Titolo: Ritratto di dama
Autore: Giorgia PenzoEditore: CartaCanta
Genere: narrativa romantica
Data di uscita: marzo 2017
Prezzo di copertina: € 13.00 (presto disponibile anche in ebook)
Pagine: 152
ISBN: brossura (9788896629970)
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Trama
Il viaggio di due anime che si
amano da sempre e che combattono per incontrarsi, una favola
metropolitana dalle atmosfere parigine.
Notte di San Lorenzo. Seduta
su una panchina di fronte a Notre Dame una ragazza sembra aspettare
qualcuno. Guillaume, studente di Storia dell’arte, la nota da lontano.
Incrocia il suo sguardo e ha un sussulto: è identica alla famosa Belle
Ferronnière ritratta da Leonardo da Vinci. Con una immediata complicità,
dal Point Zéro inizia la loro passeggiata attraverso la Ville Lumière. I
due parlano di ciò di cui è fatta la vita: arte, fato, desideri, morte.
Ma soprattutto d’amore. A un passo dall’alba, la ragazza svela a
Guillaume il suo segreto…
Trama Estesa
Parigi, notte di San Lorenzo.
Seduta su una panchina di fronte alla cattedrale di Notre Dame, una misteriosa ragazza ha tutta l’aria di aspettare qualcuno.
Uno studente di storia
dell’arte – Guillaume – la nota da lontano, apparentemente per caso.
Appena incrocia il suo sguardo ha un sussulto: è identica alla famosa
Belle Ferronnière ritratta da Leonardo da Vinci, quadro a cui è molto
legato.
Sono estranei eppure non si
comportano come tali. La complicità che li coglie sin dal primo istante
li sconvolge, come se avessero vissuto mille vite insieme da qualche
parte nel tempo ma nessuno dei due ne conservasse la memoria. Comincia
così – quasi per gioco – la loro passeggiata attraverso la Ville
Lumiere, mentre le stelle cadenti rigano il cielo. Dal cimitero di
Père-Lachaise fino al cortile del Louvre – passando per gli Champs
Elysées, dai giardini delle Tuileries e da un bistrot dove tutto pare
essersi fermato alla Belle Époque – i due discutono di ciò di cui è
fatta la vita: libri, fato, desideri, morte. Ma soprattutto d’amore.
Quello di cui la ragazza non
parla è il segreto che custodisce da sempre, in bilico tra il reale e
l’impossibile. Chi è lei veramente? Troverà il coraggio di aprire il suo
cuore a Guillaume e sfidare il destino?
L’alba incombe, la scelta è vicina. Poi niente sarà più come prima.
Estratto
Quando si ritrovò a delineare
le iridi, il polso del giovane vacillò. «Lasciamo perdere. È inutile.»
Strappò il foglio dal blocco lanciandolo con rabbia dietro le spalle.
«Non capisco perché spreco ancora tempo a fuggire.» Indietreggiò da
Pélagie fino a sfiorare la parete di stucco veneziano. «Le mie dita
vogliono ritrarre lei e nessun’altra.» Strisciò la schiena contro il
muro toccando terra con lo sguardo imbrigliato a quello preoccupato
della ragazza. «Io voglio lei. E nessun’altra.»
Quasi si accasciò. Affondò il
viso tra le mani sporche e a nulla valsero i tentativi di Pélagie
d’attirare la sua attenzione. Il nero si amalgamò alle perle di sudore
nascoste dietro i riccioli scuri. Sembrava un minatore stremato
dall’ennesimo giorno nella cava; un uomo abituato a scavare
nell’oscurità, intenzionato a trovare la vena di minerale ma destinato
ad accontentarsi dei sassi.
Pélagie si rannicchiò al suo
fianco come un ragnetto stanco di tessere la tela. Lo strinse a sé,
senza trarne disagio, e il nero sulla tempia di lui si trasferì alla
spalla diafana di lei. Erano strani insieme, mal assortiti quanto un
bocciolo di vaniglia sopra una torta di pepe.
«Io sono qui» pigolò. «Puoi
baciarmi, toccarmi, prendermi, lasciarmi. E continuerò a essere qui.
Perché ti ostini a non vedermi?»
Lo sguardo del ragazzo era
perso da qualche parte sul pavimento. «Sono suo, Pélagie» replicò calmo.
«Te l’ho già spiegato. Perché ti ostini tu a non ascoltarmi?»
[…]
La modella si scostò da lui
con violenza. «Cosa manca a me che viceversa la tua damina possiede,
eh?» Con uno scatto d’impeto scagliò il mozzicone sul pavimento e lo
spense col tallone, furiosa. «La ami sul serio?»
«Sul serio.»
Un brontolio isterico le massaggiò le gengive. «Sei uno stupido. Perché perseveri nell’amare un’idea?»
«Dicono che l’amore trascenda lo spazio, il tempo e addirittura la realtà. È lui a scegliere noi, non il contrario.»
«Ma per quale maledetta ragione proprio lei?»
«Non lo so. Forse per nessuna,
e per tutte quelle che l’universo può contenere. Oppure per lo stesso
motivo per cui respiro» ammise, disarmato. «Posso trattenermi dal non
farlo, ma dopo poco il mio organismo comincia ad avere bisogno
d’ossigeno. Nonostante combatta e tenga duro ogni volta un secondo di
più, alla fine non posso fare a meno di riempirmi i polmoni. È naturale.
Allo stesso modo mi viene naturale amarla e quando provo a lasciarla
andare, la mia anima soffoca.»
«Tu sogni, amico mio. Parli
come se un giorno potessi incontrarla al mercato, nemmeno fosse una
donna qualunque. Come se potessi incrociarla per caso tra la folla
durante una delle tue passeggiate notturne.»
«Lei è da qualche parte…»
«È al Louvre!» La modella
divampò alla stessa maniera del suo ritratto. Poi si spense piano mentre
la gola riassorbiva l’urto della voce tagliente. «E per quanto tu possa
aver perso la testa per lei, non ti ricambierà mai. Non può. Fattene
una ragione.»
«Non ci riesco.» Il ragazzo
lanciò lo sguardo oltre il lucernario alla ricerca di un segno rintanato
nell’azzurro, ma il cielo era pulito e senza auspici. Non trovò nulla
di più in quel colore che gli interni della mansarda o le iridi di
Pélagie gli avessero già svelato.
Autrice
Giorgia è nata a Reggio Emilia, dove vive tuttora.
Ama il cinema (dove va almeno
una volta a settimana), i giochi di ruolo (avete presente Vampire: The
Masquerade e D&D?), la mitologia, l’Art Nouveau, divorare biografie
di personaggi storici femminili e scappare a Parigi alla prima
occasione. È una ragazza nerd nata nel posto sbagliato, nell’epoca
sbagliata e laureata alla facoltà sbagliata. Scrivere è la sua più
grande passione.
Pubblicazioni: http://tinyurl.com/z6batra
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