Dreamport / Il Distretto Della Cervice, di Tlotlo Tsamaase [Instagram Post]


Ebbene si, dovevo parlarvene settimana scorsa, a completare i romanzi/racconti di Tsamaase arrivati in Italia...eppure eccoci solo ora!

Due paroline velocissime, perché sono due brevissimi racconti in questa raccolta molto carina.

Attenzione, la cover che vedete non è quella sul libro. Cioè, più o meno. Essendo un libricino che ha una storia su un lato e per l'altra va ribaltato, abbiamo due cover opposte. Non potendo creare una foto che rendesse giustizia a tutto ciò, ho trovato quest'immagine che riesce a mostrarle entrambe.

Andiamo alle storie.
Nel "Distretto della Cervice" si parla di ciò che accade prima della nascita, in particolare degli "spiriti" che dovranno entrare nel corpicino e diverare quella persona. Scelta costellata da sfide che metteranno alla prova la loro volontà di "vivere".

Mentre in "Dreamport" ci si trova in un futuro fantascientifico dove i problemi (abuso e razzismo) sembrano sempre i soliti, ma in un mondo futuristico con nuove opportunità di appropriazione in tal senso.

Dreamport mi ha colpito davvero molto, per la tematica ma sopratutto per la protagonista che ha dovuto corazzarsi in modi molto forti per sopravvivere a tutto ciò che la vita le ha messo davanti e che non si arrende facilmente, nonostante tutto.

Due racconti brevi, particolari, strani,...ma che vi consiglio molto. Potrebbero piacervi.

Silenziosa Sfiorisce La Pelle, di Tlotlo Tsamaase [Instagram Post]



È davvero difficilissimo parlarvi di questo breve ma intenso romanzo.
Probabilmente (anzi, sicuramente) perché non è qualcosa di "superficiale", ma scava e, insieme ad una scrittura molto particolare, ha più chiavi di lettura; chiavi che io non possiedo ancora, e non so se mai ci arriverò vicino.

Ma voglio comunque provare a parlarne un poco, perché non vedo praticamente nessuno farlo ed è un enorme peccato.

Mi ero fatta tentare da Tiffany (@miss.fiction ), sapendo già che una lettura del genere sarebbe stata "troppo" per me.

Difficile da assimilare, figuriamoci poi parlarne!
E questo nel caso mi fosse piaciuta (com'è stato, fortunatamente).

Detto ciò, non mi sono fatta scoraggiare.

Ci troviamo davanti un romanzo molto particolare in cui l'autrice, inserendo elementi che definirei fantastici, mescola la sua cultura a quello che accade, e noi viviamo il tutto attraverso la protagonista senza nome, ovvero: la stanno privando delle sue radici, della sua cultura, mentre tutto intorno a lei sembra quasi non accorgersene e/o non vuole vedere cosa sta accadendo.

[...] Una lettura non semplicissima e non per tutti, una scrittura "difficile", quasi poetica direi.
Ci vuole pazienza, seppur resta una lettura abbastanza scorrevole.

Sul blog trovate l'opinione completa, o almeno quello che sono riuscita a buttar giù [link in bio]

Se vi incuriosisce, buttatevi.
Non sarà semplice, ma penso che ne varrà la pena e che l'autrice potrebbe piacervi, per il suo stile.

Opinione: Silenziosa Sfiorisce La Pelle, di Tlotlo Tsamaase


In una città africana una giovane donna senza nome comincia lentamente a perdere la propria identità: la sua pelle scolorisce, le persone che la circondano diventano invisibili e la città da cui è esclusa progetta di distruggere il treno che la comunità utilizza per salutare i propri morti. Per contrastare un destino all'apparenza ineluttabile la protagonista e la sua compagna metteranno in atto un disperato tentativo di resistenza, mentre uno spaventoso spirito familiare cerca di prepararle ai terribili cambiamenti in arrivo.




L'ho letta diversi mesi fa, ad ottobre. Mi ha colpito molto, seppur non riesco a trovare le parole giuste per rendergli giustizia.
È davvero difficilissimo parlarvi di questo breve ma intenso romanzo.
Probabilmente (anzi, sicuramente) perché non è qualcosa di "superficiale", ma scava e, insieme ad una scrittura molto particolare, ha più chiavi di lettura; chiavi che io non possiedo ancora, e non so se mai ci arriverò vicino.

Ma voglio comunque provare a parlarne un poco, perché non vedo praticamente nessuno farlo ed è un enorme peccato.

Mi ero fatta tentare da Tiffany (Miss Fiction), sapendo già che una lettura del genere sarebbe stata "troppo" per me.
Difficile da assimilare, figuriamoci poi parlarne!
E questo nel caso mi fosse piaciuta (com'è stato, fortunatamente).
Detto ciò, non mi sono fatta scoraggiare. Se una lettura mi stuzzica e contiene tematiche importanti, sto provando a buttarmi.
Si, spesso è doloroso, ma mai come chi vive tutto ciò. E ne vale la pena, perché se ne esce arricchiti, sempre.

Ci troviamo davanti un romanzo molto particolare in cui l'autrice, inserendo elementi che definirei fantastici, mescola la sua cultura a quello che accade, e noi viviamo il tutto attraverso la protagonista senza nome, ovvero: la stanno privando delle sue radici, della sua cultura, mentre tutto intorno a lei sembra quasi non accorgersene e/o non vuole vedere cosa sta accadendo.

L' elemento "fantastico" è rappresentato, per esempio, dal treno dei morti, ovvero un treno "fantasma" che passa una volta al mese e su cui tutti i defunti recenti devono salire, oppure resteranno perduti a vagare per sempre.
Attraverso il passaggio di questo treno loro possono rivedere i propri cari a bordo, avere un contatto chi ormai non hanno più accanto e di cui sentono la mancanza.
Non possono parlare (con loro) o avvicinarsi, però è un legame molto forte.
Forse il più importante che possiedono.
Un legame che una parte della città sta minacciando di portare loro via, iniziando un progetto per distruggere questa ferrovia e, così facendo, cancellando questo legame così profondo.

È solo un esempio di ciò che ci si trova a leggere e già solo così si sente profondamente una verità innegabile di cui l'autrice vuole parlarci: la colonizzazione.
Oltre che il razzismo, l'oppressione,... insomma, tematiche molto forti e ancora, purtroppo, attuali.
La protagonista vive in una parte della città che sembra assomigliare ad un ghetto (divise da mura; "l'altra città" più avanzata, una sorta di punto di riferimento per tutti, nonostante "loro" siano esclusi).
Dove ci sono quelli che non vogliono abbandonare la cultura ma anche chi si sta adeguando perdendo "la propria pelle" per uniformarsi a tutti gli altri, a cui non importa delle loro radici. Cosa a cui andrà incontro anche la protagonista, nonostante decida di iniziare a lottare per salvare la sua casa. Lo so, un po' difficile da capire, ci sto ancora ragionando pure io (ve lo avevo detto che è arduo da raccontare).
Una donna forte, giovane, caparbia.
Una protagonista molto interessante e unica.

Una lettura non semplicissima e non per tutti, una scrittura "difficile", quasi poetica direi.
Ci vuole pazienza, seppur resta una lettura abbastanza scorrevole.

Un breve romanzo che, anche se non compreso al 100% come nel mio caso, permette comunque di sentire "qualcosa" che viene lasciato dentro, a germogliare.
Qualcosa che da fastidio, fa male, ma che sicuramente è infinitesimale rispetto a ciò che vive questa gente.

Se vi incuriosisce, buttatevi.
Non sarà semplice, ma penso che ne varrà la pena e che l'autrice potrebbe piacervi, per il suo stile.

La Sirena Di Black Conch, di Monique Roffey [Instagram Post]


Finalmente vi parlo anche questo romanzo, che mi ispirava moltissimo (trovato usato e preso al volo), ma che mi ha un po' deluso.

Dalla trama si presentava come un romanzo interessante: una donna maledetta per gelosia (femminile) e costretta ad essere una sirena per l'eternità, quando un giorno si imbatte in un pescatore che sta suonando sulla sua barchetta e viene attratta dalla sua musica; diventa quasi un appuntamento questo loro incontro, fin quando durante una grande battuta di pesca viene catturata.

Come leggiamo anche nella trama David, il nostro pescatore dall'anima gentile (ed innamorato della Sirena) la salva e la nasconde a casa sua, dove lei inizia a ritrasformarsi in una donna. Ma sono passati tanti tanti tanti anni da quando aveva le gambe...

Una sorta di favola che propone al lettore moltissime tematiche in poche pagine.
Troppo in troppo poco, purtroppo.

Vediamo l'egoismo e la ferocia umana quando si tratta di prendere. La gelosia e la rabbia davanti a ciò che noi non siamo.
Ovviamente a contrastare il tutto c'è l'amore e l'amicizia.
Ci parla anche velatamente di razzismo e colonialismo.

Di odio verso le donne.
Insomma, tanti argomenti in duecento paginette.
Troppi per così poco.

Trovare l'opinione completa sul blog (link in bio)
Tirando le sommeb
Non lo sconsiglio, perché è personalmente che mi aspettavo di più.
Penso che potrebbe piacere.
Però non vi aspettate chissà cosa.

❓Magari lo avete già letto?
O state pensando di recuperarlo?

Opinione: La Sirena Di Black Conch, di Monique Roffey


Sono secoli che Aycayia nuota nelle acque dei Caraibi, al largo dell'isola immaginaria di Black Conch. Tantissimi anni fa era una donna giovane, la più bella del suo villaggio, che la maledizione delle mogli gelose aveva trasformato in una creatura marina, intrappolandola nel corpo di un pesce. Perché Aycayia non era solo bella, era anche sensuale, sprigionava un'energia erotica che risvegliava inquietudine e faceva paura. Per questo era stata punita. Da qualche tempo, alba dopo alba, il suo corpo di sirena emerge dal mare, attratto dalla melodia intonata da un pescatore solitario. Un giorno, mentre crede di avvicinarsi alla barca che conosce, Aycayia si ritrova preda di uomini senza scrupoli, che la catturano e la trascinano a terra come un trofeo. Sarà David, il pescatore dalla bella voce, a liberarla, e le sue cure e il suo amore la spoglieranno di pinne e squame, rimutandola in donna. Tra i loro due mondi, così infinitamente distanti, comincerà a vibrare un sentimento di fiducia, che diventerà indifeso abbandono, fino all'esplosione della passione, delicata e primitiva insieme. Ma non tutte le trasformazioni sono per sempre e, si sa, la gelosia – come l'amore – può avere la forza di un uragano. Un racconto che si snoda con la purezza delle favole, una fiaba moderna e dolceamara che intreccia con ironia gli ingredienti del mito al pungente realismo del quotidiano.



Dalla trama si presentava come un romanzo interessante: una donna maledetta per gelosia (femminile) e costretta ad essere una sirena per l'eternità, quando un giorno si imbatte in un pescatore che sta suonando sulla sua barchetta e viene attratta dalla sua musica; diventa quasi un appuntamento questo loro incontro, fin quando durante una grande battuta di pesca viene catturata.

Come leggiamo anche nella trama David, il nostro pescatore dall'anima gentile (ed innamorato della Sirena) la salva e la nasconde a casa sua, dove lei inizia a ritrasformarsi in una donna. Ma sono passati tanti tanti tanti anni da quando aveva le gambe...

Una sorta di favola che propone al lettore moltissime tematiche in poche pagine.
Troppo in troppo poco, purtroppo.
Vediamo l'egoismo e la ferocia umana quando si tratta di prendere. La gelosia e la rabbia davanti a ciò che noi non siamo.
Ovviamente a contrastare il tutto c'è l'amore e l'amicizia.
Ci parla anche velatamente di razzismo e colonialismo. Di odio verso le donne.
Insomma, tanti argomenti in duecento paginette.

Una storia che ha diversi punti di vista e la visione di David sia in quei giorni che anni dopo, quando ripensa a tutto ciò che successe.
Anche in questo caso, direi troppo. Voci che si rubano a vicenda il microfono, a volte in modo fastidioso. E spesso ripetendo le stesse cose.

Non lo sconsiglio, perché è personalmente che mi aspettavo di più.
Penso che potrebbe piacere.
Però non vi aspettate chissà cosa.

L'ho trovata una sorta di favola che si stacca un po' dalle solite sviolinate, seppur ne contenga parecchie.

Probabilmente avendo letto pochi mesi fa "una sirena a Parigi", i paragoni sono stati quasi immediati nella mia mente. La Roffey offre una storia meno "superficiale", ma risulta comunque una sorta di favola dolce/amara.

Come dicevo, speravo in qualcosa di più, ma ciò non toglie che potrebbe essere una lettura interessante e che potrebbe piacere a molti.

L'Estate Che Sciolse Ogni Cosa, di Tiffany McDaniel [Instagram Post]


IL libro migliore del mio 2022.
Una fama meritata totalmente, che mi spaventava visto quanti lo avevano adorato.

Molto molto forte, ma bellissimo. Resta come un pugno nello stomaco e si crea spazio nel cuore.

Ahimè, io sono a dir poco pessima nel fare opinioni sui romanzi che ho amato.
Li sento molto di pancia, di cuore, mi faccio trascinare e descrivere cosa sento durante tutto il viaggio è...praticamente impossibile (per me).

Ho provato anche sul blog (link in bio).
Ne avevo scritto qualche riga tempo fa, mai modificata perché non trovo le parole adatte.

Probabilmente sarà uno di quei romanzi che leggerò ancora, per tentare di capire meglio cosa ho amato così tanto e magari quel giorno avrò le parole giuste per raccontarvelo.

Ma nel frattempo, sicuramente lo stra-consiglio!
(ovviamente preso con le pinze, non è per tutti viste alcune tematiche che potrebbero turbare chi è più sensibile)

Letture Del Mese

 


Opinione: L'Estate Che Sciolse Ogni Cosa, di Tiffany McDaniel


“Ero destinato a ereditare il carattere di mio padre. E di mia madre. Invece alla fine ricevetti in eredità il carattere di quella estate. Quell’estate divenne mio padre. E mia madre”.

Ci sono estati che ti entrano sotto la pelle come ricordi eterni. Per il giovane Fielding Bliss quell’estate è il 1984, l’estate che cambierà per sempre la sua esistenza e quella di tutti gli abitanti di Breathed, Ohio. Qui, in una giornata dal caldo torrido, il diavolo arriva rispondendo all’invito pubblicato sul giornale locale da Autopsy Bliss, integerrimo avvocato convinto di saper distinguere il bene dal male, e padre di Fielding. Nessuno in paese si sarebbe mai aspettato che Satana avrebbe risposto. E tantomeno che si sarebbe palesato come un tredicenne dalla pelle nera e dalle iridi verdi come foglie, eppure quel ragazzo uscito dal nulla sostiene davvero di essere il diavolo. A incontrarlo per primo è Fielding, che lo porta con sé a casa. I suoi genitori subito pensano che il giovane, che sceglierà di farsi chiamare Sal, sia scappato dalla propria famiglia, eppure le ricerche non portano a nulla, e in lui sembra esserci veramente qualcosa di impenetrabile e misterioso. Qualcosa che gli abitanti di Breathed non capiscono e li farà persuadere che quel ragazzo dalle lunghe cicatrici sulle spalle sia realmente quello che dice di essere: il diavolo. Intanto, un’afa incredibile scioglie i gelati e i pensieri e confonde i rapporti e le certezze, il senso del bene e del male, dell’amore e della sofferenza, della fiducia reciproca e della paura. 

Lirico, struggente, sorprendente e davvero unico nel panorama contemporaneo, L’estate che sciolse ogni cosa è un romanzo di una bellezza folgorante che segna l’esordio di una nuova, grande voce letteraria.



Un romanzo che mi faceva paura e che volevo leggere allo stesso tempo.
Tutte le recensioni entusiaste me lo hanno fatto lasciare sulla mensola per troppo tempo, ma finalmente mi sono "obbligata" a leggerlo ed è stato un viaggio davvero unico.

La penna della McDaniel è delicata come una piuma ma incisiva come un bisturi. Ti distrugge dentro colpendoti dove non ti aspetti e lasciando segni che restano nel tempo.

Una storia che parte da un presupposto assurdo ma che scatena l'impensabile: l'invito pubblicato sul giornale locale da parte dell'avvocato di Breathed, che chiede al Diavolo di presentarsi.
E lui lo fa. Nei panni più impensabili.
Quelli di un piccolo ragazzino dalla pelle nera e gli occhi verdi.

Sarà il figlio dell'avvocato a trovarlo per primo e la sua sarà la voce che ci narrerá come, appunto, in quell'estate cambio ogni cosa.

Alternando i capitoli fra il 1984 e oggi, la McDaniel ci mostra attraverso gli occhi di Fielding cosa successe e come la vita di questi ragazzo fu travolta completamente in pochi mesi.

Un romanzo che lascia il segno e a cui ho dovuto dare un po' di tempo affinché si depositasse, facendomi riflettere nella sua totalità e bellezza.
Ad un primo impatto infatti ero rimasta un pochino delusa, ma lasciando passare i giorni ho continuato a pensarci, anche non volendo, e tutto si è incastrato alla perfezione in questa storia quasi folle, ma che ha dentro un realismo e, ahimè, una realtà quotidiana che fa male.

Non voglio dire una parola riguardo la trama. Scopritela pagina dopo pagina. Merita davvero questo incredibile viaggio.
Potreste uscirne a pezzi, ma ne vale la pena.