Opinione: The Resurrectionists (Salem Hawley 1), di Michael Patrick Hicks

 

Dopo aver combattuto dalla parte delle colonie durante la Rivoluzione Americana e aver vinto la sua emancipazione, Salem Hawley è un uomo libero. Solo una manciata di anni dopo la fine del dominio britannico, Hawley si ritrova coinvolto in una nuova guerra, diversa da qualsiasi cosa abbia mai visto.

Con l’avanzare della medicina, New York è sulla cuspide di una nuova rivoluzione, ma procurarsi corpi da studiare è ancora illegale. Bande di resurrezionisti stanno dissotterrando cadaveri dai cimiteri di New York, e le donne della notte stanno scomparendo dalle strade, solo per andare incontro a fini macabre.

Dopo che le tombe dei familiari di un amico sono state profanate, Hawley è costretto a battersi contro l’ondata di esumazioni che affliggono il cimitero dei neri. Non sa che il furto di corpi è vitale per le arti molto più oscure eseguite dai resurrezionisti. In caso di successo, l’opera di questi occultisti potrebbe segnare la fine del giovane esperimento americano… e il mondo stesso.



Una lettura davvero veloce ed interessante. 
Sicuramente non per tutti! 
Contiene moltissime descrizioni molto esplicite e violente, che temo pochi apprezzeranno (come la sottoscritta). Qualche stretta allo stomaco me l'ha strappata, e già solo per quello sono curiosissima di legger come andrà avanti questa serie (e magari altro del suo autore). 

La storia ha due principali punti di vista, tramite Hereford e Hawley.
Hereford è un medico. Freddo, spietato e con gusti...particolari, diciamo. Fa parte di un gruppo di resurrezionisti che non ha come scopo la conoscenza riguardo il corpo umano; un gruppo che per seguire i loro "ideali" abbandonerà presto la strada dei cadaveri, preferendo altro più mirato al loro obiettivo.
Hawely è un giovane di colore che, nonostante sia "libero", vede continuamente la sua gente trattata come prima, da schiavi. L'ultimo insulto riguarda la sparizione dei cadaveri nel "loro" cimitero (ovviamente, esistevano ancora cimiteri per bianchi e per neri), ed il fatto che nessuno intervenga per fermare quest'atrocità. Decide di fare qualcosa, non sapendo che anche grazie a questo suo gesto la situazione andrà a vantaggio dei resurrezionisti, regalandogli qualcosa che attendevano e che potrebbe portare ad un disastro di proporzioni inimmaginabili. 

Sono un centinaio di paginette che racchiudono una storia davvero accaduta (i resurrezionisti e la Rivolta dei Dottori di New York nel 1788), ovviamente riscritta mescolando elementi horror e lovecraftiani, creando un mix di caos piuttosto piacevole da leggere (ripeto, per chi adora questo genere). 

Molto veloce da leggere, ma particolare. I due principali punti di vista si alternano in maniera molto interessante, aggiungendo ogni tanto altro per dare pepe alla storia e raccontarci dettagli che altrimenti non sapremmo.
Una scrittura fluida ed una storia che a volte rasenta il nonsense, rischiando spesso di esagerare e finire per diventare più comica che horror. 
Ricca di descrizioni che tengono i lettori più "malati" del genere incollati alle pagine, anche in questo caso fra realtà (che non finisce mai in splatter banale) e l'assurdo (che in questo caso ha elementi splatter, ma sono quasi necessari in quei passaggi).

Assolutamente consigliato agli amanti dell'horror e (anche se non ho ancora letto nulla di suo, shame of me) agli amanti di Lovecraft.

Un Grazie alla Dunwich che mi ha regalato una copia da leggere
ed un costante Grazie per il loro portare in Italia libri di questo genere. 

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