Oggi vi parlo del Manga "Deadman Wonderland", che nei suoi 13 volumi racconta una storia interessante ed originale... Da cui hanno tratto l'omonimo Anime di cui vi ho parlato lunedì, che si basa sui primi 5 volumi.... #DeadmanWonderland #Deadman #Ganta #gantaigarashi #Shiro #SenjiCrow #Senji #Anime #Manga #horror #leggereovunque #profumodilibri #voglioleggereditutto #semprelibri #leggeresempre #reading #leggere #leggo #libro #book #loveread #amorelibri #bookblog #bookblogger #blogger #viaggiatricepigra


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Opinione: Deadman Wonderland

 
Ganta Igarashi è un normale studente con una vita semplice fino a che uno strano uomo coperto di sangue e in un’armatura cremisi, appare fuori dalla sua aula. L’Uomo Rosso massacra la classe di Ganta e, invece di farlo fuori, gli impianta nel petto un misterioso cristallo simile a un rubino. Ganta è l’unico sospetto del massacro e condannato alla prigione a vita dentro il penitenziario Deadman Wonderland. La particolarità di questo carcere è che i suoi abitanti hanno un collare che rilascia del veleno letale, il cui unico antidoto è una medicina venduta a caro prezzo dalla stessa prigione. Per accumulare denaro i prigionieri devono partecipare a giochi letali e scontri disumani: ora Ganta è un Deadman
che lotta per la sua vita sperando che sia fatta giustizia.               

 

Vi avevo parlato dell'Anime lunedì (potete trovare qui la mia opinione).
Non vi parlerò della trama, perché l'ho descritta (Spoiler Free!) nell'altra mia opinione e non vorrei ripetermi. Se vi interessa scoprire qualcosa in più, qualche riga sopra c'è il link.

Da curiosa quale sono dovevo scoprire anche la storia su carta, ovviamente più grande ed estesa.
Infatti la trama seguita dall'Anime arriva fino al 5° volume, poi si chiude quella stagione; mentre continua sui Manga.

Quello presente nei primi 5 volumi viene preso e riportato in modo molto fedele sull'Anime (che vi consiglio di guardare, se volete farvi un'idea della storia); vengono tralasciati davvero pochi dettagli, cosa rara.
Andando avanti nella storia però il lettore spera di avere risposte alle tante domande che sorgono spontanee durante la lettura/visione, cosa che però ammetto che non avviene del tutto.
Infatti la trama si allarga, proponendo altri scenari e personaggi, che si intrecceranno con quelli già conosciuti, in modi interessanti ma non sviluppati appieno.
Una delle pecche più grandi di questa storia.
Le idee di base sono geniali ed ottime, che mettono curiosità e portano a continuare la lettura/visione della serie, ma si chiude il tutto con troppe domande e buchi, mai colmati, anzi alcuni aumentano.
Ed è un peccato!

Per il resto i temi restano un po' gli stessi. Il buon animo di Ganta che travolge tutti, lentamente, portando a galla sentimenti che pensavano di aver seppellito (alcuni almeno); la crudeltà di quell'ambiente corrotto che tenta in ogni modo di vincere e di approfittarsi di quelle "cavie" per scoprire quel potere e sfruttarlo al meglio; il mistero che avvolge Shiro e ciò che si nasconde dietro a quel Luna Park/prigione degli orrori;....
Poteva essere sviluppato il tutto in maniera più calma e con più episodi, in modo da dare il giusto spazio ad ogni tematica che spunta fuori.

Nonostante tutto, un buon prodotto, interessante e scorrevole.
Spero nell'Anime che riprenda ad essere (creato e) trasmesso, magari approfondendo ciò che non è stato fatto nei Manga. Incrocio le dita e vedremo!

Finalmente mio 😍 Sleeping Beauties, di Stephen #King e Owen King #SleepingBeauties #StephenKing #OwenKing @sperlingkupfer #sperlingkupfer #leggereovunque #profumodilibri #voglioleggereditutto #semprelibri #leggeresempre #reading #leggere #leggo #libro #book #loveread #amorelibri #bookblog #bookblogger #blogger #viaggiatricepigra


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Consiglio del Giorno: Polvere di fata

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TITOLO: Polvere di fata
AUTORE: Barbara Poscolieri
GENERE: Narrativa
PAGINE: 192
PREZZO: 2,99 ebook 12,00 cartaceo
DATA DI USCITA: 13 novembre 2017









“Polvere di fata” di Barbara Poscolieri
Dopo “Crash”, Barbara Poscolieri torna a raccontare di cadute e rinascite, con un romanzo che scava nelle debolezze di una protagonista in un mondo in cui è facile perdersi. Sotto le luci di una Roma a volte nemica e a volte alleata, Chiara dovrà trovare la forza di ignorare il richiamo dell’Ocean e riprendersi la sua vita.

Trama
L’Ocean è il locale più esclusivo di Roma, ma nasconde un volto marcio, fatto di sesso, alcol e quella che chi lo frequenta chiama “polvere di fata”: cocaina. Chiara, appena uscita da una relazione che l’ha lasciata distrutta, conosce Simone, il bel proprietario, che si presenta offrendole facili soluzioni di evasione. È l’inizio della discesa. Tra piccole rinascite e nuove cadute, Chiara cerca di riprendere il controllo della propria vita, sempre con l’ombra dell’Ocean ad incombere su di lei.

Dal romanzo:
La prima volta che Chiara tirò cocaina non lo fece con l’idea di provare qualcosa di diverso, di aggiungere una nuova voce all’elenco delle esperienze da fare nella vita o di dare una sferzata di euforia alla serata.
Erano cose che giudicava insignificanti.
La prima volta che tirò cocaina lo fece con la volontà di farsi del male.
Esattamente come tutte le altre.

L’autrice
Barbara Poscolieri nasce a Roma nel 1983. Dopo essersi laureata in Medicina e Chirurgia e aver conseguito la specializzazione in Medicina dello Sport si trasferisce a Venezia, dove attualmente vive e lavora. Quella per la professione medica è la sua seconda passione, perché al primo posto c’è da sempre la scrittura. Nel 2013 ha esordito con il romanzo fantasy “Ombra e Magia” (GDS Editrice) e negli anni successivi si è dedicata soprattutto ai racconti brevi, in particolare di genere fantastico, molti dei quali presenti in antologie e raccolte. Nel 2015 vince il concorso letterario Creep Advisor con il racconto horror dal titolo “Il boia di Roma”, presente nell’omonima antologia. Nel 2017, viene pubblicato il suo primo romanzo mainstream: “Crash” (Dunwich Edizioni), vincitore del concorso Dunwich Life.

Opinione: L'Altra Grace, di Margaret Atwood

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Nel 1843 il Canada è sconvolto da un atroce fatto di cronaca nera: l'omicidio del ricco possidente Thomas Kinnear e della sua amante, la governante Nancy Montgomery. Imputata insieme a un altro servo, la sedicenne Grace Marks viene spedita in carcere e, sospettata di insanità mentale, in manicomio. A lungo oggetto dei giudizi contrastanti dell'opinione pubblica - propensa a vedere in lei ora una santa, ora una carnefice -la protagonista di questo romanzo può finalmente raccontare la propria vita al giovane dottore Simon Jordan. Convinto di mettere le proprie conoscenze al servizio della verità sul caso, e al tempo stesso contribuire al progresso della scienza psicologica, Jordan non potrà fare a meno di restare ammaliato da questa personalità complessa e inafferrabile. Il dialogo che si instaura tra i due si trasforma nel ritratto psicologico di una persona due volte vittima del sistema sociale - in quanto povera e in quanto donna - e assurge a denuncia delle enormi contraddizioni di una società maschilista e tormentata da conflitti interni perché incapace di accettare l'"altro".

° °   ° ° °   ° °   ° °   ° ° °   ° °
 
Tempo fa vi parlai dell'adattamento del romanzo in miniserie televisiva omonima (Alias Grace, ovvero, "L'Altra Grace").
Dopo "The Handsmaid Tale" ovvero "Il Racconto dell'Ancella" (opinione del romanzo e del telefilm in una prima parte ed alla fine della visione, se vi interessa), sono riusciti a portare un altro stupendo romanzo della Atwood sul piccolo schermo, ed in modo superlativo.
 
Ma facciamo un passo indietro e vediamo qualcosa sul romanzo.
La Atwood ha creato questa storia su un fatto reale, mettendo solo qualche dettaglio inventato (come il dottor Simon Jordan), per romanzare la storia di Grace, ma il resto resta molto fedele ai fatti e le ricerche che ha condotto.
Grace Marks è stata accusata di omicidio di Thomas Kinnear, per cui era domestica, e della sua governante (ed amante) Nancy Montgomery, insieme a James McDermott, lo stalliere.
Le viene risparmiata la pena di morte solo perché è ritenuto quasi scandaloso farlo, visto che la ragazza aveva solo sedici anni. Quindi resta in carcere, anche se fuori c'è chi lotta per farla uscire.
Ed è per questo che viene assunto il giovane dottor Jordan, che incontrerà Grace ogni giorno per sentire la sua storia ed è così che lei racconta la sua vita, da quando partì con i genitori ed i fratelli dall'Irlanda, alla prima occupazione e l'incontro con una ragazza che le cambierà la vita, fino al lavoro in casa Kinnear che la porterà in carcere.
 
Un romanzo interessante e piuttosto scorrevole, che alterna la storia di Grace, insieme ad i suoi pensieri, tutti mescolati in una narrazione veloce e inizialmente caotica, ma che poi conquista il lettore; ma oltre a lei sentiremo la voce di Simon Jordan, e capiremo di più (rispetto al telefilm) chi è questo giovane e cosa lo ha spinto fino a Grace; ed ogni tanto spuntano fuori anche delle lettere, che intermezzano la narrazione, fornendoci altri frammenti di storie collegate ai protagonisti.
 
La mole può mettere paura, ma la Atwood riesce a catturare ancora una volta il pubblico con una storia straordinaria ed insolita, con il suo stile unico e le sue trame difficili da interpretare.
In questo caso, non si sa fino all'ultimo cosa sia successo davvero quel giorno.
Grace è colpevole? Oppure è stata in galera inutilmente tutti quegli anni?
 
Un finale che regala completezza alla storia e che mi è piaciuto molto, anche se speravo in qualcosa di diverso. Colpi di scena che si susseguono e che rendono imprevedibile il tutto.
Davvero, mi ripeto ancora, ma è semplicemente straordinario.
Lo consiglio caldamente!



#Artemis. La Prima Città Sulla Luna, di Andy Weir #LaPrimaCittàSullaLuna #AndyWeir #leggereovunque #profumodilibri #voglioleggereditutto #semprelibri #leggeresempre #reading #leggere #leggo #libro #book #loveread #amorelibri #bookblog #bookblogger #blogger #viaggiatricepigra


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Oggi vi parlerò del libro di Ernest Cline: Ready Player One 😎🕹 #ReadyPlayerOne #ErnestCline #DeA #distopico #leggereovunque #profumodilibri #voglioleggereditutto #semprelibri #leggeresempre #reading #leggere #leggo #libro #book #loveread #amorelibri #bookblog #bookblogger #blogger #freepik #viaggiatricepigra


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Consiglio del Giorno: Alice ex machina e altre storie oltre lo specchio

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Titolo: Alice ex machina e altre storie oltre lo specchio
Autore: Olga Gnecchi e Gianluca Ingaramo
Genere: Weird/Horror
Pagine: 265
Formati disponibili: Epub/Mobi/Pdf
A cura di: Athaena Publishing & Graphics
Pubblicazione: 22 novembre







Alice ex machina (romanzo breve)
Alice era una moglie felice e innamorata, ora lotta per distinguere i confini del reale. In sogno rivede il marito, morto nell’incidente che continua a scorrerle davanti agli occhi, il figlio mai nato e misteriose cose buie. Cosa vogliono da lei?
Rosa in nero (racconto)
Le hanno promesso di renderla protagonista di un film horror, eppure Rosalba ha degli strani presentimenti sulla casa scelta per le riprese. Si tratta di semplice suggestione o sono visioni di qualcosa che vuole prendere forma?
Colui che attende (racconto)
Una scommessa porta quattro ragazzini a sfidare un anziano signore. Sono pronti a confrontarsi con le eccentricità di una persona abituata a vivere da sola, ma quello che trovano supera ogni fantasia. E li spaventa. Cosa sta succedendo?
L’indifferente (racconto)
Natale si avvicina e un incubo ricorrente tormenta una giovane, portandola sull’orlo dello sfinimento: assume farmaci e ricorre all’aiuto di un analista per ritrovare il sonno. Chi è la donna che continua a tormentarla nelle visioni? Quattro storie oltre il reale, dove i protagonisti per trovare le risposte dovranno viaggiare oltre lo specchio.

Autori
Olga Gnecchi nasce ad Agrigento nel 1985 e vive a Porto Empedocle. Tra le sue pubblicazioni, i due thriller Sotto i suoi occhi (2014) e L’ultima cella (2015) e il dark fantasy Creature oniriche (2017). Con Gianluca Ingaramo scrive le parodie Amore Antigas (2016), Giallo Antigas (2017), e Orrore Antigas (2017); il racconto L’indifferente contenuto nell’antologia Jingle Bloody Bells 2 (2016, Nero Press edizioni) e Colui che attende inserito nella raccolta Creepypasta (2017, Nero Press edizioni), e Un passo oltre (2017, Delos Digital). L’antologia natalizia Strenne d’inchiostro (2015) del gruppo USE contiene il racconto La sorella. Ha ricevuto una menzione d’onore dal magazine il Cartello per il racconto Passi (2016). Cura la rubrica Nuove Penne per il magazine ThrillerNord e si occupa di servizi editoriali.

Gianluca Ingaramo è laureato in Scienze Politiche, indossa sempre una maschera antigas e lavora come istruttore in piccolo un Comune. Esordisce con l’antologia personale Nocturna 24, storie dal buio (2015) edita da Montecovello e partecipa alle antologie True Halloween (2015), Jingle bloody bells (2015), Deep love 2 (2016) e Summer of blood (2016) edite da Nero Press. Con Olga Gnecchi partecipa alle antologie Jingle bloody bells 2 (2016) e Creepypasta (2017) edite da Nero Press e scrive il racconto lungo Un passo oltre (2017) edito da Delos Digital. Sempre con Olga Gnecchi, scrive le parodie di genere Amore antigas (2016), Giallo antigas (2017) e Orrore antigas (2017), pubblicate self. Tra le esperienze self, si ricordano l’antologia Nocturna 12, equinozio d’orrore (2015) e la partecipazione alle antologie Strenne d’inchiostro (2015) e Ti racconto una canzone (2016). Dal 2016 collabora come redattore al blog In nomine artis – il ritrovo degli artisti dedicato al settore culturale, con particolare attenzione al mondo della scrittura.

Opinione: Ready Player One, di Ernest Cline

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Wade è un diciottenne solitario, sovrappeso e nerd fino al midollo: non c'è film, gioco di ruolo o videogame di oggi o di ieri che non conosca come le sue tasche. Orfano dei genitori in un 2045 devastato dalla crisi ambientale e dalle diseguaglianze sociali, vive con la zia all'ultimo piano di un bizzarro, fatiscente "trailer park" verticale. L'unica fonte di evasione, per lui e per gli altri miliardi di persone che popolano il pianeta ferito, è Oasis, lo sterminato universo virtuale a cui si accede grazie a un visore e un paio di guanti aptici. Quando il creatore e proprietario di Oasis, James Halliday, noto cultore e nostalgico degli "innocenti" anni Ottanta, muore, per Wade è l'occasione di riscatto: chi meglio di lui può sperare di risolvere la serie di enigmi che Halliday ha nascosto all'interno dei mitici videogiochi della sua infanzia? Ma la I.O.I., multinazionale potente e spregiudicata, non ha alcuna intenzione di vedersi surclassata da uno sprovveduto qualunque, e, pur di mettere le mani su Oasis, si prepara a giocare una partita che più sporca e disonesta non si può.

° °   ° ° °   ° °   ° °   ° ° °   ° °
 
 
Un libro bello e particolare, che però ho faticato a finire semplicemente per la mole di dettagli che Cline ha inserito nel romanzo (cosa ostica per me).
 
La storia di base è piuttosto semplice, anche se avvincente: Wade è un ragazzo disadattato: solitario, nerd, sovrappeso, vive nel 2045, orfano, abita con la zia ed altre persone in un piccolo "appartamento", ovvero una specie di roulotte; solo che per massimizzare gli spazi, in questo futuro superaffollato, queste roulotte sono messe l'una sull'altra e concentrate in spazi molto piccoli. Ma purtroppo se sei povero ti devi adattare.
Ed è così che vive Wade, adattandosi e sopravvivendo a quel mondo che sta andando alla rovina, con unico appiglio OASIS: una piattaforma che permette agli utenti di connettersi gratuitamente online in un mondo tutto digitale. Per lui, come studente, anche la consolle è stata data gratuitamente e ringrazia di questo ogni giorno, perché è la sua valvola di sfogo ed uno dei motivi per cui trova una ragione per svegliarsi ogni giorno. Oltre che navigare in quel mondo, limitato al solo "pianeta scuola" (visto che non può permettersi di pagare i "viaggi"), può accedere a videogame, film, telefilm, e moltissimo altro materiale che sta accumulando per portare a termine La Caccia.
 
Cinque anni prima è morto uno dei creatori di Oasis, lasciando un testamento particolare: ha creato una Caccia online, disseminando indizi per trovare tre porte e chi le avesse superate avrebbe avuto diritto a riscattare tutto il suo patrimonio e sarebbe diventato il nuovo "capo" di Oasis.
Questo ha creato un caos a livello mondiale, in cui per tutti quegli anni i fan di Halliday hanno cercato in ogni modo di decifrare il primo indizio per trovare la prima porta, ma niente sembra funzionare e il mistero resta nell'ombra, fino ad una giornata qualsiasi in cui Wade capisce qualcosa e da inizio ad una serie di eventi che porteranno lui, ed altri suoi amici, a finire nel mirino della I.O.I., una società che tenta in tutti i modi (soprattutto scorretti) di risolvere gli enigmi ed entrare in possesso di Oasis, per poterla sfruttare in ogni modo possibile.
 
Un universo particolare quello creato da Cline, che si muove in un futuro ossessionato dagli anni '80, perché Halliday ne era così fissato da trasmettere queste conoscenze attraverso i suoi "diari" e fomentando la conoscenza di quegli anni.
Infatti il romanzo è strapieno di riferimenti a questi anni, riguardo canzoni, film, telefilm, giochi,....oltre che tantissime altre nozioni riguardo il mondo futuristico, le varie compagnie, Halliday stesso e molto altro.
Per questo motivo la lettura, nel mio caso, è stata rallentata e un po' fiacca in alcuni punti.
Troppi, troppi dettagli che potevano essere omessi, a mio parere, che intralciano e rallentano lo scorrere della storia.
 
Ma oltre a questo c'è anche altro, si parla di solitudine, di isolamento (perché questi protagonisti vivono online e non nel mondo reale), si parla anche di amicizia e lealtà.
Ci sono diverse tematiche interessanti che, anche se non apertamente, danno buoni consigli.
Una pecca (che, purtroppo, mi trovo spesso tra i piedi) è il finale.
Banale e scontato. Un vero peccato, anche se ammetto che era abbastanza giusto dare quella fine.
 
Lo consiglio a chi ama i distopici, le storie ambientate in un mondo simile al nostro eppure diverso; a chi ha amato gli anni '80 e cerca un po' di fantascienza; a chi piacciono le storie ambientate nei videogame, qui se ne parla moltissimo;....
Non sono pentita di averlo letto, anzi.
Però, se come me non amate il "troppo", preparatevi perché vi farà "faticare". 

Oggi un Review Party dedicato a questo romanzo. Nelle Stories vi dirò mano a mano i vari blog che pubblicheranno. Seguiteci! 😉 #Artemis. La Prima Città Sulla Luna, di Andy Weir #LaPrimaCittàSullaLuna #AndyWeir #leggereovunque #profumodilibri #voglioleggereditutto #semprelibri #leggeresempre #reading #leggere #leggo #libro #book #loveread #amorelibri #bookblog #bookblogger #blogger #freepik #viaggiatricepigra


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Review Party: Artemis

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Dall'autore del bestseller Sopravvissuto. The Martian
Numero 1 nel mondo
Jazz Bashara è una criminale. O qualcosa di molto simile. La vita su Artemis – la prima città costruita sulla Luna – può essere davvero difficile a meno di non essere molto ricchi. Ma Jazz non ha un sostanzioso conto in banca e si deve barcamenare tra piccole truffe e affari di contrabbando, visto che con il suo stipendio ufficiale riesce a malapena a pagare l’affitto. Per di più, ha dei progetti ambiziosi e per realizzarli le serve del denaro. Un bel po’ di denaro. Così, quando le si presenta l’opportunità di mettere a segno un grosso colpo che le consentirebbe di sistemarsi una volta per tutte, Jazz, nonostante gli evidenti rischi, decide di non tirarsi indietro. La ricompensa è una cifra da capogiro, ma l’impresa si rivela più pericolosa del previsto e lei si ritrova invischiata in una spirale di intrighi e cospirazioni letali. E a quel punto la sua unica possibilità di salvezza sarà rischiare il tutto per tutto, ben sapendo che in gioco non ci sono solo i suoi sogni di riscatto, ma il destino stesso di Artemis…



Apro questa giornata dedicata al Review Party riguardo l'ultimo romanzo di Andy Weir:
Artemis.
Lo avrete già sentito nominare riguardo Sopravvissuto. The Martian. un romanzo diventato film (molto fedele ed anche bello). Quando lo lessi mi colpì la storia e la trama, così originali ed i temi descritti in modo interessante. Così quando ho sentito parlare di questa novità, non potevo lasciarmela scappare!
Ma qui cambiano alcune cosette, rispetto al precedente libro.

La protagonista della storia è Jazz, una ragazza cresciuta sulla Luna, su Artemis per l'esattezza.
Con un solo grande sogno da realizzare: diventare ricca, avere una casa tutta sua e vivere senza preoccuparsi di nulla.
Eh si, perché su Artemis non se la passa molto bene, nonostante sia una ragazza in gamba ed estremamente intelligente, la sua vita l'ha portata a finire a fare il corriere e ad aggirare il suo misero stipendio facendo consegne illegali per la città. Con la polizia (o meglio un poliziotto) sempre alle costole, non perde mai di vista il suo obiettivo (per cui le servono molti soldi) anche se resta difficile non arrendersi. Vuole a tutti i costi diventare una guida EVA, così da lavorare per il turismo durante le "gite" fuori dalle bolle che costituiscono la città, in modo da avere uno stipendio più alto, ma non solo per quell'aspetto, infatti vuole mantenere anche il ruolo di corriere illegale.
Infondo, vuole diventare molto ricca!
Sarà uno dei suoi clienti più ricchi e facoltosi a proporle un affare che non potrà rifiutare assolutamente, se vuole realizzare quel sogno. Per un milione deve riuscire a portare a termine una missione davvero rischiosa e pericolosa, ma è disposta a tutto per riuscirci.
Purtroppo non sa che sarà solo l'inizio per lei, ed i suoi amici, di qualcosa di molto rischioso che metterà le loro vite, e quelle degli abitanti della città, in un enorme pericolo.

Anche in questo romanzo si sente l'impronta e lo stile di Weir. Molti dettagli e descrizioni riempiono le pagine del libro; a volte rendono un po' pesante la storia, a volte meno, grazie al suo modo di scrivere che sfrutta 'modi di dire' e spezzi in cui parla con il lettore, per frammentare il tutto, rendendolo meno pesante.
Una storia, rispetto alla precedente, più dinamica e veloce. Ambientata in un futuro non troppo lontano, in cui si è riusciti a colonizzare la Luna.
Ma aspettate di leggere per bene come!

Una storia che si muove tra fantascienza e thriller, unendo molti dettagli scientifici ed altro alla narrazione, rendendola (anche se a volte difficile da capire) più reale.
Un bel romanzo, piacevole e piuttosto scorrevole.
Credo che continuerò a seguire le sue pubblicazioni perché merita davvero di essere letto!
Fateci un pensierino....

Seguite tutti i Blog che partecipano oggi a questo Review Party!
Pubblicheremo a diversi orari lungo tutta la giornata.
Potete seguire le mie stories su Instagram
Cercherò di tenervi aggiornati per farvele leggerle tutte!

Tutti i 13 volumi del manga: Deadman Wonderland 😍😎 Ve ne parlerò più avanti.... #DeadmanWonderland #Deadman #Ganta #gantaigarashi #Shiro #SenjiCrow #Senji #Anime #Manga #horror #leggereovunque #profumodilibri #voglioleggereditutto #semprelibri #leggeresempre #reading #leggere #leggo #libro #book #loveread #amorelibri #bookblog #bookblogger #blogger #viaggiatricepigra


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Oggi vi parlo di un Anime davvero interessante: Deadman Wonderland. Per ora ne hanno prodotto solo una stagione ed incrocio le dita per una seconda, nel frattempo sto divorando i Manga (Eh si, tutto arriva dalla carta) per poi parlarvi anche di quelli.... #DeadmanWonderland #Deadman #Ganta #gantaigarashi #Shiro #SenjiCrow #Senji #Anime #Manga #horror #davedere #viaggiatricepigra


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Deadman Wonderland - Anime





Manga
Autore Jinsei Kataoka
Disegni Kazuma Kondou
Editore Kadokawa Shoten
Rivista Shōnen Ace
Target shōnen
1ª edizione 2007 – 26 luglio 2013
Tankōbon 13 (completa)
Editore it. Panini Comics - Planet Manga
1ª edizione it. 21 gennaio 2010 – 13 febbraio 2014
Periodicità it. aperiodico
Volumi it. 13 (completa)




Serie TV anime
Deadman Wonderland
Regia Kōichirō Hatsumi
Soggetto Yasuyuki Muto
Musiche NARASAKI
Studio Manglobe
Rete Tokyo MX
1ª TV 17 aprile – 3 luglio 2011
Episodi 12 (completa)
Aspect ratio 16:9
Durata ep. 25 min
Editore it. Dynit
Rete it. Popcorn TV
1ª TV it. 22 aprile 2011
Episodi it. 12 (completa)
Durata ep. it. 25 min



Trama
Dieci anni prima che la storia cominci, un terribile terremoto colpì il Giappone e distrusse gran parte della capitale, Tokyo, facendone affondare tre quarti nell'oceano. Nel presente, vediamo Ganta Igarashi, un ragazzo apparentemente normale, studente delle medie presso la Prefettura di Nagano. Nonostante sia uno dei pochi sopravvissuti del terremoto di dieci anni prima, non ricorda nulla dell'accaduto e conduce una vita tranquilla, normale. La sua vita cambia però un giorno, quando, a scuola, uno sconosciuto vestito con un'armatura rosso sangue appare nella sua classe, volandoci dentro dalle finestre. Senza alcuna ragione apparente, l'Uomo in Rosso massacra tutti i compagni di classe di Ganta ed, invece che ucciderlo, gli conficca nel petto un cristallo rosso. Ganta viene dichiarato unico sospettato e, dopo uno stranamente sbrigativo processo, viene condannato a morte nella prigione "Deadman Wonderland", un carcere di massima sicurezza che funge anche da luna park.

SE VOLETE GODERVI LA VISIONE SAPENDO IL MENO POSSIBILE
CONSIGLIO DI FERMARVI E SALTARE FINO AL TRAILER 

Arrivato in prigione, a Ganta viene messo uno speciale collare che permette alla sicurezza di rintracciarlo in qualunque momento e di controllare i suoi segni vitali. Data la natura assai cruenta del suo presunto crimine, il ragazzo viene inoltre condannato a scontare la sua pena sotto la pena di morte del Deadman Wonderland: attraverso il suo collare, gli vengono continuamente iniettate delle dosi di veleno, neutralizzato da una caramella che i condannati a morte devono prendere ogni tre giorni per evitare l'avvelenamento. Per guadagnare i Cast Points (ovvero i soldi della prigione con cui i detenuti si comprano tutto: cibo, caramelle, ecc.), si può partecipare ai giochi estremamente violenti e spesso letali che la prigione/luna park offre. Fortunatamente per lui, Ganta viene aiutato da una misteriosa ragazza albina chiamata Shiro, che apparentemente lo conosce, e da un'altra persona, un cleptomane chiamato Yoh.

Tentando di sopravvivere alla sadica routine quotidiana della prigione, Ganta diventa sempre più ossessionato dall'Uomo in Rosso e cerca così di scoprire chi egli sia. Senza capire il perché, il ragazzo sviluppa l'abilità di manipolare il suo sangue e di trasformarlo così in un'arma: Ganta entra quindi a far parte dei "Deadman", un gruppo di prigionieri tenuti segregati dagli altri con le stesse abilità del ragazzo. Ganta viene così costretto a partecipare a scontri brutali contro altri Deadmen, nella lotta chiamata Carnival Corpse, i cui spettatori pagano ingenti somme per guardare e scommettere. Nonostante la situazione li metta contro, il ragazzo riesce a diventare amico con i suoi sfidanti ed assieme a loro continua la sua ricerca per scoprire l'identità dell'Uomo in Rosso, per capire il perché sia finito dentro Deadman Wonderland e svelare i più oscuri segreti che le autorità della prigione nascondono.
(da Wikipedia)

Trailer (in inglese)



Opinione

Mi è stato consigliato e, dopo aver letto la trama, mi sono buttata.
Posso dire che in meno di 24 ore ho divorato questa prima stagione (per ora unica, ma ci sono rumors riguardo una possibile seconda stagione verso aprile 2018; aspetto conferme però).

Semplicemente stupendo!

Una storia tratta da un manga (che leggerò perché libri e/o fumetti sono sempre migliori, quindi se già questo mi è piaciuto...) originale ed interessante.
Ho lasciato tutta la trama, anche se l'ho visto conoscendo solo alcuni tratti e quindi ho scoperto nuove cose durante la visione, insieme al suo protagonista Ganta.
Come vi ho segnalato infatti sopra, se volevate evitare di scoprire troppo.
Tranquilli, segnalerò ancora se e quanto dirò qualcosa in più.

In ogni modo, sono puntate piuttosto brevi (non pesano da vedere, anzi!) che regalano allo spettatore una storia piacevole e dai tratti macabri, portandolo a scoprire di puntata in puntata, sempre più cose riguardo a quel carcere così particolare e all'Uomo in Rosso, che ha sconvolto la vita di Ganta.

COME SOPRA
SE VOLETE GODERVI LA VISIONE SAPENDO IL MENO POSSIBILE
CONSIGLIO DI SALTARE
 
 
Insieme a lui scopriremo infatti in cosa consiste questo carcere, ovvero un luogo dove i detenuti hanno un collare che li monitora costantemente e che sono costretti a superare e vincere certi giochi per poter avere dei crediti, da spendere anche solo per mangiare. Inoltre chi è condannato a morte deve vincere più spesso degli altri per poter avere delle caramelle particolari che neutralizzano un veleno rilasciato dal collare, altrimenti dopo tre giorni senza viene eseguita la sentenza tramite quel veleno.
 
Ganta ha solo quattordici anni quanto entra in questa struttura, visto dagli altri come un pericoloso (e crudele) criminale eppure non temuto da nessuno, si troverà dalla sua parte una ragazza molto particolare: Shiro. Forte ed estremamente allegra in ogni occasione, che a modo suo lo protegge.
Ma non sarà l'unica scoperta in quel luogo.
Infatti l'Uomo in Rosso ha lasciato qualcosa a Ganta, un cristallo rosso impiantato nel suo petto.
Capirà presto che quel "dono" ha un potere estremamente potente, ma sarà solo dopo l'incontro con Senji "Il Corvo" che tutto avrà un senso.
 
Lui, come altri detenuti in quel luogo, sono chiamati Deadman e hanno il potere di manipolare il sangue, ognuno in modo differente. Ed ognuno, tranne Ganta, lo ha ottenuto dieci anni prima, quando ci fu quel terribile terremoto...
 
 
 
 
Questi prigionieri sono costretti a combattere tra loro nei Carnival Corpse, per poter vincere altri giorni di vita, mentre al perdente la morte o un altro prezzo da pagare se escono vivi da quell'arena, nascosta sotto il parco divertimenti.
Ognuno con un nome di un uccello.
Ganta diventa il Picchio. Con il potere di poter sparare il proprio sangue.
Il Corvo, Sanji, con il potere di trasformare il sangue in lame. Ed altri con il potere di trasformare in fruste, in bombe,...e molto altro.
 
 
POTETE CONTINUARE A LEGGERE
 
Ganta vuole solo sopravvivere per poter trovare la verità e scoprire chi è l'Uomo in Rosso per potersi vendicare della morte dei suoi amici e portare giustizia a se stesso, condannato ingiustamente.
Durante questo viaggio vedremo questo ragazzino che si troverà a dover crescere in questo luogo malato e folle, dove troverà amici e nemici intorno a sé.
 
Eppure, nonostante siano passati anni dal debutto, la storia non è conclusiva, nemmeno un po'.
Anzi, il finale è aperto per un seguito (o più), per approfondire varie tematiche aperte e mai spiegate durante la visione.
Questa, se vogliamo, una piccola pecca della serie.
Io incrocio le dita per il prossimo anno, che continuino questa serie perché mi è piaciuta davvero molto! E voglio saperne di più...
 
 
Ps. Oltre ai 12 episodi, c'è un "tredicesimo" che parla di Sanji e di chi era prima del carcere.
Vi consiglio di cercare anche questo!
 
E per chiudere, la canzone(ninnananna) di Shiro
  
Un piccolo picchio birichino
Un altro giorno, beccando i buchi
Rovinando i boschi, demolitore di alberi
Il vecchio dio della foresta arrabbiato ha trasformato il tuo povero becco in un coltello velenoso
Povero piccolo picchio
I tuoi nidi sono tutti contaminati, il tuo cibo con le tossine si diffonde
Tocca i tuoi amici e moriranno tutti cadendo ai tuoi piedi
Oh, triste piccolo picchio
Lacrime velenose, che brillavano luminose mentre scorrono sulle tue guance

L'Inganno Delle Tenebre", di Grangè. #LIngannoDelleTenebre #jeanchristophegrange #jeanchristophegrangé #grange #Garzanti #thriller #leggereovunque #profumodilibri #voglioleggereditutto #semprelibri #leggeresempre #reading #leggere #leggo #libro #book #loveread #amorelibri #bookblog #bookblogger #blogger #viaggiatricepigra


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Oggi ultima tappa del Blogtour dedicato a L'Inganno Delle Tenebre, di Grangè, con le recensioni da parte di tutte le partecipanti. Passate a leggere 😉 @lalettricesegreta @liberidiscrivereblog @nalisshelter @ilmondodisopra @garzantilibri #LIngannoDelleTenebre #IlRitualeDelMale #jeanchristophegrange #jeanchristophegrangé #grange #Garzanti #thriller #leggereovunque #profumodilibri #voglioleggereditutto #semprelibri #leggeresempre #reading #leggere #leggo #libro #book #loveread #amorelibri #bookblog #bookblogger #blogger #freepik #viaggiatricepigra


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Blogtour: L'Inganno delle Tenebre - Recensione



E siamo giunti fino all'ultima tappa di questo bel Blogtour, che speriamo sia piaciuto a voi, quando a noi crearlo.
Per concludere, oggi ci saranno tutte le recensioni del romanzo. Seguite tutti i blog per scoprire cosa abbiamo pensato del romanzo!


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Neanche il buio riesce a nascondere un’infinita scia di sangue
«Trascina il lettore lontano nelle tenebre… una vera tela di ragno dove dominano la paura e la menzogna.»
Lire
«Dà assoluta dipendenza, ancora più del "Rituale del male"… Jean-Christophe Grangé padroneggia il suo intrigo alla perfezione»
Le Parisien
«Grangé firma non solo un thriller formidabile, pieno di colpi di scena e rivelazioni stupefacenti, ma anche un grande racconto d’avventura, scandito da un respiro romanzesco impressionante.»
Le Figaro Magazine
«Jean-Christophe Grangé è un maestro del thriller.»
Stefano Montefiori, «La Lettura»



Con fatica Erwan scende la scaletta dell’aereo che lo ha portato a Lubumbashi. Non riesce a respirare:  la polvere gli si appiccica in gola. Rossa, come il sangue che impregna quella terra. Il sangue che l’Uomo Chiodo ha versato quarant’anni prima. E che ancora non ha smesso di scorrere.
Sulle tracce del diabolico serial killer, Erwan, comandante della prestigiosa squadra Omicidi di Parigi, è ritornato in Congo, nel cuore della terra che ha fatto la fortuna della sua famiglia, i Morvan. Erwan e Grégoire, padre e figlio, sono determinati a mettere la parola fine alla spirale di tenebre che da decenni sembra perseguitarli e destinarli alla perdizione: ancora una volta passato e presente, lontano e vicino, si confondono in un incubo di macabri rituali e lugubri rivelazioni. Ma per Erwan scoprire la verità sull’Uomo Chiodo significa soprattutto fare luce sulla storia della propria famiglia e sulla sua stessa identità. Che cosa lega Grégoire alla morte della donna che per ultima, quarant’anni prima, ha conosciuto la follia omicida dell’Uomo Chiodo? Come ha fatto suo padre a fermarlo? Come si è arricchito? Chi è veramente? E mentre l’Africa rifiuta ostinatamente di appagare la sete di verità di Erwan, per la terza volta l’Uomo Chiodo ritorna a colpire, a migliaia di chilometri di distanza. In Francia. E questa volta il suo obiettivo è più chiaro che mai: sterminare i Morvan.

Dopo lo straordinario successo del Rituale del male, tradotto in trenta lingue e per settimane in testa alle classifiche dei bestseller, Jean-Christophe Grangé torna a ridare vita all’Uomo Chiodo, uno dei suoi personaggi insieme più inquietanti e avvincenti. E, questa volta, si tratta di una sfida senza via d’uscita. Dal cuore tenebroso dell’Africa fino alle piovose prospettive parigine, la lotta per la sopravvivenza dei Morvan è iniziata.


Ammetto che Grangè è un autore piuttosto ostico, se non si è molto portati per le descrizioni.
Infatti ho faticato parecchio ad iniziarlo, ma per fortuna spacca spesso le scene molto piatte e noiose (per me, in quanto molto descrittive), con scene di azione molto movimentate e che ti portano nel romanzo.
Dopo Il Rituale Del Male, avevo visto che c'erano altri romanzi riguardanti i Morvan, ma non ero proprio sicura che fossero seguiti...ma in ogni caso Garzanti ha semplificato il tutto portando in Italia anche questo, così da conoscere come sono andate le cose dopo quegli eventi.

Si inizia in Africa, dove tutto era cominciato quarant'anni prima, e dove troviamo Erwan e Gregoire, ognuno con una missione personale da portare a termine.
Il Vecchio a voler proteggere il figlio, cercando in tutti i modi di scoraggiarlo per rimandarlo a casa, mentre progetta una nuova miniera per rifarsi dei soldi perduti mesi prima.
Ma Erwan non si lascia scoraggiare facilmente, vuole chiudere l'indagine sull'Uomo Chiodo anche senza mezzi e senza sostegno dalla polizia e, come suo padre, non molla anche se lungo il suo percorso inizieranno a mettersi di mezzo mille avversità.
Nonostante le loro strade si dividano, Erwan riesce a trovare un modo per andare a Lontano, dove tutto ha avuto inizio, ed inizia questo viaggio, immerso nell'Africa e le sue guerre.
Insieme a lui scopriremo com'è ritrovarsi immersi in questo continente così pericoloso e dagli aspetti crudeli, osservandolo con gli occhi di un bianco "novellino", che non sa come muoversi, nonostante sia un poliziotto che se la sa sempre cavare.
Invece attraverso Gregoire vedremo il lato brutale di chi sa cosa fare e come muoversi, che non si lascia intimidire, seguendo una strada decisa e convinto che nessuno lo potrà fermare.

Ritroveremo anche gli altri Morvan: Gaelle, la piccola ribelle, che ancora una volta deve(/vuole) fare tutto per conto suo, quando si rende conto che il suo psicologo non è ciò che sembra e decide di saperne di più; Loic, che tenta di trovare la sua strada provando a disintossicarsi da solo per poter riavere i suoi figli; e Maggie, anche se resta sempre marginale, perché Grangè non le da una voce propria per parlare, anche se scopriremo molto su di lei ed il suo passato in questo capitolo.
Ritroveremo anche l'Uomo Chiodo, perché le indagini per Erwan non sono chiuse. Scavando nel passato, che Gregoire non vuole far riesumare, si ritroverà in fretta a fare i conti con una storia più grande di lui e che ha radici profonde, africane, di cui pensava di conoscere la maggior parte dei fatti eppure scoprirà presto di non saperne abbastanza.

Un thriller interessante, che si muove dall'Africa, alla Francia, passando anche per l'Italia e la Gran Bretagna. Riportando a galla personaggi già conosciuti nel precedente volume, sia nuovi nomi.
Insomma: un bel casino!
Spesso ho fatto confusione e meno male che certi concetti Grangè li ripete spesso, così da non far perdere i lettori più sprovveduti e con poca memoria (io!).
Una trama enorme che racchiude questi due romanzi, portando alla conclusione della faccenda, facendo finalmente scoprire il passato dei Morvan e cosa nascondeva di così pericoloso Gregoire, che non riguarda solo quella famiglia, ma una generazione di bianchi in un continente di neri.

Lo consiglio specialmente a chi ha letto il primo volume, perché altrimenti potrebbe fare fatica a seguire alcuni dettagli e si perderebbe nella trama. E se vi era piaciuto Il Rituale Del Male, continuate a scavare fra queste pagine per scoprire come va a finire questa storia incredibile.

Uscito ieri da #newtoncompton, un altro libro di Andy Weir dopo #TheMartian (#Sopravvissuto): #Artemis, La Prima Città Sulla Luna Ve ne parlerò in settimana 😉 Curiosi? 😊 #LaPrimaCittàSullaLuna #AndyWeir #leggereovunque #profumodilibri #voglioleggereditutto #semprelibri #leggeresempre #reading #leggere #leggo #libro #book #loveread #amorelibri #bookblog #bookblogger #blogger #viaggiatricepigra


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Blogtour: Ready Player One - Dalla Carta Alla Pellicola: Il Film



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Wade è un diciottenne solitario, sovrappeso e nerd fino al midollo: non c'è film, gioco di ruolo o videogame di oggi o di ieri che non conosca come le sue tasche. Orfano dei genitori in un 2045 devastato dalla crisi ambientale e dalle diseguaglianze sociali, vive con la zia all'ultimo piano di un bizzarro, fatiscente "trailer park" verticale. L'unica fonte di evasione, per lui e per gli altri miliardi di persone che popolano il pianeta ferito, è Oasis, lo sterminato universo virtuale a cui si accede grazie a un visore e un paio di guanti aptici. Quando il creatore e proprietario di Oasis, James Halliday, noto cultore e nostalgico degli "innocenti" anni Ottanta, muore, per Wade è l'occasione di riscatto: chi meglio di lui può sperare di risolvere la serie di enigmi che Halliday ha nascosto all'interno dei mitici videogiochi della sua infanzia? Ma la I.O.I., multinazionale potente e spregiudicata, non ha alcuna intenzione di vedersi surclassata da uno sprovveduto qualunque, e, pur di mettere le mani su Oasis, si prepara a giocare una
partita che più sporca e disonesta non si può.



Locandina Film
Paese di produzione Stati Uniti d'America
Anno 2018
Genere azione, fantascienza, thriller
Regia Steven Spielberg
Soggetto dal romanzo di Ernest Cline
Sceneggiatura Ernest Cline, Zak Penn
Produttore Donald De Line, Dan Farah, Kristie Macosko Krieger, Steven Spielberg
Produttore esecutivo Daniel Lupi, Adam Somner
Casa di produzione Amblin Entertainment, De Line Pictures, Reliance Entertainment, Village Roadshow Pictures, Warner Bros., Farah Films & Management
Distribuzione (Italia) Warner Bros.
Fotografia Janusz Kaminski
Montaggio Michael Kahn
Effetti speciali Neil Corbould
Musiche Alan Silvestri
Scenografia Adam Stockhausen
Costumi Kasia Walicka-Maimone
Trucco Niamh O'Loan

Interpreti e personaggi

Tye Sheridan
Tye Sheridan: Wade Owen Watts / Parzival
Olivia Cooke: Samantha Evelyn Cook / Art3mis
Ben Mendelsohn: Nolan Sorrento
Simon Pegg: Ogden Morrow
T. J. Miller: i-R0k
Hannah John-Kamen: F'Nale Zandor
Mark Rylance: James Donovan Halliday
Letitia Wright: Reb
Julia Nickson-Soul: JN / Commuter
Ralph Ineson: Rick
Jacob Bertrand: scolaro

Produzione
La Warner Bros. acquista i diritti del romanzo nel giugno 2010. Nel 2014 la regia della pellicola viene proposta a Christopher Nolan, Robert Zemeckis, Matthew Vaughn, Edgar Wright e Peter Jackson, prima di essere affidata nel marzo 2015 a Steven Spielberg.

Riprese
Le riprese del film sono iniziate a fine giugno 2016.

[Dati da Wikipedia]

Trailer Film

Prima di proseguire
avete osservato per bene il trailer?
Che impressioni vi ha fatto?
Tenetele a mente, mentre vi rivelo le mie impressioni a riguardo....
 
Come al solito si presenta un progetto ambizioso, una produzione decisamente sopra le righe e che, spero, non devii troppo dalla storia principale per dare spettacolo di effetti speciali e stop.
La storia in se (nel libro) è ricchissima di dettagli, forse troppo per i miei gusti, ma permette di avere una panoramica assurda riguardo gli anni '80 e ciò che ossessionava James Halliday, creatore di Oasis. Un mondo estremamente vario, ricco di musica, film, serie tv, giochi,...aneddoti più vari che compaiono tra le righe e spaziano in questo universo regalando tantissime informazioni al lettore.
Purtroppo dal trailer sembra che lo spirito della storia originale sia davvero poco e si prenda la strada verso la modernità. Proverò ad analizzare quello che si vede (spoiler free, tranquilli!) dandovi le mie opinioni paragonando libro e trailer.  
 
Partiamo con la musica.
Quella che è stata scelta è giusta e sbagliata allo stesso tempo.
Giusta perché prende il telespettatore e lo coinvolge, usando un trucchetto alquanto vecchio.
Hanno scelto una musica da guerra, con bassi molto forti per forzare e sottolineare "l'epicità" di questa storia.
Errata, perché non ha nulla a che vedere con lo spirito della storia, che VENERA gli anni '80 in ogni aspetto, quindi una musica più adeguata forse avrebbe rispecchiato di più.
Spero nella pellicola ci sia più "suond" vecchio, altrimenti credo che una parte dello spirito della storia di perda.
 
Effetti speciali...un tasto dolente...
Potevano non esserci in un racconto del genere? Ovviamente no.
Ma, come ha insegnato Tron (classe '82: chi non lo ha visto: recuperi!!) per una storia con realtà virtuale non servono effettoni grandiosi: se la base è solida, tutto si regge e garantisce un risultato che resta un cult nel tempo. Ok, per l'epoca erano effettoni, ma (esempio) con Tron2, nonostante effettoni è caduto a picco molto in fretta. Tutto ciò per dire:
Gli effetti speciali devono aiutare la trama, non sostituirla, ed è ciò che temo!
Perché, purtroppo, vengono sfornate sempre più pellicole che non hanno storie da raccontare, ma solo sfoggio di effetti per abbagliare il pubblico. Uno spreco!
 
Vediamo la storia...
Fino al primo minuto sembra tutto coerente con la trama del libro.
Un mondo stravolto, distrutto, in rovina, dove l'unica scappatoia è questo (altro) mondo virtuale creato da Halliday e regalato alla gente. Un insieme di mondi dove si può fare ciò che si vuole, avendo soldi per farlo. Può accedervi anche chi è povero, come il nostro protagonista, ma (ovviamente) il panorama resta più chiuso.
Poi...il delirio!
Trenta secondi di guerra senza ragione, in cui compare qualche personaggio della cultura (sempre '80, ma non sono sicura per tutti i riferimenti), in uno scenario apocalittico. Perché? Boh!
Effettoni Speciali che fanno figo, dice la mia parte cinica.
E d'improvviso si cambia di nuovo. Si vedono delle persone che (come automi/militari) si preparano e si muovono per entrare in una specie di gara automobilistica.
Una piccola nota:
Non so se ci avete fatto caso, ma sulle auto compare il simbolo I.O.I.
Sarebbero i cattivi, tanto per farla breve.
Stendiamo un velo sulla corsa automobilistica, che mi sembrava di guardare un nuovo capitolo di Fast&Furious.
 
Tirando le somme.
Come avrete già notato sono molto cinica e sincera, quindi potete immaginare le conclusioni.
Il trailer non mi ha dato niente. Ha confermato tante mie paure e non mi ha detto NULLA sulla trama.
Si parla di un uscita ad inizio 2018, quindi può essere pubblicato altro materiale, più ampio, e altri trailer (spero).
Non penso di andare a vederlo al cinema, però.
Troppe delusioni da "film tratto da...", non aggiungo anche questo.
Meriterebbe solo per gli effetti speciali, e lo dico di così tante pellicole che mi viene la nausea.
Ora la parola a voi!
Fatemi sapere cosa ne avete pensato alla prima visione e cosa dopo aver letto ciò che ne ho scritto: vi ho fatto cambiare idea, vi ho dato qualche spunto,...
Lasciatemi due righe così da avere altri pareri a riguardo.
 
 
Domani l'ultima tappa di questo Blogtour!
Avete seguito tutti i precedenti approfontimenti?

Oggi parte il Blogtour dedicato a "L'Inganno Delle Tenebre", il nuovo romanzo sulla famiglia Morvan di Grangè. Vi parlo di Erwan Morvan sul blog 😉 Seguiteci perché saranno tappe originali ed interessanti! #LIngannoDelleTenebre #IlRitualeDelMale #jeanchristophegrange #jeanchristophegrangé #grange #thriller #leggereovunque #profumodilibri #voglioleggereditutto #semprelibri #leggeresempre #reading #leggere #leggo #libro #book #loveread #amorelibri #bookblog #bookblogger #blogger #freepik #viaggiatricepigra


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Blogtour: L'Inganno Delle Tenebre


Benvenuti in questa prima tappa di un Blogtour davvero originale ed interessante, che speriamo possa piacervi, almeno quanto per noi lo è stato crearlo.
Al posto delle solite tappe, vi parleremo dei personaggi che abbiamo già incontrato nel precedente romanzo di Grangè, Il Rituale Del Male, nel quale avevamo conosciuto la famiglia Morvan e L'Uomo Chiodo.
Durante questa settimana, ognuna di noi vi parlerà vestendo i panni di un personaggio, descrivendovi un po' come inizia questa storia, facendovi intuire anche il carattere di quella persona, sperando di incuriosirvi tanto da leggere questo romanzo; lasciando andare la fantasia, per immergerci in questi protagonisti così diversi tra di loro, diventando loro per poche righe, in modo da farvi capire quanto possano lasciare il segno.
Prima alcune cose sul romanzo, alcune opinioni di testate famose e la trama.


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Neanche il buio riesce a nascondere un’infinita scia di sangue
«Trascina il lettore lontano nelle tenebre… una vera tela di ragno dove dominano la paura e la menzogna.»
Lire
«Dà assoluta dipendenza, ancora più del "Rituale del male"… Jean-Christophe Grangé padroneggia il suo intrigo alla perfezione»
Le Parisien
«Grangé firma non solo un thriller formidabile, pieno di colpi di scena e rivelazioni stupefacenti, ma anche un grande racconto d’avventura, scandito da un respiro romanzesco impressionante.»
Le Figaro Magazine
«Jean-Christophe Grangé è un maestro del thriller.»
Stefano Montefiori, «La Lettura»



Con fatica Erwan scende la scaletta dell’aereo che lo ha portato a Lubumbashi. Non riesce a respirare:  la polvere gli si appiccica in gola. Rossa, come il sangue che impregna quella terra. Il sangue che l’Uomo Chiodo ha versato quarant’anni prima. E che ancora non ha smesso di scorrere.
Sulle tracce del diabolico serial killer, Erwan, comandante della prestigiosa squadra Omicidi di Parigi, è ritornato in Congo, nel cuore della terra che ha fatto la fortuna della sua famiglia, i Morvan. Erwan e Grégoire, padre e figlio, sono determinati a mettere la parola fine alla spirale di tenebre che da decenni sembra perseguitarli e destinarli alla perdizione: ancora una volta passato e presente, lontano e vicino, si confondono in un incubo di macabri rituali e lugubri rivelazioni. Ma per Erwan scoprire la verità sull’Uomo Chiodo significa soprattutto fare luce sulla storia della propria famiglia e sulla sua stessa identità. Che cosa lega Grégoire alla morte della donna che per ultima, quarant’anni prima, ha conosciuto la follia omicida dell’Uomo Chiodo? Come ha fatto suo padre a fermarlo? Come si è arricchito? Chi è veramente? E mentre l’Africa rifiuta ostinatamente di appagare la sete di verità di Erwan, per la terza volta l’Uomo Chiodo ritorna a colpire, a migliaia di chilometri di distanza. In Francia. E questa volta il suo obiettivo è più chiaro che mai: sterminare i Morvan.

Dopo lo straordinario successo del Rituale del male, tradotto in trenta lingue e per settimane in testa alle classifiche dei bestseller, Jean-Christophe Grangé torna a ridare vita all’Uomo Chiodo, uno dei suoi personaggi insieme più inquietanti e avvincenti. E, questa volta, si tratta di una sfida senza via d’uscita. Dal cuore tenebroso dell’Africa fino alle piovose prospettive parigine, la lotta per la sopravvivenza dei Morvan è iniziata.
 
 
 
Come poter parlare di quello che è successo nei mesi passati?
Come poter chiudere con il passato quando è tornato a bussare alla porta della mia famiglia dopo così tanti anni?
Dall'Africa ha seguito quello stronzo di mio padre e ha trascinato me, i miei fratelli, mia madre, in un tunnel in cui poteva finire male. Davvero male, per tutti noi.
Del Vecchio non mi posso fidare. Mai stato affidabile. Sapevo che era un manipolatore, un poliziotto corrotto, ma forse è anche peggio da quello che l'Uomo Chiodo ha portato a galla.
Anche se credo sia solo la punta dell'iceberg.
Ci ripenso mentre il caldo africano mi circonda.
Esatto, sono partito per cercare le risposte a troppe domande che ancora non mi danno pace.
Il Vecchio non mi da respiro. Insiste perché mi affidi a lui, che gli dia fiducia per farmi portare a Lontano, dove tutto è iniziato. Mi ha seguito fino a qui continuando a ripetere quanto non ci siano speranze. Che devo tornare indietro. Oppure affidarmi a lui.
Ma non posso. Lo sento. Vuole tenermi sotto controllo. Vuole scoprire ogni dettaglio per precedermi, magari mettendomi i bastoni tra le ruote.
Dannazione, credo abbia persino appiccato fuoco al collegio di Saint-Francois-deSales pur di non farmi accedere alle poche carte che forse mi avrebbero dato qualche indizio.
Gliel'ho letto in faccia a quel bastardo, mentre le fiamme avvolgevano la notte.
Cosa non vuole farmi scoprire?
 
Mi ha avvertito più volte che in questo continente ciò che credo di sapere non vale un cazzo.
"Siamo in Congo. Le tracce scompaiono dopo due ore, i rapporti dopo due giorni e gli archivi dopo un mese. Solo tre cose resistono: la pioggia, il fango e la foresta. Per il tutto il resto puoi metterti l'anima in pace"
E purtroppo lo sto capendo in fretta.
Come condurre un'indagine senza mezzi, senza uomini, senza indizi, senza testimoni?
Ma non mi arrendo, anche se aveva ragione: senza di lui non posso fare un cazzo.
Partito da poche ore col suo aereo privato (si fa per dire) ed io sono già nelle sabbie mobili, immobilizzato in questa città senza potermi muovere da nessuna parte.
Forse avrei dovuto accettare il suo aiuto, mi chiedo mentre passo da un ufficio all'altro.
Aziende di trasporti privati, ONG, società minerarie,....nessun aereo e nessun volo.
Anche se per quelli servirebbero autorizzazioni che nessuno ti da. Dettagli.
Nemmeno l'ONU serve a qualcosa.
 
Vaffanculo!
Troppe guerre ovunque e nessuno che muova il culo se non per "qualcosa".
Nessun canale per potersi muovere in segretezza. Nessun contatto per scavalcare le autorità.
Sto iniziando ad odiare sempre di più il Vecchio, che sa come muoversi ovunque, nonostante tutto.
Anche l'Africa sta iniziando a farmi schifo, distruggendomi giorno dopo giorno.
Qui sono io lo straniero, il bianco, quello ignorato, quello preso di mira dai ragazzini in strada, fatto a pezzi da questo luogo così diverso dal resto del mondo.
Eppure, sorseggiando una birra, un incontro riaccende una fiammella, durante una nottata di pioggia.
Maglia Gialla, dice di chiamarsi. La mia salvezza? Forse.
Intanto mi ha ridato speranza: un volo. Ovviamente a pagamento e non a buon mercato.
Domani parto, senza sapere nemmeno dove potrei finire. Eppure, cos'altro potrei fare?!
Dopotutto, come diceva il Vecchio:
Per trovare l'Africa, bisogna perdercisi
 
Non dimenticate di seguire tutti i vari Blog per scoprire di più riguardo ad ogni personaggio!
Domani ricordatevi di passare su Liberi Di Scrivere, che ci parlerà di Gregoire Morvan.
 

Questo sabato vi parlo di un film che attendevo da parecchio; Dopp sette anni arriva al cinema il nuovo capitolo della saga su #Saw, l'#Enigmista: Saw Legacy, oppure #Jigsaw (Non ho ancora capito quale sia il titolo "esatto"). . Bello, piacevole, anche se non all'altezza dei suoi capitoli precedenti! Un peccato. Sarà l'ultimo capitolo (dopo l'ultimo)?! Oppure questo darà inizio ad una nuova saga? . #SawLegacy #JohnCramer #SabatoHorror #movie #film #horrormovie #filmhorror #blog #blogger #viaggiatricepigra


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Sabato Horror: Saw Legacy/Jigsaw





Titolo originale Jigsaw
Paese di produzione Stati Uniti d'America, Canada
Anno 2017
Durata 92 min
Genere orrore, thriller
Regia Michael e Peter Spierig
Soggetto personaggi creati da James Wan e Leigh Whannell
Sceneggiatura Pete Goldfinger, Josh Stolberg





Interpreti e personaggi
Matt Passmore: Logan Nelson
Callum Keith Rennie: detective Halloran
Clé Bennett: detective Keith Hunt
Tobin Bell: John Kramer
Hannah Emily Anderson: Eleanor Bonneville
Laura Vandervoort: Anna
Paul Braunstein: Ryan
Mandela Van Peebles: Mitch
Brittany Allen: Carly

Trama
Un ladruncolo, Edgar Munsen, viene braccato dalla polizia: ha uno strano telecomando in mano e chiede urgentemente del detective Halloran. Questi accorre, ma Edgar viene colpito da una pallottola dopo aver detto che il gioco è cominciato. Cinque persone, in effetti, si ritrovano in un luogo sconosciuto con una sorta di secchio di metallo in testa, legati a delle catene che li trascinano verso lame rotanti, mentre una voce chiede loro di confessare le bugie che hanno detto nella loro vita, perché il gioco è cominciato, ma, come sempre, c'è una via di scampo.        

Trailer


Sette anni.
Sette (fottutissimi) lunghi anni per poter tornare nel mondo di Saw.
Non vedevo l'ora di scoprire quale incredibile nuova trama sarei stata condotta.
Eppure la paura che potesse rivelarsi una delusione era molto forte.
Saw resta, a mio parere, una saga incredibile e con un progetto davvero ampio.
Dal primo film a basso budget girato in una stanza, fino a trame molto più complesse che intrecciavano le vite di più persone, sempre secondo la straordinaria lungimiranza di John:
"Se sei capace di anticipare il comportamento umano... non resterà alcuna chance!"
Un gioco tra la vita e la morte, con regole semplici che se seguite portano a vincere.

Ma torniamo a questo capitolo.
Si svolge dieci anni dopo la morte di John.
Più piatto dei precedenti. Purtroppo si sente davvero la mancanza di un inizio bomba, che ti butti a capofitto in un gioco, facendo aumentare l'adrenalina e fissare lo schermo ipnotizzati dalla scena.
Inizio lento e piuttosto fiacco, anche se si ricongiungerà poi col finale (cosa che di solito non capitava, a parte qualche eccezione).

Ma tutto quello ha qualcosa che porta una notizia shock: un nuovo gioco ha inizio.
Ma John è morto, gusto?


La scena si sposta a cinque persone in una stanza, legate con delle catene al collo e con il volto chiuso nel metallo.
Saw è tornato davvero!
Chiede di confessare i loro crimini.
Cosa impossibile visto che sono tutti innocenti.
Ma conosciamo già questo ritornello.
Il primo gioco è semplice:
lui chiede sangue, basta versarlo per salvarsi.
Anna lo capisce in fretta, è sveglia, quindi lo spettatore sorride, perché SA che c'è qualcosa di diverso e che il gioco sarà interessante....

 
Nel frattempo alla polizia arrivano dei cadaveri particolari, con il marchio di John, dell'Enigmista.
E capiscono anche loro che il gioco è ricominciato.
Si hanno così due storie parallele, sullo schermo: i "giocatori" e i detective affiancati da due medici legali, alquanto particolari.
Si inizierà una doppia caccia, sia al luogo della partita, sia a capire CHI si nasconda dietro tutto ciò, e perché è ricominciato, dopo così tanto tempo.


Chi è già fan della serie difficilmente si farà prendere facilmente da questa ricerca, mettendo in dubbio ogni dettaglio che verrà riproposto andando avanti nella pellicola. Si sa che è un gioco di specchi, un insieme di trucchi dove la realtà si ribalta costantemente, fino ad arrivare alla fine.


Tutto si chiarisce dopo l'ultimo gioco.
Come sempre. Portando alla luce qualcosa che non mi sarei aspettata, perché mi sono fatta prendere troppo dalla storia e non ho calcolato che niente deve mai essere dato per scontato.
Un finale che risulta perfetto per questa pellicola. Rivela tutto ciò che ci eravamo chiesti fino a quel momento...beh, non proprio tutto, a mio parere. Restano buchi piuttosto evidenti che vengono tralasciati, ma possiamo passarci sopra, se proprio vogliamo.

Lento e piuttosto noioso a tratti, non è all'altezza dei precedenti volumi, ma non è da buttare. Resta uno dei migliori horror del 2017 (forse il migliore, ma vediamo cosa esce in questi ultimi mesi).

Un film di luci ed ombre, che porta lo spettatore a confondersi e chiedersi cosa stia guardando e quando! Perché SA che ciò che vede non è sempre lineare, lo ha imparato. Eppure dubbi si sollevano e nulla è certo fino alla fine di tutto.
Questa piccola magia resta intatta, garantendo allo spettatore continui cambi di scenario che lo portano a confondersi e creare nuove teorie per provare ad immaginare come andrà a finire...ma credetemi, è difficile indovinare!

Che prezzo ha una vita?


Hanno rischiato molto rimettendo in campo questa serie dal successo strepitoso e dalla morale distorta ma accattivante.
Può darsi che sia l'inizio di una nuova serie, diversa sicuramente, ma spero non la rovinino portandola troppo oltre!




Saw/John Cramer resta un personaggio carismatico e potente, una figura che riesce a farsi amare nonostante ciò che faceva alla gente. Nonostante la sua mentalità ed il suo pensiero distorto, dalla morale corrotta eppure mai vendicativa verso chi non merita/apprezza il dono della vita.
Ognuno ha la sua possibilità di salvarsi, ad un prezzo però molto alto, per capire cosa stava buttando via.
Prego affinché non lo distruggano!


ATTENZIONE SPOILER
Da qui in avanti parlerò più nel dettaglio,
SE non avete ancora visto il film e non volete scoprire nulla
NON CONTINUATE A LEGGERE

Alcune piccole cose che ci tenevo a dire, sperando di trovare pareri affini ai miei o altre ipotesi.
Solo chiedo NIENTE SPOILER nei commenti, per rispetto a chi non ha visto nulla.
Se volete parlarne, contattatemi pure e sarò supercontenta di farlo!

Il colpo di scena più bello di tutto il film:
la figura che si muoveva dietro a tutto il gioco, senza la maschera del maiale,  dettaglio che ci fa trattenere il fiato, perché sapremo a breve chi ha creato tutto, cappuccio si toglie e....appare John.
Il nostro amato enigmista.
Vivo.
Ma com'è possibile?
Appena lo vedi ti senti un misto fra incredulità e confusione, perché vorresti fosse vero, ma allo stesso tempo non ci credi, e cerchi di capire come può essere possibile.
Insomma: lo hai visto morire, hai visto l'autopsia. Non può essere, eppure ci speri.

E poi, il finale. Quando tutti i pezzi combaciano.
Poliziotto "cattivo" contro il medico "buono"?
Stai ancora a chiederti chi si nasconda dietro tutto:
un'altra figura? L'altra dottoressa? Oppure uno dei due?
Ma quando Logan viene trafitto dai laser e non succede nulla, i dubbi aumentano verso di lui. Solo sangue? Sembra troppo semplice. Qualcosa di già visto.
Infatti si rialza, ricordando molto il primo capitolo, e ci racconta tutto.

Il gioco, come al solito, si chiude alla grande con rivelazioni straordinarie.
In quel granaio c'è stato uno dei primi giochi di Saw. Circa dieci anni prima.
Lui, Logan, era una delle vittime, risparmiata per un briciolo di compassione da John per dargli un'altra occasione. Lui impara e lo ascolta. Diventa apprendista.
E rivela ad Halloran che ha scelto di replicare quel gioco di così tanto tempo prima, ma cambiando un pochino le regole, scegliendo solo tre vittime: tre criminali che lui aveva rimesso in libertà.
Il suo crimine.
Infatti scopriamo che Anna e Ryan, le ultime due vittime, sono ancora lì, dopo aver perso l'ultimo gioco a causa dell'avventatezza di Anna.
E lui ha fatto lo stesso, per rimanere con un "duello" testa a testa fra due persone.
Ma, come Amanda e Hoffman, anche a lui non interessa molto la giustizia del gioco.
Lui vuole vendetta. Quindi pone fine alla vita del poliziotto, dopo la confessione, chiudendo quel capitolo, ricordandoci il finale del primo film, quando John chiude la porta decretando la fine del gioco.
Eppure un'enorme delusione perché NESSUNO sta portando avanti davvero l'eredità di John.

Non si capisce nemmeno se il nuovo gioco di Logan sia stato l'esatta riproduzione del precedente, con possibilità di salvezza, perché (ammettiamolo) è molto molto improbabile che siano stati uccisi per le stesse coincidenze. Li avrà uccisi, facendo giustizia, replicando quelle morti?

Ma non è l'unico dubbio che mi resta, infatti mi sono chiesta:
Che fine hanno fatto tutti gli ex giocatori che si erano uniti a John?
Dopo Amanda, nel settimo capitolo li ritroviamo alla fine del film e ci fanno capire che lo hanno sempre affiancato e sostenuto, portando avanti le sue idee...ma ora?!
Scomparsi?
In dieci anni non hanno fatto nulla, se non proteggere la moglie di John e vendicarla?
Insomma, lo hanno aiutato a rapire, a portare a termine e poter realizzare certi giochi.
Non capisco. Una grande lacuna.

In ogni caso, John mancherà!