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Titolo: Tander: Dentro di noi l’energia dei fulmini
Autore: Cristina Vichi
Genere: Urban Fantasy
Editore: Selfpublishing
Pagine: 315
Prezzo Ebook: € 2,99 Aderisce al Kindle Unlimited
Prezzo Cartaceo: € 12.00
Pubblicazione: 20/05/2017
Trama
Niki ha diciotto anni e, come tutte le ragazze della sua età, si prepara ad affrontare l’ultimo anno delle superiori, con conseguente esame di maturità.
Da quel primo giorno di scuola, però, di normale nella sua vita rimane ben poco.
È l’arrivo di Erkan, un ragazzo affascinante e pericoloso, a sconvolgere ogni equilibrio e non solo nel suo cuore.
Ben presto Niki si ritrova catapultata al centro di segreti che per millenni hanno governato l’universo, senza che gli umani ne avessero mai saputo nulla.
I Tander e le Dee della Natura sono esseri con doti soprannaturali che vivono sulla terra con leggi e scopi ben precisi. Nelle vene di Erkan scorre l’energia irrefrenabile dei fulmini, e solo quando conosce Niki capisce che la forza dell’amore è ancora più difficile da controllare.
Biografia
Cristina Vichi vive a Riccione, insieme al marito e tre figli.
Ha sempre amato molto inventare storie, ma dopo la stesura del primo romanzo la scrittura diventa una passione vera e propria. L’incontro con la Editor Emanuela Navone è illuminante, perché le permette di sperimentare l’universo della scrittura con maggior consapevolezza e nuovi stimoli.
Quando si conclude un romanzo non conta solo il risultato in sé, ma soprattutto il percorso che l’autore ha compiuto per arrivare a mettere la parola fine alla sua opera.
Blog Autore: Cristina Vichi Blog
Pagina Facebook: Cristina Vichi Autrice
Di seguito le sue opere:
“Celeste: L’Ardore di una Donna” (Seconda edizione: 24/07/2016). Romance/Avventura autoconclusivo e prequel di “Celeste: La Forza di una Regina”.
“Destini Ingannati” (Seconda edizione: 06/01/2017). Romance/Mistery autoconclusivo.
“Celeste: La Forza di una Regina” (10/08/2016). Romance/Avventura autoconclusivo e sequel di “Celeste: L’Ardore di una Donna”.
“E se poi te ne penti?!” (01/12/2016). Romance/Humor, autoconclusivo.
“Tander: Dentro di noi l’energia dei Fulmini” (20/05/2017). Urban/Fantasy autoconclusivo.
Cover Completa |
Introduzione
21.06.1720
Era notte. Il ragazzo si tirò il mantello sul capo per proteggersi dalla pioggia incessante. Il vento lo faceva oscillare a destra e a sinistra. Non aveva il controllo di se stesso, sembrava un burattino in preda alla foga della natura.
Davanti a lui un vecchio gli indicava la strada.
Nonostante la forza con cui gli agenti atmosferici combattevano fra loro, quell’anziano camminava con passo sicuro; il vento, per quanto potente, non riusciva a smuoverlo di un centimetro, e la pioggia, che picchiava sul suo esile corpo, non gli provocava il minimo fastidio. Si fermava spesso, paziente, ad aspettare il giovane, che cercava di proseguire malgrado l’enorme sforzo fisico a cui era sottoposto.
Nell’ultimo tratto, il ragazzo, stremato dalla fatica, cadde a terra. Tentò invano di rialzarsi, poi si arrese alla potenza di quelle correnti che si scontravano fra loro con una brutalità innaturale.
Il vecchio vide che non riusciva più a padroneggiare il suo corpo, non poteva nemmeno sollevare il capo. Tornò indietro, lo afferrò per il mantello e lo alzò senza alcuna fatica.
Il giovane si aggrappò a lui, e fu così che quell’incredibile uomo poté proseguire senza dover aspettare i tempi umani del suo allievo.
Raggiunto il centro della spiaggia, il vecchio si fermò e fissò il ragazzo per qualche istante senza proferire parola. I suoi occhi azzurri scintillarono di sfumature violacee.
L’allievo annuì, cercando di dominare una profonda e viscerale paura che tentava di assalirgli la mente.
Il vecchio si allontanò di qualche metro, poi si fermò, impassibile, a osservare l’evolversi degli eventi. In quel contesto la sua stessa calma era anomala e inquietante.
Il ragazzo lottava con tutte le forze per rimanere in piedi. Il suo volto era paralizzato dal terrore, eppure una vaga luce di speranza illuminava i suoi occhi ambrati.
All’improvviso un fulmine lo colpì dritto al cuore e le sue urla acute riecheggiarono al pari dei tuoni. Fu costretto a inginocchiarsi innanzi alla terribile energia da cui era posseduto. L’agonia fu lunga, interminabile. Poi le sue grida diventarono più rauche e deboli, finché non si spensero in un’ultima, terrificante, smorfia di dolore.
Il giovane cadde in avanti, con la faccia in una pozza d’acqua e il corpo accasciato a terra in modo contorto.
Grazie mille! <3 <3 <3
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