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Un'altra lettura grazie allo Swap3.0 (ieri ne ho parlato, nelle prime righe di "Uomini e Topi).
Un libro che MAI avrei scoperto senza questo giro di libri e che è assolutamente fuori dalle mie corde.
Perdonate le poche righe e mille ripetizioni, sono in crisi su come parlarvene.
Un libro che si sente che è vecchio, ma (purtroppo!) contiene un tema ancora attuale: l'omosessualità.
E ciò lo trovo davvero triste, poiché non dovrebbe più rappresentare un problema.
Lo stile, come dicevo, è molto lento e, nonostante la trama sia attuale, il modo di esprimersi non è così attuale, cosa che può affaticare la lettura. Estremamente descrittivo e prolisso, a mio parere; infatti, nonostante le poche pagine, ho faticato a finirlo e mi sono obbligata spesso a continuare.
La storia, non è propriamente una storia. E' più una lunga lettera che Alexis scrive alla moglie per raccontarle la sua vita e spiegarle come mai il loro matrimonio non può continuare, raccontandole della sua "lotta vana", ovvero la battaglia combattuta contro se stesso e la propria omosessualità.
Da ragazzino ci porterà all'adolescenza, fino all'età adulta e al momento in cui conoscerà la donna che diventerà sua moglie. Tutto viene raccontato con maestria e sempre con un velo ("vedo-non vedo"), celando questo enorme segreto fra parole ricercate.
Essendo un romanzo con quasi 90 anni alle spalle, li porta (ahimè) fin troppo bene.
Ripropone un tema che non siamo riusciti ancora ad accettare del tutto nella nostra società.
Un romanzo che fa male a leggerlo, se pensato in questi termini.
Non so se consigliarlo, semplicemente per lo stile (se come me faticate con alcuni generi, non mi sento di consigliarlo al 100%). Ma ci sono le biblioteche, se vi incuriosisce e volete provare a scoprirlo.
Invece, a chi piacciono i classici e questo stile di scrittura: fateci un pensiero, potrebbe piacervi molto.
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