Review Party: Figli di Sangue e Ossa, di Tomi Adeyemi


Benvenuti in questo Review Party in cui vi parleremo di un titolo davvero tanto atteso e che farà furore anche in Italia. Non fatevi fuorviare dal consiglio dell'età di lettura, perché è un libro per chiunque, anzi, gli adulti potranno apprezzare molto di più tutte le sfumature che l'autrice ha scelto di mettere dentro a questo romanzo, che si spera sia solo l'inizio di una grande avventura.
Ma torniamo al volume e vediamo di cosa parla:




Titolo: Figli di sangue e ossa
Autrice: Tomi Adeyemi
Traduttore: S. Pezzani
Editore: Rizzoli
Anno edizione: 2018
In commercio dal: 2 ottobre 2018
Pagine: 552 p., Rilegato
EAN: 9788817105354
Età di lettura: Da 12 anni

Un viaggio epico per cercare di riconquistare la magia, attraverso una terra stupefacente e pericolosa.



Un tempo i maji, dalla pelle d'ebano e i capelli candidi, erano una stirpe venerata nelle lussureggianti terre di Orïsha. Ma non appena il loro legame con gli dei si spezzò e la magia scomparve, lo spietato re Saran ne approfittò per trucidarli. Zélie, che non dimentica la notte in cui vide le guardie di palazzo impiccare sua madre a un albero del giardino, ora sente giunto il momento di rivendicare l'eredità degli antenati. Al suo fianco c'è il fratello Tzain, pronto a tutto pur di proteggerla, e quando la loro strada incrocia quella dei figli del re si produce una strana alchimia tra loro. Ha inizio così un viaggio epico per cercare di riconquistare la magia, attraverso una terra stupefacente e pericolosa, dove si aggirano le leopardere delle nevi e dove gli spiriti vendicatori sono in agguato nell'acqua. Un'esperienza umana che non risparmia nessuno, in un turbine di amore e tradimento, violenza e coraggio. Nella speranza di ridare voce a un popolo che era stato messo a tacere.            

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Una copertina che ho visto ovunque sui social (legati al mondo libroso) e che mi incuriosiva tantissimo. Come impatto visivo dovete ammettere che è davvero bella (e grazie al cielo hanno mantenuto la stessa identica cover). Un fascino forte, misterioso, che attrae anche senza aver letto la trama. Una copertina che promette una storia forte, dura, graffiante. Qualcosa di nuovo, nero come la pelle dei protagonisti, bianco brillante come la speranza, e rosso come il sangue che si sa già che deve essere versato per poter cambiare le cose.

Un romanzo d'impatto e potente che ci porta a Orïsha, in un mondo dove i maji, ovvero coloro che in passato erano in contatto con le divinità e queste davano loro un dono, ora sono meno di niente. Sono Larve, definite così dal nuovo sovrano che ha strappato la magia da quella terra per far crescere in "sicurezza" il suo popolo. Ma (ovviamente) non tutto.
Infatti i capelli bianchi contraddistinguono gli ex maji, ora Larve, che devono sottostare a pesanti leggi e pagare caro il solo stare al mondo, rappresentando un ricordo della minaccia che il Re ha superato con incredibile violenza.

Zélie è una di loro, una ragazzina giovane e coraggiosa, che è stanca di doversi sottomettere a queste regole ingiuste e di obbligare la sua famiglia a tutto questo per una colpa non sua.
Ricorda ancora quando era piccola cosa accadde alla madre durante il Raid, ovvero quando il Re prese il potere distruggendo chiunque rappresentasse un problema: tutti coloro dai capelli bianchi e con più di 13 anni, l'età in cui si sviluppa il dono. La notte in cui sua madre fu uccisa e lei ne vide il cadavere messo in mostra come monito, insieme a tanti altri.

Perdendo Mama, Zélie ha un vuoto enorme nel cuore e non vuole assolutamente che accada nulla al fratello Tzain ne a Baba (padre) per causa sua. Il destino però ha in mente altro per lei, perché la porta insieme al fratello nella capitale, dove incontreranno la principessa Amari.
Una ragazza all'apparenza fragile, che si trova per la prima volta a prendere una decisione che potrebbe cambiare tutto quando scappa da palazzo con un oggetto dai poteri immensi. Anche lei stanca di sottostare alle regole di palazzo e al padre tiranno, raccoglie il coraggio e cerca di cambiare le cose, non sapendo nemmeno come, ma provandoci, capendo l'importanza di quel manufatto, per restituire libertà a parte del suo popolo reso schiavo da regole ingiuste e crudeli.

Il loro incontro darà inizio ad una lunga avventura, durante la quale vedremo entrambe crescere e maturare, prendere sempre più consapevolezza delle proprie responsabilità ritrovandosi con una missione più grande di loro sulle spalle. Amari a confrontarsi con la devastazione lasciata dal genitore e la difficoltà di farsi ascoltare da Zélie, che la vede solo come una nobile delicata e d'intralcio; Zélie alle prese con qualcosa che mai avrebbe pensato: il ritorno dei poteri!
Quel manufatto trafugato è solo il primo tassello che potrebbe riportare la magia ai maji, ridando equilibrio alla lotta impari fra il regno e le larve. Una cosa troppo preziosa, per entrambe le parti in questa guerra diventata silenziosa, che può rappresentare un passo verso la vittoria oppure la sconfitta finale per i maji.

A dar loro la caccia sarà il fratello di Amari, Inan, più grande e dentro l'esercito del padre, che gli darà la delicata missione di riportare la sorella a casa, di uccidere la larva che l'ha rapita e distruggere l'oggetto rubato. Ciò che il principino non si aspettava è che durante uno scontro qualcosa si risvegliasse in lui, portandolo a mettere in dubbio se stesso e ciò che pensava, in bilico fra questi due mondi opposti.

Un romanzo forte, di crescita e di ribellione. Una storia che urla la rabbia per la schiavitù, che piange per la perdita dei propri cari, che fa sentire inutili e fragili quando nelle proprie mani non si ha il minimo potere. Qualcosa che traspare oltre le pagine e oltre questa vicenda, facendo pensare il lettore e portandolo a riflettere oltre ciò che viene narrato; facendolo entrare dentro a tante personalità diverse, vivendo le varie sfaccettature di questa intensa storia, regalando frammenti percepiti da questi protagonisti grazie alle loro personalità.
Zélie puro dolore e rabbia. Amari speranza e dolcezza, unita alla forza che scopre di avere.
Anche se ci sono molte altre voci, loro rappresentano quasi due lati della stessa medaglia, che si trovano uniti per un obiettivo comune.

Un romanzo davvero bello e che merita di essere letto. Lungo, ma non si perde in futili chiacchiere, tutto è necessario per comprendere questo mondo e chi ci vive. Ti resta dentro una volta chiuso, ti lascia qualcosa nel petto e nella mente. Raro per uno YA, anche se penso che non possa essere racchiuso solo in questa classificazione. E' molto più ampio, per ciò che racconta, che spinge a pensare e provare. Sono davvero grata che sia arrivato anche in Italia e sono felicissima di averlo potuto leggere in anteprima.

Leggetelo, non ve ne pentirete!

ASPETTATE!
Mica è finita qui.
Noi Blogger abbiamo deciso di farci delle domande, anche per stuzzicare ancora di più la vostra curiosità in merito al romanzo.
Qui di seguito le risposte di una delle Blogger di Libri E Altri Disastri
Nel blog troverete la prossima recensione e altre risposte tra una mezzoretta.
Continuate a seguirci ^.^

- Quale tipo di Maji ti piacerebbe essere? 

Credo che ogni Maji abbia un potere immenso da poter usare come arma difesa o scopo, credo mi piacerebbe essere come Zu, una guaritrice.

- In quale villaggio ti piacerebbe vivere?


Se potessi vivrei a Chandomblé, in quella dei ricordi di Lekan, piena di gioia e bambini che corrono felici circondati da pace e magia.

- Qual'è il tuo personaggio preferito? Qual'è quello in cui ti sei ritrovata di più e quello più distante? 


Impossibile con amare Zél impulsiva e caparbia nonostante le sue paure, ma ho amato Amari e tutto il percorso che ha fatto, anch'essa spaventata, ma che trova finalmente una strada completamente sua.
Io mi sento un po' come Amari ma ancora in cerca di una mia strada, quello sicuramente più distante é Kaea, non rinuncerei mai a chi sono per l'amore di un uomo (ed infatti sono una vecchia zitella ), fosse anche il più potente del regno.

- Quale personaggio secondario ti ha colpito di più?


Ehm.. secondario?? Il borseggiatore Roen, che mi ha intrigato da subito e che poi come si é visto....

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