"Non pregare mai gli dèi che sono in ascolto dopo il tramonto."
E se potessi vivere per sempre, ma della tua vita non rimanesse traccia perché nessuna delle persone che incontri può ricordarsi di te? Nel 1714, Adeline LaRue incontra uno sconosciuto e commette un terribile errore: sceglie l'immortalità senza rendersi conto che si sta condannando alla solitudine eterna. Tre secoli di storia, di storie, di amore, di arte, di guerra, di dolore, della solennità dei grandi momenti e della magia di quelli piccoli. Tre secoli per scegliere, anno dopo anno, di tenersi stretta la propria anima. Fino a quando, in una piccola libreria, Addie trova qualcuno che ricorda il suo nome. Nella tradizione di "Vita dopo vita" e "La moglie dell'uomo che viaggiava nel tempo", "La vita invisibile" di Addie LaRue si candida a divenire una pietra miliare nel genere del "romanzo faustiano".
Ma come ogni patto del genere, il tranello è dietro l'angolo.
Sono molto combattuta, lo ammetto.
É una lettura piacevole, piuttosto scorrevole, anche se avrei tagliato moltissime pagine che risultano superflue ai fini della storia in sè. Sono un abbellimento, un regalo al lettore. Però non hanno un peso significativo.
Capitoli pieni di ripetizioni, spesso molto fastidiose.
(se dovessi legger ancora la storia delle sette lentiggini come stelle...urlo)
Eppure...non mi sento di bocciarlo.
C'è qualcosina di interessante fra le pagine, ma sicuramente se cercate un romanzo impegnativo, non fa per voi.
É una lettura per staccare, immergendoci in questa storia fra il presente (il 2014) ed il passato di Addeline, che saltella dal 1714 avanti ed indietro nel tempo, per farci capire meglio questa giovane donna come verrà trasformata dai secoli che, fondamentalmente, trascorre da sola. O quasi.
Adeline (nel 1700) è una giovane sognatrice ed una donna molto forte, che aspira all'indipendenza e non vuole finire come le sue coetanee dell'epoca: data in moglie, costretta in una casa a sfornare figli ed accudire il marito. Lei vuole di più.
Ed il giorno che tanto teme arriva: deve sposarsi. Ma come impedirlo?
Prega gli Dei, chiunque voglia prestare ascolto. Eppure nessuno si fa avanti.
Prega gli Dei, chiunque voglia prestare ascolto. Eppure nessuno si fa avanti.
Il giorno delle nozze scappa e, disperata, prega dopo il tramonto.
Qualcuno la ascolta e le propone un patto, chiedendole la sua anima in cambio di ciò che desidera.
Qualcuno la ascolta e le propone un patto, chiedendole la sua anima in cambio di ciò che desidera.
Ma come ogni patto del genere, il tranello è dietro l'angolo.
Addie ottiene la vita eterna, ma ad un prezzo alto. Nessuno si ricorda di lei e nessuno lo farà mai più.
Un dono ed una maledizione che la spingeranno a dover imparare a sopravvivere in un mondo crudele, nel quale l'unico che si ricorda di lei è l'essere che l'ha maledetta e vuole la sua anima.
Tutto finchè non si imbatte in Henry, che la vede e se la ricorda. Un miracolo. Un segno del destino. O altro?
Addie ha imparato a vivere il presente e solo quello, così si immerge in questa nuova "avventura" e i due insieme inizieranno a scoprirsi a vicenda, avvicinandosi molto ed iniziando ad innamorarsi l'uno dell'altra.
Nell'ombra però resta una minaccia. Il Dio, capriccioso, che le ha regalato l'immortalità potrebbe apparire da un momento all'altro e cosa potrebbe fare? Per Henry sarebbe un pericolo?
Abbiamo due voci narranti: quella di Addie, che si alterna fra passato e presente; e quella di Henry, che ci permetterà di conoscere questo giovane e di capire come mai si ricorda della ragazza.
Come già dicevo, è molto scorrevole e piuttosto piacevole da leggere, anche se molto "superficiale" (passatemi il termine). Ci sono accenni a temi importanti, ma restano solo accennati.
Dalla Bisessualità dei protagonisti, al trattamento della donna,...insomma, tanti che fanno capolino ma è il lettore che deve coglierli nella loro interezza.
Il finale devo dire che però mi è piaciuto.
É una nota perfetta per questa storia e la chiude davvero in ottimo modo, coerente con quanto letto e con il carattere de personaggi.
Vi spiego come mai sotto, perchè DEVO parlarne, ma tranquilli è segnalato che è Spoiler. Quindi non correte rischi se volete conservare la sorpresa.
Nel complesso, non lo sconsiglio.
Già solo la parte grafica è qualcosa di meraviglioso (come sempre grazie alla Oscar Vault, che ci vuole poverissimi).
Valutate voi cosa cercate: una storia leggera, piacevole da leggere senza impegnarsi troppo...allora è il libro giusto per voi! Prendetelo e fatevi conquistare.
Ringrazio la Oscar Vault per la possibilità di aver avuto la copia digitale per la lettura.
ATTENZIONE
SPOILER
Il finale mi ha conquistato totalmente. Addie si rivela la donna forte che è.
Mette in scacco Luc con estrema maestria e, soprattutto, non si annulla per amore!
Una cosa rarissima e che è dannatamente bello da leggere in un romanzo.
Lei ha amato Henry e questa scelta la fa anche per salvarlo, ma mette se stessa sopra a tutto e, con l'astuzia che è stata costretta a sviluppare per contrastare Luc e i suoi continui abusi su di lei (ed è innegabile che questa figura abusi del suo potere per averla tutta per se. Non è amore, è qualcosa di malato), riesce ad ideare una modifica del patto che dona libertà ad Henry, ma in particolare a se stessa.
É incredibilmente importante come messaggio e non me lo aspettavo proprio.
Grazie Victoria, quasi quasi ti perdono le troppe ripetizioni e le pagine inutili che lo allungano e stop.
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