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Il mio nome è Cisco Suarez: negromante, incantatore di ombre, fuorilegge della magia nera. Sembra abbastanza fico, vero? Lo era, fino a quando non mi sono risvegliato mezzo morto in un cassonetto.
Ho detto mezzo morto? Perché intendevo morto al 100%. Non faccio le cose a metà.
Perciò eccomi qui, ancora vivo per una qualche ragione, in un altro giorno assolato a Miami. È un paradiso perfetto, se non fosse che mi sono immischiato in qualcosa di brutto. Ricercato dalla polizia, avvolto dal fetore della magia oscura, con creature dell’Altrove che sbucano da tutte le parti... per non parlare delle gang voodoo haitiane. Credetemi, è tutto molto divertente fino a quando non hai un cane zombie alle calcagna.
Il mio nome è Cisco Suarez: negromante, incantatore di ombre, fuorilegge della magia nera… e sono totalmente fottuto.
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Come farsi sfuggire una storia di zombie, magia nera, occulto,…?
La
trama non mi diceva molto ma mi ha incuriosito così ho chiesto di
poterlo leggere e, grazie alla Dunwich, l’ho finito in poco tempo.
Non
l’ho proprio divorato perché devo ammettere che all’inizio non è molto
scorrevole. Passava dall’azione a parlare con il lettore
(oltrepassando la famosa quarta parete….Se non sapete a cosa mi
riferisco: davvero molto male!!)
Una parte dovuta,
immagino, perché altrimenti non si può entrare in questa storia fatta di santeria, woodoo, e altro sovrannaturale che gira sotto il sole, e le
ombre, di Miami. Ma, ammetto, fastidiosa la scelta di usare il
protagonista e il discorso diretto per spiegarci cosa stesse succedendo.
Fa perdere ritmo alla storia e la rende piuttosto noiosa.
Ma
va beh, un piccolo prezzo per il primo libro di una saga (o trilogia?)
che spero arrivi tutta in Italia. Ormai sono curiosa di leggere come
andrà avanti e con cosa si dovrà scontrare Cisco…e se scoprirà altro, ma
andiamo per gradi.
Inizia dal vuoto. Cisco, il nostro
protagonista, si sveglia improvvisamente in un luogo buio. Una tomba
quasi. Dolorante, forse ferito. Tastando e muovendosi però capisce che è
qualcos’altro. Un cassonetto. Come ci sia finito non ne ha idea. Morto?
Non crede proprio visto che lui sa che i morti non possono tornare in
vita….oppure si?
La negromanzia gli ha insegnato molto, ma non
tutto quello che scoprirà una volta fuori. Soprattutto riguardo se
stesso e ciò che non ricorda, perché il suo corpo è più forte, diverso,
non solo fisicamente, anche i suoi poteri sono maggiori, ma lui non ha
idea del motivo. Come se non bastasse ha alle costole una gang che lo
vuole morto…di nuovo…
Da subito dovrà scappare per restare vivo e
scoprire cosa sia accaduto, ma ciò che lo aspetta è qualcosa di
incredibile e sconvolgente che farà restare a bocca aperta anche i
lettori, portandoli insieme a lui nella ricerca delle risposte a troppe
domande che non si sa nemmeno se possano essere risolte…
A
parte l’inizio, un libro niente male, che unisce vare credenze, tra woodoo, santeria, e altro. Portandoci nel cuore di Miami e delle
sue credenze più ‘oscure’ e antiche.
Direi poco di inventato, più che
altro le magie, come religioni e culti credo sia molto fedele alla
realtà (basandomi su quel poco che conosco, se sbaglio ditemelo!).
Una volta che smette di parlare con noi e la storia prende ritmo, diventa scorrevole ed interessante.
Una
specie di thriller sovrannaturale, con molta azione e magia, dove
niente è da dare per scontato. Un ritmo d’azione incalzante che ti
trascina per scoprire cosa succederà e quel pizzico di occulto che
ti
fa venir curiosità di scoprire di più riguardo la magia nel libro.
Senza dimenticare che dobbiamo scoprire (insieme a lui) cosa gli sia
successo e perché….
Una lettura piacevole e originale.
Spero di leggere anche i prossimi a breve!
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