vita sia davvero perfetta! Che tutto vada bene, in quella bolla che ha creato, e in cui si rifugia una volta che Naomi non torna più a casa. 
 
Una faccenda che potrebbe capitare a chiunque, quasi banale. Una ragazza di quindici anni che esce per le prove di una recita, una pizza con gli amici,....ma non torna più. Passano le ore, ma la porta non si apre. E da lì il panico. Cosa le è successo?
 
Mille idee nella mente della madre (la nostra voce narrante), che puntano al rapimento poichè non può esser successo niente altro, ma si sbaglia di grosso, perchè Naomi non è quella che crede lei e lo scopriremo durante la lettura.
Nel 'futuro', ovvero un anno dopo, troviamo la stessa donna, distrutta da questa tragedia, anche se non sappiamo cosa sia successo in quell'arco di tempo. Dovremo sudarcelo, pagina dopo pagina. 
E il 'passato', ovvero prima della scomparsa della ragazza, quando la vita sembrava tranquilla ma invece notiamo che niente lo è. Vediamo le crepe. Notiamo quello che non è come Jenny ce lo facconterà. Dal marito, ai figli, al lavoro. Tanti piccoli dettagli a cui non si da importanza perchè "c'è tempo", ma che se colti subito avrebbero cambiato le cose.

Una storia che non mi è dispiaciuta, più psicologica e narrativa di molti thriller, quasi romanzata; 
un viaggio insieme a questa madre che sembra uscita dalle nuvole fin troppo spesso. Ammetto, a volte avrei voluto prenderla a sberle, più che altro per farla svegliare da quel suo mondo....
Vorrei dirvi di più, ma vi rovinerei la lettura.

I personaggi sono abbozzati e visti dall'ottica di Jenny, quindi il nostro pensiero è manipolato dalle sue sensazioni ed emozioni, almeno per molte cose, per altre ci rendiamo conto che quello che noi vediamo non è la stessa cosa che lei vede e percepisce.
Mano a mano che tante cose vengono a galla, non sai se prendertela con la madre o gli altri personaggi, perchè molti 'sanno', ma non parlano. E in una situazione del genere è da imbecilli, lasciatemi passare il termine. 
Il finale...non so se amarlo o odiarlo per come sono finite le cose. Forse entrambe, per vari motivi. 
Di sicuro è imprevedibile e lascia spiazzati. 

Come avrete capito il libro coinvolge, nel bene e nel male, il lettore. 
Spero qualcuno abbia empatizzato con la madre. Io no. Ma forse l'ho fatto solo con un figlio in tutta la storia. 
Permette di capire quanto sia facile illudersi e credere che alla facciata della gente, quanto sia semplice convincersi che i propri figli siano ancora bambini anche se stanno crescendo, quanto sia banale dare troppe cose per scontate. 
Un libro non male, che fa riflettere...

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Grazie @agne_s90 che mi ha trovato il numero #0 di #Spider #Gwen.....e il fumettaro ha aggiunto un catalogo per tentarmi 😆😆😆 (.....cmq voglio #Gwenpool in Italia!!! 😋) #SpiderGwen #Spider #Gwen #leggere #leggo #fumetto #marvel #viaggiatricepigra


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Siamo alla fine di Maggio! 😄 Come procedono le vostre letture? Potete iniziare a segnare le pagine e i libri letti (da Gennaio) 😉 . Vi ricordo che c'è tempo fino al 1 Giugno per scrivere, ma contano solo le letture entro il 31 Maggio! ^.^ . Link Evento su Facebook: http://ift.tt/1Pby2xR #contanolepagine2016 #contanolepaginenonilibri #libri #leggere #viaggiatricepigra


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Opinione: Arma Infero: Il Mastro di Forgia, di Fabio Carta


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"E ora, fratelli, lasciate che vi narri di quei tempi, in cui le nuvole correvano rapide sopra gli aspri calanchi e di quando Lakon combatté per noi".

Su Muareb, un remoto pianeta anticamente colonizzato dall'uomo, langue una civiltà che piange sulle ceneri e le macerie di un devastante conflitto. Tra questi v'è Karan, vecchio e malato, che narra in prima persona della sua gioventù, della sua amicizia con colui che fu condottiero, martire e spietato boia in quella guerra apocalittica. Costui è Lakon.
Emerso misteriosamente da un passato mitico e distorto, piomba dal cielo, alieno ed estraneo, sulle terre della Falange, il brutale popolo che lo accoglie e che lo forgia prima come schiavo, poi servo e tecnico di guerra, ossia "mastro di forgia", e infine guerriero, cavaliere di zodion, gli arcani veicoli viventi delle milizie coloniali. Ed è subito guerra, giacché l'ascesa di Lakon è il prodromo proprio di quel grande conflitto i cui eventi lui è destinato a cavalcare, verso l'inevitabile distruzione che su tutto incombe.


° °   ° ° °   ° °   ° °   ° ° °   ° °   
Un libro che ho faticato a finire, che ho iniziato un annetto fa e che, per una ragione o l'altra, ho sempre rimandato. 
Non so, non riusciva a catturarmi in pieno, a trascinarmi nella storia….che solo adesso, guardandola nel complesso, posso giudicare davvero. 
Prima di tutto, ora lo posso dire 
una storia stupenda!  

Originale è dir poco: Carta ha creato un mondo!  
Una cosa davvero difficile e che raramente ci si trova tra le mani, soprattutto da un esordiente. 
Niente copia-incolla e nessun dejavu tra le pagine. Tutto nuovo e fresco. 
Un libro di pura fantascienza. 
Questo ne sono sicurissima, perché ne possiede lo stile unico e impossibile da non riconoscere. Purtroppo questo mi ha rallentato, perché è uno stile che di solito comprende libri molto descrittivi e ciò ne appesantisce la lettura, a meno che non piaccia questo modo di scrivere. 

Io adoro e odio lo stile di Carta, perché è davvero molto descrittivo: allo stesso tempo illustra cose impensabili (tutte sue invenzioni!) e permette al lettore di poterle vedere nei minimi dettagli nella mente, ma visto che la mia soglia di attenzione è….zero, mi perdo un sacco di queste meraviglie e spesso devo tornare indietro per rileggere. 
Ci vuole pazienza, che non possiedo.  
Un enorme peccato (per me). 

La storia parla di Muareb, un pianeta che è stato colonizzato dai terrestri, non si sa bene quando, ma che ormai è polvere: l’arroganza umana non ha saputo fare nulla e si è piegata a questo pianeta, oltre alle guerre egoistiche che ha causato, distruggendolo del tutto.  
Un mondo dove la figura mitologica di Lakon, il Martire Tiranno, ha in qualche modo cambiato tutto. Non capiamo cosa sia successo, sappiamo che c’è stata una guerra, che lui è venerato, ma poco di più…e vediamo tutto tramite gli occhi di un vecchio: Karan. Amico e compagno di Lakon in vita, che racconterà la sua storia a quegli adepti che ora lo venerano. 
Una storia lunga, piena di dettagli, all’inizio complicata e un po’ noiosa perché tutto ci è sconosciuto, ma Carta ci disegna il pianeta, le sue città, i personaggi,….tutto! Facendoci entrare in questo mondo inventato e facendoci sentire lì, immaginando tutto come lui lo ha creato. 
Andando avanti diventa più scorrevole, sempre con uno stile molto lento, che mi ha accompagnato fino alla fine, con fatica lo ammetto, ma con la curiosità di leggere il seguito (appena uscito!). 
So che faticherò anche con quello, ma non importa: voglio sapere di Karan, di Lakon, e di molti altri che a loro si sono uniti in questa storia. Voglio sapere come da quello si giunse in quel futuro così apocalittico che ci viene presentato all’inizio.  

Sicuramente lo consiglio a chi ama la fantascienza! 
Siete pazzi se ve lo lasciate scappare. 
Io me ne intendo pochissimo e di italiani non ne conosco che scrivano questo genere, ma questo libro merita davvero molto. 
Sono quasi 700 pagine che a quel prezzo (per ora solo ebook) è regalato. 
Se vi intriga, buttatevi…magari come me dovrete stringere i denti, ma alla fine di tutto non ve ne pentirete

Se seguite la serie su Alice di Alessia #Coppola, non potete perdervelo 😉 Va letto per ultimo, dopo #Alice Through The #Looking #Glass (appena uscito), ma regala un pezzo in più molto interessante 😁 Gratuito su #20lines @20lines @dunwichedizioni @alessia_coppola84 #alicethroughthelookingglass #AlessiaCoppola #dunwich #dunwichedizioni #fantasy #steampunk #voglioleggereditutto #semprelibri #leggeresempre #reading #leggere #leggo #libro #book #loveread #amorelibri #viaggiatricepigra


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Opinione: Orgasmo Song, di Fabio Casagrande Napolin

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Nel 1969 viene compiuto un passo da gigante per l’umanità. No, non lo sbarco sulla Luna degli astronauti Neil Armstrong e Buzz Aldrin, ma la pubblicazione della prima orgasmo song della storia: Je t’aime... moi non plus. Composta da Serge Gainsbourg e da questi interpretata assieme a Jane Birkin, la canzone, per la prima volta nella storia della musica, mette esplicitamente in scena un amplesso. La canzone erotica è oggetto di uno scandalo esagerato che la porta, tra gli strali della stampa e la condanna della Santa Sede, a venire messa al bando in alcune nazioni, comprese Italia e Regno Unito. Ma l’ostracismo ha come conseguenza di fornire al disco una enorme pubblicità gratuita che gli fa vendere milioni di copie. Il “pornodisco” di Gainsbourg genera così l’orgasmo song, ricco filone musicale composto da centinaia di cover di Je t’aime... moi non plus e da decine di emuli, che si inseriscono nei generi più disparati, dalla lounge music alla sexy disco. Una moda musicale che declama tra le lenzuola la propria voglia di libertà, trasformandosi nell’inno stesso della Rivoluzione Sessuale. Con interviste a Benito Urgu Detto Mariano Giancarlo Giomarelli Riz Samaritano Tiziano Fonsi Toni Santagata Prefazione di Eddy Anselmi e Posfazione di Gianluca Meis

° °   ° ° °   ° °   ° °   ° ° °   ° °  

Sinceramente: come si fa a non esserne attratti fin dal titolo?
Io al sol scoprire la cover e il nome mi son detta: devo leggerlo!
Non sapevo nemmeno cosa trattasse, ma non era importante, era stuzzicante questo titolo.
E ne approfitto per ringraziare VoloLibero Edizioni per avermi permesso di leggerlo in anteprima.

Racconta...una canzone, detto in breve. Ma molto in breve.
Perchè in realtà racconta la nascita di qualcosa di molto più grande, di 'volgare', di eccessivo, che ha cambiato il mondo. Qualcosa che oggi diamo per scontato, che non ci tocca più di tanto. Che pensandoci diciamo "E allora?"....come se rivoluzionare fosse facile!

Tutto è incentrato e parte da una canzone "Je t'aime...moi non plus".
Inutile chiedere chi non la conosca. Forse il titolo non vi dice molto ma se la cercate su Youtube (o nel post di ieri sul blog) scoprirete che almeno una volta, anche solo per svista, vi è capitato di ascoltarla.
Una canzone nata tra il musicista francese Serge Gainsbourg e....Brigitte Bardot!
Ebbene si, quando lei gli chiede di scriverle "la più bela canzone d'amore" che egli riesca ad immaginare, lui le scrive "Je t'aime...moi non plus". E' il 1967, le vite dei due si sono incrociate anni prima, ma quello è l'anno in cui incidono questa canzone così scandalosa, dal ritmo seducente, col testo sensuale e volgare perchè sembra che i due stiano facendo l'amore.
(Inutile parlarvi dei pettegolezzi e delle chiacchiere della gente)

Non viene pubblicata quella versione, invece viene ritirata per evitare a BB un divorzio, finchè nel 1968 Serge non la inciderà di nuovo con la nuova compagna Jane Birkin.
Il brano, inutile dirlo, uscirà l'anno seguente ma creerà uno scandalo così grande da causarne il ritiro ufficiale e la vendita sottobanco (...con un enorme pubblicita!).
Per esempio in Italia la Rai vieta la trasmissione e anche solo il fatto di nominarla; mentre altre radio continuano a mandarla. Arriverà anche l'ordine di sequestro per "pubblicazione oscena".
Anche all'estero ci sono pesanti repressioni a riguardo, ovviamente.
Ma tutto questo non intaccherà, anzi moltiplicherà la curiosità riguardo questo brano.

Da questo partirà di tutto! 
Dalle cover, alle canzoni ispirate ad esse, agli scherzi tratti dalla canzone, alle parodie, al mondo delle discoteche,........
Insomma, molti capitoli estremamente approfonditi e con tantissimi dettagli, nomi, luoghi,...che descrivono quel tempo, quei posti, quelle sensazioni, per farle vivere anche a chi non era lì o chi ha dimenticato. 

Questo libro, un po' lento da leggere, è una raccolta di tutto quello che questa canzone ha fatto.
E' incredibile vedere (leggere) come basti poco per fare davvero molto.
Giusto per darvi alcuni numeri, in fondo ci sono tutte le fonti:
  • Oltre 200 Cover del brano (quelle conosciute, perchè molte sono perse, non recistrate,.....)
  • 14 pagine di "Discografia Ragionata" (divise per esempio come "Originali", "Cover Internazionali", "Cover Italiane",....)
  •  Oltre alle fonti relative ai Libri, Quotidiani e Riviste, Web
IN PIU' alla fine del libro (300 paginette) ci sono molte belle foto riguardanti le copertine di tanti album (o LP?) dell'epoca. Davvero interessanti e che danno qualcosa in più al libro.
Per chiudere delle interviste di alcuni che hanno contribuito all' "orgasmo song" in Italia.

Ma non finisce quì!!!
Infatti, visto che parla di musica, per questo libro hanno deciso di inserire dei QRCode per permettere di ascoltare le canzoni mentre si legge il libro. 
Purtroppo io non riesco a leggere e ascoltare, mi distrae. Un peccato. Spero che voi riusciate a goderne nello stesso tempo.

Ps. A me dava problemi con l'Android e Youtube: si può risolvere!
Basta aprire tramite la App il sito di Youtibe e si possono ascoltare le canzoni che invece l'app dava impossibili o irreperibili.


Insomma: un libro ricco, interessante, pieno di notizie, di musica da scoprire (e non solo).
Ed esce OGGI!
Sia cartaceo che digitale
Che aspettate?!
Fatemi sapere!!!!

Giorno a tutti! Io sono ancora in questo stato semi-comatoso (la novità?!?) e vorrei #leggere ma ancora non metto a fuoco nulla, vorrei tornare nel letto e farmi su a bozzolo.......va beh, ad aggiungersi un bel temporalone, che se tutto va bene inizio a leggere e va via la luce..... Siete messi meglio o peggio? Buon inizio settimana anche a voi! #viaggiatricepigra


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Je t'aime...moi non plus

In previsione dell'uscita di domani del libro "Orgasmo Song: Sesso, Musica e Sospiri" di Fabio Casagrande Napolin, inizio a presentarvi la canzone che ha dato inizio a tutto, nelle sue "due" versioni originali.





La prima scritta da Serge Gainsbourg per Brigitte Bardot, una canzone d'amore, che canteranno insieme, ma che non verrà messa in vendita...non subito.
Una versione più lenta, dolce....








° °   ° ° °   ° °   ° °   ° ° °   ° °  







La seconda, quella più conosciuta, è stata cantata sempre da Serge, ma con la nuova compagna Jane Birkin.
Il brano uscirà nel 1969 causando un enorme scandalo.







° °   ° ° °   ° °   ° °   ° ° °   ° °  

TESTO & TRADUZIONE

Je t'aime je t'aime
Oh oui je t'aime!
- Moi non plus.
- Oh mon amour...
- Comme la vague irrésolue
Je vais je vais et je viens
Entre tes reins
Je vais et je viens
Entre tes reins
Et je
Me retiens

- Je t'aime je t'aime
- Oh oui je t'aime!
- Moi non plus.
- Oh mon amour...
Tu es la vague, moi l'île nue
Tu vas tu vas et tu viens
Entre mes reins

Tu vas et tu viens
Entre mes reins
Et je
Te rejoins

Je t'aime je t'aime
Oh oui je t'aime!
- Moi non plus.
- Oh mon amour...
- Comme la vague irrésolue
Je vais je vais et je viens
Entre tes reins
Je vais et je viens
Entre tes reins
Et je
Me retiens

Tu vas et tu viens
Entre mes reins
Et je
Te rejoins

- Je t'aime je t'aime
- Oh oui je t'aime!
- Moi non plus.
- Oh mon amour...
L'amour physique est sans issue

Je vais je vais et je viens
Entre tes reins
Je vais et je viens
Entre tes reins
Je me retiens
- Non! maintenant
Viens!
- Ti amo, ti amo
Oh si ti amo
- Neanch'io
- Oh amore mio
- Come l'onda irresoluta
vado vado e vengo
tra i tuoi fianchi
vado e vengo
tra i tuoi fianchi
e mi
trattengo

- Ti amo, ti amo
Oh si ti amo
- Neanch'io
- Oh amore mio
tu sei l'onda, io l'isola nuda
tu vai e vieni
tra i miei fianchi

tu vai e vieni
tra i miei fianchi
ed io
ti raggiungo

- Ti amo, ti amo
Oh si ti amo
- Neanch'io
- Oh amore mio.
- Come l'onda irresoluta
io vado vado e vengo
tra i tuoi fianchi
vado e vengo
tra i tuoi fianchi
ed io mi
trattengo

tu vai e vieni
tra i miei fianchi
ed io
ti raggiungo

- Ti amo ti amo
oh si, ti amo
- neanch'io
oh amore mio
l'amore fisico è senza uscita

vado e vengo
tra i tuoi fianchi
vado e vengo
tra i tuoi fianchi
e mi trattengo
- No! ora
Vieni !

Il mio nuovo sfondo ispirato ad #Alice....Mi ha conquistato con lo #stregatto a tazza e le ali del #brucaliffo come gonna....Con questo stile così bello e strano..... Non so l'autore però! 😯 #aliceinwonderland #alicenelpaesedellemeraviglie #chesirecat #draw #beauty #viaggiatricepigra


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BlogTour Eleinda2: Speciale sul drago Indaco


Benvenuti in questa tappa dedicata al Drago Indaco, protagonista del primo libro: Eleinda

Ci saranno vari brani presi da quel romanzo, 
quindi se non l'avete ancora letto, recuperate e leggetelo ^.^

Altrimenti vi troverete degli Spoiler.
Non sono messi tutti in ordine Cronologico rispetto al Libro!
(per non caricare troppo, alcune frasi possono provenire da parti successive, per poi tornare indietro, visto che di Indaco ho copiato molte parti)
Tutte le immagini sono prese da Internet, non sono fedeli al 100% riguardo il 'nostro' draghetto, 
ma è per darvi un idea di come può essere.

Cosa sei?
Tutto inizia quando il coinquilino (assillante) di Eleonora si presenta a casa con un incubartice contenente un cucciolo, che vuole regalarle in anteprima.
Inizialmente riluttante a queste creature create in laboratorio, senza accorgersene lentamente si affeziona a questo essere vivente che ancora non conosce, tanto da restare praticamente appiccicata all'incubatrice fino al momento della 'nascita'.
«Dai, aprila!» Incitò lui. Lei invece era così emozionata che mentre si prestava ad aprire i sigilli ermetici, le sue mani tremavano. L’ultimo tac e con ambedue le mani sollevò delicatamente il coperchio. Una nebbia densa le avvolse il viso quindi la spazzò via facendosi aria con la mano. Finalmente fu in grado di vedere. In mezzo allo sfondo nero della scatola, c’era un colore che brillava riflettendo la luce esterna: un pelo, un piumaggio, non seppe identificare subito cosa fosse, ma splendeva, ed era di un azzurro violaceo, lo stesso colore che appare nell’arcobaleno quando il cielo è terso di nuvole; era di colore indaco. 
Il cucciolo non accennava un minimo movimento ed Eleonora era ugualmente immobile. [...]
La ragazza fissava la creatura. Tanto tempo e ancora non aveva capito cosa fosse. Sembrava raggomitolato. “Un gatto? No, direi proprio di no”, pensò. Lì vicino c’erano delle scorie, frammenti di un uovo che si era schiuso al momento della nascita. Per capirne di più, decise di allungare un dito per toccare lievemente il cucciolo: era umido nonostante il calore dell’incubatrice, e la sua pelle era dura e compatta. Squamosa. “Un pesce? Impossibile”, pensò. D’altronde non c’era acqua. 
Si decise ad accarezzarlo con tutta la mano, e fu allora che il piccolo accennò un pigro risveglio: alzò il collo lungo, che fino a poco prima cingeva il resto del corpo, poi voltò la testolina verso la ragazza, rivelando al contempo una lunga coda che terminava nella punta con la forma di un cuore. A un tratto lui ricambiò lo sguardo e la fissò, come se la stesse studiando. Poi, i suoi occhi acquistarono una strana sicurezza. Sei tu. E di colpo, tutto cambiò. Fu come se il cuore le fosse uscito prepotentemente dal petto; era come se quel blu magnetico avesse attirato l’anima della ragazza, ora sospesa a galleggiare tra i loro due corpi. Gli occhi blu della creatura erano di un’espressività tale da sciogliere ogni curiosità, ogni dubbio, ogni possibile rifiuto; erano affascinanti come nient’altro al mondo perché al suo confronto, i laghi erano aridi scavi, e le azzurrite dei sassi opachi.


[......]
«Lascia che ti scelga un nome.» Ci pensò brevemente poi seguitò: «Sai qual è stata la prima cosa che ho notato quando ci siamo incontrati? Quel tuo splendido colore, quello che ogni tanto appartiene anche a me. È un colore che non tutti ricordano, poiché appare e scompare assieme all’arcobaleno, ma ora che ti ho incontrato non lo dimenticherò più.» Gli grattò la testa e vide la sua mano diventare com’era lui: «Ti chiamerò Indaco.»


Drago?
Grazie all'intuito di Indaco riusciranno a scappare dal laboratorio dove il dott. Brandi lo aveva creato, con informazioni molto importanti rigaurdo cosa sia questo "cucciolo":
« Corpo di serpente, zampe di lucertola, artigli d’aquila, fauci di coccodrillo, denti di leone e ali di pipistrello; ecco il cocktail per creare un drago. » “Drago?”, ripensò, confusa. Rilesse quella frase un’infinità di volte. «Com’è possibile?» guardò sotto il tavolo: «non dirmi che si tratta di te.» Seguì la lettura: « L’uovo è stato riposto all’interno dell’incubatrice e questa permetterà lo sviluppo del clone. Come primo esperimento abbiamo implementato nell’embrione solo l’aspetto fisico: squame indaco all’esterno e lilla per le parti inferiori. » 
Eleonora allungò il braccio sotto il tavolo e con un dito gli sollevò la testolina per esaminarlo: le squame inferiori erano di un lilla rosato che prima le era sfuggito; grazie alla pioggia, il piccolo si era ripulito completamente dal liquido amniotico. Le balzò alla mente il modo in cui era sparito nell’aria, ma soprattutto l’impressione che l’avesse sorretta mentre cadeva, quindi guardò ai lati del suo corpicino: cercò delicatamente di sollevargli le squame e i contorni delle ali si rivelarono da sé; egli le allungò per mostrar- gliele con orgoglio. Eleonora vide che erano molto più grandi rispetto al resto del corpo, inoltre le membrane alari erano divise in tre arcate che si congiungevano in spuntoni rassomiglianti a unghie. 
Nella schiena si era poi rivelata anche una violacea linea di scaglie ossee appuntite. «Non posso crederci: sei veramente un drago!» sorrise: «Incredibile. Mi hai sostenuto. Mi hai richiamato. Mi hai... consigliato di andare in quella zona della E.T. Non saprei dire quale sia la cosa più incredibile tra tutte queste. Semplicemente tu. Sei tu a essere incredibile. Un drago... sono pazza o forse è solo un bellissimo sogno?» Appoggiò il corpo allo schienale e chiuse gli occhi, tirando in- dietro la testa. Dopo un po’ sentì che qualcosa, o meglio, qualcuno, le solleticava le caviglie. «No, non è un sogno»



Legame
Da quel momento ha inizio un rapporto quasi simbiotico tra i due, che inizieranno a comunicare anche se non a parole e a scoprire un rapporto sempre più stretto tra di loro.
Quando lo toccava, non era più in grado di distinguere il confine tra il suo e l’altro corpo; erano due esseri completamente diversi che si amalgamavano al contatto, visivo o tattile che fosse. Forse quel senso d’incompletezza che aveva avuto per tutta la vita stava trovando una risposta nella compagnia e nell’esistenza di quella creatura, come se fossero stati creati per confondersi l’uno nell’altra, per compensarsi.


E molto presto la ragazza scoprirà che il loro rapporto è ancora più profonodo di quanto pensasse:
Con gli occhi fissi sul drago, si alzò in piedi, stupita: vedeva sfocato, o meglio, tutto il paesaggio era sfocato, come se si trovasse dentro a un dipinto ad acquerelli, con i colori sfumati di una rosea alba e di un caldo tramonto arancio, ben amalgamati; era come stare dentro a una fotografia d’epoca. «Dove sono?» 
«Sei con me.» In quel posto bizzarro, la ragazza vedeva solo Indaco: la sua figura era avvolta da un’aurea argentea e il colore delle sue spire brillava più che mai; sembrava un’apparizione divina. [....]
«No, non è cambiato nulla all’esterno, ciò che è cambiato è dentro di noi. Non ci siamo spostati fisicamente, sono i nostri cuori a essersi congiunti definitivamente. Siamo uniti come un unico essere, non è necessario che io parli e tu mi senta, poiché quello che intendo comunicare lo sai già in partenza.[....] questa è la nostra dimensione; un luogo parallelo, segreto, dove non esiste altro all’infuori di noi. Potremmo stare qui a comunicare per ore intere, mentre a chi ci osserva da fuori, sembrerà soltanto un istante.» [...]
«Viviamo in simbiosi...» Sussurrò la ragazza, e solo allora si rese conto che era la prima volta che apriva bocca.[...]
«Non so più dove finisco io e inizi tu...» 
«Perché non è una cosa che si può tradurre in materia: non c’è più alcun confine tra noi, siamo esseri complementari.» 
«Niente e nessuno che ci divide?» 
«Né che potrà farlo mai», terminò il drago. 



Il primo...o l'ultimo?
E si scopre che forse non è l'unico mai esistito al mondo, che non è stato creato in laboratorio da zero:
«Dentro l’incubatrice sognavo. I sogni dei draghi sono scene di vita vissuta, quella dei nostri predecessori; per questo siamo gli esseri più saggi dell’universo. Nella mia coscienza, però, affluivano i ricordi dei miei avi e non solo, perché spesso c’erano delle immagini inedite che si mischiavano al loro passato; all’e- poca non sapevo che quello che stavo vivendo come un sogno era il mio stesso futuro.»

Insieme a Salvo e Alessandro, la ragazza inizierà ad indagare per scoprire di più riguardo ai draghi:
«Qui dice che l’uovo di un drago si schiude dopo circa un secolo», disse Salvo. 
«Gli scienziati devono aver accelerato la schiusa, quindi anche lo sviluppo successivo.» [...]
«Di questo passo, le lunghe corna ramificate gli cresceranno presto!»  [...]
 «E per quanto riguarda il fuoco? Non ho mai visto uscire delle fiamme dalle sue narici, ma solo quel fumo», disse Alessandro. Dopo la conferma di Eleonora, Salvo disse: «Sapete, nei libri che ho letto, ho scoperto che in natura esiste uno scarabeo africano che ha la facoltà di sparare fuoco esattamente come i draghi: egli ha due sacche vicino alla bocca, ghiandole che, spremute all’occorrenza, emettono due tipi di sostanze diverse; appena entrano in contatto, s’infiammano.»

E da quelle notizie, Indaco si renderà conto che l'hanno indebolito, modificandolo per renderlo più debole, togliendogli le caratteristiche della sua specie:
«Quand’ero dentro l’uovo, sentivo che diventavo sempre più debole e fragile.» La ragazza percepì dove il drago voleva arrivare. 
«Non sono debole e nemmeno fragile.» 
«È solo perché ti hanno privato dei tuoi poteri. Ecco cosa ti hanno fatto. Hanno sperimentato come renderti inoffensivo... o quasi. Ma perché?» 
«Quel che conta è che dobbiamo riprenderli, e ora sappiamo come fare.»


Scoprendo inoltre una cosa molto importante:
«Indaco non è nato da un laboratorio, ma da una madre!»


Il Viaggio
Avrà così inizio il viaggio per scoprire le origini di Indaco e risvegliare i suoi poteri sopiti,
come il Potere del Fuoco:
Dimenò la coda a cuoricino nel tentativo di resistere alla tentazione, infine vi cedette, tuffandosi nel magma; era la sua vera natura che lo stava chiamando, doveva obbedirle. 
[......] A un certo punto, il drago si alzò sulle zampe posteriori e con un impulso del collo all’indietro, si liberò in avanti come un elastico, con uno scatto, rilasciando un vento di fuoco.[....]
Indaco sentiva come se fosse la più grande conquista: soffiando fuoco aveva ritrovato la propria indole naturale, la capacità di cui i draghi andavano più fieri.

Il potere della Rinascita
«Non temere, non ti lascerò mai più perché ho acquisito il potere della rinascita»

Il potere del Fulmine
Comunicarono ed Eleonora capì che Indaco aveva assorbito dal fulmine la rara capacità di creare saette e scariche elettriche.

Seguiranno le varie tracce, che oltre a risvegliare i poteri, li condurranno a conoscere altri draghi, per poi scoprire una profezia che era destinata a loro
Il regno dei draghi risorgerà in nome dell’eroe Eleinda.» La ragazza sbatté le palpebre più volte. 
«Eleonora. Io mi chiamo Eleonora. E tu... oddio, sono stata proprio io a scegliere di chiamarti Indaco!» 
«EleInda. Eleinda siamo noi», disse il drago.



 La Saggezza Di Indaco
”Io non faccio parte della natura. Il drago è una creatura che vive in armonia con tutti gli esseri viventi, dagli animali alle piante. Il cielo lo accoglie quando è in volo, la terra lo sorregge quando cammina. L’essenza della natura lo accompagna in ogni istante, lo osserva con rispettoso silenzio agendo quasi di conseguenza ai suoi movimenti. Io invece sono uno scherzo, il disonore della mia stirpe. Non so nemmeno fare tutte quelle cose che, attra- verso i ricordi, ho visto fare loro. Cosa ci faccio qui, in questo secolo? Io non dovrei nemmeno esistere, sono solo il capriccio di uno scienziato pazzo.”

L'affetto per Eleonora
“Conosco le leggi del mondo e te ne farò dono, supererò le correnti gravitazionali, lo spazio e la luce per non farti invecchiare e guarirai da tutte le malattie perché sei un essere speciale e io avrò cura di te. ”



TAPPE DEL BLOGTOUR


18 MAGGIO  
Divoratori di Libri – Post introduttivo + incipit
Leggere è un modo di Volare senz’ali – Pagina 99

19 MAGGIO
Mille e un Libro – Luoghi del romanzo
SweetyReviews – Intervista all’autrice
Libropatia  “Draghi e Uomini” Estratti dal capitolo cruciale

20 MAGGIO
Le Mele del Silenzio – Schede dei Personaggi
Fantasticando sui Libri – Playlist dei Personaggi
Viaggiatrice Pigra – Speciale sul drago Indaco

21 MAGGIO

22 MAGGIO
La Fenice Book – La Soundtrack del Libro
Every Book Hasits Story – Speciale sulla dragonessa Alizarina

23 MAGGIO
The Book Lawyer – Intervista al dottor Brandi
Leggendo Romance – Intervista a Eleonora Giusti

24 MAGGIO
Emozioni di una Musa – Recensione
Tutta Colpa dei Libri – Dreamcast + Estratti
Universi Incantati – Booktrailer



Seguite ogni tappa e non dimenticate che alla fine l'autrice regalerà una copia autografata del libro 

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