Ore 12:30 – ALESSANDRA MONASTA
Castello Sforzesco, Sala Bertarelli
con Gabriella Grasso
“Vietato mentire”
È un mestiere infinitamente complesso, delicato e appassionante quello di Alessandra Monasta: essere un perito fonico significa essere una macchina della verità vivente. Occorre ascoltare le voci, identificarle, riconoscere il variare delle emozioni, distinguere i momenti di lucidità di chi parla da quelli di apparente, o reale, alterazione. E soprattutto occorre saper determinare chi mente. Da questa sua lunga esperienza nasce il suo primo romanzo, La cacciatrice di bugie.
In un workshop emozionante e coinvolgente Alessandra Monasta spiegherà al pubblico di Bookcity il suo metodo di lavoro, attraverso l’uso di intercettazioni reali: un’esperienza vera e propria di “ascolto”.
Ore 14:00 – MARCO BUTICCHI
Fondazione Adolfo Pini
con Gianluigi Nuzzi
“Un volo d’aquila dagli etruschi all’ISIS”
Marco Buticchi è il narratore più abile a intrecciare la storia con il mito, il passato con il presente. Il suo nuovo romanzo, Il segno dell’aquila, è ispirato all’antica leggenda, riportata anche da Terenzio e Plinio il Vecchio, del favoloso tesoro che accompagnò la sepoltura del lucumone Porsenna, re etrusco di Chiusi. Ma Il segno dell’aquila è anche un romanzo di analisi dell’ISIS: Buticchi fornisce una chiave di lettura dello Stato Islamico, studiando la composizione dell’esercito dei ribelli, trattando le fonti di introito che alimentano il califfato, fornendo dati sulle tratte del mercato clandestino di armi, petrolio e reperti archeologici.
Castello Sforzesco, Sala della Balla
Con Alice Basso, Antonella Frontani, Cristina Petit, Lavinia Petti, Pietro Vaghi e Silvia Zucca.
Modera Federico Taddia
“La prima cosa bella. Esordire in letteratura.”
Sei autori in cerca di personaggi e di storie, l’urgenza di raccontare e di raccontarsi: la nascita di uno scrittore è scintilla creativa, il piacere e la fatica della scrittura, l'incontro - attraverso il libro - con i lettori.
Lavinia Petti racconta come è nato il suo romanzo d’esordio Il ladro di nebbia e davanti al pubblico di Bookcity si confronterà con altre cinque scrittori esordienti.
Borsa Italiana – Palazzo Mezzanotte
con Guido Damiani e Giulia Molteni
Modera Giorgio Gandola
“Gli eroi del Made in Italy”
Le storie raccolte da Grazia Lissi ne Il coraggio di restare raccontano l’Italia che funziona, quel made in Italy capace di riscattare una nazione. Tutti possono riconoscere e imparare i valori universali di cui si fanno portavoce i diciotto imprenditori che l’autrice ha selezionato per la loro capacità di rinnovarsi e andare oltre la crisi.
Assieme a due protagonisti del libro – Guido Damiani e Giulia Molteni – e con Giorgio Gandola nella veste di moderatore, Grazia Lissi ci racconterà storie di coraggio e amore nei confronti della propria terra, esempi di successo imprenditoriale nonostante la crisi.
Expo Gate – Piazza Castello, Spazio Sforza
con Vittorio Gregotti e Piergaetano Marchetti
Modera Nanni Delbecchi
“Memorie e speranze”
Un pamphlet contro la “rottamazione” attraverso le parole di sedici personalità che hanno fatto grande il nostro secondo Novecento: Silvia Truzzi in Un paese ci vuole parla di passato e di futuro, di cultura, di scuola, di memorie e speranze con grandi nomi della società civile italiana.
Museo del Risorgimento
con Gianni Barbacetto
“Backstage Italia: il racconto di un uomo del Gis”
In Cuore di rondine per la prima volta un uomo chiave del G.I.S. (Gruppo Intervento Speciale dell’Arma dei Carabinieri, noto come “teste di cuoio”) si racconta in prima persona: un memoire avvincente, che parte dalla rivolta scoppiata nel supercarcere di Trani nel 1980 ed arriva fino ai grandi eventi che hanno segnato la recente storia italiana.
Con il volto coperto dal mefisto e in colloquio con Gianni Barbacetto, il Comandante Alfa racconterà trent’anni di storia d’Italia da un punto di vista privilegiato.
Società d'Incoraggiamento d'Arti e Mestieri
“La variabile dell’assassino”
Ci sono crimini che avvengono in silenzio, e criminali che vengono arrestati in silenzio o che, a volte, nel silenzio scompaiono. E poi ci sono crimini e criminali che diventano materia per i media: ogni dettaglio della scena del crimine viene sviscerato nei salotti televisivi, ogni particolare della vita della vittima viene esaminato su giornali e telegiornali. Ma perché certi crimini sono più mediatici di altri? Come si crea un «mostro»?
Attraverso temi e atmosfere dei suoi romanzi, e soprattutto in quanto esperto sceneggiatore televisivo e cinematografico, Donato Carrisi ci guida nei meandri della ‘comunicazione del male’, svelando il nostro segreto più nascosto: il bisogno di spettacolarizzare l’orrore.
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