Jo Blackmore sta per correre all’asilo a prendere sua figlia Elise
quando una donna si avvicina alla macchina e le chiede un passaggio.
Benché sia in lotta da anni con agorafobia e attacchi di panico, Jo
decide di essere gentile. Una scelta che rimpiangerà pochi istanti dopo:
la sconosciuta, infatti, la chiama per nome, dimostra di sapere chi è
suo marito, Max, e ha con sé un guanto che sembra identico a uno di
quelli della piccola Elise, di soli due anni.
Liberatasi della
donna, e in preda all’ansia, Jo corre a prendere Elise e torna a casa,
cercando ripetutamente di contattare il marito, un giornalista
investigativo del Bristol News. Purtroppo il loro matrimonio è in crisi,
anche perché Max considera la moglie instabile e inaffidabile, tanto
che non sembra credere alle sue parole riguardo all’aggressione e alle
minacce della sconosciuta.
Lo sgradevole incontro si trasforma da un
giorno all’altro in un vero incubo e la polizia, i servizi sociali e
perfino il marito voltano le spalle a Jo e iniziano a sospettare di lei.
Nessuno le crede, quando dice che Elise è in pericolo.
In un gioco di inganni in cui niente è come sembra, Jo sa
che le resta un solo modo per proteggere sua figlia: la fuga.
Opinione:
Un libro interessante, anche se a tratti piuttosto prevedibile.
La storia mette angoscia nel lettore, soprattutto all'inizio, facendoci entrare in sintonia con Jo: una madre che ha sofferto molto e che ha dei problemi a rilassarsi, infatti soffre di agorafobia e di attacchi di panico. Ci verranno spiegati i motivi durante la lettura e potremo capirla meglio.
Un giorno qualunque, uscendo da lavoro per andare a prendere la figlia al nido, viene avvicinata da una donna che conosce il suo nome, ma non solo: conosce suo marito Max e minaccia la sua famiglia, in particolare sua figlia, se non riavrà ciò che le è stato rubato.
Sconvolta, si precipita a prendere la bimba per portarla a casa in tutta fretta, lasciando sgomente le maestre e i genitori, che non la conoscono affatto e la vedono come una pazza.
Al sicuro tra le mura domestiche ne parla con il marito. Max è un giornalista investigativo e in passato ha partecipato a indagini sotto copertura, così lei teme che possa aver a che fare con quello, ma il marito smentisce tutto, dicendo di non conoscere questa donna e di non aver fatto nulla di male.
Jo è preoccupata che qualcosa possa succedere alla bambina, ma non viene creduta. Anzi, passa per un' esagerata, lui la considera inaffidabile ed instabile mentalmente, cosa che peggiora il matrimonio, portandola a valutare il divorzio e lasciare la casa.
Nel frattempo strane cose accadono a Jo, che chiede aiuto alla polizia, ma anche in questo caso non viene creduta. Sarà l'intervento dei servizi sociali a far precipitare la situazione, portandola a temere per la vita della figlia e valutare come unica alternativa la fuga, per tenere Elise con sé e non farsela portare via, per colpe non sue.
Una lettura veloce e scorrevole, che porta ad empatizzare con Jo ed entrare in sintonia con lei, con le sue angosce e le sue paure. Andando avanti nella storia ci sentiremo male insieme a lei, perché l'autrice riesce a scrivere in modo da farci provare quelle sensazioni, perché questi fatti potrebbero capitare a chiunque.
Destabilizza il lettore, alternando i capitoli in cui parla lei a quelli in cui parla il marito, insieme ad un'altra figura misteriosa che minaccia la famiglia. Avremo dubbi su Jo, avremo dubbi sul marito,...fino a metà libro non sapremo bene cosa è successo, quindi non sapremo chi avrà ragione raccontando la sua versione dei fatti.
Quando verrà rivelato tutto, la storia continuerà, ma sapremo la verità e cosa aspettarci.
Crolla un po' verso la fine, diventando lento e riesumando il passato della madre di Jo, ma non è una pecca così grossa.
Un bel thriller psicologico, dopo il suo esordio con "Il Confine del Silenzio" e "La Ragazza Senza Ricordi" (cliccando sui titoli si va sulle mie opinioni a riguardo) Taylor si riconferma un'autrice davvero brava ed originale, con storie sempre intriganti che tengono sul filo fino alla fine.
Un libro interessante, anche se a tratti piuttosto prevedibile.
La storia mette angoscia nel lettore, soprattutto all'inizio, facendoci entrare in sintonia con Jo: una madre che ha sofferto molto e che ha dei problemi a rilassarsi, infatti soffre di agorafobia e di attacchi di panico. Ci verranno spiegati i motivi durante la lettura e potremo capirla meglio.
Un giorno qualunque, uscendo da lavoro per andare a prendere la figlia al nido, viene avvicinata da una donna che conosce il suo nome, ma non solo: conosce suo marito Max e minaccia la sua famiglia, in particolare sua figlia, se non riavrà ciò che le è stato rubato.
Sconvolta, si precipita a prendere la bimba per portarla a casa in tutta fretta, lasciando sgomente le maestre e i genitori, che non la conoscono affatto e la vedono come una pazza.
Al sicuro tra le mura domestiche ne parla con il marito. Max è un giornalista investigativo e in passato ha partecipato a indagini sotto copertura, così lei teme che possa aver a che fare con quello, ma il marito smentisce tutto, dicendo di non conoscere questa donna e di non aver fatto nulla di male.
Jo è preoccupata che qualcosa possa succedere alla bambina, ma non viene creduta. Anzi, passa per un' esagerata, lui la considera inaffidabile ed instabile mentalmente, cosa che peggiora il matrimonio, portandola a valutare il divorzio e lasciare la casa.
Nel frattempo strane cose accadono a Jo, che chiede aiuto alla polizia, ma anche in questo caso non viene creduta. Sarà l'intervento dei servizi sociali a far precipitare la situazione, portandola a temere per la vita della figlia e valutare come unica alternativa la fuga, per tenere Elise con sé e non farsela portare via, per colpe non sue.
Una lettura veloce e scorrevole, che porta ad empatizzare con Jo ed entrare in sintonia con lei, con le sue angosce e le sue paure. Andando avanti nella storia ci sentiremo male insieme a lei, perché l'autrice riesce a scrivere in modo da farci provare quelle sensazioni, perché questi fatti potrebbero capitare a chiunque.
Destabilizza il lettore, alternando i capitoli in cui parla lei a quelli in cui parla il marito, insieme ad un'altra figura misteriosa che minaccia la famiglia. Avremo dubbi su Jo, avremo dubbi sul marito,...fino a metà libro non sapremo bene cosa è successo, quindi non sapremo chi avrà ragione raccontando la sua versione dei fatti.
Quando verrà rivelato tutto, la storia continuerà, ma sapremo la verità e cosa aspettarci.
Crolla un po' verso la fine, diventando lento e riesumando il passato della madre di Jo, ma non è una pecca così grossa.
Un bel thriller psicologico, dopo il suo esordio con "Il Confine del Silenzio" e "La Ragazza Senza Ricordi" (cliccando sui titoli si va sulle mie opinioni a riguardo) Taylor si riconferma un'autrice davvero brava ed originale, con storie sempre intriganti che tengono sul filo fino alla fine.
Ecco tutti gli altri blog che partecipano a questo Review Party:
- Il Colore dei Libri, ore 9:00
- Viaggiatrice Pigra, ore 10:00
- Peccati di Penna, ore 11:00
- Bookspedia, ore 12:00
- Sogno tra i libri, ore 14:00
- Everpop, ore 15:00
A parte il "veloce" (per me alcune parti sono lente), concordo perfettamente sul lato empatico ed emotivo :D
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