Opinione: MFL Morituri Fighting League, di Ben Bamboo Korami


Italia, futuro prossimo. Decenni di perfezionamento dei sistemi di cura contro il cancro hanno portato allo sviluppo di nuove forme iperaggressive in grado di sopravvivere ai loro stessi ospiti. Gene Marano, ex divo del cinema, vive nello squallore dei Muzik Rave Bar, tra droghe sintetiche e prostituite a basso costo. La diagnosi di un cancro in fase terminale gli apre una nuova possibilità di tornare sulla cresta dell’onda: potrebbe far parte della Morituri Fighting League, il reality dove i convalescenti combattono contro i loro stessi cancri. Dal Ponte Sullo Stretto, fino al nuovo Colosseo, dovrà sopravvivere per diventare campione della MFL, sotto l’ombra di un segreto che la Neoplasm stessa ha fatto carte false per non divulgare…  



È stato molto difficile iniziare questo romanzo, semplicemente perché il protagonista è insopportabile: un ex stella del cinema completamente precipitata al suolo e dimenticata, un egoista presuntuoso che si crede migliore di tutti solo perché anni prima era molto richiesto come attore,....una testa di cazzo, non c'è modo di addolcire questo fatto.
Insomma, veniamo catapultati nella sua vita nella quale, nonostante non abbia più un centesimo in tasca e sia nel dimenticatoio da anni, continua a pavoneggiarsi. 
Il tutto però ha una svolta così rapida e improvvisa da cambiare le cose nel giro di una settimana, infatti dopo un malore viene ricoverato in un ospedale dove gli viene diagnosticata una forma di cancro al cuore estremamente aggressiva. 
Nel giro di pochi giorni è "nata" ed è cresciuta fino a portarlo sulla soglia della morte. 
Impossibile da operare per il SSN perché questa forma di cancro è "viva", ovvero se si sente attaccata reagisce. E come lei le numerose metastasi che ha già disseminato per il corpo di Gene. Dovrebbero essere estratte tutte nello stesso istante, ma questa è una procedura che solo un'azienda privata (che non lascia assolutamente trapelare nulla) può fare. La Neoplasm Inc.

Spendiamo due paroline su quest'azienda, perché merita una sorta di presentazione. 
Ha avuto la geniale idea di commercializzare il cancro. Esatto. Chi ha soldi può farsi togliere, appunto, un cancro e trasformarlo nel proprio animaletto domestico. O comprarne uno. Ma questa è solo la punta dell'iceberg.
Sono, appunto, i detentori di tecnologie salvavita che permettono di asportare il cancro e le metastasi in contemporanea, nonostante l'aggressività della malattia. Il problemino è il costo. Essendo tutto privato, solamente chi è estremamente ricco può permetterselo. Oppure firmare un accordo.
E qui viene il vero rendimento della Neoplasm. 
Chi non può permettersi l'operazione può comunque farla firmando un contratto nel quale si impegna ad entrare nella Morituri Fighting League, ovvero una sorta di reality dove ci si ritrova in diverse arene, a dover superare percorsi e sopravvivere a diverse forme di cancro che verranno sparse per attentare alla loro vita. Insomma, in breve, dovranno uccidere i cancri per sopravvivere. Se sopravvieranno e vinceranno tutte le sfide, saranno liberi. Uno show seguito da milioni di persone che Gene si troverà a guardare dall'interno, obbligato a fare questo patto per restare in vita.

Tutto ciò più o meno è spiegato nella trama e nelle primissime pagine, una cinquantina forse, poi si inizia a "giocare". L'autore è davvero bravo a render le scene di battaglia, nelle descrizioni di queste creature, le lotte, il tutto comunque intramezzato dalle pause fra un'arena e l'altra dove comunque succedono tante cose (che giustamente non posso rivelarvi).

Bilanciato molto bene rende avvincente il romanzo e difficile staccarsi dalle pagine, diventando sempre più scorrevole e (per mia fortuna) facendo diventare meno indigesto il protagonista. No, proprio non lo si finisce per amare, però comunque ha qualche piccolo spiraglio di luce che ci fa tirare il fiato. È fedele a se stesso (egoista, bla bla bla), cosa che resta originale in un fiume di romanzi con protagonisti tutti uguali o che "puff" cambiano completamente personalità, quasi a caso. E questo dettaglio l'ho apprezzato moltissimo, per questo mi sono forzata ad andare oltre le prime pagine quando lo avrei preso a badilate io stessa.

Ovviamente non è per tutti!
Ma questo già dalla trama si percepisce. 

In ogni caso penso che se vi incuriosisce è perché state cercando storie del genere e io vi suggerisco di buttarvi, almeno per ora è il primo romanzo di penna italiana del genere che mi capita tra le mani e l'ho adorato per questo. 

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