Opinione: La Donna In Nero, di Susan Hill

 


Arthur Kipps, giovane avvocato londinese, viene incaricato di gestire l'eredità e presenziare al funerale della signora Alice Drablow, l'unica abitante di Eel Marsh House. L'antica dimora si erge in fondo a un sentiero percorribile solo con la bassa marea, immersa nella nebbia e nel mistero; ma ciò non basta a spaventare Arthur. È solo quando al funerale scorge una giovane donna vestita di nero che un sottile senso di inquietudine inizia a pervaderlo. Una sensazione che diventa via via più pressante quando, a Eel Marsh House, Arthur rivede l'apparizione, mentre gli abitanti del luogo si mostrano sempre più reticenti a parlare di quella figura misteriosa, e dei suoi veri scopi. Nonostante questi oscuri presentimenti, Arthur decide di portare a termine il suo incarico e, per mettere ordine tra i documenti di Alice, trascorre la notte nella casa. Una decisione di cui presto si pentirà.


Ammetto che questa ristampa mi ha incuriosito molto. Avevo visto il film che ne avevano tratto anni ed anni fa, trovandomi annoiata (magari lo riguarderò giusto per farne un paragone con romanzo) e volevo scoprire la storia originale. 
Mi sono rifiutata di comprare il libro: seppur la cover è davvero bella, è un formato minuscolo che (almeno per ora) non mi fa impazzire. E costicchia anche un po' troppo per questo dettaglio non da poco. 
Detto alla brutta: se fai una versione economica, pure piccola, flessibile,...devi stare molto più basso col prezzo. 

Ma torniamo a noi. 
L'ho recuperato con l'audiolibro e ammetto che spesso la mia mente divagava. Ero abbastanza annoiata. Ho anche riflettuto riguardo al fatto che avesse i suoi anni, e quindi non mi piacesse per quello (mi è capitato spesso), ma essendo degli anni '80 non era proprio così vecchio. Seppur ha uno stile da gotico molto più antico, che come inizio mi aveva incuriosito, andando avanti...ahimè...

Comunque postilla magari inutile, curiosando sull'anno di pubblicazione ho scoperto che questa donna ha pubblicato una quantità enorme di romanzi e racconti. 
Da noi è stato tradotto questo e altri due romanzi. Fine. 

La storia parte, come molte altre, dalla fine. Un uomo anziano che in una notte di racconti di fantasmi con la sua famiglia decide di metter per iscritto ciò che ha vissuto, non avendo il coraggio di raccontarlo apertamente. Come per toglierselo dalla mente. 
Si torna così indietro nel tempo, quando era un giovane avvocato che viene mandato per "gestire" l'eredità di una donna che viveva isolata dal resto della comunità in una casa raggiungibile solo con la bassa marea. A render il tutto ancora più inquietante una strana presenza di cui nessuno vuole parlare, come succede spesso nelle piccole cittadine. 
Ovviamente questa è legata alla defunta ed alla casa, e mano a mano che questo giovane metterà insieme i dettagli per scoprire la storia dietro tutto ciò, le cose andranno peggiorando. 

Una lettura per niente paurosa. Abbastanza scorrevole, seppur alcune pagine e dettagli siano forse "troppo". Non particolarmente prevedibile, ma che nemmeno lascia scioccati. 
Insomma, niente di ché. 
O perlomeno, mi baso sul mio ascolto. Magari leggendolo avrei avuto impressioni molto diverse. 

Anche in questo caso, consigliarlo o no?
Eh, difficile. Probabilmente lo rileggerò in futuro, per dargli un'altra chance. 
Ma, a freddo visto che è passato parecchio tempo, non saprei proprio. 
Se vi piacciono i romanzi lenti, gotici, con fantasmi ma non spaventosi, un mistero familiare da risolvere, potrebbe piacervi.  

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