Opinione: Labirinti, di Franck Thilliez


«Passò la notte raggomitolata sul letto, senza chiudere occhio. Quando si accese la luce, scoprì la ragione di quella visita notturna. Su un grande foglio era disegnato un labirinto. Nella vaschetta attaccata alla lavagna c’era un pennarello nero. Una sfida. Dopo averle mostrato l’orrore, quel pazzo voleva giocare. Come ai bei vecchi tempi».

Una giovane poliziotta, Camille Nijinski, si trova nello studio del dottor Fibonacci, uno psichiatra che si accinge a raccontarle una storia incredibile di cui è l’unico depositario. Si tratta della testimonianza raccolta da una paziente, la quale è stata trovata priva di sensi e di memoria in un bosco accanto al cadavere di un uomo. Camille, incaricata di seguire le indagini, ha bisogno di capire di più riguardo a questa improvvisa perdita di memoria, ma lo psichiatra ha molto altro da rivelarle. Prima di dimenticare tutto, la sua paziente ha condiviso con lui i fatti del suo passato: una storia lunga e complessa, senza dubbio la più straordinaria che Camille ascolterà in tutta la sua carriera. Le protagoniste sono cinque. Tutte donne. La giornalista, la psichiatra, la rapita, la scrittrice… E la quinta? La quinta donna è il filo del labirinto, è colei che fornirà le risposte a tutte le domande e, forse, anche una via d’uscita. La mente geniale dell’autore ha dato vita a un vero e proprio labirinto infernale cosparso di tranelli e vicoli ciechi, in cui il lettore verrà intrappolato insieme ai protagonisti. Franck Thilliez non si stanca mai di giocare… ma questo i suoi lettori più affezionati lo sanno già.


Decisamente un ottima idea comprare e leggere subito questo romanzo altrimenti avrebbe fatto la fine degli altri che dovevo assolutamente leggere e sono lì ad attendermi.

Avevo letto "Il Manoscritto" (dopo secoli dalla sua pubblicazione e lo dovrei rispolverare lo ammetto) e "Puzzle" che però essendo il suo primo romanzo ahimè ci sta che fosse più acerbo.

Ma torniamo alla storia.
Ci troviamo in un ospedale dove la poliziotta Camille deve investigare riguardo una donna trovata priva di sensi accanto ad un cadavere. La donna ha raccontato al suo medico la sua storia prima di perdere completamente la memoria. Ed ora lui la sta per raccontare a Camille (e a noi).

Una storia che riguarda 5 donne: la giornalista la psichiatra la rapita la scrittrice...e una quinta che verrà svelata solo alla fine del racconto ma cruciale per scoprire la verità dietro tutto ciò.
Donne diverse fra loro con vite molto differenti che si trovano ad affrontare improvvisamente qualcosa che cambierà le loro vite (ovviamente).Una storia imprevedibile che ti trascina per poter mettere chiarezza e capire prima di tutto chi sono ma soprattutto come sono collegate.

No, credo sia impossibile prima di metà romanzo capire come potrebbe andare a finire. È l'autore che ad un certo punto inizia a darci piccoli indizi (ma davvero palesi se li ho colti) che lentamente si fanno sempre più evidenti portandoci (lui!) fuori da questo enorme labirinto unendo i vari elementi e lasciandoci sbalorditi per come la storia rivela il suo significato complessivo e si conclude.

Lascia la sensazione di uscire da una grotta. Ci si sente confusi si va alla cieca cercando di capire dove ci porta la strada poi inizia una schiarita il percorso lo iniziamo a vedere sempre più chiaramente fino a che è così chiaro che ci stupiamo per non averlo visto subito e lo seguiamo fino ad esserne fuori. Dove ci aspetta un ultima sorpresa. Nell'ultima pagina infatti c'è un labirinto che risolto lascia a bocca aperta il lettore! Insomma ho detto tutto e non ho detto niente lo so benissimo.
Ma non posso!

Sono storie che si legano fra di loro nel momento giusto, regalando nel frattempo frammenti di vita che tengono incollati alle pagine perché il buon Thilliez chiude ogni volta un capitolo con un cliffhanger, alternando i POV delle protagoniste, rendendo il ritmo molto veloce, interessante, e mettendo curiosità al lettore che deve sapere.

Capitoli corti, cosa che apprezzo moltissimo e mi aiuta in questo periodo a leggere, anche quando non ho tempo.

Ahimè, infatti ci ho messo un eternità per finirlo, tipo 20 paginette ogni tanto, per poi, di botto, divorarne metà per arrivare alla fine. Me lo ero un po' imposta, comunque sia ad un certo punto non lo si può mettere giù, è difficilissimo.

Fate attenzione però. Ci sono tanti TW fra le pagine (violenza fisica e psicologica principalmente).

Post anche sul mio profilo Instagram @viaggiatricepigra

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