“Uno sputo di cielo è quel pezzo di cielo che dobbiamo conquistarci
ogni giorno, rubandolo tra i cornicioni dei palazzi, nel riflesso di una
pozzanghera, tra le sbarre di una cella, tra le fronde di un albero,
nello sguardo di un bambino… piccoli frammenti di sogno, luce e
speranza.”
Titolo: Uno sputo di cielo. 27 racconti senza paracadute.
Genere: raccolta di racconti
Data di pubblicazione: 18 Marzo 2016
Da un’idea di Carlo Deffenu
25
scrittori, 12 artisti, l’associazione Ponti non muri, Watson edizioni,
tutti insieme per sostenere l’orfanotrofio di Betlemme.
27
racconti dove troverete: pesci volanti, giganti cattivi, bambini
prodigio, sirene ammaliatrici, processioni di fantasmi, amori
impossibili, viaggi nel tempo, paesi invisibili, stelle bugiarde,
panchine d’amore, mosche dispettose, colpi di tacco, streghe e
sortilegi, cieli bellissimi e nuvole nere.
Autori:
Gianluca Morozzi, Alessandro De Roma, Piergiorgio Pulixi, Riccardo
Gazzaniga, Gianfranco Cambosu, Silvia Geroldi, Claudia Crabuzza, Daniela
Frascati, Fabio Forma, Francesca Montomoli, Carlo Deffenu, Vincenzo
Restivo, Elio Satta, Roberto Alba, Stefano Bonazzi, Giuseppe Marotta,
Elena Cabiati, Alessandra Gaggioli, Nunzia Volpe, Massimiliano Ferrone,
Lalla Careddu, Stefano Pastor, Simona Baldelli, Francesca Caldiani,
Gianni Tetti.
Artisti: Pier Gallo, Anna Ferrari, Ivan
Lodi, Giovanni Pastorello, Antonio Lucchi, Roberto Oliva, Lorenza De
Luca, Emilio Pilliu, Alessandro Marongiu, Max Mazzoli, Flavia Biondi,
Jonathan Fara.
L’idea di Uno sputo di cielo è arrivata alla vigila di Natale del 2014.
Non
soltanto scrittura, fantasia, svago, divertimento, ma un progetto più
articolato che permettesse ai racconti di superare il limite del
virtuale, per incidere profondamente nella realtà. Ho pensato alle
opportunità che si potevano offrire a dei bambini nati in una
situazione di disagio.
L’associazione
Ponti Non Muri è la prima che mi è venuta in mente. Conoscevo il loro
lavoro e le tante iniziative culturali che organizzano da anni, e avevo
sentito parlare dell’orfanotrofio di Gerusalemme, gestito da una suora
sarda, testarda e tenace. Mi convinco subito che è proprio a loro, a
quei bambini senza famiglia e senza futuro, che possiamo donare una
possibilità di riscatto. Comincio a contattare diversi scrittori,
illustrando la mia idea con parole semplici e chiare. Passano due ore,
forse tre, e mi ritrovo travolto da un marea di “Sì” che mi lasciano
attonito, perplesso, commosso, emozionato.
Riccardo Gazzaniga mi
scrive: “Certo che sei proprio diabolico a chiedermi un racconto per
aiutare degli orfani di Gerusalemme alla Vigilia di Natale. Anche Freddy
Krueger ti direbbe di sì!”
Solo in quel momento realizzo che quel giorno è per davvero la vigilia di Natale.
Ho
sorriso e mi sono detto: Avanti tutta! Anche Freddy Krueger è dalla
nostra parte! Decido di coinvolgere degli illustratori e dei fotografi
per dare forma ai racconti con la loro arte.
Mi piace l’idea che
siano i disegnatori stessi ad adottare il racconto più vicino al loro
stile e alla loro sensibilità. Parlo del progetto con Ivan Alemanno
della Watson Edizioni e contro ogni previsione, mi dice subito sì.
E così, a marzo del 2016, il libro viene al mondo.
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