Opinione "Madonna liberaci da Putin! Le Pussy Riot scuotono la Russia (e non solo)" di Andrea Vania



Titolo: Madonna liberaci da Putin! Le Pussy Riot scuotono la Russia (e non solo)
Autore: Andrea Vania
A Cura di: D. Paletta, M. Asomov, C. Fucci
Pubblicazione: 24 febbraio 2014
Pagine: 144
Editore: VoloLiberoEdizioni



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TRAMA

Le Pussy Riot sono un collettivo riot grrrl e punk rock russo, femminista e politicamente impegnato.
Sono finite al centro dell’attenzione perché tre di loro sono state condannate e messe in carcere dopo aver cantato una “preghiera anti-Putin” nella cattedrale di Cristo Salvatore nella capitale russa.
La Chiesa ortodossa russa ha giocato un ruolo nella carcerazione delle Pussy Riot nel 2012. Lo ha dichiarato una delle ragazze della band, Marija AlÑ‘hina, in una conferenza stampa a Mosca dopo la loro liberazione, grazie all’amnistia promulgata dal presidente Vladimir Putin.
“Vogliamo continuare a fare ciò per cui siamo finite in prigione. Vogliamo come prima cacciare” il presidente russo Vladimir Putin. Al suo posto “mi piacerebbe molto invitare Mikhail Khodorkovski”. Lo ha detto Nadežda Tolokonnikova alla conferenza stampa a Mosca, insieme all’altro membro delle Pussy Riot Marija AlÑ‘hina, le due “graziate” da Putin dopo una lunga e dura detenzione nelle galere russe.
“Madonna, liberaci da Putin” è il titolo del libro ma è anche una preghiera, quindi niente a che vedere con la cantante americana……
Questo testo racconta per la prima volta un fenomeno come quello delle Pussy Riot dalla loro nascita a sino al momento di andare in stampa. Da allora molto altro è successo. Così leggere gli eventi alla luce di quanto raccontato nel libro permette una visione diversa e più puntuale dei fatti.
Proprio Madonna ha provocato una frattura all’interno del collettivo. Ad inizio Febbraio 2014 le due “ex galeotte” sono state ospitate al concerto ‘Bringing human rights home’, organizzato da Amnesty International al Barclays Center di New York. Presentate sul palco da Madonna, le due musiciste e attiviste russe non si sono esibite, scegliendo di parlare della loro lotta per il rispetto dei diritti umani. Questo intervento ha provocato, all’interno del collettivo, una serie di discussioni, frizioni e polemiche che sono cronaca di questi giorni.

“Madonna, liberaci da Putin – Le Pussy Riot scuotono la Russia – (e non solo)” analizza il fenomeno ed il grande fermento che ruota intorno a queste bad girls, lo fa anche attraverso l’esclusiva traduzione dei testi a cura di un madrelingua russo per la prima volta riportati nella nostra lingua.
Quello delle Pussy Riot é un fenomeno da conoscere per poter capire sino in fondo la loro protesta, il loro impegno ed iniziare ad approfondire quello che sta diventando un fenomeno politico e di costume più ancora che musicale e che sta strappando, a livello internazionale, un velo sulla gestione politica ed umanitaria Russia.
(da VoloLibero)


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AUTORE

Andrea Vania

L’autore, per sua precisa volontà, rimarrà nel più completo anonimato, e ha scelto il suo pseudonimo Andrea Vania unendo nomi che possono essere sia maschili che femminili, in un giocare con gli stereotipi di genere che anche le Pussy Riot apprezzerebbero.
(da vololiberoedizioni)


COLLBORAZIONI

Daniele Paletta

Daniele Paletta (1980) ha sempre pensato di aver bisogno solo di musica e di storie interessanti da raccontare. A volte crede ancora che sia così. Dopo una laurea con una tesi sul femminismo nel rock americano degli anni novanta collabora con “Alias” de “Il Manifesto” e con altre testate, prima di iniziare a lavorare come booking agent per diversi musicisti italiani e stranieri. Dopo pochi anni, torna a fare il giornalista e ne guadagna in salute. Sfoga la passione per la musica curando e conducendo Rivoluzioni, il suo programma di bizzarre e inconsuete orbite sonore su Radio Rumore. Vive a Bologna, e scrive per un periodico di economia e cultura. “Stelle deboli” è il suo primo libro.
(da vololiberoedizioni)


Claudio Fucci

Claudio Fucci viene da lontano. Da un tempo magico dove la musica, la passione e l’amore venivano coniugate con la giovinezza e la rivoluzione. Periodo Beat, canti popolari, canzoni di “protesta”, poi il folk progressivo, il rock e mille contaminazioni. Innumerevoli feste, festival e concerti stringendo una bella collaborazione con Re Nudo e Andrea Valcarenghi (Festival Pop di Re Nudo di Alpi del Vice Re e del Parco Lambro, Feste al Pierlombardo…).

Aprì lo storico Festival del Parco Lambro. Maurizio Salvatori e Angelo Carrara lo inseriscono nella appena nata Trident Record. Con Eugenio Finardi come produttore, nel 1974 esce “Claudio Fucci” per la Trident Records. Ancora Festival, concerti un tour con Battiato, tre tour come “guest star” per i Pooh, quando inaugurarono l’idea di fare concerti in teatro. Si unisce al gruppo prog Le Mani per il quale scrive i testi e canta. Poi si dedica al teatro, al cinema, all’intrattenimento scrivendo anche spettacoli e colonne sonore.

Nel 2004 la BTF, dopo 30 anni, ristampa il disco della Trident. A maggio del 2006 esce “Synkretiko” (BTF), il suo nuovo lavoro, seguito a giugno da “Le Mani” (AMS-BTF), il CD dei lavori realizzati col gruppo omonimo e con il suo grande amico Dario Piana. Crea Vololibero Edizioni e… ma questa è un’altra storia. (da vololiberoedizioni)


Mikhail Amosov

Musicista, autore di testi, insegnante di Russo e traduttore. La sua presenza tra i curatori ha reso possibile la traduzione dei testi in lingua originale, nonchè riferimenti al costume e alla storia estremamente accurati.
(dal Libro, scusate ma in rete non ho trovato niente)

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SITO PUSSY RIOT


pussy-riot.livejournal.com
Dalle prime notizie fino all'8 marzo 2012 sono i repost delle loro "esibizioni" e delle spiegazioni....ma poi la musica cambia e sembra diventato qualcosa di......boh, ha l'aria molto commerciale!

Le Pussy Riot hanno cambiato "volto", niente più Nadja e Marsha (e neanche Katjia, già nascosta da tempo dopo la sentenza che l'ha scagionata);
a leggere il post del 6 febbraio 2014 (dopo quel lungo silenzio e ad un mesetto dalla liberazione di Nadja e Marsha) si capisce bene che a prendere l'eredità ci sono altre, e che, nonostante siano felici della liberazione delle loro 'compagne', sono ancora irritate dalle distanze che hanno preso con loro.

"Siamo molto liete del rilascio di Masha e Nadi. Siamo orgogliose della loro resistenza alle dure prove che cadevano a loro sorte, la loro determinazione a tutto ciò che era di continuare la lotta iniziata da loro durante il loro soggiorno nelle colonie.

Purtroppo per noi, sono così state portate via dai problemi nelle carceri russe che hanno completamente dimenticato le aspirazioni e gli ideali del nostro gruppo: il femminismo, la resistenza separatista, la lotta contro l'autoritarismo e un culto della personalità, a causa della quale, di fatto, hanno ricevuto la loro punizione ingiusta.
Già non è un segreto che Maria e Nadia lasciato il gruppo, e non saranno più impegnati azionismo. Ora sono impegnati in un nuovo progetto. Ora si proteggono i diritti dei prigionieri."

[....]
"Al momento, stiamo assistendo a un conflitto di scandaloso per noi:
da un lato, a Nadia e Masha è ora focalizzato grande attenzione ai media e della comunità internazionale, nelle loro conferenze stampa si riuniscono una folla di giornalisti, persone ascolteranno ogni parola, ma finora, in modo che nessuno può sentirli.

In quasi tutte le interviste ripetono quello che hanno ottenuto fuori dal gruppo, che rappresentano non più Pussy Riot, ma agiscono per loro conto personalmente che non potranno più svolgere attività artistiche, etc. Tuttavia, i titoli dei giornali sono ancora pieni di nome della band, tutte le loro apparizioni in pubblico, come un discorso che annunciava Pussy Riot, e la loro applicazione per il ritiro viene trattata come la cessazione di tutto il gruppo Pussy Riot, ignorando il fatto che sul pulpito e solea non erano due, ma cinque donne Balaklava e sul Calvario nostro membro aveva otto anni."

Poi si lanciano contro il fatto che sfruttino le Pussy Riot per guadagnare soldi, mostrando le loro icone come manifesti prima dei comizi o altro, nonostante si siano dissociate dal movimento.

" Tutto questo è molto in contrasto con i principi del gruppo Pussy Riot:
Noi - personale separatista delle donne, in modo da un uomo non possiamo rappresentarlo sul manifesto o nella vita reale;
ci atteniamo alla ideologia della sinistra anticapitalista e quindi mai prendere i soldi per il punto di vista delle sue opere, tutte le clip sono gratuitamente su Internet, e le prestazioni del pubblico sono sempre persone a caso, e ancora di più, non abbiamo mai vendere i biglietti per il loro "show".
Solo esibizioni illegali in modo inaspettato, non destinati per questo i luoghi pubblici, e diffondere i clip - in fonti pubbliche aperte.
Siamo anonimo perché siamo contro il culto della personalità contro la gerarchia della emergente anche sulla base di dati esterni, l'età e altre caratteristiche sociali. Copriamo i loro volti, perché siamo contro l'uso del volto di una donna come un marchio per la promozione di tutti i beni e servizi."


Tutto questo ben già detto anche dalle due ragazze che hanno già lottato in precedenza per evitare che il marchio "Pussy Riot" venga depositato.
Ma forse la memoria è corta e i riflettori puntati solo sulle due arrestate ingiustamente, fa rodere un pò chi rimane nell'ombra (ma da quanto davvero sono lì dietro al movimento?!?)
La fama è una brutta bestia, ma l'uso che ne stanno facendo Nadja e Marsha per attirare l'attenzione sulle sofferenze, lottare per queste e cambiarle, mi pare un'ottima scelta.....nonostante ciò che pensino queste "New Pussy Riot".

[Tutto quello tra virgolette è preso da post e tradotto con Google...non è il meglio, ma così si ha un idea di cosa c'è scritto....ovviamente non ho riportato l'intero brano]


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OPINIONE


Prima di tutto un enorme grazie a VoloLiberoEdizioni, che mi ha permesso di leggerlo!

Mi era stato consigliato da Daniele Paletta, lo stesso autore di Stelle Deboli che ho letto, amato e recensito; ma ho dovuto aspettare prima di poterlo leggere....e finalmente, ora che l'ho fatto, posso dire....WOOOW!

[.....]

Ma vediamo questo libro: scritto a più mani, racconta dall'inizio la vicenda, senza mettersi da una parte o dall'altra, ma puramente osservando i fatti e riportandoli (il chè è del tutto favorevole alle Pussy, nonostante questo), mesconando le loro apparizioni con i testi delle loro canzoni, per permettere al lettore di capire meglio fin dall'inizio tutta la storia.

Rabbia ed indignazione sono solo poche emozioni che mi son salite fino in gola nel leggere tutto ciò che hanno dovuto passare in un paese che non credevo fosse così arretrato, maschilista, sessista, omofobo, razzista, ....... e la lista continua.

[......]


Performance e canzoni

Il libro apre le canzioni con "Uccidi il Sessista!", credo la loro prima opera, ma mai messa in scena in pubblico:


Canzone nata poichè, nonostante in teoria ci siano stati progressi sul ruolo della donna, viene ancora vista come incompleta senza un uomo e dei figli a cui badare: deve sposarsi e avere figli. Punto. Questo è il suo ruolo. Anche la legge retrocede, togliendo alle donne molta libertà riguardo l'aborto. Ma non solo quello. E donne come le Pussy Riot a questo gioco non ci stanno.

"[...]Non c'è mai libertà in prigione" (ovvero la famiglia, dove la donna è quasi schiava)
Una vita d'inferno, il dominio degli uomini
Esci fuori, libera le donne!
[...]
Vomitate, sputate, ubriacatevi, cagate
Mentre noi saremo lesbiche con piacere!
[...] Diventa femminista!
Pace al mondo, morte agli uomini
[...] Uccidi il sessista, lava via il suo sangue! "



Il 6 novembre appare "Libera il Lastricato", la loro prima esibizione pubblica e il primo post sul loro sito, che ne spiegherà il motivo e in cui verrà riportato oltre il video, le fotografie


"Nelle aule scolastiche stipano gli elettori
Nelle aule afose le cabine imputridiscono
Odore di sudore e puzza di controllo
I pavimenti sono spazzati, la stabilità è servita [....]"

(un riferimento alle elezioni incombenti e ai brogli di Putin)


Il 30 novembre si esibiscono nelle vie della Moda di Mosca con Kropotkin-Vodka



Il 14 dicembre si esibiscono sul tetto di un carcere con "Morte alla Galera, Libertà di Protesta!"


"[...]La volontà di essere forti, senza capi di merda
Le azioni dirette sono il futuro dell'umanità
Lgbt, femministe, difendete la patria!
Morte alla galera, libertà di protesta!

Costringi gli sbirri a servire la libertà
Le proteste portano il sereno
Prendi la piazza, organizza un'occupazione!
Togli i mitra a tutti gli sbirri!
[...]Aprite le porte, strappate le mostrine,
Respirate con noi il profumo della libertà"



Il 20 gennaio 2012, alla Piazza Rossa di Mosca, cantano "Putin si è cagato addosso"


"[....] Il regime sta andando verso la censura del sogno,
E' arriato il tempo della battaglia sovversiva.
Un branco di carosne del regime sessista
Chiede perdono alla lama femminista[....]"



Per arrivare al 21 febbraio 2012 quando, dentro la Cattedrale del Cristo Salvatore di Mosca cantano "Madonna Liberaci Da Putin", che costò a due di loro la condanna in carcere:


"[...]L'illusione di libertà sta nel cielo [...]

Per non offendere il Santissimo
Le donne devono partorire ed amare. [...]
Maria Vergine diventa femminista [...]"


[I Testi delle canzoni, anche se sono alcuni pezzi, sono presi e copiati dal Libro]





Processate....dalla chiesa

Eh si, perchè nonostante tutto, il motivo che hanno trovato per improgionarle è stato il fatto di essersi esibite in chiesa e che quindi ciò ha offeso i credenti.

La messa in scena ha inizio!
[.....] OPINIONE COMPLETA SU CIAO.IT





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1 commento:

  1. Ti voglio invitare sul mio blog, ed in particolare nella mia categoria:
    https://afreeword.wordpress.com/category/cafe-des-intellectuels/
    Spero che mi passerai a trovare e che mi commenterai un paio delle mie storie. Ogni commento è apprezzato nel bene e nel male per crescere. La mia ultima storia narra di un'anziana signora che si ritrova a visitare parigi con la nipote. Fammi sapere che ne pensi! Intanto ti lascio il follow e ti seguo volentieri!

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