Opinione: Il Gioco Bugiardo, di Ruth Ware

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Il messaggio arriva in piena notte. Solo quattro parole: «Ho bisogno di te». Isa prende con sé la figlia e si precipita a Salten, dove aveva trascorso gli anni del liceo che ancora proiettano le loro ombre su di lei. A scuola Isa e le sue tre migliori amiche giocavano al gioco delle bugie: vinceva chi di loro avesse inventato la storia più assurda rendendola credibile agli occhi degli altri. Ora, dopo diciassette anni, un cadavere è stato ritrovato sulla spiaggia, facendo emergere un segreto terribile. Un segreto che costringe Isa a confrontarsi con il proprio passato e con le tre donne che non ha più visto ma che non ha mai dimenticato. Non è un incontro sereno: Salten non è un posto sicuro per loro, non dopo quello che hanno fatto. È ora che le quattro amiche affrontino la verità.

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Isa è una neomamma alle prese con la sua piccola Freya, con il desiderio di tenerla sempre accanto a se e di controllarla continuamente. Entra in ansia solo a lasciarla col marito per poche ore, figuriamoci iniziare a pensare allo svezzamento oppure al farla dormire lontano dal letto matrimoniale. Una notte, ancora sveglia dopo aver dato da mangiare alla piccola, le arriva un messaggio da una vecchia amica che le chiede aiuto e la sua risposta è immediata: "Arrivo".
Sa che non è stato mandato solo a lei e che le altre non lo leggeranno in quelle ore di notte, ma è sicura che nessuna rifiuterebbe la richiesta, nonostante siano anni che non si vedono. Un legame molto forte si è stretto fra di loro quando erano ragazzine, e non si è mai sciolto, nonostante le strade diverse che hanno scelto negli anni che le hanno "divise".
 
Isa fa immediatamente i bagagli per lei e la piccola, inventando una scusa al marito per non spiegare il tutto, perché ad unirle non è stata solo la giovinezza e tante giornate trascorse insieme, ma anche un gioco che le ha messe contro tutti gli altri: il gioco delle bugie. Un gioco che le ha emarginate e stretto i loro legami saldamente, così a fondo che ognuna porta ancora con se un segreto enorme che le riguarda.
 
Durante il romanzo, fra passato e presente, conosceremo queste donne e ciò che erano state.
Scopriremo come Isa, Kate, Thea e Fatima si erano conosciute e cosa ha cementato la loro amicizia, alternato a loro adulte e alla nuova prospettiva che hanno, con nuove vite, alcune con una famiglia, ognuna con dei problemi appresso.
 
Tutto ha inizio in brevissimo tempo e noi ci troveremo a correre insieme alla protagonista lungo questa storia tortuosa, fra ciò che è successo e il presente, cercando di capire cosa le abbia unite così tanto, ma soprattutto quale sia quel segreto così enorme che sembra pronto a scoppiare in quella cittadina minacciando di travolgerle tutte.
 
Avevo già letto una precedente pubblicazione di quest'autrice e non mi ha deluso nemmeno questa volta. Una storia interessante che scorre veloce, alternando molto bene il tempo per dare, poco per volta, al lettore qualche tassello per capire la storia completa. Un thriller psicologico ben scritto che fino alle ultime pagine lascia con il dubbio che manca qualcosa. Spesso si ha la sensazione di aver capito ed invece il romanzo sterza bruscamente lasciando spiazzato chi legge, "costretto" ad andare avanti per risolvere il mistero che circonda queste donne.
Una storia che parla di menzogne e segreti, ma anche di amicizia e amore, perché fa capire fino a dove si spingerebbe una persona per affetto profondo.
Davvero molto bella!

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