Opinione: Aenigma, di Lorenzo Beccati


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È una giornata come tante. E loro sono clienti come tanti: una coppia di anziani, una giovane madre, un timido agente di borsa. Ma, non appena entrano in banca, si trasformano in criminali efficienti e spietati. Sparano senza esitare alle guardie giurate e si fanno consegnare un'ingente somma di denaro. Pochi secondi dopo, nel grande atrio dell'edificio immerso nel silenzio, echeggiano i passi di un uomo vestito di nero che, senza proferire parola, prende il bottino ed esce. Non fugge, però. Rimane in attesa della polizia. Tuttavia gli agenti che lo arrestano e lo caricano sulla volante non arriveranno mai in questura... C'è qualcosa di profondamente inquietante nelle azioni di quelle persone comuni, all'apparenza innocue. E come se il nemico fosse ovunque, e il male covasse anche nelle anime più innocenti. Il commissario Davide Ganz capisce subito di dover affrontare un caso senza precedenti che pone fin troppe domande. E, per trovare le risposte, Ganz sarà costretto a lasciarsi alle spalle tutto ciò che crede di sapere sugli oscuri sentieri del crimine e inoltrarsi nel labirinto insondabile della mente dell'uomo misterioso, che è solo all'inizio della sua opera...

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Tutto inizia una mattina qualsiasi, quando in una banca quattro persone conosciute e stimante, improvvisamente tirano fuori della armi e iniziano una rapina, per la quale ci saranno anche dei morti. Ad aggiungersi a loro, arriverà una quinta figura completamente in nero, tranne una striscia bianca verticale, che entrerà, prenderà i soldi e si fermerà fuori dalla banca. In attesa. Dopo poco arriverà una voltante che lo porterà via, ma scomparirà...
Questo lo scenario con cui si deve confrontare il commissario Davide Ganz, quando entra in banca e si trova a dover fronteggiare i "pericolosi" rapinatori: una donna neo-mamma, un ex giudice in pensione, una donna corpulenta e un broker. Tutti estremamente scioccati e stupiti, con la memoria vuota riguardo le ore precedenti.
Ganz capirà subito che si tratta di qualcosa di più, che ha a che fare con quella figura in nero, svanita nel nulla, ma in modo così teatrale.

Ad affiancare questa vicenda nel presente, ci saranno alcuni pezzi di passato, con un fulcro comune: Franz Anton Mesmer, ovvero colui che si dice fosse il precursore dell'ipnotismo. Brani a tratti interessanti, ma alcuni davvero superflui rispetto alla storia da narrare, che troveranno lentamente spazio per collegarsi alla trama e al presente del racconto.

Una storia interessante ed originale, MA...eh, si, ci sono molti 'ma', sopratutto riguardo la trama.
Io parlo personalmente, da lettrice di thriller/gialli è sempre bello cercare di capire cosa stia per succedere, alcuni autori ti tengono col fiato sospeso fino alla fine, altri ti confondono, questo regala troppi indizi, infatti già a metà libro mi ero fatta un idea abbastanza precisa e ipotizzato alcune cose che si sono poi rivelate vere.
Il finale (purtroppo) prevedibile già molti capitoli prima, che piuttosto che dare sorpresa, lascia il lettore un po' deluso.
Sarebbe bastato un po' più di mistero in più, meno dettagli,...insomma, qualcosa manca per renderlo uno di quei libri che leggi e arrivi alla fine pensando "Wow".

Perchè molti elementi che lo rendono interessante ci sono, non è un thriller semplice, ma sconfina con il 'fantasy' direi, per alcuni elementi usati nella trama; e già questo crea interesse e curiosità.
Ti tiene incollato alle pagine anche perchè è ben scritto, i capitoli sono brevi e molto veloci, cosa che favorisce la lettura e ti fa venir voglia di andare avanti per scoprire cosa accadrà.
Purtroppo però annoia presto, alcuni 'colpi di scena' perdono effetto e non hanno l'impatto delle prime pagine.
Io l'ho letto molto velocemente (grazie a quello che ho spiegato prima), ma a dir la verità sono rimasta fino alla fine solo per vedere se avevo ragione...e il finale mi ha deluso, non solo per quello, ma per come si chiude il tutto.
Troppo in fretta.

Un romanzo piacevole, veloce da leggere, interessante, ma che poteva dare molto di più se sviluppato diversamente.
Una lettura che consiglierei come 'rilassante' per gli amanti del genere, mentre se i thriller non sono proprio di vostro gusto, ma questo vi intriga, provate a buttarvi, magari vi avvicinerà a questo mondo.
Non lo sconsiglio, ma avete letto cosa ne penso.
Se la pensate diversamente (o anche no), scrivetemi e parliamone, è sempre bello confrontarsi.


Questo libro l'ho letto grazie alla collaborazione con ThrillerNord.
Potete trovare la mia opinione (insieme a molte altre) su questa piattaforma.

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