Opinione: La Città Di Sangue (Nicci Chronicles 2), di Terry Goodkind


 
Una nuova sfida attende la formidabile Nicci e i suoi compagni di viaggio: Nathan, che ha recentemente perso i suoi poteri, e il giovane bannon. Dopo aver condotto gli schiavisti Norukai fuori dalla baia di Renda, il loro prossimo obiettivo è far riacquistare a Nathan la sua magia e, ovviamente, salvare il mondo. Sotto la guida della misteriosa profezia della strega Red, il trio si dirige a sud di Kol Adair verso una meravigliosa città che sembra fuori dal tempo, Ildakar. Durante il loro cammino assisteranno a presagi inquietanti: teste di Norukai mozzate e impalate, un terribile mostro geneticamente modificato che sembra invincibile e un esercito pietrificato. È chiaro che si profila all'orizzonte qualcosa di molto oscuro. Quello che non sanno è che si tratta solo di un assaggio degli inimmaginabili orrori che li attendono...

Sono mesi che sto fangirlando alla notizia di questa pubblicazione. Ho stressato la povera addetta stampa Newton (troppo gentile e paziente) che me lo ha passato da leggere...e me lo sono divorato.
Davvero bello!
Sentivo proprio la mancanza di questo autore straordinario.

Rispetto al precedente romanzo, hanno aggiustato il tiro con la traduzione, accontentando noi fan che ci siamo lamentati parecchio di questo tasto nolente. Per dirne una: Nicci è tornata Incantatrice!
E già questa è una nota che farà già molto felici i lettori che non vedevano l'ora di andare avanti con questa serie, per scoprire di più, ormai affezionati a questi personaggi.

Riprende da dove avevamo lasciato i nostri protagonisti: dopo aver sconfitto il Succhiavita e poi Victoria, lasciano Muro di Rupe per continuare a seguire la profezia della strega Red, per poter ridare i poteri a Nathan e per capire cosa intendeva con "L'Incantatrice dovrà salvare il mondo".
Hanno dato una missione a Oliver e Peretta, due giovani del luogo e studiosi appassionati: trovare Richard al Palazzo del Popolo e dargli tutte le informazioni necessarie riguardo le loro avventura (di Nicci e Nathan) e parlargli di Muro di Rupe, dove c'è una biblioteca immensa e ci devono essere degli esperti per poter controllare quel potere, in modo che non finisca nuovamente per scatenarsi per errore.

Nel frattempo Nicci, Nathan e Brannon sono diretti verso Kol Adair, per cercare una città entrata nel mito, la famosissima Ildakar. Lì il mago avrebbe ritrovato il suo dono. Ma lungo il percorso si imbattono in tante cose strane. Teste di Norukai (schiavisti senza pietà) impalate come avvertimento per gente del genere. Un esercito immenso di pietra che sembra provenire da un tempo dimenticato. Per poi finire vittime di una creatura sbucata dal nulla ed estremamente feroce, che sembra non poter essere scalfitta dalla magia, come Mrra (la pantera sorella che si è unita al gruppo, creando un legame unico con Nicci).

Eppure le loro avventure sono solo agli inizi, perché si imbatteranno in una società che si credeva estinta e finiranno in un luogo separato dal tempo, dove lentamente inizieranno a capire come funzionano le cose e quale possa essere il loro scopo, ormai finiti in quel luogo.
I dubbi sono tanti e li seguono pressanti, poiché non è mai facile scegliere il cammino da percorrere. Ma le lancette scorrono veloci, costringendoli a prendere decisioni che potrebbero rivelarsi fatali.

Le principali voci narranti sono quelle di Nicci, Nathan e Brannon, ma ci saranno altri a dare il proprio punto di vista, vecchie conoscenze che saremo felici di rincontrare, che renderanno il tutto più interessante, continuando a portare avanti questa storia per più vie, regalandoci una visione globale di ciò che sta accadendo in più posti. Una scelta interessante e che ho apprezzato, nonostante in alcune parti mi sembrava di rallentare e basta. Alla fine tutto ha uno scopo ed è perfetto.

Inizialmente l'ho letto con molta calma, assaporando le parole e prendendomi tempo. Ma non è durata. Dopo il 30%, ho iniziato a carburare e capitolo dopo capitolo, ho chiuso il libro in una giornata: soddisfatta ma estremamente curiosa riguardo il prossimo volume, che spero abbia tempistiche simili come traduzione e pubblicazione. Anche se già dentro di me mi sto lamentando che è troppo tempo...Incontentabile, lo so.

Goodkind è unico, non posso fare a meno di restare incantata ad ogni suo libro ed aspettare i prossimi. Vorrei essere più brava per poterli leggere in lingua originale e non aspettare troppo.
Ha uno stile fluido, estremamente fantasioso e che permette di riflettere oltre la storia che racconta; in mezzo alla magia ed alle creature inventate, c'è tanto di reale poiché (come abbiamo già scoperto durante la saga de "La Spada Della Verità") spesso i protagonisti e/o la gente deve prendere coscienza di certe cose e cambiare in meglio la sua vita e ciò che la circonda, senza incantesimi o simili.
Ma non è una storia dolce e pura, perché i protagonisti e le persone che incontrano, sono imperfetti, hanno dubbi, sbagliano, vengono sconfitti,...per questo vengono così amati dai lettori.

Consigliatissimo per i fan della serie!

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