Il Gatto, di George Simemon [Instagram Post]


π•Ήπ–Šπ–˜π–˜π–šπ–“π–” π–‰π–Šπ–Ž π–‰π–šπ–Š π–•π–”π–™π–Šπ–›π–† π–‰π–Šπ–•π–”π–—π–—π–Š π–‘π–Š π–†π–—π–’π–Ž. 𝕰𝖗𝖆 π–‰π–Žπ–›π–Šπ–“π–™π–†π–™π–† 𝖑𝖆 𝖑𝖔𝖗𝖔 π–›π–Žπ–™π–†. π•Έπ–†π–“π–‰π–†π–—π–˜π–Ž π–‡π–Žπ–Œπ–‘π–Žπ–Šπ–™π–™π–Ž π–›π–Šπ–‘π–Šπ–“π–”π–˜π–Ž π–Šπ–—π–† π–•π–Šπ–— 𝖑𝖔𝖗𝖔 π–“π–†π–™π–šπ–—π–†π–‘π–Š π–Š π–“π–Šπ–ˆπ–Šπ–˜π–˜π–†π–—π–Žπ–”, π–Šπ–˜π–†π–™π–™π–†π–’π–Šπ–“π–™π–Š π–ˆπ–”π–’π–Š π–•π–Šπ–— π–†π–‘π–™π–—π–Ž π–˜π–ˆπ–†π–’π–‡π–Žπ–†π–—π–˜π–Ž π–‡π–†π–ˆπ–Ž 𝖔 π–Œπ–Šπ–“π–™π–Žπ–‘π–Šπ–Ÿπ–Ÿπ–Š.


Ebbene eccoci.
Provare a descrivere questo romanzo è arduo poiché è una storia così "banale" che riesce ad esser affascinante.

Abbiamo solo la voce narrante di Γ‰mile, che ci presenta, in modo indiretto, la sua vita con Marguerite, raccontando un giorno come un altro in cui i due coniugi vivono insieme ma si stuzzicano a suon di bigliettini, poichΓ© non si parlano e ignorano totalmente l'altro.

Si rinfacciano le perdite piΓΉ gravi che hanno avuto e si sono fatti a vicenda: il gatto e il pappagallo.
Ma come Γ¨ iniziato tutto?
Sarà Émile a raccontarcelo andando indietro coi ricordi e trascinandoci in modo magnetico fra il presente e il passato, parlando di sé stesso, della sua vita con la prima moglie e di come sia finito lì. Di come sia nato tutto quello e, sopratutto, del perché nessuno dei due se ne va da quale situazione.

Un romanzo breve, interessante e pungente, che lascia nel lettore un senso quasi di malessere misto a tristezza, nonostante sia tutto molto grottesco.

Non saprei che altro dirvi, essendo così lontano da ciò che solitamente leggo.
PerΓ² la penna di Simenon Γ¨ molto interessante! LeggerΓ² altro di suo sicuramente.

Nessun commento:

Posta un commento