Review Party: Lo Sguardo Lento Delle Cose Mute, di Patrick Rothfuss



Benvenuti in questo evento dedicato all'ultimo libro di Patrick Rothfuss che finalmente arriva anche da noi in Italia. Un piccolo tassello della serie "Le Cronache Dell'Assassino Del Re" che regala qualcosa in più ai fan che strepitano in attesa del terzo, e conclusivo, capitolo della serie. 

Vi avverto, se non avete letto i precedenti romanzi "Il Nome Del Vento" e "La Paura Del Saggio", vi sconsiglio di continuare la lettura perché il romanzo è un frammento in più riguardante il secondo volume. Potreste non capirci niente, anche perché è una lettura molto particolare. 
Consiglio di andare per ordine. 

Ma ora, per i lettori voraci che lo aspettavano ma che ancora non lo hanno comprato, vi parlerò un poco del romanzo. Prima però la trama: 


In questo libro ricco di segreti e di misteri, Patrick Rothfuss ci conduce nel mondo di uno dei personaggi più enigmatici de Le cronache dell'assassino del re e si collega alle vicende narrate nel secondo volume delle Cronache.

«Auri sapeva come andavano le cose a volte. Certi giorni semplicemente ti calavano addosso come pietre. Altri erano volubili come gatti, sgusciavano via quando avevi bisogno di conforto, per tornare più tardi quando non li volevi, a darti spintoni, a rubarti il fiato.»




Sotto l'Università c'è un posto oscuro, che solo poche persone conoscono; una rete spezzata di antichi passaggi e stanze abbandonate. Lì vive una giovane donna, nascosta tra i tunnel tentacolari, al centro di questo luogo dimenticato. Il suo nome è Auri, ed è piena di misteri. "Lo sguardo lento delle cose mute" è un breve e agrodolce scorcio sulla vita di Auri, una storia che, giocosa e inquietante al tempo stesso, offre al lettore la possibilità di guardare il mondo attraverso gli occhi della sua protagonista e di imparare cose che solo Auri conosce.
Come già dicevo è una lettura estremamente particolare, molto insolita. 
Già l'autore mette le mani molto avanti subito: 

Forse non dovreste comprare questo libro. 
Lo so, non è il tipo di cosa che ci si aspetta di sentire da un autore. A quelli del marketing non piacerà. Al mio editor verrà un colpo. Ma io voglio essere onesto con voi e non mi importa delle conseguenze

...e già uno lo adora! In partenza, senza aver letto nemmeno una riga. Questa spontaneità, almeno per quanto mi riguarda, ha già fatto partire in maniera molto positiva questa lettura. Non è un libro su Kvothe, ma su Auri. So che è scritto nella trama, ma se siete come me, la trama proprio la saltate ed andate diritti alla storia. È incosciente, lo so, ma spesso mi capita di farlo. 

Auri è una figura che, ammetto, non ho riconosciuto subito. A fine romanzo ho fatto una breve ricerca e mi è tornata in mente. Capitemi, avevo letto i romanzi un...saranno dieci anni fa. Purtroppo li ricordo vagamente e li voglio rileggere (anche) per questo. È stato strano immergersi in questa storia senza aver riconosciuto la protagonista, però ciò non cambia la percezione che ho avuto di lei o che modifica la mia opinione. Ho solo schiarito le idee e mi ha regalato qualcosa in più. 

Più precisamente, ho scoperto che cronologicamente si può posizionare fra il capitolo sette e undici de "La Paura Del Saggio" (o almeno così dice Wikipedia). Ho ripreso in mano quel grosso mattone e, si, ci sta proprio bene lì in mezzo! Probabilmente quando rileggerò il tutto farò una pausa in quel punto per inserirci questa storia. Potrebbe regalare molto. 

Ma torniamo al romanzo. 
Abbiamo l'occasione di vedere il mondo attraverso gli occhi di Auri, e non è una cosa da poco. Una ragazza estremamente sensibile, dolce, ma anche molto strana. Staremo insieme a lei diversi giorni, buttati a capofitto, senza preamboli o presentazioni

Quando Auri si svegliò, sapeva di avere sette giorni. 
Sì. Lo sapeva per certo. Lui sarebbe venuto a trovarla il settimo giorno. 
Parecchio tempo. Parecchio da aspettare. Ma non così tanto rispetto a tutto quello che c’era da fare. Non se voleva fare le cose per bene. Non se voleva essere pronta. Aprendo gli occhi, Auri vide un debole barlume di luce. Una cosa rara, dato che se ne stava ben nascosta nel Guscio, il luogo più appartato. Era un giorno bianco. Un giorno profondo. Un giorno di ritrovamenti. Sorrise, l’eccitazione che le danzava nel petto.

Ci porterà insieme a lei a scoprire casa sua, ovvero il Guscio, per poi uscire e passare per Vaglio, Dodici, Porto, Tocchi,...e molti altri posti della Sottovia, a cui ha dato il nome e che conosceremo attraverso di lei. Luoghi non particolarmente interessanti, ma che lei saprà rendere unici. 

Ci saranno momenti in cui sorrideremo con lei, altri in cui non la capiremo proprio ma ci proveremo davvero molto, persino momenti in cui ci si stringerà il cuore per ciò che le capita. 
Seppur tante pagine sono estremamente particolari (capirete immediatamente a cosa mi riferisco non appena le troverete nel testo), come ammette l'autore alla fine del romanzo.

Era bizzarra e sbagliata, era ingarbugliata e le mancavano tante delle cose che si presume debba avere una storia. Eppure funzionava, grosso modo. Non solo stavo imparando molto su Auri e sulla Sottovia, ma la storia stessa aveva una sorta di dolcezza.
Qualunque sia la ragione, lasciai che la storia si sviluppasse secondo i suoi desideri. 

Non la costrinsi a prendere una forma diversa e non ci misi qualcosa solo perché avrebbe dovuto esserci. 
Decisi di lasciarla essere se stessa.

La definisce una "Storia da Baule" ovvero qualcosa che rimarrà nel cassetto per sempre, ed invece a tanti è piaciuta. Dall'agente, alla editor, fino ai lettori. Nonostante non rispetti certi "criteri" è affascinante, ti entra dentro e ti conquista. 

Durante una serata con Vi Hart, le fa leggere il romanzo e, ponendole dubbi sul fatto che i lettori si sarebbero incazzati davanti una cosa del genere, lei risponde: 

«Che si fottano, quelli che la pensano così.
«Loro ne trovano un sacco, di storie scritte per loro. E io? Dove sono le storie per le persone come me?  
«Lasciale ai lettori come quelli, le storie normali [...]
«Questa storia non è per loro. Questa storia è mia. È per le persone come me.» 
Non posso che trovarmi completamente d'accordo! 



Mi stavo dimenticando di aggiungere un dettaglio molto importante. 
Ci sono illustrazioni davvero belle (le due che ho aggiunto sono fra queste) che regalano un tocco un più al romanzo. Semplici eppure trasmettono al lettore questa figura così minuta, particolare, un po' folle ma che ci fa innamorare. 




Insomma, tirando le somme: finalmente è in Italia; ci racconta qualcosa di più su un personaggio insolito ma davvero interessante; non è il solito romanzo, ma è davvero particolare...che aspettate a comprarlo?!?

Vi ricordo che settimana scorsa c'è stato un Blogtour dedicato al romanzo.
Nel caso ve lo siate perso, vi metto le tappe qui sotto, insieme ai vari link dei blog che partecipano al Review Party.
Seguiteci!




BlogTour

2/12 PresentazionePaper Purr
4/12 Ambientazione - OrientaLove
5/12 Autore - Hook A Book
6/12 Cinque Motivi Per LeggerloLettrice Ribelle


Review Party

9/12
Viaggiatrice Pigra

10/12 

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