Blogtour: Anche La Morte Ascolta Il Jazz - Playlist



Benvenuti al blog tour dedicato al romanzo d’esordio di Valeria Biuso!
Venite a scoprire con noi l’America di fine anni ’40, dal cinema alla musica, dalla controcultura hipster ai luoghi simbolo di quel periodo. William Brooks, il protagonista di “Anche la morte ascolta il jazz”, vi aspetta!  
Oggi vi parlerò della Playlist del romanzo, ma prima vi ricordo di seguire l’Evento Facebook per vincere una copia cartacea o digitale di “Anche la morte ascolta il jazz” e due illustrazioni originali a tema, create proprio dall’autrice!  
Seguite tutte le tappe, anche con l'hashtag ufficiale, per rimanere aggiornati su questo evento:  #BTNewYork40

Prima di tutto, il romanzo: 

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William Brooks è un giovane scrittore alla ricerca d'ispirazione a zonzo per le livide strade della febbricitante e contraddittoria New York della fine degli anni '40. Scrive recensioni per il Partisan Review, la rivista più radicale della città, e frequenta i locali storici del bebop, costipati da morfinomani, perdigiorno e hipster. L'inaspettato incontro con un lontano parente, l'azzimato e nebuloso Noah Tats, riesce però a scuoterlo dal languore in cui si sentiva da tempo impaludato. Una seducente e misteriosa promessa di consapevolezza illumina d'improvviso l'orizzonte di William. Ma la strada è ancora percorsa da fittissime ombre e pesanti inquietudini... Valeria Biuso racconta la crisi identitaria di una generazione, evocando il relativismo dei nuovi valori fondamentali e le antinomie irrisolvibili che governano la società occidentale. Poesia beat, moda, jazz, esoterismo, gusto fantastico e controcultura hipster si fondono in un'appassionata e trasversale ricerca di autenticità.


 
Alla fine degli anni ’40 il jazz orchestrale e lo swing predominavano la scena dei club newyorkesi. Solo dopo aver fatto ballare i bianchi, però, i musicisti potevano dare sfogo a suoni diversi, vertiginosi e sperimentali: quelli del bebop. Il termine nasce in riferimento a una forma di vocalizzazione tipica dello scat, ossia alla pronuncia di sillabe nonsense a imitazione degli strumenti musicali. La tecnica, utilizzata anche da Ella Fitzgerald e Cab Colloway, raggiunse poi la popolarità grazie a Louis Amstrong. Caratterizzato da ritmi veloci, virtuosismi armonici e assoli intricati, il bebop era considerato un vero e proprio prodotto artistico e non una musica d’intrattenimento, come nel caso dello swing. Il fenomeno bop andava oltre la musica: era una rivoluzione sociale, una filosofia, un movimento con atteggiamenti quasi elitari e, al contrario delle big bands jazz, di respiro unicamente afroamericano. 
© Herman Leonard Charlie Parker & Dizzy Gillespie,
NYC, New York, 1949

È proprio per la sua natura ribelle ed esistenzialista che influenzò i beatnik, divenendone il genere prediletto e spesso accompagnando letture di poesie. Jack Kerouac definì il suo On the road come la traduzione letterale delle improvvisazioni di Charlie Parker e Leslie Young. Ad Harlem, insieme ai grandi padri del bebop, Dizzy Gillespie e Charlie Parker (Bird), suonavano Thelonius Monk, Art Blakey, Max Roach, Fats Navarro, Curley Russell, Tommy Potter, Miles Davis. Si esibivano in locali quali il Minton’s o il Monroe’s e nei club della Cinquantaduesima strada come il 3 Deuces, il Downbeat, il Birdland. Dall’altra parte dello stato, nella West Coast, a Los Angeles, erano invece i celebri duelli di improvvisazione tra Dexter Gordon e Wardell Gray ad animare la scena bop.

Estratto da “Anche la morte ascolta il jazz”, di Valeria Biuso:
 “Il proprietario del locale annunciò che Parker e la sua band sarebbero arrivati a momenti.
Gli strumenti erano già lì… Dopo una ventina di minuti di brusio spazientito, un applauso precedette l’arrivo sul palco di Bird. Lui sorrise e salutò il pubblico con un inchino da clown, disse qualcosa di spiritoso a proposito di alcune fanciulle pettinate à la Ava Gardner, poi imbracciò il sax e si trasformò nel re del bop. I suoi occhi erano vivi, gioiosi, pazzi. Impazienti e calamitanti, come le note della sua incredibile musica. Ogni tanto incrociavo il suo sguardo e la cosa mi trasmetteva tanta carica da farmi venire voglia di saltare sulla sedia. Iniziò con Chasing the Bird, poi fu la volta di Groovin’ High, di un blues tenebroso e della meravigliosa How High the Moon. Tutti mimavano il ritmo con le mani, battevano i piedi e si univano in un caos melodioso di frastuono e note.
«Vi amo, ragazzi! Siete grandi!» gridò un tizio dalla prima fila, dopo essersi alzato.
L’intera sala palpitava. C’era gente da ogni lato che strillava e si agitava, diventando un tutt’uno con il suono. Dei ragazzi neri iniziarono a ballare accanto al bancone, con piroette e mosse da fenomeni. Energia pura si librava nell’aria, ci scuoteva e ci animava come fossimo fantocci fatti carne. Le battute erano rapide e martellanti, schizzavano in alto e in basso e ancora continuavano in ogni senso possibile. Tutto era matto, tutti eravamo matti.”

Qui una playlist per entrare nel mood bop!

 
Tappe
13.03.2018 Presentazione del romanzo e del blog tour – Tre domande all’autrice
Blog: Zebuk
20.03.2018 La controcultura hipster
Blog: Les fleurs du mal
27.03.2018 Golden Age Hollywood
Blog: Feel the book
03.04.2018 Playlist bebop
Blog: Viaggiatrice Pigra
10.04.2018 Ambientazione: la New York di fine anni ’40
Blog: Le parole segrete dei libri
17.04.2018 Moda e costumi nella New York di fine anni ’40
Blog: FantasyAmo 
24.04.2018 Estrazione e annuncio vincitori nell’Evento Facebook del blog tour!

In palio
1. Copia cartacea di “Anche la morte ascolta il jazz”
2. Copia digitale di “Anche la morte ascolta il jazz” + Illustrazione (cm. 20x30) a tema
3. Illustrazione (cm. 20x30) a tema

Condizioni per partecipare
- Gradita ma non obbligatoria la condivisione di questo evento sulla vostra bacheca, con modalità della privacy impostata su “pubblica”
- Gradito ma non obbligatorio il “mi piace” alle pagine dell’autrice e dei blog che partecipano all’evento
- Obbligatorio invece è il commento sotto il video di benvenuto di Valeria Biuso, in cui dovrete confermare di voler partecipare.
Se poi taggate anche due amici che potrebbero essere interessati al libro o alle tematiche dell’evento ci farebbe molto piacere! http://amzn.to/2HymaDG

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