Opinione: I Quattro Regni, di Pietro Tulipani

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Gli orchi, antichi nemici degli uomini, nani ed elfi, stanno effettuando una corsa agli armamenti. Il re, allarmato, cerca alleati, i quali nominano un’ambasciata composta dai loro guerrieri più abili e fidati e da uno dei paladini, saggi guerrieri custodi della pace. Tra loro ci sarà anche un abile cacciatore dal passato misterioso, appartenente a un’antica razza ormai quasi del tutto estinta. Con il benestare del re degli uomini, si aggiungerà alla spedizione anche una giovane ragazza, Aisling, figlia di un nobile generale del regno.
Intanto Déltan, un giovane contadino orfano di padre, conduce la sua esistenza tranquilla in una piccola città del regno, sognando un giorno di esplorare il mondo. Una sera, la sua città viene attaccata da mostruose creature anfibie. I cittadini e i soldati resistono all’attacco, ma buona parte della città è data alle fiamme. Déltan non riesce a salvare sua madre e il giorno seguente, decide di unirsi all’ambasciata di Aisling.

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Un fantasy dalle tinte "old", che ricorda vagamente Tolkien.
Un enorme regno diviso fra quattro Re, tra Orchi, Uomini, Elfi e Nani; ma tante altre creature lo popolano, come scopriremo.
Dopo un'antica guerra gli orchi sembrano ritornare a minacciare gli altri regni, ma non c'è certezza in questo, costringendo i regnanti a trovarsi per discuterne. Ma durante questo viaggio Nathelon, Re degli Uomini, viene attaccato da un gruppo di orchi, portandoli ad una decisione difficile: mandare un gruppo di ambasciatori fin dal Re degli Orchi per parlare e cercare di capire che intenzioni abbia; ma in caso di guerra, ucciderlo per evitare ulteriori sofferenze e morti nei regni. Scelgono i più abili esponenti di ogni razza:
l'elfo Fàlenthes, il nano Orith, l'umano Verghen con la sua protetta Aisling,  Edwar il paladino dell'ovest e Arezor, uno degli ultimi rimasti di un'antica razza.

Nel frattempo entreremo anche nella vita di Déltan, un giovane contadino che sogna di poter viaggiare ed esplorare, anche se si è quasi rassegnato alla vita tranquilla in campagna con la madre. Istruito dal padre, sia in una base del combattimento che della cultura, prima della sua morte prematura, è diventato un uomo coraggioso, buono ed intelligente.
Tutto cambia quando il suo villaggio viene attaccato da delle creature anfibie, che distruggono e portano morte nel villaggio. Gli ambasciatori sono lì nella cittadina quando accade e aiutano la gente, salvando molte vite. Durante la battaglia anche Déltan si distingue, ma tornando a casa scopre che la madre è stata uccisa. Non avendo nulla per cui rimanere, decide di partire, chiedendo di unirsi alla spedizione. Rifiutato, non si arrende e li insegue, dando inizio alla sua avventura insieme a loro. 

Viaggeranno lungo queste terre e (ri)scopriranno molte cose, tante credute dimenticate, e durante questo percorso impareremo molto anche noi riguardo la storia di quel mondo:
popoli creduti scomparsi, luoghi inaspettati, guerre antiche.
Vedremo crescere i due giovani, sia individualmente che insieme, perché attratti l'un l'altra, ma troppo diversi (come estrazione sociale) per poter sperare in un futuro.

Ricco di piccoli insegnamenti, si chiude con qualcosa su cui riflettere.
Una storia abbastanza scorrevole, che ricorda i fantasy di stampo vecchio, con qualche aggiunta a renderlo interessante e nuovo.
Una lettura non male, che mi è piaciuta molto.
Se vi piace il genere, segnatevelo.

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