Opinione: Seppellitemi Lassù In Montagna, di Francesca Tacchi

“Ogni giorno è buono per ammazzare nazisti.
Italia 1944, il partigiano Veleno non pensa ad altro che uccidere quanti più nazisti può prima di lasciare questo mondo. Accompagnato dal fido Rame, e protetto dall’antica dea Angizia, è in missione tra le montagne dell’Italia centrale per recuperare una strana arma che i nazisti stanno progettando di usare contro gli Alleati nella battaglia di Montecassino. Scritta con un ritmo vertiginoso, e accompagnata da una prosa travolgente, la novella di Francesca Tacchi unisce le più straordinarie caratteristiche del romanzo fantastico alla passione per la nostra Resistenza in un mix esplosivo e letale di azione e meraviglia. Pubblicato in origine negli Stati Uniti Seppellitemi lassù in montagna arriva in Italia in una nuova edizione rielaborata dall’autor? per il nostro pubblico. … Francesca Tacchi Scrittor? queer di storie fantasy con elementi horror e umoristici, Francesca Tacchi vive a Bologna insieme al marito, un cucciolo di shiba e tre dozzine di piante. Appassionat? di storia e mitologia, Francesca propone nella sua narrativa riletture weird della storia e del folklore italiano. Ha esordito nel 2022 negli Stati Uniti con questa novella.


Eh sì, avrei dovuto parlarvene molte settimane fa, anche se in particolare avrei voluto fare uscire un post lunedì (o al massimo martedì 25, visto le tematiche trattate). Ma non mi venivano le parole e quindi ho lasciato perdere.

Così, senza un briciolo di motivo, mi ritrovo a buttar giù di getto una sorta di opinione solo perché ho qualche idea che mi frulla in testa.
Vedremo come andrà...ma soprattutto, se eravate indecisi, se vi incuriosirà e vi spingerà a dargli una chance.

Questo era un titolo che stavo aspettando, seppur non avessi capito nulla della trama. A pelle mi ispirava moltissimo. Partiamo col dire che la frase iniziale mi ha conquistato totalmente
"Ogni giorno è un buon giorno per uccidere nazisti".
Perfetta!
Amore immediato!

Ci troviamo in Italia nel 1944, insieme ai partigiani Veleno e Rame, che ci faranno conoscere la loro lotta e il loro odio profondo verso nazisti e fascisti. Una lotta che per Veleno è radicata fin a portarlo all'autodistruzione. Infatti come missione vuole portare più nazifascisti con sé nella tomba. Altro non si pone nella vita. E durante le pagine capiremo come mai questa scelta così drastica e questo modo di vedere la vita così estremo.

Ma non è un romanzo solo di resistenza. Infatti l'autrice mescola abilmente a tutto ciò elementi fantastici, portando "in vita" Dei e Dee che sono sopravvissuti grazie a chi ne ha portato avanti la memoria. E Veleno è uno di questi, poiché la sua famiglia si tramanda un anello della Dea Angizia che dona il potere della guarigione.

Ovviamente questo è un accenno alla trama. Ci saranno sviluppi interessanti quando Veleno, con Rame ed altri, dovranno andare in missione per riuscire a fermare un piano che potrebbe spostare in modo decisivo l'ago della bilancia fra le fazioni. Lo so, fa strano trovarsi con così tante tematiche così particolari e diverse fra loro tutte insieme, ma la cosa straordinaria è che il mix funziona alla grande.

Un breve romanzo, forse più un racconto dovrei dire, che affronta molte tematiche: la guerra, la perdita, l'amicizia, la vendetta, l'amore, la speranza,...insomma, molto ricco seppur brevissimo, con quel tocco di sovrannaturale che riesce ad arricchire il tutto senza stravolgere le cose.

Sono rimasta molto sorpresa in positivo per questa lettura che mi ha dato occasione di iniziare il 2023 alla grande. Si, lo so, l'uscita non era a gennaio, ma fra i titoli letti da inizio anno si è rivelato il primo più bello.

Consigliato? Si!
Con dei "ma". Non è una lettura per tutti. Se leggete la trama e vi ispira: prendetelo ed amatelo. Altrimenti, andateci magari un pochino più cauti.

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