Non sarà proprio un opinione riguardo questo romanzo, poiché l'ho iniziato in preda ad una forte curiosità (dopo aver finito "Avrai I Miei Occhi"), ma la vita si è messa in mezzo e l'ho finito giusto per arrivare in fondo. Quindi ad un certo punto mi sono ritrovata a leggerlo velocemente e superficialmente.
Lì rileggerò entrambi, in ordine temporale di pubblicazione. Ma tra un bel po' di tempo, ora altro mi chiama.
Tornando al romanzo però...diversissimo dal suo "seguito"!
Una scrittura decisamente più lineare, meno astratta e poetica. Vi dico solo che ci sono quasi 20 anni fra i due romanzi, quindi lo stile di un autor3 evolve, ma non credo di aver mai trovato qualcuno il cui modo di scrivere cambiasse così tanto; di solito si migliora, certo, ma sembrano due autor3 diversi se non si legge chi li ha scritti.
E, sinceramente, ho apprezzato entrambi questo stili. È strano, ma interessante.
Un indagine che però si perde rapidamente, assorbita nella vita caotica del protagonista Nigredo, che si imbatte in figure decisamente particolari, fra cui spiccano Olivia e Eva, di cui ne diventa presto ossessionato.
Un mistero che serve da sfondo per tutto un altro genere di storia, con un finale che molti di voi intuiranno e arriveranno alle ultime pagine solo per capire "come" ci si arriva.
Come dicevo, un romanzo in cui conosciamo Nigredo. Lui ci parla e ci porta lungo tutto il romanzo. Capiremo il suo passato e cosa lo ha portato ad essere una sorta di investigatore, nonostante i suoi trascorsi non proprio puliti.
Ho trovato però ridondante il ricordo di un "trauma", che torna troppo spesso fra le pagine e lo ripete, non aggiungendo altri elementi potenzialmente utili.
Conosceremo anche Olivia, che qui resta estremamente marginale sopratutto se prima si è letto "Avrai I Miei Occhi" (in cui è lei che "parla").
Nota positiva, avendo fatto questa lettura "inversa" ho capito molte cose che non vengono spiegate subito su di lei, quindi le particolarità che rendono Olivia unica e le permettono di apparire al momento giusto e fare la cosa giusta.
Una scrittura decisamente più lineare, meno astratta e poetica. Vi dico solo che ci sono quasi 20 anni fra i due romanzi, quindi lo stile di un autor3 evolve, ma non credo di aver mai trovato qualcuno il cui modo di scrivere cambiasse così tanto; di solito si migliora, certo, ma sembrano due autor3 diversi se non si legge chi li ha scritti.
E, sinceramente, ho apprezzato entrambi questo stili. È strano, ma interessante.
Un indagine che però si perde rapidamente, assorbita nella vita caotica del protagonista Nigredo, che si imbatte in figure decisamente particolari, fra cui spiccano Olivia e Eva, di cui ne diventa presto ossessionato.
Un mistero che serve da sfondo per tutto un altro genere di storia, con un finale che molti di voi intuiranno e arriveranno alle ultime pagine solo per capire "come" ci si arriva.
Come dicevo, un romanzo in cui conosciamo Nigredo. Lui ci parla e ci porta lungo tutto il romanzo. Capiremo il suo passato e cosa lo ha portato ad essere una sorta di investigatore, nonostante i suoi trascorsi non proprio puliti.
Ho trovato però ridondante il ricordo di un "trauma", che torna troppo spesso fra le pagine e lo ripete, non aggiungendo altri elementi potenzialmente utili.
Conosceremo anche Olivia, che qui resta estremamente marginale sopratutto se prima si è letto "Avrai I Miei Occhi" (in cui è lei che "parla").
Nota positiva, avendo fatto questa lettura "inversa" ho capito molte cose che non vengono spiegate subito su di lei, quindi le particolarità che rendono Olivia unica e le permettono di apparire al momento giusto e fare la cosa giusta.
Ci saranno inoltre piccoli e brevi capitoli in cui compariranno altre figure, rendendo il lettore più consapevole del loro passato e di chi siano.
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E, prima che mi dimentichi, in questo romanzo sono stati aggiunti 3 brevi racconti. Uno in particolare si vede che è "l'idea" di "Avrai I Miei Occhi".
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Ma parliamo di ambientazione!
Se il tutto mi era apparso confuso, qui troviamo molti più dettagli relativi a questa Milano futuristica. Sia come, appunto, ambientazione che come struttura sociale.
Nota "dolente": chi conosce Milano si godrà la storia in un modo totalmente diverso da chi c'è stato solo qualche volta o mai, perché vengono fatte molte citazioni, che però solo chi "sa" può cogliere.
Un po' un peccato.
.
Tirando le somme.
Un romanzo interessante, più "semplice" rispetto al suo seguito. Però....non lo so, mi sono decisamente persa nel finale e non ho ben capito la "risoluzione" del caso al 100%.
Sicuramente è colpa della mia mancanza di concentrazione. E quindi non so dire, onestamente, se nel testo sia tutto abbastanza palese oppure manca qualcosa.
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Un altro NI che però voglio riprendere in mano per capire se il problema sono io o il romanzo.
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E, prima che mi dimentichi, in questo romanzo sono stati aggiunti 3 brevi racconti. Uno in particolare si vede che è "l'idea" di "Avrai I Miei Occhi".
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Ma parliamo di ambientazione!
Se il tutto mi era apparso confuso, qui troviamo molti più dettagli relativi a questa Milano futuristica. Sia come, appunto, ambientazione che come struttura sociale.
Nota "dolente": chi conosce Milano si godrà la storia in un modo totalmente diverso da chi c'è stato solo qualche volta o mai, perché vengono fatte molte citazioni, che però solo chi "sa" può cogliere.
Un po' un peccato.
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Tirando le somme.
Un romanzo interessante, più "semplice" rispetto al suo seguito. Però....non lo so, mi sono decisamente persa nel finale e non ho ben capito la "risoluzione" del caso al 100%.
Sicuramente è colpa della mia mancanza di concentrazione. E quindi non so dire, onestamente, se nel testo sia tutto abbastanza palese oppure manca qualcosa.
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Un altro NI che però voglio riprendere in mano per capire se il problema sono io o il romanzo.
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