Opinione: Il Canto di Swan, di Robert R. McCammon



In una terra desolata nata dalla rabbia e dalla paura, popolata da creature mostruose ed eserciti predoni, gli ultimi sopravvissuti della terra sono stati trascinati nella battaglia finale tra il bene e il male, che deciderà il destino dell'umanità: Sister Creep, che scopre uno strano e mutante artefatto di vetro nelle strade distrutte di Manhattan; Joshua Hutchins, il wrestler professionista che si rifugia dalle radiazioni nucleari in una stazione di servizio del Nebraska; e Swan, una giovane ragazza dotata di poteri speciali, che viaggia insieme a Josh fino a una città del Missouri dove la guarigione e il recupero possono realizzarsi grazie al dono di Swan: con il suo canto è infatti in grado di far tornare in vita la terra, di far crescere le piante e di percepire il dolore e la gioia di tutte le creature viventi. Ma l'antica forza che si nasconde dietro la devastazione della terra, sta setacciando i sopravvissuti. È in cerca di reclute per il suo implacabile esercito, a cominciare dalla stessa Swan.


Prima di tutto: perchè questo libro non viene calcolato minimamente?
Anche solo curiosando in giro, non c'è praticamente nessuno che lo stia leggendo (o che lo abbia letto). Ed è assurdo, perché è una storia apocalittica che riesce a dare molto al lettore. 
Se moltissimi hanno letto, o almeno conoscono di fama, L'Ombra Dello Scorpione, questo romanzo quasi "parallelo", in Italia, è sconosciuto. Ed è assurdo, per me. 
Per le tematiche che affronta, per lo stile di scrittura,...per la storia in sé. 

Ma facciamo un passo indietro. 

È stato davvero un lungo viaggio, per me; colpa quasi totale alla mia stanchezza che mi rallentava nella lettura a una cinquantina di pagine la sera. Quando riuscivo, ovviamente. 
Una storia però che ne è valsa la pena, anche se avrei voluto non fosse stato così "pesante". 
Mi sarei goduta in modo diverso tutto questo enorme percorso.
Ma, come dicevo, ho scelto un periodo sbagliato per iniziarlo. My Bad.    

Partiamo in un "oggi" che potrebbe benissimo essere ambientato anche nel nostro quotidiano, nonostante dalla sua pubblicazione siano passati più di 30 anni.
Un mondo dove la guerra è vicina e basterebbe un pulsante per scatenare tutto.
Nonostante le vite vadano avanti, sentiamo attraverso la voce del Presidente degli USA la pressione che si trova a gestire riguardo questo "gioco" di potere in cui tutti stanno piazzando le proprie pedine in campo e aspettano, sperando di non dover mai arrivare a decretare la fine del mondo.
Ed un giorno quel pulsante viene premuto.
 
Non si sa da chi. 
Non è importante.
È la gente a pagarne il prezzo.
 
Bombe partono da ogni luogo e attaccano ovunque. 
Tutto diventa uno scenario di fuoco, demolendo ogni cosa, lasciandosi dietro una realtà distrutta e infetta dalle radiazioni. I pochi superstiti non si ritengono fortunati, poiché inizia la lotta alla sopravvivenza più ardua: niente acqua potabile, niente vegetazione né animali, clima impazzito, e, appunto, radiazioni costanti che stermineranno in pochissimo altro tempo un'altra grande fetta dell'umanità.

È difficilissimo trovare le parole per descrivere un romanzo così enorme, ricco di tanti dettagli e tematiche, in poche righe. Ci sarebbe da parlarne per ore.

Ci troviamo a veder tutto questo attraverso gli occhi dei pochi superstiti, conosciuti poco prima del disastro, ed insieme ai quali vivremo questa enorme distruzione. 
Non sono tantissimi e ci si affeziona in fretta ad ognuno di loro. 
Dal Presidente degli Stati Uniti, che si ritrova in mezzo a questa guerra di "chi ce l'ha più lungo"; 
Sorella Creep (che potevano evitare di tradurla a metà, lasciando Sister Creep che suona meglio), una donna nera che vive sulla strada di New York; 
Josh, un giovane di colore che fa il cattivo negli spettacoli di wrestling nel Kansas; 
Swan, una bambina di 8 anni che vive con la madre anche lei nel Kansas, che riesce a percepire piante e animali, un dono insolito e incredibile;
In Idaho conosceremo Roland, un ragazzino fissato con un gioco online, che va con la sua famiglia alla Earth House, una multiproprietà in cui possono accedere due settimane l'anno, che dovrebbe essere una "casa sicura" nell'eventualità di una guerra nucleare o simili. Lì conoscerà il colonnello Macklin, una figura vecchia e militare fino al midollo. Potete immaginare come potrebbe continuare la storia...

Queste le figure che aprono il romanzo e che ci faranno da voci principali, seppur incontreremo molti altri personaggi durante la lettura. Alcuni ci faranno compagnia per poco, altri resteranno con noi. 
Non vi voglio anticipare altro. 

Come vi dicevo lo sfondo a tutta la vicenda è lo scoppio di una guerra nucleare: cosa potrebbe succedere se effettivamente chiunque  premesse "quel" pulsante. 
La sopravvivenza spietata e la crudeltà che viene fuori dagli esseri umani, spinti al limite (per fame di cibo o potere); ma anche l'incredibile solidarietà che potrebbe nascere nelle giuste circostanze. 

Uno stile di scrittura che mi è piaciuto molto. 
Inizialmente sembra tutto molto lento, infatti a me ha dato l'impressione che dopo metà romanzo, in cui si cambia arco temporale (facciamo un grande passo in avanti), il tutto diventa molto più veloce e scorrevole, e direi anche interessante. Ma abbiamo già una grande premessa, costituita dalla prima parte, che permette di velocizzare le cose. 
Quindi, serve tutto per vivere la storia fino all'ultima pagina, si deve avere pazienza in un certo senso. 

Ahimè, il finale seppur abbia molti elementi imprevedibili, rimane abbastanza scontato e prevedibile. 
Ma ciò non toglie nulla all'enorme viaggio che compiamo insieme alle varie figure.

Per me ne è valsa davvero la pena.
È stato lungo, faticoso a tratti, ma alla fine l'ho chiuso e ci sto ripensando ancora adesso. 
I personaggi, in un modo o nell'altro, ti entrano dentro. Alcuni li porti nel cuore. 

Mi rendo conto che 30€ siano tanti per un romanzo in cover morbida, ma calcolate che è stato ritradotto e che sono quasi 900 pagine. Se facciamo un parallelo con alcuni romanzi sparati a più di 20€ con una media di 300 pagine...beh, per me ne vale la spesa. 
Consiglio comunque di investirci tempo e soldi se vi piace il genere, di base. 
Al massimo potete prima leggere un estratto, credo sia disponibile su ogni piattaforma. 

Nel frattempo, io sono estremamente contenta di essermi lanciata in quest'avventura praticamente alla cieca (come dicevo, zero opinioni). 
Spero di aver, con il mio pensiero caotico, dato qualche informazione che possa spingere a capire se può far per voi oppure no. 
Se lo iniziate, fatevi sentire! 
Così ne parliamo, che ne ho bisogno. 






McCammon VS King

L'opinione sarebbe finita, aggiungo questo per dare qualche dettaglio in più verso i curiosi, approfittando del fatto che ho letto il romanzo di King un annetto fa. 

Sto parlando de: L'Ombra Dello Scorpione
Ci sono un 10 anni di distanza fra i due romanzi ed è immediato farne paragone e chiedersi se l'ispirazione (di McCammon) sia nata da King. Eh si, lui ha "scritto" per primo. 
 
Questi due romanzi, infatti,  hanno parecchio in comune ma anche differenze.
Un mondo attuale, realistico, che viene annientato in un nulla a causa dell'uomo, nonostante le cause siano diverse:
King: arma batteriologica, McCammon: guerra nucleare;
 
da questo anche il mondo che rimane ai protagonisti
se King lascia i suoi personaggi in un mondo intatto, in cui la natura riprende il controllo, con McCammon si deve fare i conti con la desolazione e distruzione totale a causa delle radiazioni con cui i sopravvissuti dovranno fare i conti;
 
cattivi ultraterreni: 
l'uomo che cammina contro l'uomo dall'occhio scarlatto, la seconda figura più sfaccettata e meno temibile a tratti, anzi spesso ridicola;
 
persone "speciali": 
se King ci mostra persone qualunque che si trovano spaccate fra bene e male, McCammon fa altrettanto ma aggiungendo un tocco in più mettendo in gioco una bambina dai poteri della vita e altri oggetti "magici" che sono utili ai protagonisti;

bene vs male: 
un tema che King spacca in due, ponendo le sedi di questi due gruppi in luoghi quasi opposti del paese, che però ad un certo punto devono incontrarsi; McCammon è più "realistico", mette in campo la violenza e la guerra che, come ahimè sappiamo, è insita nell'uomo e porta a formarsi diversi eserciti che iniziano a combattere per le risorse rimanenti, rubare al nemico le scorte e diventare i vincitori assoluti schiacciando chiunque altro.



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