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«Un viaggio alle origini del male in compagnia di straordinarie protagoniste femminili.»
Donato Carrisi
«Un thriller angosciante, oscuro, potente.»
The Times
«La ragazza corvo è un libro memorabile, con una trama incalzante e un finale sconvolgente perfettamente orchestrato dall'autore.»
Observer
Stoccolma: in un parco cittadino la polizia scopre il cadavere di un giovane straniero. Il commissario di polizia Jeanette Kihlberg conduce le indagini, dando la caccia a un misterioso quanto efferato omicida e lottando contro le resistenze interne alla polizia stessa, restia a impiegare le proprie forze per cercare l’assassino di un immigrato sconosciuto. Ma con la scoperta di altri due corpi barbaramente uccisi, Jeanette Kihlberg capisce di trovarsi di fronte a un serial killer e si rivolge alla psichiatra e profiler Sofia Zetterlund, con cui lavora giorno e notte incrociando con lei non solo la vita professionale ma anche quella personale. E a mano a mano che Jeanette e Sofia progrediscono nelle indagini, appare chiaro che la catena di omicidi è solo la manifestazione più evidente e raccapricciante di un disegno criminoso e diabolico che coinvolge settori insospettabili della società svedese.
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Chiudi il volume e ti trovi a pensare: mi è piaciuto oppure no? Un libro difficile da classificare. Davvero.
L’ho odiato, lo ammetto. E pure tanto.
Ci vuole moltissima pazienza e tempo per leggerlo, più che altro ho faticato con i moltissimi nomi dei vari protagonisti della vicenda che (essendo dell’Est) non sono facilmente memorizzabili, come per i luoghi....Che tra l’altro io fatico pure con quelli Italiani eh!
Ma facciamo un passo indietro, perché “La Ragazza Corvo” non è proprio una novità.
Infatti è una trilogia scritta da Jerker Eriksson e Håkan Axlander Sundquist ristampata in unico volume, usando lo pseudonimo Erik Axl Sund, a cui hanno tagliato delle parti, perché ogni libro si aggirava sulle 450 paginette, e questo è sulle 750….mi chiedo cosa abbiano rimosso, ma la mia curiosità si placa perché non ce la farei a rileggere tutto da capo:
“La stanza del male”, “Una donna non dimentica mai” e “Le regole del buio”, tutti editi da Corbaccio.
Sul perché si sia fatta questa scelta purtroppo ancora non ho trovato spiegazioni, a parte una mia teoria: "lo ristampiamo così per ri-guadagnarci sopra e sperare che abbia più successo dei precedenti".
Lo so, sono acida, ma è l'unica cosa a cui logicamente di può arrivare a pensare;
se lo sapete, ditemelo voi!
Intanto vi posso parlare di questo libro diviso in tre parti (presumo corrispondenti ai tre volumi).
Parte deciso, sembra quasi un thriller classico, piuttosto forte ma bello, poliziesco con un pizzico di psicologia….ma qui già mi sbagliavo di grosso.
Perché è molto psicologico e molto diverso da tantissimi thriller che ho letto.
È qualcosa di nuovo, che ti confonde ad ogni capitolo e quando pensi di aver afferrato qualcosa, tutto si capovolge. Niente è assolutamente prevedibile!
Un bene o un male?! Difficile da dire...
Ci sono molti personaggi che entreranno, chi prima e chi dopo, a parlare e darci la loro visione delle cose. Non ci sarà solo Jeanette a mostrarci le indagini. O la psicologa Sofia. Ci saranno altre voci, altre persone, altri buoni e anche cattivi a mostrarci qualcosa.
Un mondo che Larsson aveva aperto
(Comunque paragonare questo libro ai suoi lui è decisamente esagerato!!!),
mostrando cosa si nascondeva dietro la facciata di alcune nazioni dell’Est, che ha spianato la strada a moltissimi scrittori che hanno detto la loro e aggiunto voci a questo mondo ancora maschilista e dai tratti cruento.
Con questo non dico che il resto del mondo sia migliore, ma è una parentesi che viene spesso trattata nei thriller nordici, come una “moda” ultimamente, dopo Larsson appunto.
Infatti anche qui vediamo Jeanette alle prese con un lavoro ancora prevalentemente maschile: il poliziotto, con superiori maschilisti che in lei vedono solo una donna che dovrebbe essere a casa a badare alla famiglia, non importa che sia commissario e pure brava.
Stereotipi che continuano e non si sprecano mano a mano che conosceremo la sua vita.
Insieme a lei le indagini che coinvolgeranno un'altra donna: la psicologa Sofia, con cui subito Jeanette stringe amicizia per i caratteri forti che hanno le donne. Ma qualcosa in lei non è come sembra, e si rivelerà un personaggio molto complesso che ci terra sulle spine, fino alla fine.
Una storia che sembra non avere un filo logico, che confonde il lettore e gli fa mettere spesso le mani fra i capelli. Partendo da una serie di omicidi fino a scoprire qualcosa di sempre più profondo e che costringe gli investigatori a scavare in un passato davvero sconvolgente e scoprire un mondo osceno che ha portato a quei crimini.
Una lettura difficile, per com’è scritto e per i temi trattati, che si incupiscono sempre di più.
La prima parte apre con uno scenario per poi portarti oltre, facendoti perdere come in un bosco in cui il sentiero scompare e ti ritrovi sperduto senza capire cosa stia succedendo.
La seconda aggiunge ancora più confusione, ma inizia a dare alcune risposte, portando il lettore a capire quale sia la trama generale che lega tutto insieme.
La terza parte l’ho accolta con gioia, perché sapevo che sarebbe stata la fine, avrei trovato risposte a tutto, anche se non è stato così fino in fondo…ma ammetto che fino all’ultimo ci sono state sorprese e colpi di scena.
Come ho già detto l’ho odiato, ho faticato a finirlo, ma credo ne sia valsa la pena.
Un romanzo complesso, con tematiche difficili, ricco di colpi di scena e con una trama che solo alla fine si riesce a comprendere.
Vi chiedo scusa se non accenno mai alla trama, ma è così complessa e unisce così tante cose diverse, che non vorrei fare Spoiler Involontari raccontandovi qualcosa, anche se poco.
Preferisco parlarene a grandi linee, stando ai margini del libro.
Se volete leggerlo armatevi di pazienza, tempo, e alla fine vi sentirete come tolti peso scoprendo il tutto e vedendo finalmente il quadro generale.
Purtroppo molte domande restano senza risposta, ma a certe menti oscure e malate è impossibile dare una spiegazione logica.
Lo consiglio a chi ama i thriller ed è in cerca di qualcosa di nuovo, originale e imprevedibile, ma ricordo sempre che non è di facile lettura, quindi non è per tutti.
Ps. Ancora adesso non ho ancora capito bene il titolo a cosa si riferisca;
a grandi linee lo dice durante il romanzo, ma perché proprio quello per esser usato nel titolo…ancora non lo so!
Curiosi di sapere a cosa mi riferisco? ;)
Quando è arrivata la segnalazione ero curiosissima, ma non mi quadra questo discorso della trilogia "ricompattata e sforbiciata" e soprattutto è un periodo che ho pochissima pazienza quindi mi sa che darò la precedenza ad altre letture.
RispondiEliminaPerò la copertina mi urla "comprami" ogni volta che entro in libreria XD
Sì, la copertina è stupenda ^.^
Elimina-ViaggiatricePigra