Opinione: Saga Blackwater, di Michael McDowell [Spoiler Free]


Uno strano annegamento, una rivelazione terrificante e la scoperta di un tesoro

1919. Le acque nere e minacciose del fiume sommergono la cittadina di Perdido, Alabama. Come gli altri abitanti, i ricchissimi Caskey, proprietari di boschi e segherie, devono fronteggiare il disastro provocato dalla furia degli elementi. Ma il clan, capeggiato dalla potente matriarca Mary-Love e dal figlio devoto Oscar, dovrà anche fare i conti con un’apparizione sconvolgente. Dalle viscere della città sommersa compare Elinor, donna dai capelli di rame con un passato misterioso e un oscuro disegno: insinuarsi nel cuore dei Caskey.




Ebbene sì, mi sono fatta tentare poco dopo la pubblicazione del primo romanzo, così mi sono ritrovata a preordinare ognuno di questi piccoletti. Dovevo sapere come sarebbe continuata la storia!

Premetto che è stata colpa di Audible. Ero molto scettica riguardo questa serie, visto il costo totale dei cartacei e il fatto di dover aspettare due settimane fra una pubblicazione e l'altra, per non dire l'hype con cui alcuni ne parlavano (la maggior parte tramite collaborazione e, ahimè, lo ammetto: tranne pochissime persone, la cosa mi "puzza" sempre un po'; no, non sto dicendo che sono disonesti, ma non a tutti esce la verità totale e pura al 100%, si tende ad addolcire il tutto...ma non divaghiamo) .

Come si dicevo, il primo l'ho ascoltato e mi è piaciuto moltissimo. Mi ha incuriosito davvero tanto. Apriva questa saga presentando i personaggi ed uno scenario molto interessante, con dei misteri da scoprire, il tutto in un ambientazione che riuscivo ad immaginarmi molto bene. Quindi, cacciato via il lato razionale, mi sono buttata.

Il marketing che ha spinto il tutto è stato fatto decisamente bene. Hanno proprio investito molto e bombardato in pubblicità i lettori (cosa che mi faceva storcere il naso, e ancora oggi non trovo particolarmente piacevole. Ma nel complesso è bello vedere che una CE comunque muova il cu70 per promuovere le sue pubblicazioni non solo il giorno dell'uscita, lanciando la notizia e abbandonando il tutto a come viene, viene. Almeno per una volta).

Devo dirlo, però.
Ho trovato di "cattivo gusto" come è stata gestita la cosa ai posteri, ovvero: quando chi ha seguito la saga comprando il giorno della pubblicazione ogni volta, si è trovato a veder regalati gadget a chi li comprava dopo nelle librerie. Senza contare gli eventi, rari, dedicati alla serie (sempre con gadget esclusivi) portati in poche librerie nelle grandi città (ma questo posso capirlo), però nei giorni settimanali a tarda ora.
Ad occhio stronzo era un modo molto lavamani per evitare ressa (anche se non so se ci sarebbe potuta essere) senza dover mettere numero chiuso all'entrata, per non prendersi responsabilità in tutto ciò e passare per i "buoni". Ma sono anche stanca di queste trovate, sempre a nostro danno.

Detto ciò, direi che come apertura ho detto abbastanza.
Arriveranno altri post, tutti spoiler free, per parlare dei personaggi, l'ambientazione, la storia,....e FINALMENTE tirare le conclusioni!

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Vediamo di cosa parla. O almeno, quel che posso raccontarvi senza scendere troppo nei dettagli, così da non rovinarvi la lettura se foste interessati.
Lo so, lo so, sicuramente saprete già tutto, con la campagna pubblicitaria che c'è ancora in atto. Ma ci provo ugualmente.

Ci troviamo appena dopo una piena che ha completamente distrutto la città di Perdido e, mentre le acque ancora seppelliscono le case, viene trovata una giovane donna che dice di esser stata sorpresa dalla piena e di aver aspettato qualcuno che la salvasse.

Si chiama Elinor ed in quel terribile evento ha perso tutto, racconta di esser praticamente sola al mondo e di voler restare per diventare insegnante. È una donna molto bella, intelligente, ma ha qualcosa che turba in particolare Mary-Love. Lei è la matriarca della famiglia Caskey, la famiglia più potente e ricca di Perdido. La sua è sempre l'ultima parola a venir pronunciata e accettata da tutti i suoi familiari. Ma da quando arriva questa giovane le cose iniziano a cambiare, specialmente nella sua famiglia. Infatti è stato Oscar, suo figlio, a salvarla e James, suo cognato, a darle un tetto sulla testa, nel frattempo che le cose per lei migliorino.

Questo giusto un accenno a come il tutto ha inizio.

È presentata come una serie gotica, con tocchi horror,...ma per me, molto semplicemente, si tratta di una saga familiare e storica. Infatti seguiremo le vicende di questa famiglia durante i vari decenni, saltellando fra gli anni fra capitolo e capitolo, vedendo come muterà e, come succede nella vita, chi si aggiungerà e chi, ahimè, se ne andrà.

Ci sono elementi particolari, ma così pochi e spesso "nebulosi" da renderli marginali. Forse qualcuno di più sensibile potrebbe in alcune pagine restare turbato.
Mi sarei aspettata di più però, viste le premesse anche presenti nel primo volume.

Ma penso che ne parlerò meglio (se troverò le parole giuste) più avanti.


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Avevo pensato di parlarvi dei personaggi che popolano questo mondo, ma ho deciso di non farlo. O meglio, ho optato per una riflessione riguardo i generi: gli uomini in questa serie sono tappetini oppure brutali. Non ci sono vie di mezzo.
Sempre descritti e trattati in maniera superficiale, inoltre.
Non so voi, ma lo trovo davvero brutto.

Sarò breve.
Durante la serie vediamo come le varie donne che fanno parte della storia in un modo o nell'altro crescono, compiono scelte, prendono in mano la loro vita. Che siano simpatiche o meno, hanno comunque dei momenti...tridimensionali, diciamo. Mentre dall'altra parte un piattume che non si meritano.
Certo, alcuni personaggi maschili ci entrano nel cuore per alcune cose che fanno, ma di fondo, a rifletterci su, c'è una differenza così enorme fra i due sessi che lascia basiti.
È una saga familiare al femminile, dove gli uomini fanno da comparsa, nonostante alcuni siano essenziali per la storia.
Avevo già avuto questa sensazione durante i primi libri, che si è confermata alla grande quando ho chiuso la serie.
Anche volendo dare maggior risalto ai personaggi femminili, rendere piatti e servili i maschietti non ha senso. Si perde molto.
Non capisco proprio il perché di questa decisione.


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Arriviamo ad un tasto per me dolente: l'ambientazione.

In generale è difficile accontentarmi su questo aspetto. Se troppo descrittiva e minuziosa, rende pesante la lettura e mi annoia; se carente o superficiale non riesce a rendere giustizia al luogo in cui ci troviamo, specialmente nei fantasy dove il mondo non è propriamente realistico.

In questo caso, ne sono rimasta piacevolmente colpita.

L'autore riesce a presentarci la cittadina e mostrarci i suoi cambiamenti nel corso del tempo, dalla piena, alla ricostruzione, alle varie modifiche nel corso degli anni.
In particolare abbiamo spesso il rapporto fra città e fiumi, Perdido e Blackwater. Descritti così bene da farmi immaginare queste acque torbide, impetuose, pronte ad inghiottire chiunque così sciocco da avventurarsi senza esser preparato.

Ma anche l'odore! Tramite le descrizioni si riesce quasi a sentirne l'olezzo che resta appiccicato addosso, così caratteristico e particolare.

Ci si immerge nell'atmosfera dell'Alabama degli anni venti, per iniziare il tutto, per poi continuare a saltellare e trovarci sempre in una città coerente con il tempo descritto, dandoci modo di vedere cosa sta cambiando per modernizzarsi, seguendo l'evoluzione dei tempi.

Questo uno dei particolari che ho apprezzato maggiormente e che mi permette, se ci ripenso, di sentirmi lì, sulle sponde del Perdido a guardare il fiume scorrere. O sulle verande delle case dei Caskey. O anche altrove, ma non posso dirvi dove.

Un punto per l'autore, in questo caso!


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Come vi avevo accennato la serie è una saga familiare, da carta dovrebbe esser gotica e horror, con misteri ed elementi sovrannaturali. Il che è anche vero, non posso negarlo, ma in quantità talmente risicate che non ne fanno un elemento fondamentale.
Andiamo direttamente ai punti focali:
La storia avrebbe potuto funzionare anche senza? Si!
Alla fine di tutto abbiamo le risposte ai misteri che ci vengono posti? No.

Seppur vero che dopo aver sudato parecchie pagine e capitolo e libri, alcune risposte vengono date al lettore, viene fatto tutto in modo che personalmente non mi ha soddisfatto. Viene usato un espediente per cui ti ritrovi a chiederti chi fra i personaggi che ne sono, diciamo, protagonisti è il più "stupido", perché non si può non rendersi conto di certe cose. Oltre al fatto che alcuni elementi non hanno senso.

Alcune cose capitano e non c'è una spiegazione, una logica. Ci sono cose che capitano "così", perché serve alla storia e danno un pizzico di pepe, ma se un3 ci ragiona su, si rende conto che manca qualcosa.

Riguardo il gotico, non sono un esperta, ma non ho visto niente che mi ricordasse quello stile, o che mi facesse immergere e pensare ad atmosfere simili. Ho avuto più la sensazione da romanzo storico, immergendomi nelle atmosfere di un angolo di Alabama dagli anni 20 in poi.

Per l'horror, direi l'opposto. Lo amo così tanto che qui ho trovato briciole di qualcosa che dovrebbe fare paura. Ma faccio un passo indietro, provo a guardare le cose da altre prospettive, e penso che qualcuno per queste scene potrebbe starci male. Non sono particolarmente efferate, nel senso che non scendono in dettagli per creare particolare dolore emotivo, però potrebbero essere troppo per chi è molto sensibile.

Però, nel complesso, sono poche paginette rispetto al tutto. Nonostante la storia avrebbe potuto benissimo funzionare senza.

Insomma, una serie che non ha gli elementi di cui si "vanta". Ero anche andata a vedere quando fosse stata scritta, per dare maggior contesto al tutto e capire se fosse il suo esser "vecchia" il problema, ma è degli anni 80, quindi gotico e horror sono già stati ampliamente definiti, diciamo. Se paragoniamo a romanzi che trattano questi generi, anche molto più vecchiotti, c'è un abisso. Mi ha ricordato vagamente più un atmosfera da "Via col Vento" piuttosto (seppur quel romanzo è anni luce migliore, punto).

Quindi, perché puntare forzatamente su questi quando non ne fanno parte o sono elementi così marginali che potrebbero essere tranquillamente omessi?

Davvero, vorrei entrare nei dettagli per discuterne meglio, portare esempi, ma soprattutto confrontarmi per aver altri punti di vista, per chiarirmi le idee in merito, perché, per ora, tutto molto carino, ma non è ciò che era stato promesso e mi sento presa in giro.


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Ebbene, è giunto il momento. Devo tirare le conclusioni.
Sembrava una cosa così impellente, ma ora non so bene che parole usare per affrontare il tutto.
È stato un viaggio ideato sicuramente bene. Ogni romanzo è ambientato in un determinato periodo e fra uno e l'altro passa il tempo, una sensazione che ci viene ripresentata dovendo aspettare fra una pubblicazione e l'altra. Un idea carina e particolare, che tutto sommato ci può stare.

Riguardo la storia, i personaggi, note azzeccate e decisamente stonate ne ho già parlato abbondantemente.

Le copertine. Che dire? Meravigliose! Me ne sono innamorata già al primo sguardo, ma non volevo farmi tentare solo per quello. Ognuna molto curata e, seppur all'apparenza semplice, racchiude molti piccoli dettagli riguardanti la trama che si andrà a leggere. A fine romanzo infatti si riescono a cogliere questi elementi davvero ben inseriti. Un pochino fragili, vista la copertina leggermente cartonata. Ma ho visto di peggio e il tempo ci saprà dire definitivamente.

Manca solo fare i conti in tasca e poi valutare tutti questi pro e contro. Sicuramente singoli per quel prezzo possono anche starci, visto quanto l'editoria (soprattutto i grandi marchi) sta aumentando i costi dei prodotti finiti. Ma considerando che nel giro di 3 mesi si arriva a spendere poco meno di 60€, per 6 romanzi dalle 200 paginette ognuno (scritte molto grande e pubblicate in un piccolo formato, quindi probabilmente molte meno paginette).

Ecco, le cose vanno valutate meglio.
È una spesa non indifferente da questo punto di vista.
Capisco la scelta di pubblicare a puntate, capisco il costo che può esserci dietro (fra materiale, produzione, copertina in rilievo, ecc ecc). Però capisco anche i lettori ed i calcoli (e i sacrifici) che sempre più spesso si trovano a fare per poter leggere qualcosa che possa davvero valerne la pena, secondo i propri gusti.

Forse anni fa ci si poteva lanciare ad occhi chiusi, come ho potuto fare io, ma so che non tutt3 possiamo farlo.

È scritto molto bene, scorrevole e piacevole da leggere. Intrattiene nella grande maggioranza del tempo (eh, alcuni romanzi sono decisamente inferiori e noiosi, ricchi di dettagli inutili che potevano esser eliminati senza alcun problema). Quindi, nel complesso lo consiglierei. Ma attenzione a cosa cercate! Saga familiare con qualche tocco macabro? Potrebbe piacervi molto. Più elementi gotici, mistriosi e horror? Andate altrove, vi stancherebbe.

Il finale, tutto il libro direi, prevedibile fin dai primissimi volumi. Si sapeva già come sarebbe andata a chiudere la vicenda e, non solo, è stato fatto in modo così deludente, lasciando altre domande aperte ed un finale che non chiude proprio bene le cose, da avermi lasciato infastidita.
"Sei libri, tre mesi, per questo?!?"
Quindi ora capite un pochino di più perché le mie precedenti opinioni non sono proprio rosa e fiori.

Detto ciò, io spero di aver dato, almeno per quel che riuscivo, una qualche genere di opinione che permetta di capire cosa io ho trovato in queste pagine (in positivo e negativo), così da permettere a chi vuole approcciarsi di poterlo fare in modo più consapevole.
Ma un consiglio lo voglio dare di base: trovate, forse non ancora tutti i romanzi però, su Audible. Con una prova gratuita potete farvi un idea e capire se può fare per voi e magari continuare lì a seguire la vicenda, capendo alla fin fine se il tutto merita di essere posseduto in libreria (e/o letto) oppure no.

. Comunque, se vi avventurate in questo mondo, voglio sapere cosa ne pensate. Voglio parlarne con qualcun3

Saga Blackwater, di Michael McDowell (6/6 - Spoiler Free)


Ebbene, è giunto il momento. Devo tirare le conclusioni.
Sembrava una cosa così impellente, ma ora non so bene che parole usare per affrontare il tutto.
È stato un viaggio ideato sicuramente bene. Ogni romanzo è ambientato in un determinato periodo e fra uno e l'altro passa il tempo, una sensazione che ci viene ripresentata dovendo aspettare fra una pubblicazione e l'altra. Un idea carina e particolare, che tutto sommato ci può stare.


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Saga Blackwater, di Michael McDowell (5/6 - Spoiler Free)


Come vi avevo accennato la serie è una saga familiare, da carta dovrebbe esser gotica e horror, con misteri ed elementi sovrannaturali. Il che è anche vero, non posso negarlo, ma in quantità talmente risicate che non ne fanno un elemento fondamentale.
Andiamo direttamente ai punti focali:
La storia avrebbe potuto funzionare anche senza? Si!
Alla fine di tutto abbiamo le risposte ai misteri che ci vengono posti? No.

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Saga Blackwater, di Michael McDowell (4/6 - Spoiler Free)



Arriviamo ad un tasto per me dolente: l'ambientazione.

In generale è difficile accontentarmi su questo aspetto. Se troppo descrittiva e minuziosa, rende pesante la lettura e mi annoia; se carente o superficiale non riesce a rendere giustizia al luogo in cui ci troviamo, specialmente nei fantasy dove il mondo non è propriamente realistico.

In questo caso, ne sono rimasta piacevolmente colpita.

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Saga Blackwater, di Michael McDowell (3/6 - Spoiler Free)

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Avevo pensato di parlarvi dei personaggi che popolano questo mondo, ma ho deciso di non farlo. O meglio, ho optato per una riflessione riguardo i generi: gli uomini in questa serie sono tappetini oppure brutali. Non ci sono vie di mezzo.
Sempre descritti e trattati in maniera superficiale, inoltre.
Non so voi, ma lo trovo davvero brutto.


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Saga Blackwater, di Michael McDowell (2/6 - Spoiler Free)


Vediamo di cosa parla. O almeno, quel che posso raccontarvi senza scendere troppo nei dettagli, così da non rovinarvi la lettura se foste interessati.
Lo so, lo so, sicuramente saprete già tutto, con la campagna pubblicitaria che c'è ancora in atto. Ma ci provo ugualmente.


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Saga Blackwater, di Michael McDowell (1/6 - Spoiler Free)


Ebbene sì, mi sono fatta tentare poco dopo la pubblicazione del primo romanzo, così mi sono ritrovata a preordinare ognuno di questi piccoletti. Dovevo sapere come sarebbe continuata la storia!


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La Donna In Nero, di Susan Hill [Instagram Post]



Ammetto che questa ristampa mi ha incuriosito molto. Avevo visto il film che ne avevano tratto anni ed anni fa, trovandomi annoiata (magari lo riguarderò giusto per farne un paragone con romanzo) e volevo scoprire la storia originale. 

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Opinione: La Donna In Nero, di Susan Hill

 


Arthur Kipps, giovane avvocato londinese, viene incaricato di gestire l'eredità e presenziare al funerale della signora Alice Drablow, l'unica abitante di Eel Marsh House. L'antica dimora si erge in fondo a un sentiero percorribile solo con la bassa marea, immersa nella nebbia e nel mistero; ma ciò non basta a spaventare Arthur. È solo quando al funerale scorge una giovane donna vestita di nero che un sottile senso di inquietudine inizia a pervaderlo. Una sensazione che diventa via via più pressante quando, a Eel Marsh House, Arthur rivede l'apparizione, mentre gli abitanti del luogo si mostrano sempre più reticenti a parlare di quella figura misteriosa, e dei suoi veri scopi. Nonostante questi oscuri presentimenti, Arthur decide di portare a termine il suo incarico e, per mettere ordine tra i documenti di Alice, trascorre la notte nella casa. Una decisione di cui presto si pentirà.


Ammetto che questa ristampa mi ha incuriosito molto. Avevo visto il film che ne avevano tratto anni ed anni fa, trovandomi annoiata (magari lo riguarderò giusto per farne un paragone con romanzo) e volevo scoprire la storia originale. 
Mi sono rifiutata di comprare il libro: seppur la cover è davvero bella, è un formato minuscolo che (almeno per ora) non mi fa impazzire. E costicchia anche un po' troppo per questo dettaglio non da poco. 
Detto alla brutta: se fai una versione economica, pure piccola, flessibile,...devi stare molto più basso col prezzo. 

Ma torniamo a noi. 
L'ho recuperato con l'audiolibro e ammetto che spesso la mia mente divagava. Ero abbastanza annoiata. Ho anche riflettuto riguardo al fatto che avesse i suoi anni, e quindi non mi piacesse per quello (mi è capitato spesso), ma essendo degli anni '80 non era proprio così vecchio. Seppur ha uno stile da gotico molto più antico, che come inizio mi aveva incuriosito, andando avanti...ahimè...

Comunque postilla magari inutile, curiosando sull'anno di pubblicazione ho scoperto che questa donna ha pubblicato una quantità enorme di romanzi e racconti. 
Da noi è stato tradotto questo e altri due romanzi. Fine. 

La storia parte, come molte altre, dalla fine. Un uomo anziano che in una notte di racconti di fantasmi con la sua famiglia decide di metter per iscritto ciò che ha vissuto, non avendo il coraggio di raccontarlo apertamente. Come per toglierselo dalla mente. 
Si torna così indietro nel tempo, quando era un giovane avvocato che viene mandato per "gestire" l'eredità di una donna che viveva isolata dal resto della comunità in una casa raggiungibile solo con la bassa marea. A render il tutto ancora più inquietante una strana presenza di cui nessuno vuole parlare, come succede spesso nelle piccole cittadine. 
Ovviamente questa è legata alla defunta ed alla casa, e mano a mano che questo giovane metterà insieme i dettagli per scoprire la storia dietro tutto ciò, le cose andranno peggiorando. 

Una lettura per niente paurosa. Abbastanza scorrevole, seppur alcune pagine e dettagli siano forse "troppo". Non particolarmente prevedibile, ma che nemmeno lascia scioccati. 
Insomma, niente di ché. 
O perlomeno, mi baso sul mio ascolto. Magari leggendolo avrei avuto impressioni molto diverse. 

Anche in questo caso, consigliarlo o no?
Eh, difficile. Probabilmente lo rileggerò in futuro, per dargli un'altra chance. 
Ma, a freddo visto che è passato parecchio tempo, non saprei proprio. 
Se vi piacciono i romanzi lenti, gotici, con fantasmi ma non spaventosi, un mistero familiare da risolvere, potrebbe piacervi.  

La Stirpe e il Sangue, di Lorenza Ghinelli [Instagram Post]



Ho recuperato, dopo averlo puntato per parecchio tempo, questo romanzo trovandolo usato (finalmente!). Non mi ispirava particolarmente, nonostante avessi letto alcuni pareri positivi (da parte di lettor3 di cui mi fido), altrimenti lo avrei comprato molto molto tempo prima. Ammetto che mi ha piacevolmente sorpresa, seppur con qualche piccola lamentela.

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Una Dote Di Sangue, di S. T. Gibson



Con un ritardo mostruoso pubblico anche qui la mia opinione su questo romanzo che avevo atteso trepidante e che si è rivelato una bella lettura, ma insipida nei contenuti. Insomma, mi aspettavo molto di più fra le sue pagine...

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