Opinione: Countdown Zombie, di Anne Elliot

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Cosa faresti sapendo di avere solo trentasei ore di tempo prima di trasformarti in uno zombie? È il dilemma che affligge Micol, la protagonista della storia, dopo che un non morto l'ha ferita condannandola alla trasformazione. Lei sa bene che il Death virus non concede scampo così decide di fuggire dal suo gruppo per non mettere a repentaglio la vita delle persone a lei care. Nel suo peregrinare incontra e salva Ginger una bimba sola che vaga per la città senza nessuno che si prenda cura di lei. In una folle lotta contro il tempo Micol decide di aiutare la piccola a ritrovare la madre o almeno qualcuno che la protegga dagli zombie. Non ha molte ore a disposizione visto che il conto alla rovescia per la sua trasformazione è già in corso.

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Una storia (purtroppo) breve, che ci racconta uno spacco della vita di Micol, da quando viene morsa da uno zombie e ha poco tempo prima della trasformazione: trentasei ore. 
Non ci sono vie di scampo, decide di scappare dai suoi compagni per tenerli al sicuro. Lei non vuole trasformarsi, inizia così a pensare a cosa fare per porre fine alla sua vita, ma non ci riesce. Fortunatamente. Perchè per caso incontra una bambina in pericolo, attaccata da molti non morti. La salva e si prefigge di portarla a casa sua, da sua madre, come ultimo gesto umano. 
Ginger si dimostra da subito sveglia e intelligente, anche se piccola, e sarà una buona compagna per le ultime ore di Micol. 

Un racconto che divevo è fin troppo breve, ma  si rivela una lettura molto piacevole ed interessante.
Affronta questa tematica raccontando le ultime ore di Micol con Ginger, e nel frattempo il passato di Micol, circa un anno prima, quando tutto ebbe inizio. 
Una storia che regala qualche oretta di stacco, in un mondo apoclittico e dalle tinte horror, come piace a me. 
Spero ci possa essere, prima o poi, un seguito o qualcosa di simile dall'autrice, ma non ci conto troppo. 
In ogni caso lo consiglio molto!

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