Opinione: Gli Inganni di Locke Lamora (The Gentleman Bastard sequence 1), di Scott Lynch


Il primo volume di The Gentleman Bastard Sequence. 

«Se non l'avete ancora letto, dovreste farlo. Se l'avete letto, credo dovreste rileggerlo» – Patrick Rothfuss

Nella misteriosa città di Camorr un orfano ha vita dura, e spesso breve. Ma il giovane Locke Lamora riesce a eludere la morte e a non farsi catturare come schiavo, fino a diventare un furfante provetto sotto la tutela del Forgialadri, un talentuoso artista della truffa. A capo della banda di fratelli dalle dita leste, noti come Bastardi Galantuomini, Locke diventa presto celebre, e si fa beffe persino del più temuto re della malavita. Ma tra le ombre si annida qualcuno di ancora più ambizioso e micidiale. Di fronte a un sanguinoso colpo di stato che minaccia di distruggere qualunque persona o cosa che abbia un senso nella sua esistenza, Locke giura di sconfiggere il nemico al suo stesso gioco crudele. Costi quel che costi. 


 
Nonostante non sia stato subito amore a prima lettura, questo bel mattone ha saputo scavarmi dentro e crearsi una nicchia comoda; ci penso e ripenso da quando l'ho concluso e credo che sia uno dei romanzi più belli  che ho letto durante il 2020.

Avevo aspettative alte e credevo di trovarmi con una storia totalmente diversa, ma non per questo mi ha deluso. 
Anzi, ho dovuto rivedere le mie aspettative e riflettendoci bene, dopo averlo finito, mi sono resta conto di quanto mi avesse colpito e quanto mi fosse piaciuta la storia ed i personaggi che ne fanno parte. 
Spero di aver tempo a breve per continuare la lettura riguardo gli altri due capitoli, sperando che presto l'autore ne pubblichi altri (no, non sono spaventata che possa deludermi, da come sono state messe le basi si prospetta una lunga ed interessante avventura).

Abbiamo un solo punto di vista, quello di Locke Lamora. Un giovane uomo estremamente furbo e scaltro che, insieme ad altri suoi compagni, fanno parte dei Bastardi Galantuomini. Conosceremo quindi Jean Tannen (grosso e molto forte, ma anche estremamente colto), Calo e Galdo Sanza (due gemelli molto scaltri) e Cimice (l'apprendista del gruppo). 
Tutti presi e cresciuti da Padre Catena, una figura che conosceremo solo attraverso i ricordi di Locke. 
Eh si, non è un romanzo propriamente lineare. Abbiamo spesso degli Interludi che spaccano il presente per raccontarci frammenti dell'infanzia di Locke, ma non solo. Mentre lui cresce e viene addestrato da Padre Catena, ci viene spiegato come vive a Camorr, in particolare la malavita e le varie bande. Il tutto ci è utile per comprendere meglio la città e i suoi meccanismi. 

Nel presente ci troviamo al principio di una truffa che i Bastardi Galantuomini stanno creando per rubare ad un nobile del posto. Ci renderemo presto conto di quanto sia intelligente e bravo Locke a creare questi piani, e di come i Bastardi siano una famiglia estremamente organizzata ed unita, che ha imparato a lavorare insieme mettendo in scena piani all'apparenza folli, che però funzionano. 

Purtroppo per loro, la tranquillità della malavita in città viene scombussolata dall'arrivo del Re Grigio. Una figura misteriosa che si aggira per la città e uccide membri piuttosto bravi delle varie bande senza esser mai visto. Tutto ciò inizia a spaventare Capa Barsavi, il capo di tutti i ladri di Camorr, che vede minacciato il suo potere. 
Ma a spaventare sul serio Locke sarà l'incontro con questo Re Grigio, capendo con chi ha a che fare e cosa potrebbe costargli rifiutare di assecondare ciò che pretende che faccia per lui. 

Locke si trova intrappolato in un patto assurdo e dovrà usare tutta la sua intelligenza per riuscire ad uscirne vivo. E non solo lui. Anche la sua banda viene presa nel mirino, come conseguenza di questi ordini. 
Sarà solo l'inizio di un'avventura che mai avrebbe voluto intraprendere, che mette in serio pericolo le vite di tutti loro. Ma è stato davvero sbagliato coinvolgere Locke e minacciare lui e la sua famiglia.
Il Galantuomo è cresciuto in mezzo alla malavita e fin da piccolo ha imparato come muoversi e come usare la pietà, se usarla. Non sarà saggio farlo arrabbiare. 

Locke è una figura davvero molto interessante. Ne vediamo il pieno potenziale solo alla fine del romanzo, comprendendo tutte le sfumature che abbiamo intravisto durante la lettura e mettendole finalmente insieme, trovandoci davanti un ladro determinato ed intelligente, un uomo gentile e buono con i suoi amici più stretti e cari, un criminale che non si fa alcuno scrupolo se messo alle strette. Insomma, un personaggio che conquista i lettori più difficili per le sue ricche sfaccettature che lo rendono vivo e realistico. 
Attraverso di lui conosceremo meglio anche gli altri Bastardi e ci affezioneremo anche a loro, ma mai come a Locke. 

 Una storia incredibile. Estremamente originale ed imprevedibile, ci porta a vivere queste (dis)avventure che capitano a questi giovani malviventi senza riuscire a prevedere cosa accadrà. Almeno, per quanto mi riguarda è stato un susseguirsi di colpi di scena, sempre più incalzanti e rapidi, mano a mano che la storia prende una piega più oscura e crudele. L'autore non ha pietà del lettore. Preparatevi perché oltre certe scene che potrebbero turbare (per questo non lo consiglierei a chi è particolarmente sensibile), ci sono anche frammenti che ti spaccano dentro. 

Una lettura bellissima e che consiglio a chi ama il genere. 
Grazie alla Mondadori per ristampa del primo (e stampa degli altri), altrimenti mi sarei persa una serie davvero unica. 
Vi parlerò sicuramente anche degli altri due volumi, devo solo trovare un po' di tempo per leggerli. 

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