T2: Trainspotting 2

Paese di produzione Regno Unito
Anno 2017
Durata 117 min
Genere drammatico
Regia Danny Boyle
Soggetto Irvine Welsh (romanzi)
Sceneggiatura John Hodge
Produttore Bernard Bellew, Danny Boyle, Christian Colson, Andrew Macdonald


Interpreti e personaggi
Ewan McGregor: Mark "Rent Boy" Renton
Jonny Lee Miller: Simon "Sick Boy" Williamson
Ewen Bremner: Daniel "Spud" Murphy
Robert Carlyle: Francis "Franco" Begbie
Kelly Macdonald: Diane Coulston
Scot Greenan: Frank Jr.
Anjela Nedyalkova: Veronika Kovach
Irvine Welsh: Mikey Forrester


Trailer


Ricordate il precedente capitolo?
Trainspotting.
Un film unico, senza filtri, scorretto, violento, che ha trasmesso sullo schermo il disagio di una generazione. Il tutto grazie allo stupendo romanzo (omonimo) di Irvine Welsh. Lo ricordate?
[Se dite ti no,
DOVETE recuperarlo]
Ecco, qui la storia continua dopo 20 anni.


Ma attenzione, se pensate ai romanzi di Irvine Welsh, state completamente sbagliando e vi prenderete una delusione assoluta. Infatti questo era uno dei motivi per cui ero contentissima della sua uscita ed allo stesso tempo la temevo: la trasposizione della storia.
Perché io adoro quei romanzi.
Sono qualcosa di totalmente fuori controllo, qualcosa che nemmeno il primo film è riuscito a mettere appieno nella trasposizione; e Porno (così si chiama il secondo capitolo, che rispetto a Trainspotting avviene una decina di anni dopo) è qualcosa di ancora più estremo, quindi era davvero improbabile ritrovarlo sul grande schermo.


Spiegatemi come fa quest'uomo! Vent'anni ed è quasi identico.
Poi uno non dovrebbe amarlo.
Eppure...eppure amo anche questa versione, questi personaggi che hanno dato un volto agli antieroi di quei libri. Rent, Sick Boy, Spud, Franco,... Personaggi che a volte vorresti prendere a sberle, eppure in qualche modo ad alcuni sei affezionato e provi anche un malato distorto affetto.
 

Sto divagando!
Era per farvi la premessa che sono due storie completamente diverse, restano i nomi e le personalità dei protagonisti. Stop!
Ci ritroviamo sempre ad Edimburgo, dove Mark torna, dopo vent'anni dalla fuga e il furto ai suoi amici, dopo la morte della madre. Le cose però non sono così cambiate riguardo i suoi compagni di disavventure. Spud continua a drogarsi, cosa che lo tiene lontano da Gail (sua ex compagna) e dal figlio Fergus. Cerca in tutti i modi di disintossicarsi, ma non ci riesce.
Sick Boy ha ereditato un pub da una zia, ma continua a fare soldi in modi illeciti: oltre alla coltivazione e vendita di marjuana, sfrutta la sua ragazza Veronika per andare a letto con ricchi uomini sposati per ricattarli. L'ultimo della "banda" è Begbie, in carcere per scontare una pena di 25 anni, scappa di galera per tornare alla sua vita e dalla sua famiglia. Sempre pazzo e malato di violenza.


 Mark ritroverà prima Spud e poi andrà da Sick Boy, che non ha dimenticato il tradimento dell'amico e vuole fargliela pagare a tutti i costi, prima tenendolo buono mentre escogita qualcosa. Tra cui mettere Begbie sulle tracce di Mark, visto che è stato lui a mandarlo in galera.



La cosa strana è che la loro amicizia è sempre stata disfunzionale e la ritroviamo quasi allo stesso punto. Si vogliono bene e si odiano allo stesso tempo. Sick Boy è lo stesso stronzo opportunista di vent'anni prima (e di ancora prima, perché la loro amicizia è nata da ragazzini), eppure continuano a supportarsi, creare caos, tirarsi fuori a vicenda,... Insomma: un casino!






In ogni caso, non voglio rivelarvi troppo della trama perché merita di essere scoperta e guardata.
Non aspettatevi chissà quale capolavoro!
E' ben fatto, diverte, da qualche momento di nostalgia, regala qualche bella oretta a guardarlo, ma (purtroppo) non regge molto il paragone con il precedente.

E' bello vederli tornare.
Rivederli sullo schermo.
Come ritrovare vecchi amici, cambiati, ma sempre gli stessi, dopotutto.
Pensavo ad una delusione tremenda, invece mi è piaciuto abbastanza. E' godibile.
Se avete visto il primo e vi era piaciuto, buttatevi!
Ma, come dicevo, se avete letto i libri non aspettatevi nulla del genere.

Vi lascio con il nuovo monologo di Rent, sempre tagliente, ma adatto ai nostri tempi:

Scegli biancheria intima firmata,
nella vana speranza di dare una botta di linfa vitale a una relazione defunta.
Scegli le borse, scegli le scarpe con i tacchi, cachemire e la seta,
così sentirai quello che spacciano per felicità.
Scegli un iPhone fatto in Cina da una donna che si è buttata dalla finestra,
e mettilo nella tasca della giacca, fresca di una fabbrica di schiavi del sud-est asiatico.
Scegli Facebook, Twitter, Snapchat, Instagram
e mille altri modi per vomitare la tua bile contro persona mai incontrate.
Scegli di aggiornare il tuo profilo,
di al mondo cos’hai mangiato a colazione
e spera che a qualcuno da qualche parte freghi qualcosa.
Scegli di cercare vecchie fiamme,
augurandoti caldamente di non essere inguardabile come loro.
Scegli di scrivere un live blog dalla prima sega fino all’ultimo respiro,
l’interazione umana ridotta a niente più che dati.
Scegli 10 cose sconosciute sulle celebrità che hanno fatto la plastica.
Scegli di strepitare sull’aborto, scegli battute sullo stupro,
di sputtanare, il porno per vendetta e un’ondata infinita di deprimente misoginia.
Scegli che l’11 settembre non è mai successo e semmai che sono stati gli ebrei,
scegli un contratto a 0 ore, un viaggio casa lavoro di 2 ore,
e scegli lo stesso per i tuoi figli ma peggio,
e magari di a te stesso che era meglio se non nascevano.
E poi sdraiati, e soffoca il dolore
con una dose sconosciuta di una droga sconosciuta fatta in una qualche fottuta cucina.
Scegli le speranze non realizzate, desiderando di aver agito diversamente.
Scegli di non imparare mai dai tuoi errori.
Scegli di osservare la storia che si ripete.
Scegli di riconciliarti lentamente con quello che puoi ottenere,
invece di quello che hai sempre sperato.
Accontentati di avere meno e fai buon viso a cattiva sorte.
Scegli la delusione, scegli di perdere le persone care
e quando spariscono dalla vista un pezzo di te muore con loro,
finché non vedrai che un giorno, nel futuro,
una per volta saranno sparite tutte e di te non rimarrà niente né di vivo né di morto.
Scegli il futuro.
Scegli la vita!

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