Giuro, non era pensato, ma apro questo mese con una recensione di un saggio che capita proprio a fagiolo con la bellissima iniziativa #MarzoDiDonneEDiLibri. Ovvero "Sui Diritti Delle Donne". . . ...ho trovato questa lettura breve ma molto interessante. Sicuramente dovrò rileggerlo altre volte per coglierne tutti i vari aspetti, ma per questa prima lettura diciamo "superficiale" e veloce, ho già trovato parecchie note per cui mi ritengo stupita di quanto possano suonare attuali, e mi sale il nervoso che dalla fine del 1700 le cose non siano così cambiate. . . La base del tutto è la richiesta da parte di Mary per permettere alle bambine la stessa istruzione di cui hanno accesso i maschi. Perché così importante? Semplicemente detto: con questa base comune, si potrebbero abbassare (se non annullare) le differenze che portano la donna ad essere "inferiore" all'uomo, poiché senza istruzione e solo l'educazione alla bellezza, non avranno mai occasione di prendere coscienza di se stesse, non potranno compiere scelte autonome, non potranno essere altro che graziosi ornamenti per gli uomini che le sposeranno. Perché questo era(/è) il solo scopo della donna: diventare moglie e madre. Sentite qualcosa che suona familiare, eh? . . Durante questo breve saggio spiega che anche gli uomini ne potrebbero trarre giovamento, poiché questa rigidità di ruoli imposti danneggia anche loro tenendoli schiavi di questo sistema che pretende donne vuote e fragili, e uomini "padroni" e forti (detto in altre parole, ma il concetto è questo). [opinione completa sul blog] . . Insomma, in pochissime pagine fa già capire in modo chiaro le sue idee e non risparmia nessuno, con una penna tagliente. . Per questo mese di letture al femminile, merita di essere scoperta! . . Anche Nelly Bly, ovviamente, che ho accostato per la stessa CE di cui penso prenderò altri romanzi... Ma è un altra lettura perfetta per evidenziare le prime importanti donne che non si fecero da parte e con il loro coraggio riuscirono a farsi ascoltare.


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