Sono rimasta piacevolmente sorpresa nel ritrovarmi davanti un romanzo "vecchio", qualcosa di riesumato dal passato e che, grazie alla Fazi, rivede la luce dopo molto tempo. Infatti pensavo fosse qualcosa di recente, una novità, ma mi sono sbagliata alla grande e a veder la data di prima pubblicazione sono rimasta a bocca aperta. 1933. Da noi tradotto solo negli anni 50. . . Questo romanzo porta bene i suoi anni ed ammetto che non mi ero nemmeno così accorta della sua età mentre lo avevo iniziato a leggere. . . Vi dirò, io mi sono spaventata dalla mole di nomi da dover ricordare e capire "chi era chi", ma fortunatamente una volta preso il ritmo, la narrazione scorre così bene che si entra in questo mondo di gentile apparenza, dove tutti hanno il loro ruolo e presto le varie posizioni si consolidano, rivelando lentamente l'intricata trama che l'autrice vuole raccontarci. Dietro tutto questo c'è (come in altri romanzi dell'epoca) un "sottile" velo di ironia mescolato alla critica. Per me che non "mastico" bene questo genere a tratti è stato un pochino difficile cogliere le varie sfumature, ma si è rivelata una lettura interessante ed anche divertente a tratti. . . Un duecento paginette che sono davvero ricche. Oltre le presentazioni, anche il resto del romanzo è molto pieno di fatti, che si susseguono rapidi e fitti, nonostante l'arco temporale sia di un annetto circa. . . Insomma, breve, intenso e molto bello. E ve ne parlo da profana, per chi ama questo genere e stile troverà molto di più in queste pagine, che credo apprezzerà ritrovando sfumature che io ho perso, senza volerlo. Una novità davvero interessante che esce oggi: se vi incuriosisce, approfittatene subito! . . Ve ne parlo meglio sul blog, se volete saperne di più 😉 #PiùDonneCheUomini #IvyComptonBurnett #Fazi #MarzoDiDonneEDiLibri #viaggiatricepigra


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