Benvenuti in questa quarta tappa di questo interessante Blogtour durante il quale vi parleremo del romanzo mescolando recensioni a tappe specifiche, riguardanti tematiche presenti nel libro.
Prima di iniziare a parlarvi di "Donne e Guerra" per come sono stati sviluppati in questo scritto, alcuni dati sul romanzo e la sua trama:
Titolo: Figlie di una nuova era
Autore: Carmen Korn
Traduttore: M. Francescon S. Jorio
Editore: Fazi
Collana: Le strade
In commercio dal: 18 ottobre 2018
Pagine: 500 p., Brossura
EAN: 9788893253376
Quattro donne, un secolo di storia:
Figlie di una nuova era è il primo capitolo di una nuova, avvincente trilogia tutta al femminile.
Uno strano destino, quello delle donne nate nel 1900: avrebbero attraversato due guerre mondiali, per due volte avrebbero visto il mondo crollare e rimettersi in piedi, stravolgersi per sempre sotto i loro occhi. Sono proprio loro le protagoniste di questa storia, quattro donne che incontriamo per la prima volta da ragazze, ad Amburgo, alle soglie degli anni Venti. Hanno personalità e provenienze molto diverse: Henny, di buona educazione borghese, vive all’ombra della madre e ama il suo lavoro di ostetrica più di ogni cosa; l’amica di sempre Käthe, di estrazione più modesta, emancipata e comunista convinta, è un’appassionata militante; Ida, rampolla di buona famiglia, ricca e viziata, nasconde un animo ribelle sotto strati di convenzioni; e Lina, indipendente e anticonformista, deve tutto ai suoi genitori, che sono letteralmente morti di fame per garantirle la sopravvivenza. Insieme crescono e vedono il mondo trasformarsi, mentre le loro vicende personali s’intrecciano in una rete intricata di relazioni clandestine, matrimoni d’interesse, battaglie politiche e sfide lavorative, lutti e perdite, eventi grandi e piccoli tenuti insieme dal filo dell’amicizia. Pagine che ci fanno respirare il fascino d’epoca di un mondo che non c’è più: i cocktail al vermut, i cappelli a bustina, gli orologi da tasca e gli sfarzosi locali da ballo, ma anche le case d’appuntamenti, i ristoranti cinesi e le fumerie d’oppio del quartiere di St Pauli. E poi la lenta, inesorabile disgregazione di tutto, la fine di ogni libertà, il controllo sempre più pressante delle ss, la minaccia nazista…
° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° °
Chiunque ha un idea più o meno vaga di com'erano i tempi in guerra, grazie ai libri di storia, alle testimonianze di chi ha vissuto in quel periodo, ai libri che sono stati scritti,...abbiamo una memoria che ci può portare indietro nel tempo, permettendoci di immaginare quegli anni orribili.
In particolare riguardante l'ultima grande guerra di cui portiamo ancora le cicatrici, la Seconda Guerra Mondiale, con la violenta ideologia nazista (e fascista nel nostro paese) che portò alla morte moltissimi innocenti con la sola colpa di essere nati "diversi" da uno standard malato o semplicemente mostrare apertamente dissenso.
Le protagoniste di questo romanzo sono nate alla fine della Prima Guerra Mondiale e si troveranno a viverne la Seconda. Ammetto che pensavo ci fosse più focalizzazione per questo periodo storico così importante e drammatico, cosa che viene quasi lasciata marginale.
Un pro ed un contro del libro, perché assistiamo alla loro vita che si scontra con l'ideologia nazista e per ultima la guerra, ma nei vari capitoli (pochissimi, principalmente solo quando arrivano i bombardamenti) non ne sentiamo così tanto l'importanza.
O almeno così è stato per me.
Non è un romanzo sulla guerra. Meglio precisarlo immediatamente.
Viene trattata perché le protagoniste vivono in Germania a cavallo fra le due Guerre Mondiali, ma nello specifico la storia è incentrata su di loro, non sul conflitto; ed anche in quel caso, non so bene come spiegarlo, ma tutto questo viene comunque lasciato come sottofondo alla loro vita.
Capita e dovranno avere a che fare col nazismo e ciò che ne comporta, ma non verrà mai messo in primo piano.
Una decisione dell'autrice, quello di frammentare tantissimo la storia, dividendo i capitoli in archi temporali con una data e dentro questi mescolare i vari personaggi con lo scorrere del tempo.
Interessante scelta per creare una coralità al romanzo che permettere di percepire ogni sfumatura del drammatico periodo che stanno vivendo, ma troppo "superficiale" per farne un analisi legata solamente a donne e guerra.
Ci proverò, ma è difficile capire come parlarvene senza rivelare dettagli che devono essere scoperti durante la lettura, anche perché è solo verso gli ultimi capitoli (verso la fine del '40) che iniziamo a percepire qualcosa di concreto riguardo il conflitto vero e proprio: oltre l'inizio della "carriera" di Hitler, quando si credeva fosse un fanatico che mai avrebbe raggiunto un barlume di potere; alle leggi razziali, che colpiscono i vari personaggi della storia, alcuni ebrei e/o con amici/compagni/sposi ebrei, quando (marginalmente) viene annunciato che tutti gli uomini (anche ragazzi molto giovani, ma non chi è protetto da certe cariche) debbano partire per la guerra.
Lì, da quel momento, la guerra arriva nelle vite delle 4 principali protagoniste.
Loro sono donne direi borghesi (nate dalla povertà della Prima Guerra Mondiale, ma da cui sono riuscite ad emergere e costruirsi una vita quasi agiata), con unica eccezione di Ida che vive nella ricchezza da sempre.
Dal '40, quando gli uomini vengono obbligati a partire, saltiamo poi al '43 dove ci sono vaghi accenni di ciò che sta diventando la normalità da qualche tempo (ma l'autrice non specifica esattamente da quanto): le corse nei bunker per i raid aerei. Solo il 28 luglio (data aggiunta quasi come postilla dall'autrice) arriveranno davvero i bombardamenti, ma anche in questo caso ci verranno mostrati alcuni frammenti della notte (e di alcune notti successive) attraverso gli occhi di alcuni protagonisti, ma la devastazione, anche se a volte li tocca personalmente, resta accennata come verità ma io non ho percepito appieno quanto ciò abbia toccato ognuno di loro nel profondo.
Manca qualcosina per renderla empatica a tutti i lettori.
Si accenna ai razionamenti, ma non le vediamo così temprate dalla fame. Hanno solo qualcosa in meno, quindi molto fortunate rispetto a ciò che tantissimi altri hanno dovuto patire.
Basti solo pensare a Lina che quando era piccola, durante la precedente guerra, vide i suoi genitori morire di fame davanti ai suoi occhi.
Si accenna alle denunce, quando chiunque poteva spiare i vicini e, se facevano qualcosa di "illegale" avvertire le autorità che avrebbero preso provvedimenti e deportato i colpevoli.
Conosceremo la paura che porta a nascondersi, evitando di rivelare le proprie ideologie in pubblico, anche se non ci si unisce al partito. Qualcosa che sembra sciocco, ma (come si percepisce dal romanzo) ci vuole davvero troppo coraggio per esporsi quando tutti hanno abbracciato quella causa così...malata! Non esiste altro termine.
Avrei voluto parlarvi meglio di questa tematica, ma non è il genere di romanzo che lo permette e non voglio parlarne in maniera generale. Trovo questo tema davvero importante e forte, per le donne che si sono trovate a combattere, a lottare contro la fame, a dover far sopravvivere una famiglia, a prendere il posto degli uomini per fabbricare armi (mentre loro erano nei vari fronti a combattere),...e sono rimasta delusa da come sia stato affrontato il tutto, ma per una mia aspettativa a riguardo!
Come dicevo inizialmente, l'autrice ne parla (ma non è un romanzo di guerra), le protagoniste lo vivono (anche se in maniera abbastanza protetta), ma per la scelta di raccontare coralmente (quindi senza particolari approfondimenti personali), sia per lo status di queste donne, non ci sono particolari elementi da riportare più della generalizzazione che già conosciamo.
Con ciò voglio specificare che (come ho raccontato nella mia opinione qualche giorno fa) il romanzo resta davvero bello e particolare da leggere, mostra la forza ed il coraggio di tanti piccoli gesti che purtroppo non potrei elencare, sia perché partono dagli inizi del nazismo, sia perché vi rovinerei il romanzo svelandovi cosa accade e cosa vivono durante gli ultimi anni di guerra, nonostante la storia sia concentrata molto sui personaggi e il periodo storico faccia da cornice a questi atti, non da poco.
Restano donne (e non solo) che sono rimaste fedeli ai loro ideali, anche se alcuni più radicali di altri, e che hanno dovuto nascondere parte di ciò, anche se hanno compiuto piccoli atti di ribellione verso coloro che amano, per proteggerli. Donne forti e coraggiose, che affrontano giorno dopo giorno, pensando alla famiglia e a come sopravvivere, sperando che questa "nuvola" passi velocemente.
In tanti altri romanzi percepiamo come un conflitto di tali proporzioni entri come un pugno delle vite e le cambi. Forse il "buono" di questo scritto è che permette di vedere una parte che spesso non viene molto calcolata, appunto la borghesia tedesca (quella che respinse le ideologie naziste e dovette farne i conti nel quotidiano), che non si rese conto di quello che stava accadendo fino all'ultimo. Quando era troppo tardi.
Un mondo che cambia in modo lento e graduale, che anestetizza e porta a sentirsi spaesati, sperando sempre di più che finisca presto, di poter ricostruire una casa, una famiglia, di poter rivedere vivi i propri cari mandati a morire al fronte.
Un romanzo non di guerra, ma in cui comunque entra di prepotenza per ben due volte nel quotidiano delle protagoniste, con cui dovranno scontrarsi, nonostante tutto.
Vi lascio il calendario con i vari link che vi porteranno ai vari siti:
19/11 Tappa di presentazione dell'evento - I Sussurri delle Muse
20/11 Ambientazione storica degli inizi del '900 - Romance e Altri Rimedi
Recensione - I Sussurri Delle Muse
21/11 Presentazione dei personaggi - Diario di un Sogno
Recensione - Viaggiatrice Pigra
22/11 Le donne nel 900: educazione, famiglia e classi sociali - I Sussurri Delle Muse
Recensione - Inside a Book
23/11 Le donne e la guerra - Viaggiatrice Pigra
Recensione - Il Giornale Del Libro & Le Letture di Beb
24/11 L’uomo nei confronti delle donne: padrone ieri...omicida oggi... - Chronicles Of A Bookhaolic
Recensione - Diario di un Sogno
26/11 Gli ultimi splendori della Belle Époque e il tarlo del Nazismo - L'Angolo Delle Parole
Recensione - Romance e Altri Rimedi & L'Incanto dei Libri
27/11 Le donne e la Belle Époque raccontate dagli artisti - I Libri: il mio Passato, il mio Presente e il mio Futuro
Recensione - Chronicles Of A Bookaholic
28/11 Il percorso dell’emancipazione femminile - Il Giornale del Libro
Recensione - Book Addicted 97
29/11 XX & XXI secolo: donne allo specchio. Noi, adesso, figlie o eredi di una nuova era? - Le Letture di Beb
Recensione - Lettrice di Sogni & L'Angolo delle Parole
In particolare riguardante l'ultima grande guerra di cui portiamo ancora le cicatrici, la Seconda Guerra Mondiale, con la violenta ideologia nazista (e fascista nel nostro paese) che portò alla morte moltissimi innocenti con la sola colpa di essere nati "diversi" da uno standard malato o semplicemente mostrare apertamente dissenso.
Le protagoniste di questo romanzo sono nate alla fine della Prima Guerra Mondiale e si troveranno a viverne la Seconda. Ammetto che pensavo ci fosse più focalizzazione per questo periodo storico così importante e drammatico, cosa che viene quasi lasciata marginale.
Un pro ed un contro del libro, perché assistiamo alla loro vita che si scontra con l'ideologia nazista e per ultima la guerra, ma nei vari capitoli (pochissimi, principalmente solo quando arrivano i bombardamenti) non ne sentiamo così tanto l'importanza.
O almeno così è stato per me.
Non è un romanzo sulla guerra. Meglio precisarlo immediatamente.
Viene trattata perché le protagoniste vivono in Germania a cavallo fra le due Guerre Mondiali, ma nello specifico la storia è incentrata su di loro, non sul conflitto; ed anche in quel caso, non so bene come spiegarlo, ma tutto questo viene comunque lasciato come sottofondo alla loro vita.
Capita e dovranno avere a che fare col nazismo e ciò che ne comporta, ma non verrà mai messo in primo piano.
Una decisione dell'autrice, quello di frammentare tantissimo la storia, dividendo i capitoli in archi temporali con una data e dentro questi mescolare i vari personaggi con lo scorrere del tempo.
Interessante scelta per creare una coralità al romanzo che permettere di percepire ogni sfumatura del drammatico periodo che stanno vivendo, ma troppo "superficiale" per farne un analisi legata solamente a donne e guerra.
Ci proverò, ma è difficile capire come parlarvene senza rivelare dettagli che devono essere scoperti durante la lettura, anche perché è solo verso gli ultimi capitoli (verso la fine del '40) che iniziamo a percepire qualcosa di concreto riguardo il conflitto vero e proprio: oltre l'inizio della "carriera" di Hitler, quando si credeva fosse un fanatico che mai avrebbe raggiunto un barlume di potere; alle leggi razziali, che colpiscono i vari personaggi della storia, alcuni ebrei e/o con amici/compagni/sposi ebrei, quando (marginalmente) viene annunciato che tutti gli uomini (anche ragazzi molto giovani, ma non chi è protetto da certe cariche) debbano partire per la guerra.
Lì, da quel momento, la guerra arriva nelle vite delle 4 principali protagoniste.
Loro sono donne direi borghesi (nate dalla povertà della Prima Guerra Mondiale, ma da cui sono riuscite ad emergere e costruirsi una vita quasi agiata), con unica eccezione di Ida che vive nella ricchezza da sempre.
Dal '40, quando gli uomini vengono obbligati a partire, saltiamo poi al '43 dove ci sono vaghi accenni di ciò che sta diventando la normalità da qualche tempo (ma l'autrice non specifica esattamente da quanto): le corse nei bunker per i raid aerei. Solo il 28 luglio (data aggiunta quasi come postilla dall'autrice) arriveranno davvero i bombardamenti, ma anche in questo caso ci verranno mostrati alcuni frammenti della notte (e di alcune notti successive) attraverso gli occhi di alcuni protagonisti, ma la devastazione, anche se a volte li tocca personalmente, resta accennata come verità ma io non ho percepito appieno quanto ciò abbia toccato ognuno di loro nel profondo.
Manca qualcosina per renderla empatica a tutti i lettori.
Si accenna ai razionamenti, ma non le vediamo così temprate dalla fame. Hanno solo qualcosa in meno, quindi molto fortunate rispetto a ciò che tantissimi altri hanno dovuto patire.
Basti solo pensare a Lina che quando era piccola, durante la precedente guerra, vide i suoi genitori morire di fame davanti ai suoi occhi.
Si accenna alle denunce, quando chiunque poteva spiare i vicini e, se facevano qualcosa di "illegale" avvertire le autorità che avrebbero preso provvedimenti e deportato i colpevoli.
Conosceremo la paura che porta a nascondersi, evitando di rivelare le proprie ideologie in pubblico, anche se non ci si unisce al partito. Qualcosa che sembra sciocco, ma (come si percepisce dal romanzo) ci vuole davvero troppo coraggio per esporsi quando tutti hanno abbracciato quella causa così...malata! Non esiste altro termine.
Avrei voluto parlarvi meglio di questa tematica, ma non è il genere di romanzo che lo permette e non voglio parlarne in maniera generale. Trovo questo tema davvero importante e forte, per le donne che si sono trovate a combattere, a lottare contro la fame, a dover far sopravvivere una famiglia, a prendere il posto degli uomini per fabbricare armi (mentre loro erano nei vari fronti a combattere),...e sono rimasta delusa da come sia stato affrontato il tutto, ma per una mia aspettativa a riguardo!
Come dicevo inizialmente, l'autrice ne parla (ma non è un romanzo di guerra), le protagoniste lo vivono (anche se in maniera abbastanza protetta), ma per la scelta di raccontare coralmente (quindi senza particolari approfondimenti personali), sia per lo status di queste donne, non ci sono particolari elementi da riportare più della generalizzazione che già conosciamo.
Con ciò voglio specificare che (come ho raccontato nella mia opinione qualche giorno fa) il romanzo resta davvero bello e particolare da leggere, mostra la forza ed il coraggio di tanti piccoli gesti che purtroppo non potrei elencare, sia perché partono dagli inizi del nazismo, sia perché vi rovinerei il romanzo svelandovi cosa accade e cosa vivono durante gli ultimi anni di guerra, nonostante la storia sia concentrata molto sui personaggi e il periodo storico faccia da cornice a questi atti, non da poco.
Restano donne (e non solo) che sono rimaste fedeli ai loro ideali, anche se alcuni più radicali di altri, e che hanno dovuto nascondere parte di ciò, anche se hanno compiuto piccoli atti di ribellione verso coloro che amano, per proteggerli. Donne forti e coraggiose, che affrontano giorno dopo giorno, pensando alla famiglia e a come sopravvivere, sperando che questa "nuvola" passi velocemente.
In tanti altri romanzi percepiamo come un conflitto di tali proporzioni entri come un pugno delle vite e le cambi. Forse il "buono" di questo scritto è che permette di vedere una parte che spesso non viene molto calcolata, appunto la borghesia tedesca (quella che respinse le ideologie naziste e dovette farne i conti nel quotidiano), che non si rese conto di quello che stava accadendo fino all'ultimo. Quando era troppo tardi.
Un mondo che cambia in modo lento e graduale, che anestetizza e porta a sentirsi spaesati, sperando sempre di più che finisca presto, di poter ricostruire una casa, una famiglia, di poter rivedere vivi i propri cari mandati a morire al fronte.
Un romanzo non di guerra, ma in cui comunque entra di prepotenza per ben due volte nel quotidiano delle protagoniste, con cui dovranno scontrarsi, nonostante tutto.
ALT!
Non dimenticatevi di seguire questo evento e tutti i blog che ve ne parleranno, sia attraverso le tappe del Blogtour che le Recensioni personali. Vi lascio il calendario con i vari link che vi porteranno ai vari siti:
19/11 Tappa di presentazione dell'evento - I Sussurri delle Muse
20/11 Ambientazione storica degli inizi del '900 - Romance e Altri Rimedi
Recensione - I Sussurri Delle Muse
21/11 Presentazione dei personaggi - Diario di un Sogno
Recensione - Viaggiatrice Pigra
22/11 Le donne nel 900: educazione, famiglia e classi sociali - I Sussurri Delle Muse
Recensione - Inside a Book
23/11 Le donne e la guerra - Viaggiatrice Pigra
Recensione - Il Giornale Del Libro & Le Letture di Beb
24/11 L’uomo nei confronti delle donne: padrone ieri...omicida oggi... - Chronicles Of A Bookhaolic
Recensione - Diario di un Sogno
26/11 Gli ultimi splendori della Belle Époque e il tarlo del Nazismo - L'Angolo Delle Parole
Recensione - Romance e Altri Rimedi & L'Incanto dei Libri
27/11 Le donne e la Belle Époque raccontate dagli artisti - I Libri: il mio Passato, il mio Presente e il mio Futuro
Recensione - Chronicles Of A Bookaholic
28/11 Il percorso dell’emancipazione femminile - Il Giornale del Libro
Recensione - Book Addicted 97
29/11 XX & XXI secolo: donne allo specchio. Noi, adesso, figlie o eredi di una nuova era? - Le Letture di Beb
Recensione - Lettrice di Sogni & L'Angolo delle Parole
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