Opinione: L'Ultimo Omicidio Alla Fine Del Mondo, di Stuart Turton


Fuori dall’isola non c’è nulla: il mondo è stato distrutto da una fitta nebbia che ha invaso il pianeta, devastando tutto e uccidendo qualunque forma di vita. Sull’isola, invece, ogni cosa è idilliaca: la natura è rigogliosa, l’aria pulita e centoventidue persone vivono in perfetta armonia, sorvegliate da Niema, suo figlio Hephaestus e Thea, tre scienziati che sono stati in grado di proteggere quel luogo paradisiaco dalle insidie esterne. Gli abitanti del villaggio hanno poche pretese, si accontentano di pescare, coltivare i campi e godere dei frutti della terra e se hanno un dubbio possono appellarsi ad Abi, un’entità che ognuno di loro sente nella propria mente. L’importante è che rispettino sempre il copri fuoco e le regole imposte dagli scienziati. Fino al giorno in cui, con orrore degli isolani, Niema, la scienziata più anziana, viene trovata brutalmente uccisa. Oltre ad aver lasciato l’intera isola sotto shock, l’omicidio ha innescato un abbassamento del sistema di sicurezza intorno all’isola, l’unica cosa che teneva a bada la nebbia. Se il caso non verrà risolto entro 107 ore, la nebbia soffocherà l’isola e tutti i suoi abitanti. Ad aggravare la situazione c’è che il guasto nel sistema ha anche cancellato la memoria di tutti gli abitanti: nessuno ricorda più ciò che è accaduto la notte precedente, il che significa che qualcuno sull’isola è un assassino e non sa di essere. Nel frattempo, il tempo stringe. 




La trama mi aveva messo parecchia curiosità, ma non avendo ancora letto nulla dell'autore ero un pochino incerta. Fortunatamente è stato pubblicato subito anche su Storytel e mi ci sono lanciata.
La domanda spontanea che vi chiederete è: perché non hai recuperato anche gli altri (che sono su Storytel)? Perché questa volta hanno cambiato voce e mentre prima non riuscivo proprio ad ascoltare (ci riproverò, ma temo che non sia nelle mie corde il suo modo di leggere) adesso il tutto era molto scorrevole e piacevole. 

Mi sono trovata catapultata in una storia distopica in cui misteri devono essere risolti e non solo quelli riguardanti l'omicidio che potrebbe essere la fine di ogni vita sull'isola, ma tanti segreti che i tre Sali (gli scienziati) hanno mantenuto per anni.
Inizialmente il tutto appare complesso e con elementi assurdi. I tre scienziati con le loro vite lunghissime, gente fin troppo pacifica e tollerante di stranezze che dovrebbero sconvolgerli, regole assurde (per esempio al coprifuoco tutti cadono addormentati fino alla mattina dopo, oppure al compimento dei 60 anni la loro vita cessa naturalmente, e molto altro che non sto a svelarvi. Tutto questo lo si scopre subito, non erano spoiler tranquilli).
Insomma un piccolo villaggio alla fine del mondo che resiste grazie a tutto ciò in felicità e armonia da generazioni. 
Comunque non temete, serve per dare un idea di come è stata strutturata questa società ed è tutto funzionale, niente di superfluo. Si capirà leggendo e andando avanti nella trama la motivazione dietro ogni regola. 

Tutto scorre in pace e tranquillità, finché improvvisamente una mattina si risvegliano confusi, pieni di ferite, in posti strani, senza ricordare niente di ciò che è avvenuto la sera precedente. 
Mentre un incendio sta distruggendo una delle loro case, trovano al suo interno sei dei loro amici morti, insieme al cadavere di Niema. Il tutto sembra puntare ad un incidente, una trave che cadendo l'ha travolta, ma non è così.

Sarà Emory a rivelarsi fondamentale. La donna più seccante del villaggio, poiché ha la testa piena di domande di cui cerca risposta e non si accontenta di spiegazioni banali. Messa in un angolo da tutti, diventerà importantissima quando prenderà le redini delle indagini arrivando a sfidare i Sali per trovare la verità e salvare tutti, loro compresi.

Un conto alla rovescia che le concede due giorni per rivoltare l'isola, con l'aiuto della figlia (apprendista di Thea e risvegliando fra loro un rapporto in equilibrio precario da troppi anni), cercando indizi e mettendo insieme ciò che scopriranno, lasciandola spesso spiazzata e confusa riguardo il passato della sua gente. 
Verranno alla luce elementi delicati e i tre Sali si riveleranno per quello che erano/sono davvero. 
Emory non ha mai avuto più di tanto paura(/reverenza) di loro, ma il resto della gente? Come potrebbe reagire a certe notizie?

In tutto questo da sottofondo e nostra voce onnisciente c'è Bia (non Abi, come in lingua originale; è un refuso nella trama), una sorta di intelligenza artificiale che comunica con tutti dentro le loro teste, confortandoli, spronandoli e tenendoli ancorati alle regole di pace e armonia che regnano. Una voce che permette di comunicare, di sapere sempre ognuno dov'è, che li connette costantemente. Ma anche una voce con ordini precisi di Niema da rispettare. 
Deve lasciare che le cose vadano come dovrebbero, sperando di aver fatto i calcoli giusti affinché avvenga ciò che deve accadere.
Sarà così oppure Emony cambierà le cose?

Mi sono lasciata trascinare dalla storia senza soffermarmi troppo su dettagli o elementi che magari sembravano strani. Mi è piaciuta molto quest'avventura così strana, assurda e ricca di elementi pronti per esser scoperti e ribaltare le cose in continuazione. 
Mi è molto piaciuto il mondo che è stato creato dall'autore. Come tutto si fosse distrutto per l'ennesima cazzata umana (anche se non si saprà bene la sua origine, ma non è importante ai fini del tutto) e come questa nuova società tenti di prosperare. 

Molto piacevole, scorrevole e intrattiene tanto. Anzi, ti tiene proprio incollato per scoprire come andranno le cose e quale segreto verrà portato alla luce.
Sono curiosa di scoprire le opinioni di chi è più amante dei gialli/thriller per capire cosa riescono a vedere che io non ho percepito. Sicuramente dettagli sparsi ci sono, come domande senza risposta.

Nel complesso, consigliato! 
Soprattutto l'audiolibro, ovviamente.

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