La leggenda vuole fosse un mostro, ma la verità è un'altra. In un tempo in cui gli dèi camminano tra i mortali, il confine tra la gloria e l’infamia è estremamente labile. Ma ogni mito ha bisogno di eroi e di mostri.
Radiosa, innocente, la più pura tra le sacerdotesse di Atena. La bellezza di Medusa va ben oltre quella dei semplici mortali. Per questo, quando lo sguardo colmo di lussuria del dio Poseidone cade su di lei, l’unico luogo in cui spera di trovare rifugio è il sacro tempio della protettrice dei greci. Ma nessuno può sfuggire a un dio. E la divina Atena, signora delle arti e della guerra, non avrà pietà per colei che ha profanato la sua casa. Poco importa che Medusa, violata nel corpo e nello spirito contro la propria volontà, implori il suo perdono. Da questo momento il male che le è stato inflitto diventerà la sua corazza e abbraccerà l’oscurità, in esilio, perché chiunque altro le ha voltato le spalle. Si trasformerà nel mostro che gli altri hanno deciso che doveva essere. Nel frattempo, un giovane di nome Perseo si appresta a partire con la missione di uccidere Medusa. La storia dell’eroe Perseo e del mostro Medusa è stata raccontata molte volte. Questa è un’altra storia.
𝑺𝒆𝒄𝒐𝒏𝒅𝒐 𝒄𝒐𝒔𝒕𝒐𝒓𝒐, 𝒒𝒖𝒆𝒔𝒕𝒆 𝒂𝒏𝒊𝒎𝒆 𝒏𝒐𝒏 𝒑𝒐𝒔𝒔𝒐𝒏𝒐 𝒆𝒔𝒔𝒆𝒓𝒆 𝒓𝒆𝒅𝒆𝒏𝒕𝒆 𝒆 𝒏𝒐𝒏 𝒔𝒆 𝒍𝒐 𝒎𝒆𝒓𝒊𝒕𝒂𝒏𝒐 𝒏𝒆𝒎𝒎𝒆𝒏𝒐.
𝑺𝒐𝒏𝒐 𝒃𝒆𝒔𝒕𝒊𝒆, 𝒅𝒆𝒄𝒊𝒔𝒆 𝒂 𝒑𝒐𝒓𝒕𝒂𝒓𝒆 𝒊𝒍 𝒄𝒂𝒐𝒔 𝒏𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒗𝒊𝒕𝒂 𝒅𝒊 𝒄𝒉𝒊𝒖𝒏𝒒𝒖𝒆 𝒊𝒏𝒄𝒓𝒐𝒄𝒊 𝒊𝒍 𝒍𝒐𝒓𝒐 𝒄𝒂𝒎𝒎𝒊𝒏𝒐. 𝑺𝒐𝒏𝒐 𝒗𝒆𝒏𝒅𝒊𝒄𝒂𝒕𝒊𝒗𝒆 𝒆 𝒑𝒊𝒆𝒏𝒆 𝒅'𝒐𝒅𝒊𝒐 𝒆 𝒔𝒊 𝒎𝒆𝒓𝒊𝒕𝒂𝒏𝒐 𝒔𝒐𝒍𝒕𝒂𝒏𝒕𝒐 𝒊𝒍 𝒏𝒐𝒔𝒕𝒓𝒐 𝒅𝒊𝒔𝒑𝒓𝒆𝒛𝒛𝒐. 𝑭𝒐𝒓𝒔𝒆 𝒆' 𝒗𝒆𝒓𝒐. 𝑴𝒂𝒈𝒂𝒓𝒊 𝒕𝒖𝒕𝒕𝒊 𝒊 𝒎𝒐𝒔𝒕𝒓𝒊 𝒔𝒐𝒏𝒐 𝒄𝒐𝒔𝒊 𝒇𝒊𝒏 𝒅𝒂𝒍𝒍𝒂 𝒏𝒂𝒔𝒄𝒊𝒕𝒂.
𝑭𝒐𝒓𝒔𝒆, 𝒑𝒆𝒓𝒐', 𝒆' 𝒔𝒐𝒍𝒐 𝒖𝒏 𝒆𝒔𝒑𝒆𝒅𝒊𝒆𝒏𝒕𝒆 𝒖𝒕𝒊𝒍𝒊𝒛𝒛𝒂𝒕𝒐 𝒑𝒆𝒓 𝒏𝒂𝒔𝒄𝒐𝒏𝒅𝒆𝒓𝒆 𝒍'𝒐𝒔𝒄𝒖𝒓𝒊𝒕𝒂' 𝒄𝒉𝒆 𝒕𝒖𝒕𝒕𝒊 𝒄𝒊 𝒑𝒐𝒓𝒕𝒊𝒂𝒎𝒐 𝒅𝒆𝒏𝒕𝒓𝒐. 𝑪𝒉𝒆 𝒄𝒐𝒔𝒕𝒓𝒊𝒏𝒈𝒊𝒂𝒎𝒐 𝒏𝒐𝒊 𝒔𝒕𝒆𝒔𝒔𝒊 𝒂 𝒏𝒂𝒔𝒄𝒐𝒏𝒅𝒆𝒓𝒆 𝒂𝒍 𝒎𝒐𝒏𝒅𝒐 𝒊𝒏𝒕𝒆𝒓𝒐 𝒑𝒆𝒓𝒄𝒉𝒆' 𝒏𝒐𝒏 𝒓𝒊𝒖𝒔𝒄𝒊𝒂𝒎𝒐 𝒏𝒆𝒎𝒎𝒆𝒏𝒐 𝒂 𝒊𝒎𝒎𝒂𝒈𝒊𝒏𝒂𝒓𝒆 𝒒𝒖𝒂𝒍𝒊 𝒎𝒊𝒔𝒇𝒂𝒕𝒕𝒊 𝒐𝒓𝒓𝒊𝒃𝒊𝒍𝒊 𝒑𝒓𝒐𝒗𝒐𝒄𝒉𝒆𝒓𝒆𝒃𝒃𝒆 𝒔𝒆 𝒍𝒆 𝒑𝒆𝒓𝒎𝒆𝒕𝒕𝒆𝒔𝒔𝒊𝒎𝒐 𝒅𝒊 𝒄𝒓𝒆𝒔𝒄𝒆𝒓𝒆.
𝑷𝒆𝒓𝒄𝒉𝒆' 𝒆' 𝒒𝒖𝒆𝒔𝒕𝒂 𝒍𝒂 𝒗𝒆𝒓𝒊𝒕𝒂' 𝒄𝒉𝒆 𝒕𝒖𝒕𝒕𝒊 𝒏𝒐𝒊 𝒄𝒐𝒏𝒐𝒔𝒄𝒊𝒂𝒎𝒐: 𝒍'𝒐𝒔𝒄𝒖𝒓𝒊𝒕𝒂' 𝒄𝒓𝒆𝒔𝒄𝒆.
𝑨𝒍𝒕𝒓𝒊𝒎𝒆𝒏𝒕𝒊 𝒔𝒂𝒓𝒆𝒃𝒃𝒆 𝒕𝒖𝒕𝒕𝒐 𝒑𝒊𝒖' 𝒇𝒂𝒄𝒊𝒍𝒆.
𝑸𝒖𝒆𝒔𝒕𝒂 𝒔𝒕𝒐𝒓𝒊𝒂 𝒔𝒂𝒓𝒆𝒃𝒃𝒆 𝒑𝒊𝒖' 𝒔𝒆𝒎𝒑𝒍𝒊𝒄𝒆, 𝒑𝒆𝒓 𝒎𝒐𝒍𝒕𝒊 𝒗𝒆𝒓𝒔𝒊, 𝒔𝒆 𝒍'𝒐𝒔𝒄𝒖𝒓𝒊𝒕𝒂' 𝒇𝒐𝒔𝒔𝒆 𝒏𝒂𝒕𝒂 𝒅𝒆𝒏𝒕𝒓𝒐 𝒅𝒊 𝒍𝒆𝒊.
𝑴𝒂 𝒏𝒐𝒏 𝒆' 𝒄𝒐𝒔𝒊.
𝑳𝒆𝒊 𝒏𝒐𝒏 𝒆𝒓𝒂 𝒄𝒐𝒔𝒊.
𝑭𝒖𝒓𝒐𝒏𝒐 𝒅𝒆𝒊 𝒎𝒐𝒔𝒕𝒓𝒊 𝒂 𝒄𝒓𝒆𝒂𝒓𝒆 𝑴𝒆𝒅𝒖𝒔𝒂, 𝒎𝒂 𝒍𝒆𝒊 𝒏𝒐𝒏 𝒆𝒓𝒂 𝒏𝒂𝒕𝒂 𝒅𝒂 𝒆𝒔𝒔𝒊.
Mi sento spaccata a metà.
Da una parte è una lettura piacevole e molto scorrevole, mi ha sbloccata e regalato qualche ora di relax.
Ma dall'altra parte, ha pochissimo a che fare con la mitologia. È una riscrittura dei fatti, ma l'ho trovato davvero troppo romanzato. Personaggi con pensieri estremamente moderni per l'epoca in qui erano.
Una sorta di "favoletta" che mi ha fatto davvero infuriare, perché certi temi vanno comunque affrontati, ma non in maniera del genere. Tutti troppo "perfetti" per essere credibili e con ragionamenti troppo pazienti, comprensivi e tolleranti. Troppo.
Risulta pesante e fastidioso, nonostante condivida i messaggi che l'autrice vuole mandare.
Riprende uno dei miti sulla nascita di Medusa, in cui Poseidone la stupra dentro il tempio di Atena e la dea, per punirla, la maledice.
Peccato che lei sia "perfetta" in tutto. Dolce, comprensiva, intelligente,....dai tredici anni, quando viene donata al tempio della Dea.
Anche le sorelle, che non sono mai state dipinte come umane, in questo caso lo siano ed è la stessa Atena a maledire entrambe quando una delle due si adira con la Dea.
Per metà romanzo si parla di lei, poi arriva Perseo. Eh si, nel titolo e trama originali, sappiamo fin da subito che sono entrambi protagonisti della vicenda. Perseo che deve riuscire ad avere la testa di Medusa. Ci sono molte imprecisioni anche in questo caso, ma non starò ad elencarle.
La delusione maggiore è nel finale.
Lo "scontro" che non è uno scontro!
Una roba terribile, che mi ha fatto cadere le braccia, con un "messaggio" finale che non so quanto possa arrivare.
Boh, non capisco il senso.
Sarà che il mito di Medusa mi affascina moltissimo e vederla rappresentata così lo trovo assurdo. È una Gorgone, diventa un mostro per colpe non sue e usa queste arti per difendersi, per sopravvivere a chi la vuole morta per trofeo.
Qui però manca tanto.
Resta una creatura docile, remissiva,....
Avei voluto veder rabbia.
Come accade alle sorelle nel romanzo.
Non lo so, nel complesso scritto bene ma il contenuto deludente.
Un enorme peccato!
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