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Wyatt, in Alaska, è una cittadina di rara bellezza, tranquilla… e teatro di inspiegabili tragedie.
Due anni dopo che Aaron Grant ha perso la sua famiglia in un incendio, Sarah, una delle migliori amiche della figlia, viene rapita. Ormai vittima dell’alcolismo, suo malgrado viene incaricato di investigare sul rapimento insieme all’ambiziosa agente dell’FBI Teresa Daniels. Il caso non sarà affatto semplice e l’intera Wyatt correrà il rischio di essere distrutta. In Alaska, il sole non tramonta mai d’estate, ma la luce crea le ombre… e tra le ombre qualunque cosa può strisciare e uccidere.
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Un thriller davvero ben scritto e che sa coinvolgere il lettore fino alla fine.
Ci
troviamo in Alaska, in un periodo dell’anno quando il sole non tramonta
mai. Sarah, una ragazza molto dolce, viene rapita e nascosta mentre i
malviventi chiedono il riscatto al padre, giudice della città. Ad
occuparsi del caso sarà l’agente Aaron Grant, trasformatosi in alcolista
da quando un incendio distrusse la sua casa e uccise sua moglie e sua
figlia due anni prima. Ma non sarà solo, ad affiancarlo un agente
dell’FBI, Teresa Daniels, chiamata perché il giudice ha poca fiducia
nell’agente.
Mentre le indagini procedono il lettore si troverà a
fare i conti con molte realtà diverse, perché il racconto è scritto
attraverso molti punti di vista, non solo dei due agenti, ma anche
quello di Sarah, dei rapitori, della famiglia della ragazza,…
raccontando una storia che fa dubitare di tutti, e che è nata ben due
anni prima, portandoci a scoprire cosa accadde quella notte a casa
Grant.
E cosa il passato si sta ancora tirando dietro.
Una
storia piacevole e molto scorrevole che lascia il finale aperto per il
seguito che non vedo l’ora di leggere, nonostante questa faccenda si
concluda.
Tante verità e tanta rabbia si mescolano in queste pagine.
Un bel racconto, che consiglio di segnavi.
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