Opinione:The Danish Girl, di David Ebershoff

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Che cosa succede quando vedi la persona che ami cambiare radicalmente sotto i tuoi occhi? Tutto nasce da un semplice favore che una moglie chiede a suo marito durante una giornata qualsiasi. "The Danish Girl" di David Ebershoff, un romanzo sui lati oscuri e misteriosi dell'amore e della sensualità. Siamo a Copenaghen, inizi Novecento: entrambi stanno dipingendo nel loro atelier, lui realizza paesaggi velati dalla nebbia del Nord; lei ritrae su enormi tele i ricchi committenti della borghesia cittadina. Proprio per completare uno di questi lavori, il ritratto di una nota cantante d'opera, Greta domanda al marito di posare in abiti femminili. Da principio Einar è riluttante, ma presto viene completamente sedotto dal morbido contatto della stoffa sulla sua pelle. Via via che si abbandona a questa esperienza, il giovane entra in un universo sconosciuto, provando un piacere che né lui né Greta avrebbero mai potuto sospettare. Quel giorno Einar ha un'autentica rivelazione: scopre infatti che la sua anima è divisa in due e forse lo è stata sempre: da una parte l'artista malinconico e innamorato di sua moglie, dall'altra Lili, una donna mossa da un prepotente bisogno di vivere...

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Mi ha conquistato totalmente!
In un paio di giorni (si è no 4/5 orette) l’ho divorato perché semplicemente non mi staccavo dalle pagine….



Una storia coinvolgente, dolce e allo stesso tempo dolorosa. Qualcosa che è difficile da descrivere e che l’autore ha fatto davvero magistralmente.
Ha “inventato” (o forse meglio dire immaginato) questa storia partendo da alcuni fatti reali della vita di Lili Elbe, prima Einar Wegener, il primo transgender che si è sottoposto a chirurgia per poter diventare donna anche fuori, come lo era dentro.
 
 (nella foto Lili, da Wikipedia)

Una storia forte e ancora oggi attuale, nonostante si parli dell'inizio del '900.
Quando l’omosessualità e la transessualità non erano solo “malattie” ma qualcosa da curare al cervello, di marcio, perché inconcepibile.
Vediamo infatti durante la sua vita i vari medici che incontra e le varie diagnosi che propongono a Einar….ma tutte sbagliate. Lui è solo nato nel corpo sbagliato….ma ancora adesso è un tema delicato, possiamo solo immaginare come fosse in quegli anni.


Ma facciamo un passo indietro. 
 (foto di Einard e Gerda)
La storia è la vita di Einar e Gerda (si, l'hanno tradotto in Greta ma non mi piace!), lui un timido danese e lei un esuberante americana, entrambi pittori anche se in modi differenti: lui paesaggista e famoso; lei ritrattista che cerca di ‘sfondare’. Dopo anni di matrimonio, per un favore, lei chiede al marito di mettere un paio di collant e le scarpe di una cliente e amica alla quale deve finire il ritratto. Quelle scarpe gialle saranno l’inizio di tutto. L’inizio di Lili.
Perché da quel giorno lei comparirà in casa loro, alternandosi a Einar, come fossero due persone distinte.
Gerda asseconda il marito e cerca di accontentarlo, senza mai smettere di amarlo e preoccuparsi per lui.Ci saranno tensioni e problemi, ma è straordinario l’amore che li unisce.
 (Lili dipinta da Gerda)
Una questione che ancora oggi è difficile da accettare e comprendere, soprattutto per una moglie….e invece lei resta al suo fianco, aiutandolo a rinascere. A trovare se stesso ed essere felice.
Per lui scappano a Parigi, per evitare che Einar venga rinchiuso in un manicomio; dove Lili per un po’ resterà nell’ombra, per poi scambiarsi con Einar, durante varie settimane.
Per anni gli resta accanto senza sapere cosa fare per farlo felice, fino a quando qualcosa di impensabile arriva: un dottore che non solo crede a Einar , al fatto di essere donna dentro, ma che vuole provare a trasformarlo tramite la chirurgia….
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Un libro emozionante, anche se dispersivo in alcune parti, perché mescola il presente al passato, per mostrare chi siano sia Einar che Gerda, ognuno dei due infatti da la sua voce, alternandosi nel romanzo.
Due persone forti, coraggiose ma anche deboli e fragili.


Ho ammirato molto il coraggio di Einar di uscire nel mondo e tentare di essere ciò che è.
Ma più di tutto ho amato Gerda.
Una donna che non lascia andare il marito, che lo accompagna in questo percorso così difficile da immaginare, che continua ad amarlo fino alla fine, quando le loro strade dovranno dividersi. Non lo crede mai pazzo, si fa sempre forza e sorregge entrambi molte volte.

(Nella foto Gerda Gottlieb)


Spero di riuscire a leggere “Man into Woman”, un insieme di diari e corrispondenze, che sono appartenuti a Einar/Lili, per capire di più in questa figura ormai un mito per i transgender, essendo stat* un* pionier*, al quale persino l’autore si è ispirato per il romanzo.


Un libro diventato un film, in uscita a breve, che ringrazio per avermi fatto scoprire questo favoloso racconto di una storia vera.
Assolutamente consigliato, nonostante la nuova cover tratta dal film (sapete che le odio, anche se questa è molto bella).


Una storia da leggere per….capire, semplicemente.
Per sentire, provare, empatizzare questa situazione.
Per ampliare la mente e mettersi nelle scarpe di chi nasce in un corpo che non è il suo e rendersi conto che, quasi 100 anni dopo, le cose non sono migliorate molto; persone come Lili sono ancora viste come ‘malate’ da molti e ignorate dalla società, anche se si preme per l’accettazione e apertura mentale, che lentamente sta accadendo...ma molto lentamente. 
Consigliatissimo!!!

5 commenti:

  1. Ero e sono molto indecisa se leggere il libro o andare a vedere il film al cinema....mumble mumble.
    Tu l'hai già visto? cosa consiglieresti?

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    1. Sì, l'ho visto: bellissimo! Hanno saputo render omaggio a Lili e alla sua vita... Io consiglierei entrambi, ma vedi tu cosa ti ispira di più al momento ^.^

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  2. Non vedo l'ora di leggere questo libro e poi di vedere il film. :)
    Sarà un capolavoro, me lo sento!

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    1. Sì molto bello, hanno scelto un ottimo cast che rende la storia molto emozionante...poi mi dirai :)

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