Review Tour: Rovina e Ascesa (Grisha 3), di Leigh Bardugo


Benvenuti in questo terzo appuntamento con la Grisha Saga, che giunge al termine. 
Prima di tutto, la trama: 

“Disprezza il tuo cuore.” 
Era quello che volevo. Non volevo più essere in lutto, soffrire per qualche perdita o per i sensi di colpa, o per la preoccupazione. Volevo essere dura, calcolatrice. Volevo essere impavida. Fino a poco prima mi era sembrato possibile. Ora ne ero meno sicura.

L’Oscuro ha ormai esteso il suo dominio su Ravka grazie al suo esercito di creature mostruose. Per completare i suoi piani, gli manca solo avere nuovamente al suo fianco Alina, la sua Evocaluce.

La giovane Grisha, anche se indebolita e costretta ad accettare la protezione dell’Apparat e di fanatici che la venerano come una Santa, non ha perso però le speranze: non tutto è perduto, sempre che un certo principe, sfacciato e fuorilegge, sia sopravvissuto, e che lei riesca a trovare la leggendaria creatura alata di Morozova, la chiave per liberare l’unico potere in grado di sconfiggere l’Oscuro e distruggere la Faglia. Per riuscirci, la potente Grisha dovrà tessere nuove alleanze e mettere da parte le vecchie rivalità. Nel farlo, verrà a conoscenza di alcuni segreti del passato dell’Oscuro che getteranno finalmente luce sulla natura del legame che li unisce e del potere che l’uomo esercita su di lei.

Con una nuova guerra alle porte, Alina si avvia verso il compimento del proprio destino, consapevole che opporsi all’ondata di crescente oscurità che lambisce il suo paese potrebbe costarle proprio quel futuro per cui combatte da sempre.



Ammetto che è stato difficile arrivare fino a qui. 
Se avete già letto le mie recensioni ai precedenti romanzi (le potete trovare qui: Tenebre e Ossa e Assedio e Tempesta), non erano entusiaste. Pensavo di mollare, eppure non "potevo". 
Volevo arrivare alla fine di tutto sia per curiosità (visto che ne parlano e parlano tutti), ma soprattutto per capire quando la Bardugo fosse diventata così brava, poichè i primi non sembrano di suo pugno paragonati a romanzi successivi.
E l'ho trovato qui!!!

Infatti questo romanzo, secondo me, sta spanne sopra i precedenti per molte ragioni diverse. 
Dalla trama, ai personaggi. Un crescendo che così di botto mai me lo sarei aspettata; così forte, che mi facesse rivalutare dei personaggi che ritenevo assolutamente delle cause perse 
(*coff* Alina Mal *coff*).

Partiamo coi personaggi. 
FINALMENTE crescono! 
Davvero, non ci speravo davvero più. 

Alina prende consapevolezza delle sue responsabilità in maniera totale
Dopo mille tentennamenti, mille pipponi mentali 
(Voglio Mal. Mal mi deve stare lontano. Voglio l'oscuro. Non posso volerlo che schifo è cattivo. Sono una schiappa. Sono fortissima. Sono inutile. ecc ecc ecc)
Decide di mettere se stessa e l'amore per Mal in un angolo, visto che l'oscuro è sempre più forte ed è l'unica che può davvero fare qualcosa. Diventa un ossessione per lei trovare il modo di avere più potere per riuscire a sconfiggerlo e cancellare tutto ciò che sta facendo al suo popolo. 

Nel frattempo si ritrova venerata come una Santa e sarà proprio tramite questa nuova "visione" di se stessa (anche se non la condivide) che capirà dove poter trovare questo potere che tanto cerca. 
Di tutto questo ne avevamo avuti alcuni frammenti verso la fine del precedente romanzo, ma qui tutto si fa strada e viene alla luce. 

Anche Mal (sia ringraziata qualunque cosa) smette di fare l'infantile ragazzino rompiballe. Grazie alla sua carriera militare, al suo dono e agli addestramenti negli ultimi mesi, prende il comando del gruppo di Grisha fedeli ad Alina e li conduce verso la strada che decideranno insieme di percorrere, per riuscire a vincere questa battaglia.

Si, ci sono altri Grisha, ma non voglio fare un elenco. 
Sicuramente è evidente la crescita anche di loro e di come (nonostante la guerra fosse cominciata da parecchio) si fanno coraggio ed esprimono se stessi maggiormente. 

Ovviamente non può mancare lui, l'unico e fantastico Nikolai. 
Divertente, coraggioso, intelligente, autoironico e assolutamente presuntuoso, ma irresistibile. 
Unica grande gioia del secondo volume. 

Ma come dicevo, è anche nella trama e nello stile che vediamo questa crescita dell'autrice.
Ci sono davvero molti più colpi di scena e non prevedibili come nei precedenti lavori. 

La storia scorre rapida tenendo incollato il lettore perchè non sa cosa succederà dopo, non solo perchè è un romanzo veloce da leggere. Ottimo miglioramento. 
Straordinario il finale in cui si vede chiaramente che c'era una linea che andava lungo tutti i romanzi, anche se io non me ne sono nemmeno accorta. E qui, grazie a tutti questi elementi insieme, quando esce fuori ti lascia senza parole. 

Ok, l'epilogo era prevedibile (per me almeno), ma quello appena prima no. 
E si intravede una vena di ciò che la scrittrice diventerà anche solo nella duologia di "Sei Di Corvi". 
Non vedo l'ora di scoprire altro e come migliorerà ancora, perchè stiamo assistendo ad un costante crescendo.

Insomma, è stato davvero un bel percorso che mi ha regalato (anche se solo alla fine) una storia davvero interessante e ben fatta. Se avete faticato coi precedenti, non arrendetevi così vicini alla fine. 

Chissà come la porteranno sul piccolo schermo (eh si, vi ricordo che ad Aprile esce la serie su Netflix).


Queste le altre bookblogger che stanno partecipando all'evento: 
Passate anche da loro! 


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