Opinione: La Mosca, di George Langelaan


Un classico della letteratura internazionale, 
pubblicandolo in una edizione arricchita dalle illustrazioni dell’artista Denis Pitter

Una telefonata nel cuore della notte sta per cambiare la vita di Arthur Browning: l'incomprensibile omicidio di suo fratello Robert, lo scienziato, sconvolge la quotidianità della famiglia e la precipita in un complesso turbinio di sangue, follia e segreti, dove l'unico indizio sembra essere collegato a una misteriosa mosca bianca fuggita da un laboratorio. Pubblicato nel 1957, questo breve e incisivo noir di George Langelaan, che intesse fantascienza, orrore e dramma famigliare, ha ispirato registi del calibro di Kurt Neumann e David Cronenberg a realizzare alcune delle pagine più significative e disturbanti della cinematografia horror della seconda metà del Novecento.



Non ho resistito e appena l'ho visto, doveva essere mio! 
Penso che chiunque conosca anche solo per sentito dire il film "La Mosca" del 1986, ormai un cult del cinema fantascientifico/horror. Tratto da questo minuscolo racconto, ma estremamente interessante e ricco, inutile dire assolutamente originale.
Però (il film) se ne ispira solo, la trama è estremamente diversa. 
Ma esiste una pellicola estremamente fedele, lo sapevate? 
Infatti prima di quel film ne uscì un altro, nel 1957, "L'esperimento del dott. K". 
Quest'ultimo è una perla in bianco e nero da recuperare assolutamente se fan di questo genere. 

Si, mi perdo parecchio a parlare di cinema, poiché a modo loro sono due esempi di ottimo cinema: 
quella del '57 per la fedeltà alla storia, portando sullo schermo ciò che noi leggiamo in queste pagine;
quella dell'86 perché un cult anni '80, come moltissimi altri film che hanno ampliato e sperimentato, portandoci a sognare nonostante effetti limitati. 

Sinceramente non sapevo che fosse tratto da un racconto. 
Lo sospettavo, in linea di massima. Praticamente tutto si ispira ad altre pellicole e/o a scritti. 
Quindi solo stata felicissima di recuperarlo immediatamente, da aggiungere alla mia libreria e di, appunto, scoprire la storia originale, da cui nacque tutto. 

Non sto a raccontarvi la trama. 
Penso che ci siano così tanti riferimenti ad essa che la potete immaginare, ma non siatene così certi! 
Classificato come noir, saprà sorprendervi durante l'indagine che verrà fuori dalle pagine e la verità che si nasconde dietro una confessione troppo strana per essere vera. 

Se vi approcciate ad esso come una novità assoluta, credo vi saprà conquistare e rapire totalmente. 
Non è solo un noir, ma ci sono tracce di fantascienza e dettagli che potrebbero lasciarvi qualche brivido, se siete molto sensibili. 

Vediamo l'edizione, poiché a meno di 100 paginette, 14,90€ ammetto che sono "carucci". 
Ma è estremamente curata. Nonostante la copertina morbida, ha un bel cartonato con alette, decisamente più spesso della media. Non penso si rovini facilmente. 
Aprendolo poi ci si rende conto di quanto è stato arricchito con illustrazioni ed immagini. 
Un tocco estremamente piacevole. 
Teniamo anche conto che si tratta di una piccola CE. 
Ma mettiamoci dentro anche il fatto che questo racconto era praticamente introvabile.
Credo non venisse stampato dal 1993, e sempre dentro raccolte di racconti di autori vari. 
Tirando le somme, si è un po' caro, ma vista la situazione il prezzo può anche starci. 

Nel complesso, una lettura estremamente veloce, che però riesce a raccontare un mondo.
Una storia estremamente originale e fluida, anche nei momenti più "complessi", non visti attraverso occhi "professionali" ma quotidiani come i nostri. 
Se amate questo tipo di storie, non potete lasciarvelo scappare. 

Unica enorme pecca? 
Non abbiamo altro di Langelaan al momento. 



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