Opinione: I fiori di Yggdrasill, di Veronica De Simone, illustrazioni di Silvia Vanni


Dopo un incidente mortale, Alessandra salva la vita del suo compagno autorizzando il trasferimento della sua coscienza in un corpo artificiale. Per evitargli sofferenze, tiene la cosa segreta all’uomo. Presto però inizia a sospettare che anche il proprio corpo sia stato sostituito. Inizia a cercare prove dell’autenticità del suo corpo, ma un corpo sintetico è indistinguibile dall’originale. Alla fine qual è il valore di un corpo? Dove risiede l’identità? E cosa ne è dei corpi originari? I corpi “veri”. Il sentirsi estranea nel proprio corpo la farà precipitare in una spirale paranoica che la porterà a cercare risposte con ogni mezzo a sua disposizione. Un racconto dal ritmo vertiginoso che ci porta in un mondo poco distante dalla nostra realtà, per seguire il cortocircuito dei pensieri della protagonista. 



Ormai ho sbloccato la nuova ossessione per i racconti e questa collana, che però (almeno finora) mi ha regalato delle storie molto carine e piacevoli da leggere, unite a delle illustrazioni molto belle che adornano il racconto aggiungendo qualcosina in più che lo rende un gioiellino. 

In questa storia conosceremo Weth. In modo indiretto capiremo che è una giovane donna prossima alle nozze con Vidar, un ottimo cacciatore e un uomo dal cuore d'oro. 
Ci troviamo in un villaggio norreno, dove Odino, Freya, Hel,...possono essere pregati ed anche manifestarsi nella vita quotidiana. Un villaggio che noi definiremmo magico, poiché tutti hanno una pelle in cui possono trasformarsi, la maggior parte in lupi. Sarebbe un bel posto in cui vivere, se non fosse che Weth viene isolata e lei stessa accetta questa sorta di punizione per qualcosa che lei è, ma non ha mai scelto di essere: una draugr

Non voglio rivelarvi cosa voglia dire, il bello è seguire il viaggio che dovrà compiere Weth e scoprirlo pagina dopo pagina. 
Tornando alla trama, una sera il compagno la convince ad andare a caccia per farla stare meglio e non farla pensare al modo in cui gli altri la trattano ma lui, senza volerlo, trasgredisce una regola molto importante e rischia di morirne. 
Weth non si tira indietro quando scopre che c'è una possibilità di poterlo salvare e mette in gioco la sua vita per salvare entrambi. 

Un viaggio pericoloso e molto particolare, durante il quale dovrà confrontarsi con se stessa e il suo passato, facendo i conti con chi è davvero nel profondo. 
Una storia breve ma in cui c'è tutto. 

Una scrittura scorrevole, che ci racconta l'essenziale, che non si perde in descrizioni inutili. 
Dovremo cercare fra le pagine le risposte alle nostre domande, poiché non viene spiegato nulla, il tutto è ritenuto così normale e scontato che veniamo catapultati direttamente nella storia senza spiegazioni.
Personalmente non l'ho trovato fastidioso, anzi. Riusciamo a ricavare tutto quello che ci serve dalle pagine senza digressioni che allungherebbero il brodo senza averne proprio un motivo.
Se ne esce incantati. 

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