Opinione: Fu Sera E Fu Mattina (Kingsbridge 0), di Ken Follett





Ken Follett conduce il lettore in un viaggio epico pieno di sorprese, avventura, coraggio, amore, odio e ambizione che termina dove I pilastri della terra hanno inizio.

 «Lo scrittore britannico aggiunge un altro pilastro ai Pilastri della Terra. Trent'anni dopo quel capolavoro, l'autore torna nell'immaginaria cittadina inglese di Kingsbridge, prima di Kingsbridge, al'alba dell'anno Mille e alle radici di quella narrazione epica e della sua stessa fama di romanziere storico con un prequel di 800 pagine» - la Lettura

 17 giugno 997.
Non è ancora l'alba quando a Combe, sulla costa sudoccidentale dell'Inghilterra, il giovane costruttore di barche Edgar si prepara con trepidazione a fuggire di nascosto con la donna che ama. Ma i suoi piani vengono spazzati via in un attimo da una feroce incursione dei vichinghi, che mettono a ferro e fuoco la sua cittadina, distruggendo ogni cosa e uccidendo chiunque capiti loro a tiro. Edgar sarà costretto a partire con la sua famiglia per ricominciare tutto da capo nel piccolo e desolato villaggio di Dreng's Ferry. Dall'altra parte della Manica, in terra normanna, la giovane contessa Ragna, indipendente e fiera, si innamora perdutamente del nobile inglese Wilwulf e decide impulsivamente di sposarlo e seguirlo nella sua terra, contro il parere di suo padre, il conte Hubert di Cherbourg. Si accorgerà presto che lo stile di vita al quale era abituata in Normandia è ben diverso da quello degli inglesi, la cui società arretrata vive sotto continue minacce di violenza e dove Ragna si ritroverà al centro di una brutale lotta per il potere. In questo contesto, il sogno di Aldred, un monaco colto e idealista, di trasformare la sua umile abbazia in un centro di erudizione e insegnamento entra in aperto conflitto con le mire di Wynstan, un vescovo abile e spietato pronto a tutto pur di aumentare le sue ricchezze e il suo potere. Le vite di questi quattro indimenticabili personaggi si intersecano, in un succedersi di continui colpi di scena, negli anni più bui e turbolenti del Medioevo. Questo formidabile romanzo è il prequel della magnifica saga di Kingsbridge amata da milioni di lettori nel mondo. Ken Follett conduce il lettore in un viaggio epico pieno di sorprese, avventura, coraggio, amore, odio e ambizione che termina dove I pilastri della terra hanno inizio.




Già sapevo che mi sarebbe piaciuto. Sul quanto, ero in dubbio.
"La Colonna Di Fuoco" mi era piaciuto molto, ma non si avvicinava minimamente ai precedenti. Giusto per dire.
Questo... Boh, forse lo ha superato. Siamo tornati ad un atmosfera molto medievale, "statica" diciamo (infatti sono pochi i territori coinvolti). Una cosa che mi piace, ma non saprei spiegare come mai.
È così e basta.

Abbiamo vari personaggi molto interessanti che ci affiancheranno in questi viaggio, a partire da Edgar. Un giovane che vive con la famiglia (madre, padre e due fratelli maggiori) a Combe. Dal padre sta imparando l'arte del costruttore di barche, ed è molto portato per questo genere di cose. Non sa leggere ne scrivere, ma è estremamente abile coi numeri. È una persona molto intelligente, sveglia, senza troppa paura nel dire la cosa giusta per la correttezza; infatti è molto ligio nelle leggi e cerca sempre di comportarsi al meglio.
Ahimè, il destino però è crudele, poiché si innamora di Sunni, una donna già sposata. Ma, essendo ricambiato, decidono di scappare una notte e rifarsi una vita insieme. Non era proprio così insolito per l'epoca aver più mogli per un uomo oppure divorziare con estrema facilità (anche solo la fuga, lo avrebbe "dichiarato" pubblicamente).
I loro piani vanno in fumo quando Edgar durante la traversata in barca per andar da Sunni, vede arrivare dei nemici. I vikinghi. La cui reputazione è estremamente temuta, per la loro crudeltà durante gli assalti.
Infatti sono già praticamente a Combe e la città verrà attaccata.

Dopo tutto questo, conosceremo altre tre figure molto importanti, ricche e potenti, ovvero tre fratelli: Wilwulf il maggiore e l'aldermanno dell'Inghilterra occidentale (dove risiede anche Combe); Wynstan
 il vescovo di Shiring e Wigelm il signore di Combe. Devono intervenire dopo la razzia per rassicurare la gente che non sono riusciti a proteggere e aiutarla in qualche modo. 

Vediamo poi a conoscenza di Ragna, una giovane contessa, figlia del conte Hubert, in età da marito che vive a Cherbourg, una località normanna che fa da porto ai vichinghi per mantenere la pace.
Una donna estremamente bella, ma anche molto scaltra ed intelligente. Il padre fin da piccola le ha fornito molti strumenti per accrescere la sua cultura: sa leggere e scrivere in più lingue, ha affiancato il padre nel governare e spesso ne prende le veci, è molto amata dalla gente sia per il suo comportamento gentile (parla molto con chiunque, impara nomi e mestieri,...) ma anche per la sua correttezza nel prender decisioni. Una donna molto ambita, ma che riesce con il suo carattere deciso a scoraggiare i pretendenti che la vorrebbero solo come trofeo da sfoggiare.
Lei infatti non vuole esser solo una moglie, ma di più.

Ultimo personaggio molto importante è Aldred, un monaco che ha come vocazione personale la cultura. Ovvero sogna di creare un grande scriptorum e di gestirlo, magari a Shiring, se riuscirà nel suo intento. Viaggia molto per imparare e farsi donare libri da portare con sé in patria. Anche lui estremamente intelligente, furbo e scaltro. Gentile e buono d'animo, anche se con un passato che lo ha messo a rischio.

Questi i nostri protagonisti principali e voci narranti le cui vite, ovviamente, si intrecceranno durante la narrazione. Ci saranno moltissimi altri personaggi che comunque entreranno nella storia e ci faranno compagnia a lungo, ma non avremo mai il loro punto di vista.
Ma non importa. Follett riesce comunque a caratterizzare molto bene anche loro.
  

Inizialmente sembra complesso (perché sono davvero tanti), ma in pochissimo si è nella storia e si inizia a conoscerli,ad aver già memorizzato chi sono, quando poi tornano "in scena".
Una cosa che mi fa adorare Follett, poiché io ed i nomi fatichiamo ad andare d'accordo. Qui non ho nemmeno prestato troppa attenzione e, ripensandoci, me li rivedo chiari nella mente.

La storia non la voglio approfondire. 
Qualcosa già viene già detto nella trama legata al romanzo, non voglio ripeterla e non voglio rischiare di dire qualcosa in più che merita di esser scoperta durante la lettura. 
È davvero bella, interessante, scorrevole.
Follett ha uno stile fantastico che riesce a far centro anche questa volta, portandoci in queste vite di cui inizieremo a saper qualcosa e, piano piano, ci affezioneremo a loro.
Ovviamente, se avete già letto altro della trilogia di Kingsbridge, sapete già che ci saranno tante sofferenze, miste a piccole gioie per tutto il romanzo. È crudele in ciò, ma è anche quello che rende i suoi romanzi affascinanti, realistici... E comunque imprevedibili. I giochi di intelligenza non mancano mai, e la scaltrezza dei personaggi spesso la fa da padrona. Anche se, a volte, c'è banale forza bruta che decide per tutti.

Abbiamo piccoli collegamenti con la trilogia ed uno in particolare arriva verso la fine, facendo sorridere come idioti perché si sente nostalgia "di casa".
Io purtroppo me li sono spoilerati leggendo un parere che li urlava ai 4 venti in meno di 2 righe.
Un nervoso!!!
Mi saprebbe piaciuto avere la sorpresa di botto, senza saper nulla.
Per questo vado cauta. Voglio lasciarvi quello che mi è stato tolto.

Nel complesso, ripeto, bello bello bello!
Ci ho messo tanto a leggerlo perché dovevo svegliarmi presto al mattino e quindi mi obbligavo a metterlo via. Ma resta una cosa rarissima, di solito il sonno vince. Qui no, mi trascinava di pagina in pagina, sempre più curiosa di scoprire come sarebbero andate avanti le cose.
Insomma: Adoro!

Sento già la mancanza di tutti loro e vorrei aver il tempo per rileggere "I Pilastri della Terra" e "Mondo Senza Fine", perché è passato davvero troppo tempo.

Vorrei anche altri romanzi del genere, ma mi m rendo conto che sarà impossibile.
Già questo era inaspettato ed è stato un regalo enorme ai fan della serie.

Ve lo consiglio molto.
Mi rendo conto che il prezzo è un po' alto, ma parliamo di Follett e di un romanzo di 800 pagine con una traduzione non facile alle spalle. Bilanciando il tutto, il prezzo è accettabile. Ho visto di peggio, come rapporto qualita/prezzo.

Ringrazio davvero di cuore la Mondadori per avermi mandato una copia digitale per poterlo leggere. 

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