Opinione: Morto Che Cammina, di Irvine Welsh


Mark Renton ha fatto bingo: i deejay della sua agenzia fanno ballare i ragazzi sulle due sponde dell’oceano e un bel po’ di soldi entrano in cassa, ma non riesce a sentirsi davvero appagato di una vita passata fra sale d’attesa e stanze d’albergo. Seduto a bordo di un volo che lo riporta a casa, butta giù un tranquillante dopo l’altro per smaltire i postumi della serata precedente, quando all’improvviso incrocia un paio di occhi impossibili da dimenticare: quelli di Frank Begbie. L’ex psicopatico di Leith ora è un artista famoso e sembra non nutrire più alcun proposito di vendetta per quella brutta storia della truffa sulla vendita dell’eroina. Sono passati tanti anni, ma Renton non si fida, vorrebbe saldare il suo debito e teme che Begbie stia tramando qualcosa… Nel frattempo alle orecchie di Sick Boy e Spud, occupati in nuovi «progetti», giunge voce che i vecchi amici bazzicano di nuovo Edimburgo: prospettiva stuzzicante riunire i soci come ai bei tempi. Ma quando i due si avvicinano all’oscuro mondo del traffico di organi, le cose prendono rapidamente una brutta piega per tutto il gruppo. In balia ognuno delle proprie dipendenze, costretti alla resa dei conti con un passato che non può più aspettare, Renton, Begbie, Sick Boy e Spud saranno travolti da un fiume in piena di assurdi imprevisti. Uno di loro rischia di non vedere l’ultima pagina del romanzo: chi è il morto che cammina?


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Appena chiuso e già sento la mancanza di tutti i vari personaggi.
Una storia folle, incredibile e sconvolgente...come tutti i precedenti volumi della serie, d'altro canto.
Welsh riesce ancora una volta lasciare senza parole lettore portandolo in una strada lunga, una storia di cui si pensa di indovinare il finale ma che ti coglie alla sorpresa, sempre, a continue riprese.
Si parte dallo stesso punto in cui finisce L'Artista Dell Coltello e si continua facendo una panoramica piuttosto veloce sulle varie vite dei 4 protagonisti.

Rent è ormai diventato un agente di dj e gira costantemente per il mondo, portando i suoi artisti ai vari palchi dove dovranno esibirsi e (sostanzialmente) facendogli da baby sitter, procurandogli droga, sesso o qualunque altra cosa che vogliano. Stremato per colpa di questa vita sempre in viaggio, è ripiombato nella droga giusto per sopravvivere ai vari jet lag che lo stanno consumando.
Ma quando si trova faccia a faccia con Frank vede finalmente l'occasione per metter a posto i casini che ha combinato nel passato, restituendo i soldi rubati anni prima al vecchio (ex?) amico. Ha iniziato anni prima a contare i vari interessi e a metter da parte tutti i soldi necessari per chiudere col passato, pensando di riuscire così a sentirsi più in pace con se stesso.
Peccato che è Frank non rivoglio indietro un centesimo...

Francis lo abbiamo appurato per bene grazie al romanzo che lo vede protagonista: lo ritroviamo nella sua casa nuova in California, con la moglie e le due figlie, che si sta godendo questa vita meravigliosa si è ritrovato ad avere grazie alla sua arte. La sua vita però è minaccia di Harry (un ex sbirro) che continua a perseguitare la famiglia.

Rivediamo anche Sick boy che ha messo su un'agenzia di escort che funziona piuttosto bene, anche se è sempre a caccia. Lo incontriamo prima di Natale, quando torna a casa della sorella, per stare con la famiglia, ma lui non riesce proprio a tenersi fuori dai guai e nemmeno ad evitare di coinvolgere gli altri nella sua m****. Infatti la sera della vigilia coinvolge il cognato in un giro di festeggiamenti, mettendogli dell'ecstasy nel bicchiere, portandolo a fare qualcosa per lui impensabile.
Lo conosciamo ormai e nonostante lui si procuri tutti questi guai e si crei questi casini fa sempre il seccato della situazione, quello che viene tirato in mezzo senza motivo, quando è sempre e solo colpa sua in effettivo. È un egocentrico,  egoista, come è sempre stato, anzi forse è peggiorato negli anni.

E poi Spud che si ritrova a vivere come senzatetto a chiedere l'elemosina in giro, con come unico compagno un cane che ha adottato; sempre buono, strano e caccia di droga. Sarà l'incontro con un suo vecchio amico che gli darà una possibilità per fare qualche soldo,  ovviamente in modo illegale. Ma conosciamo Spud e sembra tutto troppo bello per essere vero.

Tutte queste storie avvengono circa più di 15 anni dopo la fine di Porno, infatti stando alle date citate nel romanzo Porno è ambientato nel 1998 mentre questa storia dal 2015.
Sappiamo poco di questi lunghi anni, ci viene dato qualche piccolo frammento durante la narrazione ma più che altro vediamo il risultato, ovvero che le loro vite non sono cambiate così tanto:

Spud è sempre un drogato in cerca di una dose che non riesce a rimettersi in piedi; sempre in crisi per aver rovinato ogni possibilità con l'amore della sua vita, Ali, e il non aver potuto dare di più al loro figlio.
Simon, sempre a caccia di donne per fare la sua fortuna attraverso gli altri. Sempre pensando solo a se stesso in primis. E a mettere nella m**** agli altri, ovviamente. Per una risata, per un regolamento di conti o per semplice possibilità di farlo.
Rent, ripiombato nella droga e intrappolato in questo lavoro che ama ed odia. Gira il mondo ma in effettivo è stanco di tutto questo vorrebbe solo fermarsi da qualche parte a mettere su casa, trovare una donna che lo ami con cui vivere e riprendere il figlio con sé, visto che dopo il matrimonio fallito è stato (quasi) abbandonato in un istituto perché autistico e lui non poteva dargli una vita stabile come meritava.
E poi Francis che è diventato questo grande artista, l'unico che sembra davvero aver voltato pagina del tutto e aver trovato una vita stupenda, degna di questo nome, e ricca di rivalsa.

Come intuiamo già, queste vite sono di nuovo destinate ad incontrarsi fra di loro e, naturalmente, non appena si incroceranno partirà il delirio. Nonostante il regolamento di conti che Rent vuole fare, ci saranno altre avventure in serbo per loro e tanti colpi di scena che continueranno a travolgere le loro vite. Ma poi, li conosciamo, alcuni non hanno dimenticato e non vedono l'ora di ridare con gli interessi tutto ciò che hanno passato.

Il grande dubbio che permea tutto il romanzo è: chi è il morto che cammina?
Infatti idea di lasciare uno di questi personaggi intristisce il lettore, ma insieme gli mette curiosità sul sapere chi, come, e per mano di chi possa lasciarci uno fra questi storici protagonisti.
Soprattutto, vedendo la storia come procede, tra tutti questi alti e bassi, non si è mai sicuri di cosa succederà nel capitolo successivo o addirittura dopo un paio di pagine. Welsh ci tiene incollati, nonostante alcune teorie si inizino a formare nella mente del lettore....

Rispetto L'Artista Del Coltello (che ho appena chiuso) questo romanzo è un po' più difficile da leggere, perché l'alternarsi di tutte queste voci così diverse fra di loro lo rende meno scorrevole.
Alla fine di tutto la storia è molto interessante, bella, ricca di colpi di scena, nonostante la difficoltà a volte nella lettura.
È piacevole incontrare questi personaggi che hanno segnato così tanti fan durante gli anni; mette un po' tristezza vedere e rendersi conto di quanto siano invecchiati, però è la natura umana non si può rimanere giovani per sempre ed anche in questo Welsh riesce a creare una storia che merita di essere letta, perché fossero rimasti sempre gli stessi non ci sarebbe stato quel qualcosa in più che spinge a sapere di queste vite, ormai diverse, ma unite da un passato comune, un'amicizia o semplicemente dalla droga.

Sono rimasta un pochino delusa nel finale perché lascia aperti molti interrogativi riguardo alla vita di alcuni personaggi. Viene lasciata molto aperta una possibilità di un seguito, perchè non c'è un punto alla storia. Non c'è una fine, fine!
Se sapremo altro su di loro non ne possiamo avere la minima idea, non so nemmeno se sarebbe il caso di farli continuare...ma la curiosità resta alta, nonostante una possibile delusione resti dietro l'angolo.

Per dirla breve: è stato davvero bello poter vivere altro insieme a questa stranissima combriccola, di vedere cosa è cambiato in tutto quel tempo e cosa invece non è cambiato.
Nonostante le e mie difficoltà, per il cambio nel modo di scrivere quando parlano diversi personaggi, è sempre un piacere leggere queste loro storie.

Come già detto più volte, devo trovare il tempo per rileggere tutta la saga dall'inizio, non solo perché leggerli in sequenza credo che sia molto più interessante, ma perchè credo che la mia opinione possa essere cambiata negli anni e sono curiosa di scoprire cosa potrei vedere in altro modo.

Lo consiglio sicuramente molto ai fan della serie.
Sì aveva paura che questo libro potesse essere una brutta copia del film uscito qualche anno fa (T2), per fortuna non lo è e riesce a creare una storia molto più ampia, dando molta caratterizzazione ai personaggi, nonostante lo stile piuttosto stretto e conciso in alcune parti. Abbiamo dovuto aspettare circa un annetto però n'è valsa la pena.
Staremo a vedere quali prossimi romanzi ci riserverà Welsh e se qualcuno fra loro tornerà.


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