Opinione: Le Portatrici, di Jessica Schiefauer

 

Il contagio, così viene ricordata la pandemia, ha devastato il mondo per generazioni, e ha costretto la popolazione a separarsi secondo linee di genere: la società è riservata alle donne, note come portatrici, mentre gli uomini, i diffusori della malattia, sono tenuti in quarantene a prova di fuga. Se una portatrice entra in contatto fisico con un diffusore la malattia si sviluppa nei corpi di entrambi causando la morte della portatrice nel giro di 48 ore. Il diffusore va incontro alla stessa sorte, ma viene anche colto da un folle bisogno di fecondare più portatrici possibile prima di morire. Le portatrici apre una finestra su una società radicalmente diversa, dove i sistemi politici ed economici di oggi sono stati relegati al passato e sostituiti da una visione eco-femminista che a prima vista sembra più luminosa, più verde, più giusta. I cittadini del mondo possono stabilirsi dove vogliono. Mangiare carne è diventato impensabile e il dibattito politico ruota attorno al modo migliore per gestire le risorse limitate della Terra. Invece del lavoro, le portatrici effettuano un numero limitato di ore di servizio ogni settimana. E in cambio del contributo alla democrazia con il voto, ricevono un'unità abitativa e un buono vita. Eppure, le cose non sono come sembrano. In questo nuovo mondo coraggioso, le portatrici lottano ancora con i concetti umanissimi di amore, tolleranza e desiderio, paura, violenza e potere. "Le portatrici" è un'opera di narrativa fantascientifica femminista con storie di vita coinvolgenti, amore, desiderio o non desiderio di maternità, paura del diverso, trama ricca di suspense, con un finale pieno di speranza per l'intera umanità.


ᴅᴏᴠᴇ ʜᴀ ɪɴɪᴢɪᴏ ᴜɴᴀ ꜱᴛᴏʀɪᴀ?
ᴅᴇᴠᴇ ᴄᴏᴍɪɴᴄɪᴀ Qᴜᴇʟʟᴀ ᴄᴀᴛᴇɴᴀ ᴅɪ ᴇᴠᴇɴᴛɪ ᴄʜᴇ ᴛʀᴀꜱꜰᴏʀᴍᴀ ᴜɴᴀ ᴘᴇʀꜱᴏɴᴀ, ᴄʜᴇ ʟᴀ ᴘᴏʀᴛᴀ ᴅᴀ ᴜɴ ʟᴜᴏɢᴏ ᴀ ᴜɴ ᴀʟᴛʀᴏ?
ᴘɪÙ ᴄɪ ʀɪꜰʟᴇᴛᴛᴏ, ᴘɪÙ ᴅɪᴠᴇɴᴛᴀ ɪᴍᴘᴏꜱꜱɪʙɪʟᴇ ᴅᴀ ᴅᴇᴛᴇʀᴍɪɴᴀʀᴇ. ɪɴ ᴜɴ ᴄᴇʀᴛᴏ ꜱᴇɴꜱᴏ ᴛᴜᴛᴛᴏ È ᴄᴏᴍɪɴᴄɪᴀᴛᴏ Qᴜᴀɴᴅᴏ ʟᴀ ᴍᴏɴᴛᴀɢɴᴀ È ꜰʀᴀɴᴀᴛᴀ, Qᴜᴀɴᴅᴏ ɪʟ ɢʀᴀɴᴅᴇ ᴍᴀꜱꜱᴏ È ᴄᴀᴅᴜᴛᴏ ꜱᴜʟʟᴀ ᴄᴀꜱᴀ ɪɴ ᴄᴜɪ ꜱᴏɴᴏ ᴄʀᴇꜱᴄɪᴜᴛᴀ. ɪɴ ᴜɴ ᴀʟᴛʀᴏ, ᴛᴜᴛᴛᴏ È ᴄᴏᴍɪɴᴄɪᴀᴛᴏ Qᴜᴀɴᴅᴏ ꜱᴏɴᴏ ʀᴏᴛᴏʟᴀᴛᴀ ɢɪÙ ᴅᴀʟʟᴇ ꜱᴄᴀʟᴇ ᴅᴀᴠᴀɴᴛɪ ᴀʟʟ'ᴀᴇʀᴏᴅʀᴏᴍᴏ ᴅɪ ɪʀɪꜱʜʙᴜʀɢ ᴇ ꜱɪᴍᴏɴᴇ ᴍɪ ʜᴀ ᴀɪᴜᴛᴀᴛᴀ ᴀᴅ ᴀʟᴢᴀʀᴍɪ. ᴍᴀ ɪʟ ᴄᴏʀꜱᴏ ᴅᴇɢʟɪ ᴇᴠᴇɴᴛɪ ᴄʜᴇ ᴍɪ ʜᴀ ᴘᴏʀᴛᴀᴛᴀ Qᴜɪ, Qᴜᴇʟʟᴀ ᴄᴀᴛᴇɴᴀ ᴅɪ ᴀᴠᴠᴇɴᴇɴᴛᴇ ᴄʜᴇ ᴍɪ ʜᴀ ꜱᴘɪɴᴛᴀ ꜰᴜᴏʀɪ ᴅᴀʟ ɴᴏᴛᴏ ᴇ ᴄᴀᴛᴀᴘᴜʟᴛᴀᴛᴀ ɴᴇʟʟ'ɪɢɴᴏᴛᴏ, ʜᴀ ᴀᴠᴜᴛᴏ ɪɴɪᴢɪᴏ Qᴜᴀɴᴅᴏ ꜱɪᴍᴏɴᴇ ʜᴀ ᴅᴇᴛᴛᴏ ᴅɪ ᴠᴏʟᴇʀ ᴘᴏʀᴛᴀʀᴇ ᴜɴᴀ ꜰɪɢʟɪᴀ.

Ho appena chiuso il romanzo e devo dire che, rispetto alle mie aspettative e come inizia il tutto, mi ha stupito in positivo.
Non tanto per la storia in sé, ma per i numerevoli spunti che contiene interessanti per molte possibili discussioni.

Il libro è una sorta di diario. Capitoli brevi, che saltellano lungo la storia, raccontando solo i fatti che la protagonista ritiene importanti da far conoscere (al lettore).

Conosciamo lei, Nikki, e la sua compagna Simone. Vivono in un mondo non troppo lontano dal nostro, dove generazioni prima della loro nascita il Morbo ha sterminato la popolazione e costretto i sopravvissuti a prender misure drastiche, ovvero separare le donne (portatrici) dagli uomini (diffusori). Questi ultimi ormai vivono solo in particolari zone in quarantena, per evitare qualunque contatto e nell'attesa che si trovi una cura. Mentre la società tutta al femminile ha preso una strada molto particolare, sviluppandosi per la comunità dove ognuna lavora per garantirsi un tetto e il cibo, ma senza denaro.
Un mondo che appare diverso, ma che non lo è. Come si impara da tante distopie.

Per portare avanti la specie le portatrici possono(/devono) mettere al molto altre femmine, così da aumentare la popolazione. Ed è qui che iniziano i problemi per Nikki, quando Simone vuole a tutti i costi aver una figlia ma sembra sia impossibile.
Nikki prenderà delle scelte complesse e rischiose, per poter salvare la sua compagna ed il loro rapporto.

Si parla di amore. Si parla di odio. Ma soprattutto di paura.
La paura, infatti, è al centro del romanzo, in molte forme, sempre legate in qualche modo all'ignoranza. E, di conseguenza, all'odio.

Viene affrontato l'odio verso gli uomini, poiché alcune propongono di riavvicinarli alla cultura in modo da poter avere un futuro (quando si troverà la cura) insieme e riuscire già a metter le basi affinché avvenga; ma la maggioranza non vuole, prova paura, terrore ed odio verso questi "esseri" ormai alla stregua di bestie. Come alcune non vogliono tornare indietro, quando loro comandavano e le donne subivano.

Viene affrontato l'odio verso chi può esser stato vagamente in contatto con loro, o con chi è diverso, scatenando quasi crisi isteriche.

Viene affrontato l'amore. Che spinge a fare cose impensabili, rischiose. A volte stupide.

Una storia che non sorprende più di tanto i lettori del genere distopico. Una volta comprese alcune scelte, la strada che verrà narrata è abbastanza ovvia. Eppure la narrazione la rende interessante, mettendo qua e là dettagli che fanno apparire vididi i personaggi e i loro comportamenti, nel bene e nel male.

Ho adorato anche la mancanza di descrizioni eccessive. Il mondo viene abbozzato e tante cose vengono date per scontate, ma ci si arriva davvero con pochissima immaginazione evitando pagine e pagine inutili, a mio parere.

Tenetelo d'occhio. Io capisco che il costo è altuccio, infatti sono la prima ad averlo preso usato. Ma potrebbe piacervi.
Se vi piacciono le distopie, le tematiche spigolose che fanno riflettere,....sicuramente ve lo consiglierei.


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