Photo of Dick Dickinson
Per questo Sabato Horror, rimescoliamo le carte!
Visto il BlogTour dedicato al libro "Cose Preziose", scritto dal Re (a cui vi consiglio di partecipare!), ho deciso di dedicare questo sabato a lui e alle trasposizioni cinematografiche delle sue opere.
E speravo di poterne parlare con voi:
Quante ne avete viste?
Cosa preferite?
Secondo voi sono fedeli o meno ai libri?
Meglio i primi film o i remake?
Fatevi coraggio e non siate timidi!
Ne ho messi solo alcuni, cercando di rispettare le date di uscita....Aspetto di sentire la vostra
Carrie White (S. Spacek) è una ragazza all'ultimo anno di liceo molto diversa dalle sue coetanee: è timida, riservata ed asociale. Se la ragazza è cresciuta in questo modo è a causa della madre Margaret (P. Laurie) che l'ha tenuta praticamente segregata in casa e sotto le sue rigide norme. Margaret è una fondamentalista cristiana ed ha fatto della religione l'unica ragione di vita. Carrie, una mattina nei bagni della scuola, ha le prime mestruazioni, e non sapendo di cosa si tratti, viene presa dal panico: le compagne, invece di aiutarla, la prendono in giro lanciandole tamponi ed asciugamani. Solo l'insegnante di educazione fisica Miss Collins (B. Buckley) giunge in soccorso della disperata Carrie. Tornata a casa, la giovane viene sgridata e maltrattata dalla madre che è convinta che abbia fatto pensieri impuri o che sia stata vinta dalla lussuria: per questo Carrie viene sbattuta e rinchiusa dentro uno sgabuzzino. La povera ragazza, che riesce a spostare piccoli oggetti con lo sguardo, chiede perdono al Signore. Uscita dallo stanzino, Carrie riceve l'ordine di andare in camera e dormire. Il giorno dopo, Miss Collins, con il permesso del Preside, riferisce alla compagne di Carrie che dovranno trascorrere un'ora in più a lezione per non aver aiutato la povera ragazza in quel momento di difficoltà. Sue Snell (A. Irving) è l'unica che sembra dispiaciuta per il fattaccio, al contrario Chris Hargenson (N. Allen) ha intenzione di architettare un'altra terribile bravata..
In una cittadina del Maine è arrivato il nuovo medico, Louis Creed. Con lui si trasferiscono anche la moglie, Rachel, e i due figli, Ellie e Gage. Vicino alla loro casa c'è un antico cimitero indiano che ha la caratteristica di trasformare in zombi i cadaveri che vi vengono sepolti. Succede così a Curch, il gattino di Ellie, e al piccolo Gage, travolto da un camion proprio sulla strada davanti a casa. La prima sequenza dell'incidente col camion è girata piuttosto bene. Il romanzo da cui è desunto il film porta la firma di Stephen King, autore anche della sceneggiatura. Il nome è una garanzia, ma questa volta il risultato è piuttosto deludente.
Jack Torrance (J. Nicholson) è uno scrittore che sta per accettare un lavoro che non ha niente a che fare con la penna. Jack sta viaggiando in direzione dell'Overlook Hotel, un albergo sperduto ed isolato nei pressi di una montagna. Il Direttore del motel Stuart Ullman ha messo a disposizione un posto da custode per la durata di cinque mesi: Jack lo accetta vedendolo come un modo per rimanere solo e poter completare in santa pace il suo ultimo lavoro. Difatti l'Overlook sta per chiudere (terminata la stagione estiva) e rimarrà completamente vuoto per cinque mesi. Stuart però avverte che l'uomo potrebbe soffrire di estrema solitudine ed ha il dovere di raccontare un fatto di sangue avvenuto dieci anni prima, nel 1970. Un uomo, custode e manutentore dell'hotel, perse il senno inspiegabilmente e fece a pezzi l'intera famiglia con un'ascia. Jack, poco turbato dal racconto, decide di voler andare avanti. L'uomo si trasferisce quindi nell'Overlook con la moglie Wendy (S. Duvall) e con il figlioletto Danny (D. Lloyd). All'inizio tutti scorre per il meglio, con Jack dedito alla scrittura e con Wendy impegnata nelle faccende di casa. Tuttavia, più i giorni passano, più la permanenza in quel posto si fa complicata: Jack si sente oppresso e senza ispirazione, Danny inizia a vedere macabre ed inquietanti visioni di morte, mentre Wendy sembra l'unica ad essere ancora lucida. La situazione è però destinata a prendere decisamente una bruttissima piega..
Cujo, il tenero e massiccio San Bernardo dei Trenton, viene morso da un pipistrello e contrae la rabbia. In poche ore si trasforma così in una macchina assassina di oltre un quintale di ferocia: dapprima sbrana un meccanico, quindi assedia i suoi padroni (Diana e suo figlio Tad), chiusi al gelo dentro un'auto per 48 ore senza generi di conforto...
Paul Sheldon (James Caan), autore di una serie di libri di successo, sta rientrando a New York dallo chalet in cui si è ritirato per scrivere l'ultimo libro, in cui ha deciso di fare morire la sua onnipresente eroina, Misery. A causa della neve esce di strada con la macchina e viene soccorso da Annie Wilkes (Kathy Bates) che lo "ricovera" nella propria casa isolata. Sheldon quindi casca, ma casca in piedi visto che la donna è un'infermiera professionista. Anche se poi non avrà modo di usarli molto, i suoi piedi, visto che Annie è anche una assidua lettrice dei suoi libri, appassionata in maniera fanatica del personaggio di Misery. A quel punto per Sheldon non ci sono alternative o lascia in vita la sua eroina o Annie gli spezza le gambe (cosa che peraltro avviene). Sheldon accetta, ma non abbandona le speranze di fuga. Il punto di partenza, come già in Stand by Me diretto sempre da Rob Reiner, è un racconto di Stephen King. Ma qui, a differenza che nel precedente, il tono è tutto buttato sul versante thriller con, in aggiunta, qualche sconfinamento nell'horror. La paccioccona Kathy Bates è così amorevole e premurosa nell'accudire al suo scrittore preferito che uno quasi quasi non ci crede quando poi s'arrabbia e lo prende a sprangate nelle caviglie. La materna Kathy Bates è così sottile e perversa che nessuno poi si è sorpreso la notte che le hanno assegnato l'Oscar come miglior attrice protagonista per questo film.
Il film si divide tra il 1957 ed il 1990. Nel 1957 la cittadina di Derry (Maine) rimane turbata dalla macabra uccisione di un bambino di nome Georgie. Il fratello della vittima, Bill Denbrough, si è fatto un'idea di chi possa essere stato: incredibile da credere, ma l'assassino sarebbe un demone che ha assunto la forma di clown, trucco usato per attirare facilmente bambini innocenti. Bill, anche se dodicenne, convince i suoi sei migliori amici a vendicare la morte del fratellino. Per far questo, tutti e sette si recano nel sistema fognario dove IT (il nome dato al mostro) si nasconderebbe. Il gruppetto di bambini, con astuzia e fortuna, riescono a mettere in fuga il pagliaccio demoniaco. I piccoli eroi stringono un patto: se mai IT dovesse ritornare, si impegneranno al massimo per risconfiggerlo. Ora però, trent'anni dopo (1990), sembra che IT sia ritornato a Derry: sono già sei i bambini scomparsi. Mike Hanlon (T. Reid) è il primo a scoprire la spaventosa verità: subito chiama tutti gli altri per tenere fede alla promessa fatta nel 1957. Tutti, spaventati più che mai, rispondono alla chiamata: e' il momento di eliminare una volta per tutte il vorace e spietato pagliaccio assassino..
Un anziano signore di nome Paul Edgecombe, ospite di un ospizio, inizia a piangere pensando agli avvenimenti di 60 anni prima: Paul si confida quindi con l'amica Elaine dando il via ad un lungo flashback. Nel 1935, nel penitenziario di stato della Louisiana, Paul (T. Hanks) era il responsabile del braccio della morte, e presiedeva praticamente a tutte le esecuzioni. Paul, insieme alle altre guardie carcerarie, accompagnava il condannato fino alla sedia elettrica, ribattezzata 'la vecchia scintillante'. Il braccio della morte, conosciuto anche con il nome di 'ultimo miglio', veniva chiamato da Paul e colleghi 'il miglio verde', per via del pavimento di colore cedro appassito. Paul poteva contare ciecamente su Brutus Howell (D. Morse), su Dean Stanton (B. Pepper) ed su Harry Terwilliger (J. DeMunn). Discorso a parte invece valeva per il cinico ed insensibile Percy Wetmore (D. Hutchison), divenuto agente di custodia non per merito. Un giorno arriva nel miglio verde un gigante di colore dall'aria mansueta ed inoffensiva, John Coffey (M. C. Duncan), accusato dell'omicidio di due bambine: Percy, come d'abitudine, non perde l'occasione per ricordare al detenuto che presto morirà. Nel miglio verde i giorni passano e i condannati a morte vengono sostituti da altri detenuti, tutti accomunati dal medesimo tragico destino..
Il celebre giallista Mort è in profonda crisi: è nel pieno di un divorzio doloroso e non riesce più a scrivere. Come se non bastasse un giorno John bussa alla sua porta accusandolo di avergli copiato un racconto e reclamando soddisfazione. Per quanto Mort si sforzi di placarlo, l'uomo diventa sempre più insistente e ostile affermando che potrebbe anche arrivare a ucciderlo a sangue freddo...
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